Neanche il tempo di provare paura. Cinque anni fa, subito dopo la prima scossa, la sera del 26 ottobre 2016, Andrea Petinari, fotografo e videomaker maceratese, imbracciò macchina fotografica e telecamera e, come tanti colleghi e giornalisti, si mise in auto per raggiungere l’epicentro del sisma.
Era buio e le informazioni che arrivavano erano frammentarie. Le scosse, anche se di minore entità si susseguivano.
Andrea Petinari
L’entroterra maceratese, col passare delle ore, si scopriva ferito e irriconoscibile. Andrea Petinari, girando di comune in comune, ha raccolto le immagini e le testimonianze di quei momenti. “Quando la terra trema” è un video che in 16 minuti fa rivivere le emozioni, la preoccupazione e anche la confusione di quei momenti concitati che, rivisti dopo 5 anni, alla luce di un quadro ormai chiaro della situazione, si mostrano in tutta la loro intensità.
«Quando accadono fatti così gravi – dice il videomaker – è un dovere raccontarli tramite immagini e parole, anche a costo di sembrare insensibili sul momento, perché soltanto in questo modo possiamo ricordarci nel tempo ciò che è accaduto».
Camerino subito dopo il sisma
Dai crolli all’accoglienza degli sfollati, dagli appelli dei sindaci agli interventi delle autorità di governo, passando per le testimonianze di quanti sono stati sconvolti dal terremoto, Andrea Petinari dona alla sua terra un documento concreto e reale.
Non a caso, Petinari aveva iniziato il suo percorso da autodidatta scegliendo poi di approfondire lo studio all’Accademia di Belle Arti dove si è laureato nel 2018 con una tesi sul documentario e sul fotogiornalismo. Orientato sul genere del reportage, collabora con “Cronache Maceratesi”. Utilizza la macchina fotografica e la videocamera come mezzi per testimoniare ciò che accade. E c’è da dire che in quei lunghissimi cinque giorni dal 26 al 31 ottobre 2016 lo ha fatto con il cuore.
(a.p.)
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