Macerata 2020:
«Fidatevi di questo centrosinistra,
non cambiate strada»

VERSO LE URNE - Pd, Pensare Macerata, Udc e La città di tutti hanno stilato un bilancio dell'amministrazione Carancini, guardando alle prossime elezioni amministrative. La squadra resta compatta. Continua il percorso di ascolto della cittadinanza, il prossimo incontro all'Asilo Ricci il primo febbraio: si parlerà di sanità. Di Pietro: «Pensiamo a una coalizione allargata a tutti coloro che partano dalle nostre idee e dai nostri valori. Queste forze politiche hanno saputo amministrare in un momento di grande difficoltà». Bianchini: «La logica è di prestare grande attenzione alla città, la forza sta nello stare insieme»

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Da sinistra: Enrico Marcolini, Ivano Tacconi, Massimiliano Bianchini, Stefano di Pietro, Luciano Pantanetti

 

di Giovanni De Franceschi (foto di Fabio Falcioni)

«Un appello ai maceratesi “liberi e forti”: date fiducia a questo centrosinistra, non cambiate strada. Mai come in questi anni è stato fatto tanto per la città». Ha citato don Luigi Sturzo, a 100 anni dal famoso appello, Ivano Tacconi, consigliere comunale a Macerata per l’Udc. L’occasione è stata quella di un bilancio del centrosinistra che appoggia l’amministrazione Carancini, in vista delle prossime amministrative del 2020. Il centrosinistra infatti correrà unito, la squadra è compatta nel proseguire insieme e eventualmente pronta ad aprirsi a nuovi soggetti della società civile. E Tacconi ne farà parte, qualunque strada scelga l’Udc a livello nazionale.

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Stefano di Pietro

Da tempo si è iniziato un percorso di ascolto dei cittadini, delle associazioni, delle categorie per preparare un programma condiviso. E il prossimo appuntamento sarà il primo febbraio (alle 21) all’Asilo Ricci per parlare di sanità, con il governatore Ceriscioli e il sindaco. Oggi per fare il punto, allo stesso tavolo c’erano Stefano Di Pietro, segretario del Pd, Massimiliamo Bianchini (Pensare Macerata), Luciano Pantanetti e Enrico Marcolini (La città di tutti) e Tacconi. «Stiamo riscontrando interesse per questo metodo di ascolto e partecipazione – ha spiegato Di Pietro -, la coesione dei gruppi rimane forte e siamo aperti anche a nuovi soggetti che possano arrivare dalla società civile. Pensiamo a un centrosinistra allargato per tutti coloro che partano dalle nostre idee e dai nostri valori. Queste forze politiche hanno saputo amministrare in un momento di grande difficoltà». Quindi Di Pietro ha citato il crac di Banca Marche, il terremoto, l’omicidio di Pamela e il raid razzista di Traini. «Episodi – ha aggiunto – che avrebbero fatto tremare i polsi a chiunque, invece noi siamo rimasti uniti supportando l’amministrazione. E’ da qui che parte questo nuovo percorso». Un percorso che per Bianchini rappresenta un unicum nel panorama regionale.

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Massimiliano Bianchini, Stefano di Pietro

«Stiamo lavorando da tempo sulla città – ha sottolineato – da due anni abbiamo iniziato con il confronto e l’ascolto e questo non è comune: portateci un altro esempio del genere nelle Marche. Perciò rappresenta un valore aggiunto, perché qui non ci si può avventurare, qui si sta costruendo un percorso partecipativo. La logica è di prestare grande attenzione alla città, sapendo che molte cose possono essere fatte meglio, a partire proprio dal rapporto con la città; mentre la forza sta nello stare insieme, dove il civismo rappresenta un percorso vero e non improvvisato». Per Tacconi Macerata «è una città che va difesa politicamente perché – ha continuato – è una città storica, è l’Atene delle Marche. E ai cattolici dico: non siate titubanti nel fare accordi con questo centrosinistra». Tutti i presenti hanno riconosciuto all’amministrazione diversi meriti: l’ospedale unico, la strada via Mattei-La Pieve, le scuole alle ex Casermette, un bilancio in ordine che non hai smesso di guardare al sociale, tanto per citare alcuni punti.

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Enrico Marcolini

«Siamo qui – ha evidenziato Marcolini – perché c’è la possibilità di costruire una comunità. In questo periodo hanno cercato di distruggere la fiducia tra persone, disgregando questa città. Ma i fili spinati non sono per noi. Noi vogliamo superare gli steccati, vogliamo rappresentare un valore di fiducia. Il nostro è un populismo di sinistra, dove populismo sta nel sapere ascoltare i bisogni della gente. Certo alcune non vanno e possono essere migliorate, ma la correttezza di questa amministrazione ha portato ad essere Macerata un esempio in Italia». Infine il presidente del Consiglio comunale, Pantanetti. «C’è la volontà – ha concluso – di mantenere questo assetto che si è cementificato col tempo e ha dato garanzie alla città. Questo sindaco e questa amministrazione lasceranno infatti a chi prenderà il timone molte risorse, come non si era visto mai. E questo grazie alla capacità di compensare i tagli del governo che in questi anni hanno colpito tutti gli enti locali. Inoltre c’è la volontà di ascoltare con la consapevolezza che bisogna capire le esigenze della maggioranza dei cittadini. Volenti o nolenti questa città è cambiata negli ultimi 10 anni e cambierà ulteriormente. Per questo il centrosinistra ha lanciato una campagna di ascolto per capire le priorità dei cittadini e stilare un programma».

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Luciano Pantanetti

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Ivano Tacconi

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