Mario Morgoni
Alla fine è stato proprio il deputato dem Mario Morgoni a presentare denuncia. Lo ha fatto nel tardo pomeriggio di oggi alla stazione dei carabinieri di Porto Potenza. Al centro c’è l’ormai noto volantino trovato a Potenza Picena che ritraeva la sindaca Noemi Tartabini a testa in giù con la scritta “Credere, obbedire, combattere”. «Avendo compreso che non risulterebbe presentata denuncia dalla persona interessata – dice Morgoni – circostanza indirettamente confermata dal Questore di Macerata, il quale, con la lettera recentemente pubblicata, si è limitato ad esprimere la sua solidarietà al sindaco senza fare alcun cenno ad indagini in corso, ritengo doveroso sporgere formale denuncia conto coloro i quali hanno realizzato il manifesto e ne hanno curato l’affissione». Secondo la ricostruzione del deputato, tutto sarebbe partito dal post di un cittadino, che avrebbe anche “confessato” di essere stato indotto a pubblicare sui social il volantino stesso. «L’idea di politica che appartiene al sottoscritto e a quanti si riconoscono nei principi cardine della nostra Costituzione, nata con il fondamentale contributo della lotta per la liberazione dal nazifascismo – spiega il deputato dem – impone la ferma condanna di ogni gesto o azione contrari alla dignità della persona e delle Istituzioni. La medesima condanna si estende ai tentativi di strumentalizzare, per fini di parte, episodi che feriscono la coscienza civile di ogni cittadino sinceramente democratico». Per questo ha chiesto si indaghi per oltraggio a corpo politico o a oltraggio a pubblico ufficiale, senza trascurare «la condotta sotto il profilo dell’istigazione a delinquere».
Il volantino di minacce a Noemi Tartabini
La vicenda, partita dal manifesto comunale affisso per il 25 aprile in cui la sindaca invitava i cittadini a commemorare i caduti della seconda guerra mondiale e i morti per covid piuttosto che la Liberazione dal nazifascismo, continua dunque a tenere banco in città. E non solo, visto che dopo la critica dello stesso Morgoni alla lettera di solidarietà scritta dal questore Pignataro alla sindaca, ha travalicato i confini comunali. A tornare su tutta la questione è il consigliere comunale del Pd Enrico Garofolo. «Inizio dal volantino – dice – Premesso ovviamente che chiunque l’abbia pensato e prodotto è un imbecille e che subito tutti abbiamo senza tentennamenti condannato la cosa, restano ancora tanti aspetti su cui far luce. Dove, da chi e quando è stato trovato il volantino? Ne sono stati trovati più di uno o solo quello? È ancora lì? Soprattutto però quello che chiedo al sindaco Tartabini è se ha provveduto a presentare una formale denuncia alle autorità così che queste possano indagare sull’accaduto. E poi, perché attivisti di destra, e solo loro, hanno deciso di fare così tanta pubblicità ad un volantino detestabile che, oltre ad offendere il sindaco e le istituzioni che rappresenta, aveva l’obiettivo di inquinare anche il 25 Aprile, Festa nazionale della Liberazione d’Italia? L’uso strumentale che personaggi riconosciuti di destra hanno volutamente fatto del volantino per colpire “i nemici” di sinistra è sotto gli occhi di tutti, quando invece è chiaro che chi ha prodotto quel volantino non è di certo amico né del 25 Aprile, né delle forze democratiche di sinistra».
Il consigliere Enrico Garofolo
Quindi Garofolo parla dei due striscioni trovati nella notte tra il 24 e 25 Aprile a Potenza Picena al Pincio ed al Palazzo comunale in Piazza Matteotti che di fatto inneggiavano alla Resistenza. «Certo – continua il consigliere dem – sono stati affissi senza autorizzazioni, né ovviamente nel rispetto delle misure legate all’emergenza covid-19 e sicuramente quando individuati gli autori di questo dovranno rispondere, ma equiparare questo gesto a quello dell’odioso volantino mi sembra davvero fuorviante e strumentale. Rispetto al contenuto dei due striscioni, mi rivolgo di nuovo al sindaco Tartabini: che cosa vi ha indispettito?». Garofolo poi mette nel mirino anche l’assessore alla Cultura Tommaso Ruffini che aveva definito le precedenti amministrazioni di centrosinistra come metastasi per poi aggiungere rivolgendosi al sindaco Tartabini “per noi da sempre i morti, tutti i morti, hanno la stessa dignità”. «Questo suo convincimento espresso con estrema chiarezza il 25 Aprile, che ovviamente non ci troverà mai d’accordo in quanto mette sullo stesso piano Adolf Hitler, Benito Mussolini e i partigiani – stigmatizza Garofolo – è davvero inconciliabile con l’assessorato alla Cultura. Sindaco Tartabini lei condivide quanto espresso dal suo assessore o ritiene sia arrivata l’ora di esonerarlo dal compito che dimostra di non avere il livello morale prima che amministrativo per ricoprire? Cosa ancora dobbiamo aspettarci?». Infine la stoccata al presidente del Consiglio Mirco Braconi, reo a suo avviso di aver ignorato la lettera dei consiglieri d’opposizione che chiedevano di modificare il senso del manifesto del Comune per il 25 aprile. «Poteva esercitare il suo ruolo di garanzia delle istituzioni – aggiunge Garofolo – ha preferito essere un uomo di parte. Concludo, e questo il presidente Braconi lo sa meglio di me, che da quando ne ho memoria io mai nel nostro Comune per il 25 Aprile si erano verificati episodi come quelli degli ultimi due anni. Anche su questo tutti gli amministratori e non solo dovrebbero riflettere».
