di Federica Nardi (foto Fabio Falcioni)
Tira fuori il portafoglio per pagare il caffè ma una mano lo ferma. «Offro io». La mano è quella di Rita Viola, titolare del bar delocalizzato in container dove oggi il premier Giuseppe Conte si è fermato tra un impegno e l’altro a Castelsantangelo. Un siparietto curioso che ha preceduto il summit istituzionale sul sisma e che in parte restituisce lo spirito della visita del presidente del Consiglio.
Il primo a incontrarlo dopo la sua visita in zona rossa e a stringergli la mano è stato in realtà, proprio di fronte al bar, il 78enne Pierino Pinciaroli: «Sono venuto apposta da Camerino. Ho dato la mano anche a Mattarella quando venne da noi. È passato e gli abbiamo chiesto cosa può fare per noi. Ha risposto che sarebbe andato a vedere insieme ai sindaci. È difficile questa situazione, per noi e per lui». Il premier Giuseppe Conte è arrivato intorno alle 17,45 alla casetta Amici del Trentino, ad attenderlo 66 sindaci del cratere, insieme a Maurizio Mangialardi dell’Anci e Cesare Spuri dell’ufficio ricostruzione. Della Regione anche il governatore Luca Ceriscioli e l’assessore Angelo Sciapichetti. A chi aveva portato alcuni striscioni (gli stessi esposti a Ussita con su scritto “Conte, contiamo su di te”) è stato chiesto di non esporli. Conte ha visitato anche l’area delle soluzioni abitative d’emergenza prima di raggiungere sindaci a autorità per il comitato istituzionale sisma. Al summit sono presenti anche alcuni rappresentanti dei comitati dei terremotati.
«Sono venuto ad ascoltare per fare il punto e aggiornarmi – ha spiegato il premier al termine del summit – Sono venuto perché ho dichiarato che la ricostruzione di questi territori martoriati è una priorità del governo. L’ho fatto anche chiedendo fiducia al parlamento. Sono venuto a ragionare su questioni concrete e questo è il mio impegno per le comunità locali a nome del governo. Come risolvere la questione delle pratiche della ricostruzione privata, risolvere il rallentamento della ricostruzione pubblica. Da domani sono tante le questioni. Iniziando da un testo sulla Ricostruzione e su cui stiamo già lavorando. Non consentiremo più proroghe per i danni lievi. Il 31 dicembre 2019 è la scadenza, si affretti chi vuole la ricostruzione». Alla domanda se sia necessario un sottosegretario alla Ricostruzione come nel suo primo governo, ha risposto: «Abbiamo un sottosegretario alla presidenza a Investimenti e programmazione economica, poi vedremo se necessario anche altro. Un politico non può fare passerelle. Viene qui, prende appunti, studia e poi torna a Roma e si decide. Chi dà date certe per la fine della ricostruzione non è e serio. Le domande per la ricostruzione privata sono pochissime. Dire oggi una data, se non sappiamo nemmeno chi vuole ricostruire, non è possibile».
La consegna del Patto per l’Alto Nera
I comitati, presenti, sono stati nuovamente ascoltati da Conte ed esprimono soddisfazione per il fatto che si sia creato un dialogo. Al premier è anche stato consegnato il Patto per l’Alto Nera, documento nato dal basso per lo sviluppo dei tre comuni di Ussita, Visso e Castelsantangelo. Soddisfatto anche il governatore Ceriscioli: «Ci sono state alcune dichiarazioni importanti – ha dichiarato – Un impegno in prima persona per assumersi responsabilità su sisma e ricostruzione. La seconda il tema di provare ad accelerare le pratiche prevedendo uno strumento come la Scia per i progetti. La terza la proposta di un piano per lo sviluppo che è un po’, per metodo, quello che abbiamo fatto con il Patto per lo sviluppo e noi presenteremo quello. Siamo convinti che se prendiamo questa direzione, con aperture significative, possiamo ottenere un cambiamento». Più cauti i sindaci. «Così non va e staremo a vedere se questa sarà una passerella o meno – commenta Alessandro Gentilucci, primo cittadino di Pieve Torina, presidente ad interim del Parco- Non è cambiato niente in tre anni. Ci sono problemi su cui veniamo rimpallati da tre anni. Esempio le scuole. Ricostruite con approccio socio solidale. Poi però c’è lo stato che non ricostruisce, ci toglie gli insegnanti e così abbiamo le pluriclassi. Non sto a questo gioco al massacro. Abbiamo chiesto che si presentino i progetti e poi si facciano i controlli. I nostri cittadini hanno prima perso la speranza e ora stanno perdendo la dignità». Prima di ripartire per Roma Conte si è fermato alla norcineria Alto Nera per acquistare alcuni prodotti locali e mangiare un bel panino col ciauscolo.
