La foto del centrodestra unito a corredo del comunicato fantasma. Da sinistra in alto, Pier Luigi Bianchini, Giuseppe Cognigni, Riccardo Sacchi, Mattia Orioli, Paolo Renna, Francesco Luciani, Simone Livi. Seduti, Maria Letizia Marino e Francesca D’Alessandro, con al centro Maurizio Mosca
di Giovanni De Franceschi
«Un commissariamento volto ad azzerare tutto il lavoro fatto». L’ex coordinatore della Lega a Macerata Stefano Migliorelli definisce così l’entrata a gamba a tesa del supercommissario Paolo Arrigoni nel partito provinciale, con l’azzeramento di tutte le cariche. Migliorelli torna a parlare dopo le critiche alla governance del partito e lo scivolamento verso posizioni considerate troppo clericali, e svela un comunicato preparato con tanto di foto che certificava l’unità raggiunta dal centrodestra in città in vista delle elezioni del 2020, che sarebbe stato misteriosamente bloccato.
Stefano Migliorelli
Innanzitutto Migliorelli parte dal retroscena che abbiamo raccontato ieri sulle elezioni provinciali, il casus belli che avrebbe poi di fatto portato al siluramento dell’ex segretaria provinciale Maria Letizia Marino. «Costituisce un argomento noto a molti da tempo – spiega Migliorelli – Io, ad esempio, ne sono venuto a conoscenza parlando con un consigliere comunale di Corridonia che volentieri avrebbe votato la Dignani ma che a causa di esplicita richiesta di un avvocato della Lega vicinissimo a Patassini di votare altro soggetto della lista “Pettinari” (Rosella Ruani, poi effettivamente eletta, ndr), preferì non votare alcuna delle due signore. Successivamente venni a sapere che la signora in questione pur candidata sulla lista Pettinari era iscritta alla Lega e molto vicina all’onorevole Patassini. Ritengo doveroso precisare che queste notizie non mi sono state comunicate dalla ex segretaria provinciale». Ed è a questo punto che Migliorelli svela il caso del comunicato stampa fantasma. A quella riunione parteciparono, secondo Migliorelli, Letizia Marino (ex segretaria provinciale) e Giuseppe Cognigni (ex commissario del capoluogo) per la Lega, Riccardo Sacchi, Francesco Luciani e Pier Luigi Bianchini per Forza Italia, Paolo Renna per Fratelli d’Italia, Maurizio Mosca per Città Viva, Francesca D’Alessandro per Macerata Nel Cuore, Simone Livi per Azione In Movimento, e Mattia Orioli per la Lista Frazione Centro-Cdu. E da quell’incontro sarebbe dovuto scaturire un comunicato in vista delle elezioni amministrative del 2020. «Con grande armonia – era scritto nel comunicato – questa intesa sta lavorando sulla stesura del programma, sull’individuazione dei candidati, in special modo del candidato sindaco. Rispetto a precedenti elezioni amministrative, partendo da un notevole lavoro di rinnovamento, svolto in questi anni, dalle varie formazioni politiche, si è giunti ad un’intesa, caratterizzata da forte coesione, sintonia, convergenza per conseguire importanti risultati».
Il senatore Paolo Arrigoni
Secondo Migliorelli l’iniziativa venne bloccata e la sera stessa Arrigoni fece piazza pulita di tutte le cariche in provincia. «Si trattava – continua Migliorelli – di un comunicato appagante per tutti i maceratesi che confidano in una affermazione del centrodestra a Macerata. Chi me li ha fatto pervenire mi ha anche assicurato che tutti avevano espresso la volontà di riconoscere potere decisionale in proporzione del peso politico dei singoli partiti o movimenti. Come a dire che alla Marino ed a Cognigni era stato assicurato il rispetto del peso politico raggiunto in città dalla Lega. Quindi, sbandierare la necessità di un “cambio di passo” in previsioni delle elezioni costituisce un “eufemismo” con resipiscenze da prima Repubblica. Peraltro, voglio sottolineare come articolo e foto riguardassero i migliori soggetti politici dell’intera compagine del centrodestra maceratese e che, nonostante ciò, ogni decisione circa la individuazione del candidato sindaco venisse rimessa a future convergenze che non escludevano l’indicazione di un volto nuovo. Se ne inferisce – a mio parere – che si sia trattato di un indulto all’indirizzo che costantemente lo stesso Salvini impartisce per le elezioni territoriali: egli non manca mai di ricordare che la politica sul territorio deve essere svolta, forgiata ed espressa da chi in quel territorio vive e non da dictat o inficiazioni di yesman provenienti dall’alto». E per concludere Migliorelli ribadisce la sua contrarietà alla convocazione dell’assemblea provinciale alla Domus San Giuliano, peraltro subito dopo l’appuntamento sull’immigrazione organizzato dalla Caritas. Già sold-out con circa 200 persone la cena tra simpatizzanti e militanti. «Nulla di più sbagliato nel convocare la Lega alla Domus San Giuliano – conclude l’ex coordinatore cittadino – persino in costanza di manifestazione clericale con la quale si cerca di convincere i maceratesi che la loro percezione di insostenibilità dell’accoglienza praticata in questi anni sia sbagliata. Come se la Dia che indica Macerata come una delle 9 città italiane in cui si è radicata la mafia nigeriana sostenga delle falsità. Lo ripeto, il clero a Macerata non può essere un partner politico della Lega e insistere sul punto è un errore da emendare immediatamente».