(redazione CM)
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…”non ci troverà mai d’accordo, in quanto mette sullo stesso piano Adolf Hitler, Benito Mussolini e i partigiani”!! Ma possibile che a certi esponenti politici non venga mai in mente, oltre ai dittatori che hanno menzionato, anche i nomi di altri dittatori che a quelli menzionati hanno ben poco hanno da invidiare!? Mah, che sia mancanza di immaginazione, oppure, chissà, di istruzione!? gv
@ Vallesi
Il suo è uno sterile esercizio di benaltrismo.
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Chiamare “in causa” altri dittatori, al solo scopo di accusare che si parli sempre e solo di hitler e mussolini (tralasciando, il non detto, stalin o mao o castro), ha un vizietto d’origine.
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La dittatura nazifascista gli italiani l’hanno vissuta sulla propria pelle, quella di stalin o di mao (ma già che ci siamo, per completezza, mettiamoci pure le altre dittature fasciste di Spagna, Portogallo, Argentina e Cile) le abbiamo tutte studiate sui libri.
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Pertanto, quando si parla di nazifascisti, tirare sempre fuori “ma stalin…”, “ma castro…” è il solito, vecchio e abusato, modo per tentare di sminuire il 25 Aprile.
Purtroppo quando si perde di credibilità, si può dire qualsiasi cosa che l’oltraggiante nemico aspetta con ansia. Ogni motivo e buono per scaricargli addosso lo stesso astio mostrato da lui in passato e senza nessuna remora, ed oggi, ma anche ieri e probabilmente domani sarà sempre fatto oggetto da scurrili commenti. Perché, è triste dirlo, ma purtroppo qui si colpisce l’uomo e non certo il fallimento del partito che anche lui rappresenta e poi da simpatizzanti di chi non è politicamente ancora in grado di dimostrare una certa superiorità, dovuta dicono alla mancanza di libertà di nuove elezioni dopo che per anni si è già visto quello che sono stati capaci di fare. Mah!?! Ah, poi sottolineerei anche un certo elemento che da mesi , secondo me, dico, ma magari mi sbaglio, è in caduta libera e non è che dà il meglio di se stesso. O forse sì?? Ma questa è un’altra storia. Ogni 25 aprile lo si passa a commentare le sciocchezze dette da un’oscura sindaca di paese, anche condivise, dimenticando o facendo finta di non capire o cercando di mistificare, in quanto il 25 aprile è una festa la cui motivazione si dice oggettiva perché non esiste motivo che possa farla essere qualcosa di diverso. E sì la sindaca lo sa, ma l’arrivo dell’elettrizzante 25 la eccita intellettualmente e dà via libera ad idee studiate, appuntate, cullate nell’attesa di poterle regalarle al mondo intero. Poi se c’è qualche manifestazione pari ad un qualsiasi disegnaccio su un qualsiasi muro, apriti cielo: complotti internazionali che vedono nella sconosciuta figura potentina un pericolo per la democrazia e a cui arrivano forti, convinti, sanguigni messaggi di solidarietà. E’ la prassi, lo si fa sempre. Se fosse stato il suddetto ad essere oggetto di scurrili scritte o manifesti avrebbe ricevuto anche lui messaggi da tutte le parti. Certo chi oserebbe giurare che forse non tutti questi messaggi arrivati siano così partecipativi? Comunque anche quest’anno è riuscita ad attirare l’attenzione. Poi è stata più fortunata del solito. Il prossimo forse riceverà altri messaggi, magari con contenuti diversi e forse più veritieri per contrastare certe ideone apriline .