(servizio in aggiornamento)
Conte in visita nelle zone terremotate, incontro con i sindaci del cratere
Speriamo che poi arrivino davvero gli aiuti x la ricostruzione
Ennesima passerella...
Campagna elettorale
Grande signora colei che ha offerto il caffè, vediamo ora se tantissimi grandi sacrifici verranno ricompensati
Mi colpisce che l' 80 per cento di chi scrive non sia terremotato.. basta leggere dal loro profilo.. ma perché commentare di cose che non sono loro? Ma...
Cambiano i governi, si fanno le solite passarelle, ma sostanzialmente nulla è cambiato! N.B. È venuto in zona anche 14 mesi fa!
Ma avete notato il bagno di folla?
Ma non sono le stesse parole che ha detto un anno fa??
Torte in faccia... troppo morbide... Mattoni e pietre.. Vedrai che poi si ricorderà dei terremotati
Terremotati, Conte visita Accumoli ma l'area è transennata dalle forze dell'ordine: la popolazione non può avvicinarsi al premier. Dalle strette di mano di un anno fa, al rischio di torte in faccia!
Il sig Conte ha detto che ci vogliono anni per ricostruire ....anni per distrarre ....
Che fine che hai fatto!! Quando il primo rappresentante del governo si sottrae alla gente, come lo definiresti?
Ennesima passerella ...
Ma se non c'era un cane a riceverlo
Solo pasarela come ha fatto tutto il PD tutti questi anni
Ma quale caffè? Blindato per non far vedere o far sentire le contestazioni...miserabili
Non si vergogna
Guarda in faccia la morte e la distruzione che quella gente ha conosciuto E vergognati E abbassa la testa Non sei degno di venire qui nelle Marche Non sei degno di essere dove sei Nessuno di voi lo è. Parassiti col vizietto del potere. Ma le Marche ritorneranno un giorno a Splendere come devono! #dajemarche
ha dichiarato che non ci sono date.. accontentati quelli che hanno messo lo striscione "contiamo su di te"... aspettate la prossima passerella mi raccomando... e manco una protesta ci mancherebbe altro.. sottomessi e zitti davanti al potere,.. tradizione di destra servile e ipocrita.. i diritti vanno conquistati con la lotta.. lo stato non serve ne a proteggere i cittadini ne a ricostruire
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…di sicuro sarà stato un caffè…ristretto!! gv p.s.: nel negozio di alimentari cosa ha comprato, un po’ di…salami!?
quando stava con Salvini non lo ha potuto fare. Adesso con il PD e la De Micheli potrà farlo… Cosa? il panino col ciabuscolo, o ciauscolo, a piacere.
Dopo cinque anni, finalmente una frase intelligente da Ceriscioli con cui talaltro sembrerebbe defilarsi dal problema se non fosse per quel nascosto senso dello humour tanto prezioso perché usato una sola volta quando ha chiesto a Conte che devono essere i Governatori a fare i commissari per la Ricostruzione. Certo che dichiarando che finalmente Conte si assume in prima persona la responsabilità della ricostruzione potrebbe suggerire l’idea che adesso passa a Conte un’ eredità che non viene certamente da lui e dal paggio accompagnatore che in questa occasione non ha voluto perdere l’occasione di incontrare il Premier, probabilmente per vedere se non lo ha incontrato prima se riesce meglio di persona o in fotografia. Che sia arrivato finalmente il momento di governare per risolvere i problemi e non per aumentare consensi come faceva Salvini ? Sempre più collerico, avrei voluto scrivere rabbioso ma l’ho evitato per non suscitare immagini troppo crude e non adatte ad un pubblico di età inferiore ai sei anni che si sarebbe sganasciato dalle risate. Ma perché non ha nemmeno la pazienza di aspettare qualche tempo per vedere quello che succede e magari di avere qualche vero motivo su cui attaccarsi ma non fa altro che rimettere sempre il suo 78 giri di cui ne funziona uno solo?
Sembrerebbe che come già suggerito, io l’ho fatto e non credo sia stato il solo a dire che bisognava rifare tutto da capo e quel” iniziando da un testo sulla Ricostruzione a cui stiamo già lavorando ” fa ben sperare. Cambiare tutto ma per costruire non per bloccare!!!
Ma non è lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri di un anno fa? Cosa deve ancora studiare e cosa deve ascoltare? Stia tranquillo: non è cambiato nulla! È ora di passare dalle parole ai fatti, prima che si passi dal caffè al bastone!
Tutte chiacchere che non si risolveranno nulla.
Ho un piccola abitazione a Ussita. Dal giorno del terremoto, tre anni sono passati, non mi è stato più possibile andarci. Speriamo che questa ricostruzione-sistemazione possa finalmente prendere l’avvio con l’impegno del Capo del Governo. Spero che questo sia il Suo desiderio altrimenti perché è venuto?