Il centrodestra chiama Macerata: «Basta personalismi, “riapriamo” la città»
Arrigoni ė come Ceroni, vuol avere la certezza di perdere le prossime regionali.
Allora siamo a cavallo
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ovviamente non entro nella discussione politica della lega maceratese. ma a vantaggio dei lettori credo sia giusto ricordare che la Dia fino ad oggi ha fatto un elenco di 8 , non di 9, città in cui la mafia nigeriana si è maggiormente radicata e questo elenco non comprende macerata : pertanto l’informazione data qui sopra è falsa anche se è stata oggetto di una campagna fake che evidentemente ha tratto in inganno anche chi è intervenuto nell’articolo
Sig. Mario ma che ci dice mai?
Macerata non è manco ottava?
Del resto con questa amministrazione che ti puoi aspettare?
Eppure de niri ce ne abbiamo tanti.
Neanche in Europa League andiamo quest’anno!
Ma dal 2020 vedrete che facciamo il triplete!!!
Se Arrigoni permette, ovviamente!
Per il sig. Iesari. Alle famiglie maceratesi ove c’è un ragazzo con problemi di tossicodipendenza non interessa granché il fatto che a Macerata la mafia nigeriana non c’è o è meno radicata. Classifiche di questo genere vanno bene solo ai politici a caccia di voti e quindi di poltrone.
Per il sig. Iesari. Alle famiglie maceratesi ove c’è un ragazzo con problemi di tossicodipendenza non interessa granché il fatto che a Macerata la mafia nigeriana non c’è o è meno radicata. Classifiche di questo genere vanno bene solo ai politici a caccia di voti e quindi di poltrone.
M’ha convinto assessore Iesari,se si ricandida la voto…
per Ciocci:beh.. a Ceroni non è mai interessato chi vincesse,ma bensì che il suo culetto fosse salvo a discapito di tutti e tutto.Spero non sia altrettanto Arrigoni…
Dovete ripartire x sconfiggere nelle prossime elezioni quei odiosi sinistroidi.
Sig. Aldo, quello che dice lei è tutto vero, ma quanto dice Mario è la fotografia chiara ed inequivocabile di quello che sta succedendo nella nostra società in questi ultimi anni.
Non solo a chi vota viene rappresentata una verità, troppo spesso, falsa ed ingannevole, ma anche chi dovrebbe essere eletto (e spesso lo viene proprio per quella falsa verità), non sa quello che dice.
Il vero problema è che poi, guardate questo governo ad esempio, chi viene eletto sulla base delle caz..te che ha detto, viene poi chiamato a realizzarle, e se non sei un attore comico, c’è poco da ridere per tutti.
Forse solo così si spiega il successo che in questi anni hanno Grillo, Lino Banfi ecc.
Ponzelli. Aggiungo che con i mezzi di informazione che ci sono oggi si possono avere a costo zero le opinioni di qualunque formazione politica. Quello che lascia il tempo che trova è l’ossessione delle statistiche (che vertono sui più svariati argomenti). Entrando nello specifico mi sembra che il fatto che una città sta messa mediamente ‘bene’ rispetto ad una certa questione dice poco alla persona che in quella questione sta messo male. E’ in sostanza quanto mirabilmente ha scritto Trilussa nella poesia “La statistica”.