La questione diventa, mi pare,ancora più infida ed opaca. Ma veramente la Questura aspettava la denuncia ( rectius querela ) della persona offesa? Ma veramente la persona offesa non ha presentato denuncia ( rectius querela )? Ma veramente si è omesso di considerare la possibilità di procedere d’ufficio in relazione ad un reato che potrebbe non essere la semplice esternazione offensiva tra vicini di casa?
@ Cerasi
Mai commento fu più opportuno e pertinente
Egregio signor Cerasi, le consiglio di leggere la storia un po’ più approfonditamente e con testi che non siano solo stampati da editori di “regime” e poi, magari, ne riparliamo delle…origini!! Il fatto che io non abbia mai fatto sconti né al fascismo, né al nazismo e né, tanto meno, al comunismo, non deve impedirmi di dire tutto quel che è stato del terrore comunista nel mondo ed anche in Italia, ed il fatto di sostenere che noi non l’avremmo vissuto, presuppone chiaramente quel che ho sostenuto poc’anzi, e cioè che la storia debba essere letta per intero. La storiella poi, oramai stantia, che si ostina ad accusare di falso revisionismo e di voler sminuire il 25 aprile coloro che la Storia vogliono raccontarla tutta, è molto di più che “uno sterile esercizio di benaltrismo”, è proprio la volontà, spudoratamente di parte, di voler cancellare veramente la Storia. gv
Una cosa mi sembra importante capire, a beneficio di tutti i lettori: i carabinieri (competenti in prima battuta, non essendoci a Potenza Picena presidi della Polizia di Stato), appena avuto notizia del volantino che ritraeva la Sindaca Tartabini a testa in giù, hanno aperto d’ufficio un fascicolo di indagine?
C’è qualcuno che può fornire notizie precise al riguardo?
@ Vallesi
Dal suo scrivere si evince, perfino troppo palesemente, che usa fascismo e nazismo solo come “scusa” (perché evitare di parlarne non è possibile, altrimenti lo farebbe) per parlare dei cattivissimi comunisti, accusando chi non ha il suo stesso punto di vista sulla Storia di parlare di una storia “di parte”, quindi incompleta.
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Nella sua esposizione, va da se, che siccome gli altri sono “di parte”, la unica storia TUTTA solo lei, e lei solo, la espone con cognizione di causa e quindi che solo il suo punto di vista è oggettivo, e tutti gli altri incompleti o in errore.
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Le ricordo, visto che dice di averla studiata tutta, che nella sua esposizione tenta grottescamente di accomunare il comunismo sovietico o cinese con quello del PCI, dimostrando appunto che la storia Patria lei l’ha studiata, male, e sui libri di “regime” della destra più becera e negazionista
Per l’avv. Bommarito. Ma la denuncia non doveva farla colui che ha scoperto il misfatto, ossia che ha diffuso la notizia?
…6 marzo 1953, prima pagina del quotidiano “l’Unità” (organo del partito comunista italiano): “STALIN E’ MORTO” “gloria eterna all’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell’umanità”. A questo punto, egregio signor Cerasi, direi che aggiungere qualsiasi altra cosa, da parte mia, in merito alla sua risposta precedente, sarebbe pressoché inutile. Le auguro una buona giornata. gv
Se il reato è d’ufficio e la “notitia criminis” è comunque conosciuta, anche tramite i giornali, il procedimento penale può partire da solo, in automatico.
@ Vallesi
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Porta un titolone dell’Unità (ma ce ne saranno sicuramente altri 100 simili) a sostegno della sua tesi per cui il comunismo italico è uguale a quello sovietico….
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Quindi ricapitoliamo: il 25 Aprile è una festa superata, i comunisti mangiano i bambini, “mussolini ha anche fatto cose buone…”, “come si stava meglio quando si stava peggio…”, “non esistono più le mezze stagioni…”
Ha da aggiungere qualche altra frase fatta oppure può bastare, visto che se la canta e se la suona da solo??
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Non è che perché ha letto 2 libri di Pansa, nemmeno capendoli del tutto, che basta per salire in cattedra e dare patenti a tutti.
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Mi raccomando, adesso dica pure che il 25 Aprile è la festa dei tanto cattivi comunisti e che i partigiani erano tutte cattive persone e la fiera delle frasi fatte è completa.
Buona serata, e la smetta di usare i libri di storia come spessore per non far ballare i tavoli
…le auguro ancora tante belle cose, egregio signor Cerasi e mi raccomando, si ricordi, Lei che mi sembra assai bravo a suonarsela, cantarsela e ballarsela, vada, prima di farlo, un po’ a scuola di musica, di canto e di ballo, perlomeno salva la faccia!! Ossequi, signor Cerasi e mi stia bene. gv