Unimc e Provincia, 35 milioni per otto edifici:
«E’ il momento più delicato e decisivo»

MACERATA - I vertici istituzionali hanno illustrato quelli che saranno i passaggi più importanti delle due ordinanze speciali firmate dal commissario Legnini, oggi nel capoluogo, che dichiara: «Ora la sfida è quella di attuare i progetti e ciascuno deve fare la propria parte. Bisogna essere bravi e capaci nel praticare le deroghe assumendosene le responsabilità»

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I presenti alla conferenza stampa

 

di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)

Poco meno di 35 milioni di euro per otto edifici di Università e Provincia di Macerata che torneranno agibili dopo il sisma del 2016.

Legnini_Ricostruzione_FF-4-325x217I vertici istituzionali hanno illustrato quelli che saranno i passaggi più importanti delle due Ordinanze speciali firmate dal commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini che riguardano l’Ateneo e la Prefettura di Macerata e impegnano rispettivamente 14 milioni e 19,6 milioni di euro. Al summit presenti tutti gli attori interessati: lo stesso commissario Legnini accompagnato dal sub commissario Gianluca Loffredo, il rettore di Unimc Francesco Adornato col direttore generale Mauro Giustozzi, il prefetto Flavio Ferdani, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, l’assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli e il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli. Università di Macerata e Provincia che avranno un ruolo di grande responsabilità, essendo i soggetti attuatori dei progetti che riguarderanno il recupero di tanti immobili storici del capoluogo lesionati dal sisma.

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Giovanni Legnini

«Abbiamo di fronte la sfida dell’attuazione delle due ordinanze di agosto – ha esordito il commissario Giovanni Legnini – ed è questo il momento più delicato e decisivo. Perché le ordinanze hanno stabilito l’erogazione delle risorse necessarie per recuperare immobili di grande importanza storica e strategica per la città e l’intero territorio, ma ora la sfida è quella di attuare questi progetti e ciascuno deve fare la propria parte. Da parte nostra attraverso queste due ordinanze speciali abbiamo messo in campo da un lato un soccorso agli enti attuatori attraverso un regime derogatorio e regolatorio che velocizza l’affidamento di incarichi di progettazione ed anche un supporto tecnico professionale per superare la carenza degli organici grazie ad una task force di professionisti che sono a disposizione dei soggetti attuatori. Ora però bisogna essere bravi e capaci nel praticare le deroghe assumendosene le responsabilità. Qualche resistenza, ma non parlo di questi progetti, purtroppo c’è, ma se uno vuole ci sono sempre i procedimenti ordinari, che però anno la loro tempistica che tutti noi conosciamo». Un Legnini che ha poi voluto anche sottolineare come per quanto riguarda «il fabbisogno necessario gli altri interventi ricostruttivi post sisma per quanto concerne la città di Macerata ci saranno, mentre anticipo che nelle prossime ordinanze speciali del cratere prenderanno in considerazione tutte le scuole e tutte le caserme a cui saranno destinati i fondi per la ricostruzione».

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Sandro Parcaroli e Legnini

Sotto questo aspetto il sindaco di Macerata, Parcaroli, ha ribadito come «il comune sta dimostrando grande collaborazione con Università, Provincia e Diocesi perché Macerata si prepara a diventare un cantiere aperto che restituirà alla città tanti di quei luoghi simbolo feriti dal terremoto». Sono 19,6 i milioni desinati al recupero del Palazzo del Governo, al cui interno trovano sede la prefettura, la questura e il provveditorato agli studi. Un lavoro imponente ed una cifra che adesso il presidente della Provincia, proprietaria dell’immobile, ritiene adeguato ai lavori da effettuare.

