di Gianluca Ginella
Blitz nei cantieri della ricostruzione, oltre centomila euro di sanzioni per violazioni sulla sicurezza. Multe anche ai coordinatori per la sicurezza. Gli accertamenti in una quindicina di aziende che operano nel cratere.
È un grande cantiere l’entroterra colpito dal sisma 2016 e su questo i carabinieri stanno mettendo la massima attenzione a tutela di chi ci lavoro e della regolarità delle imprese. Dalla fine di settembre i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata, con il supporto, data la mole dei controlli da svolgere, dei colleghi della Tutela del lavoro di Venezia e in collaborazione con le Compagnie di Tolentino e Camerino hanno svolto controlli in una quindicina di aziende che operano nei cantieri della ricostruzione a Pieve Torina, Caldarola e Tolentino. Un servizio di vigilanza straordinaria, disposto dal colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dell’Arma, che ha dato i suoi frutti perché sono state riscontrate, nel complesso, una trentina di omissioni sulla sicurezza. I militari, guidati dal maresciallo capo Martino Di Biase, che comanda il Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata, hanno riscontrato irregolarità di vario tipo per quel che riguarda la sicurezza: in particolare per i ponteggi, per la mancanza di parapetti, per attrezzature non a norma. Tutti elementi che potevano mettere a rischio i dipendenti delle aziende. I carabinieri hanno controllato anche il rispetto delle norme anti Covid (su questo non ci sono state sanzioni). Nel complesso le omissioni riscontrate hanno portato a oltre 100mila euro di sanzioni. Inoltre sono stati multati anche i coordinatori per la sicurezza per il mancato coordinamento sull’applicazione delle norme di sicurezza nei cantieri.
(Ultimo aggiornamento alle 15,45)
Era ora!fino ad adesso nessuno ha mai controllato niente,spuntano ditte come funghi dopo la pioggia.
Occorre controllare anche i cantieri che hanno pratiche aperte anche per il solo 65% e 50 % ne vedrete delle belle e non solo nei comuni terremotati
Distrai di qua, distrai di là e continuano a farla franca. "Il narcobusiness è tra le prime industrie per giro d'affari; i narcodollari sono accettati dal sistema bancario, che senza di essi non riuscirebbe a reggere; di fatto, i governi permettono la coltivazione, la lavorazione, l'importazione, lo spaccio delle droghe in quantità enormi". È stupefacente come questi giornalisti spacciatori di eroina tagliata male ai minorenni collaboratori di mafia ... > continua su mardix
Anche et soprattutto chi ha "mangiato" i soldi per i terremotati.Chissà i milioni di euro donati alla Protezione Civile, che fine hanno fatto.Gridano sempre allo scandalo (per via dei terremoti) mentre gli impreditori continuano a donare milioni di euro (anche per la pandemia).Dovrebbero andare in fondo su queste cose: scavare, scavare.Ma...a nessuno importa, oppure fanno fifty fifty
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