di Gabriele Censi
In attesa dei congressi del 2019 prosegue la riorganizzazione di Forza Italia nelle Marche, dopo la nomina da parte del presidente Silvio Berlusconi di Marcello Fiori in qualità di Commissario regionale avvenuta qualche settimana fa arrivano anche le nomine provinciali. E’ Riccardo Sacchi, capogruppo in consiglio comunale a Macerata, l’incaricato di rilanciare il partito in provincia, dopo le dimissioni dal partito di Lorena Polidori: «La mia stella polare è l’unitarietà del centro destra anche a livello locale, un’alleanza tradizionale che comprende Fratelli d’Italia e la Lega, che oggi ha i maggiori consensi, ma che può comprendere anche l’Udc. Ringrazio Marcello Fiori e i parlamentari delle Marche Cangini e Baldelli per questa scelta che segna un vero rinnovamento. Aria nuova e meritocrazia sono le parole che scelgo per iniziare il lavoro, prima scadenza il tesseramento al 10 gennaio e poi i congressi. Abbiamo oltre alle Europee tantissimi comuni del Maceratese che vanno alle elezioni e poi nel 2020 il capoluogo. Sulla mia città dico chiaramente che senza una coalizione e un candidato unitario, una proposta seria che soddisfi i cittadini dopo la peggiore amministrazione dal dopoguerra, e 25 anni di centrosinistra con l’eccezione di Anna Menghi, non ci metto la faccia».
Sacchi lascia aperta l’ipotesi sul suo nome come candidato sindaco anche se per ora dice di non volersi esprimere per dedicarsi al nuovo incarico provinciale: «Voglio rivitalizzare il movimento comune per comune e riportare Forza Italia in mezzo alle persone con gazebo e banchetti, sui temi nazionali e su quelli locali: il sisma, l’ospedale unico, la montagna, la grande viabilità». Sacchi parla di rapporto “parentale” tra le forze del centrodestra e «tra parenti ci si rispetta senza calpestare la dignità dei fratelli al di là dei rapporti di forza, per trovare una sintesi da tradurre in successo elettorale».
La nuova squadra alla guida di Forza Italia nelle Marche con Antonio Tajani
«Forza Italia si sta profondamente rinnovando – spiega il commissario Fiori – sia nella sua rappresentanza parlamentare (circa il 70% degli eletti sono alla prima esperienza), sia nella classe dirigente nazionale con la nomina di Antonio Tajani cui è stato attribuito l’incarico di vice presidente, sia nella organizzazione territoriale in molte Regioni. E ora anche nelle Marche. Nei prossimi mesi daremo vita a un’importante stagione congressuale nel corso della quale gli iscritti e gli eletti di Forza Italia in ogni provincia e in ogni comune potranno scegliere la propria classe dirigente attraverso un appassionato e libero confronto di idee e candidati. E per la prima volta anche i movimenti civici (che sottoscriveranno la nostra Carta dei valori) potranno eleggere dei propri rappresentanti nei nostri organismi. Per organizzare e gestire questa fase delicata − ha proseguito Fiori − e che ha dei tempi molto stretti (anche per la raccolta delle adesioni) ho individuato delle figure di dirigenti di Forza Italia che mi affiancheranno: Pasqualino Piunti, vice commissario regionale vicario; Jessica Marcozzi, commissario provinciale di Fermo e vice commissario regionale; Daniele Silvetti, commissario provinciale di Ancona e vice commissario regionale; Riccardo Sacchi, commissario provinciale di Macerata e vice commissario regionale; Elisabetta Foschi commissario provinciale di Pesaro Urbino e vice commissario regionale».
Ai parlamentari Andrea Cangini e Simone Baldelli, insieme ai consiglieri regionali Jessica Marcozzi (capogruppo) e Piero Celani (vice presidente del Consiglio regionale), spetterà il compito della cabina di regia politica che vedrà coinvolti anche i sindaci delle città di maggior rilievo (a iniziare da Ascoli Piceno con Guido Castelli unico capoluogo di provincia che esprime un sindaco iscritto a Forza Italia) e i consiglieri provinciali. Il settore delle adesioni, la gestione amministrativa unitamente alla funzione della comunicazione sui social media sarà affidato al vice commissario regionale Claudia Regoli. Ogni commissario provinciale verrà affiancato da uno o più vice commissari e da una struttura che vedrà rappresentati i Comuni del territorio valorizzando proprio le figure degli eletti nelle istituzioni. Particolare attenzione verrà dedicata anche ai temi che riguardano le profonde ragioni di crisi di questa regione: il terremoto, il ritardo infrastrutturale, l’abbandono delle aree interne, la tutela della salute, le crisi industriali, il lavoro, il rapporto con il mondo delle professioni e le categorie produttive, lo sviluppo del turismo e la valorizzazione delle risorse culturali solo per citarne alcune. Nei prossimi giorni, su queste tematiche, verranno nominati dei responsabili che saranno anche i punti di riferimento per il lavoro dei Dipartimenti nazionali di Forza Italia.
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Riccardo complimenti, riguardo UDC mi pare si sia trovata bene con il PD in questi anni,si impegnino a rilanciarlo!!!!