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Antonio Pettinari e Legnini

«Essere arrivati a questo punto è motivo di orgoglio e di un lavoro fatto nel corso degli anni – sottolinea Antonio Pettinari – Sin dal 2019 quando l’ingegner Spuri, responsabile dell’Usr, propose i primi sei milioni per il recupero degli immobili. Un cambio di passo è arrivato poi col commissario Legnini, che con l’ordinanza 110 del 2020 mise il turbo ai procedimenti autorizzativi e di affidamento degli incarichi ed arrivo anche un aumento del finanziamento a 12 milioni e 700 mila euro. Ancora insufficienti però per un recupero di un edificio di questa portata. Fino all’ultimo finanziamento di poco meno di 20 milioni di euro che include di fatto tre progetti che riguardano in primis la prefettura per 13 milioni e 336 mila euro, la questura per 3 milioni 817 mila euro e il provveditorato per altri 2 milioni e 520 mila euro.

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Il prefetto Flavio Ferdani

Il primo intervento che verrà effettuato riguarderà il cantiere al provveditorato che si affaccia su via Armaroli. In modo che una volta completato questo intervento lì potranno spostarsi gli uffici di questura e prefettura per dare luogo all’intervento più corposo sull’edificio. La progettazione è in corso, in perfetta sintonia con la Sovrintendenza, visto il valore storico del manufatto». Il prefetto Ferdani ha espresso soddisfazione in quanto «il recupero del Palazzo del Governo è fondamentale perché questo è il presidio dello Stato sul territorio e riguarda non solo Macerata ma l’intera provincia».

Legnini_Adornato_FF-12-325x217Per quanto concerne l’Università, ai 14 milioni previsti dall’ordinanza speciale si aggiungono anche un paio di cofinanziamenti di Ministero e Ateneo già approvati, che fanno lievitare la cifra a 17 milioni di euro. Interessa cinque sedi individuate dall’Usr e dall’Università: si tratta della sede di Giurisprudenza in piazza della Libertà, dove il sisma ha reso inagibili le aule istituzionali come l’aula magna e l’antica biblioteca, i palazzi Ugolini e Ciccolini, l’ex Tribunale in via Garibaldi e di una palazzina in via Crescimbeni, tutti tutelati dal codice dei beni culturali e del paesaggio.

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Francesco Adornato

«La portata di tutti questi lavori che riguardano il nostro Ateneo e la Provincia – ha sottolineato il rettore Francesco Adornatoportano al recupero di un percorso storico che regala un nuovo rinascimento all’intera città. Questa è una giornata da sottolineare, straordinaria, significativa e simbolica. Qui tutte le istituzioni, nazionali, regionali e del territorio, si sono unite per un bene comune che è restituire questi luoghi, questi edifici storici così importanti, all’intera comunità. Un lavoro paziente e condiviso pur nella diversità dei ruoli. Luoghi simbolici che torneranno quelli di un tempo e anche migliorati. In questi edifici si è sedimentata la lunga storia dell’ateneo e del suo proficuo rapporto simbiotico con la città. Il ripristino di questi spazi, dal forte valore sociale e identitario, permetterà di ricostruire una città universitaria vitale, attrattiva e fortemente coesa con la comunità cittadina, attenta alle dinamiche giovanili, ricca di cultura e con lo sguardo rivolto all’orizzonte futuro».

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Guido Castelli

Infine, l’assessore regionale Guido Castelli ha sottolineato come «adesso si passa all’attuazione di queste ordinanze speciali e sarà una fase delicata, con una tempistica ben precisa che i soggetti attuatori dovranno con responsabilità rispettare. Grazie alla semplificazione che è stata apportata negli ultimi mesi si può viaggiare più celeri nella ricostruzione pubblica e privata. Non è un caso che abbiamo potenziato l’Usr marchigiano che si è arricchito in questi giorni di un dirigente che curerà da vicino proprio gli step dell’attuazione delle ordinanze speciali. Certo, i cittadini maceratesi dovranno sopportare dei disagi a causa di una logistica che sarà stravolta da tanti cantieri che si apriranno ma questo porterà il beneficio di una città che da qui a qualche anno potrà ritrovare tanti suoi gioielli danneggiati dal sisma».

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