Tartabini risponde alle minacce:
«Il mio impegno sarà ancora più forte»
Ma nella notte spunta striscione in piazza

POTENZA PICENA - La sindaca ringrazia per i messaggi di vicinanza dopo il volantino comparso ieri che la ritraeva a testa in giù. La polemica sul 25 aprile però non si placa, sulla facciata del Comune il messaggio: "La storia non si cancella"

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Lo striscione comparso stanotte a Potenza Picena

 

«Con le vostre parole e con i vostri messaggi di vicinanza avete già espresso tanto, avete già detto davvero tutto quello che si poteva dire davanti ad un gesto così tanto inqualificabile. Ringrazio sentitamente ognuno di voi, il  questore Antonio Pignataro, il prefetto di Macerata; ringrazio di cuore gli agenti della polizia municipale coordinati dalla comandante Mercuri, i carabinieri ed i comandanti delle stazioni locali. Non è semplice far finta di nulla ma il mio impegno, quello della mia giunta e dell’amministrazione tutta sarà ancora più forte. Un grande abbraccio, di cuore».

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Noemi Tartabini

Così Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena, ha voluto ringraziare quanti gli hanno espresso vicinanza dopo il volantino trovato attaccato ad una grondaia di una casa del centro che la ritraeva a testa in giù sotto la scritta “Credere, obbedire, penzolare”, con chiaro riferimento al motto fascista e a piazzale Loreto. Sulla vicenda sta svolgendo accertamenti la questura. Il volantino è stato trovato dopo la polemica scoppiata sull’interpretazione data dall’amministrazione comunale della Festa del 25 aprile, con la sindaca che aveva invitato i cittadini a commemorare i caduti della seconda guerra mondiale e i morti del Covid-19, piuttosto che la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Polemica che ancora non si è spenta del tutto. Stanotte infatti davanti al municipio di Potenza Picena, in piazza Matteotti, è stato trovato uno striscione con su scritto “La storia non si cancella. 25 Aprile = liberazione dal nazifascismo”. 

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Il volantino trovato ieri

Intanto continuano le parole di condanna del gesto del volantino e le parole di solidarietà nei confronti della sindaca.  «E’ un gesto inqualificabile e volgare che non ha nulla a che vedere con la dialettica politica – dice il deputato dem Mario Morgoni – L’obiettivo è solo quello di sporcare il 25 aprile ma ovviamente non sarà così perché la liberazione ci ha consegnato valori inconciliabili con queste mascalzonate. Chiunque abbia fatto questa iniziativa è nemico dei valori in cui credo e per quali mi sono battuto per tutta la vita. Però mi domando l’utilità di pubblicare certe immagini indegne promuovendone la circolazione e facendo quindi il gioco dello squilibrato che le ha prodotte. E devo constatare che c’è chi cerca in modo maldestro e strumentale di speculare su una iniziativa inqualificabile. Se qualcuno pensa di inquadrare nella lotta politica un gesto ignobile e di provenienza non accertata, prodotto da un mascalzone, attribuendone in qualche modo la responsabilità ai propri avversari, si colloca moralmente sullo stesso livello dell’esecutore del gesto. Che spero ne paghi le conseguenze». Anche Richard Dernowski, presidente dell’associazione Civico 49, esprime vicinanza al sindaco «per l’atto vile ed esecrabile subito. Chiunque l’abbia commesso – aggiunge – mostra di non aver compreso affatto l’anima della ricorrenza del 25 Aprile, che ci ricorda un giorno in cui il popolo italiano tornò a riconoscersi tale nel rispetto per la dignità umana e per il libero pensiero». Infine l’abbraccio virtuale a Noemi Tartabini da parte del suo “padrino” politico, il deputato di FdI Francesco Acquaroli, candidato dalla Meloni come governatore delle Marche. «Un abbraccio grande al nostro sindaco e alla sua famiglia – ha scritto – Non voglio commentare la bassezza di certe azioni, voglio invece esprimere la mia gratitudine per quanto fa quotidianamente per la nostra città donandosi instancabilmente a tutti, insieme a tutta la sua squadra, per costruire una società migliore. Grazie davvero di cuore».

(Redazione Cm)

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