Il segretario comunale del Pd Stefano Di Pietro
Batosta elettorale del 4 marzo, egemonia culturale persa, l’avanzare della destra e della Lega, le prossime amministrative del 2020, il ruolo del partito e il conseguente rapporto con sindaco e giunta. Si è parlato di questo nell’assemblea degli iscritti del Pd di Macerata. Dalla riunione di venerdì scorso, molto partecipata, è uscito un documento unitario. Ecco i cinque punti messi nero su bianco dal Pd che:
– valuta i risultati elettorali del 4 marzo 2018 molto negativi, nonostante che a Macerata si registri una tenuta del Partito superiore ad altre analoghe situazioni. Infatti, rispetto ai risultati delle elezioni politiche del 2013, si constata la perdita di un numero rilevante di consensi al Partito Democratico e si assiste ad una crescita politicamente preoccupante della Lega e di Fratelli d’Italia, che segnala uno “spostamento a destra” di una parte importante dell’elettorato maceratese;
– impegna la direzione ad una rinnovata attività utile per riconquistare a Macerata una egemonia culturale e politica, anche rilanciando il confronto con le organizzazioni e le associazioni democratiche, laiche e cattoliche, della città;
– ritiene fondamentale impegnarsi da subito per le elezioni amministrative del 2020 partendo da un approfondimento dei dati concreti della situazione demografica, economica e sociale della città, individuando i problemi maggiori dei cittadini e impegnandosi per combattere le diseguaglianze, individuando anche nuovi percorsi di sostegno alle fasce di popolazione più deboli e colpite dalla crisi degli ultimi anni;
– si impegna, attraverso il più ampio confronto di analisi e proposta, ad individuare il percorso da seguire per il rilancio del Partito Democratico a Macerata, anche stabilendo rapporti positivi con le forze che sostengono l’amministrazione comunale così da costruire fin d’ora le basi per un’alleanza elettorale ampia per le elezioni comunali del 2020;
– ritiene fondamentale definire il rapporto di dialogo e confronto che deve intercorrere tra partito, gruppo consiliare, sindaco e delegazione del Pd in Giunta, affermando il primato della politica e la centralità del partito e dei suoi iscritti. A tal proposito impegna la direzione comunale a convocare al massimo ogni due mesi l’assemblea generale degli iscritti.
Primo punto da eliminare Sindaco e giunta
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Solo partendo con una discontinuità con la presente Amministrazione si può creare le condizioni di un vero cambiamento. In tre anni dell’attuale amministrazione non ha fatto niente di positivo e tanti danni. Parola d’ordine mandarla a casa. Poi mettere a punto un programma che affronti il problema immigrati, occupazione e attività produttive. Mettere al centro la sinergia con tutta la realtà provinciale come città capoluogo. Scegliere persone che uniscono più che dividono. Carancini ha sfruttato la buonafede dei cittadini, ma ha tradito tutte le aspettative. Va mandato a casa senza nessun appello politico futuro, altrimenti qualsiasi cosa farete non sarà credibile.
Il PD è cotto come Berlusconi. Impossibile recuperarli e riproporli. Amen.
Segue una breve analisi sull’ennesima analisi dell’analizzatore di turno fatta dal solito commentatore che non riesce a capire dove trovano ancora tanto da dire dopo tutte quelle bastonate che hanno preso il 4 marzo e se c’è stata guarigione sol miracolosa potria essere.
1° punto ) Per analoghe situazioni si intende una città con un’amministrazione che dovrebbe fare le sue riunioni in taverna? Questo per spiegare perché Carancini ha depauperato la città, l’ha desertificata, ha dato la mazzata finale al commercio interno che cerca di risollevare con il mercatino di cianfrusaglie domenicale denominato “ Il barattolo “? Ha riempito la città di profughi , in perfetto connubio con i dettami nazionali emanati dal Pd e di cui pagheremo fino alla terza guerra mondiale , esercitati dalla Giunta in combutta con strane associazione di beneficenza con i documenti talmente in regola che per paura che vengano contaminati sono stati presi in custodia dalla Guardia di Finanza. Alla fine del famoso percorso di integrazione che solo per questo ci dovrebbero essere all’interno di queste associazioni, presidi per ogni forza di polizia, a controllare passo dopo passo fino a quando vengono buttati in mezzo alla strada. Si ha l’impressione che una volta cacciati venga comunque rilasciato un diploma che abilita allo spaccio a cielo aperto, facendo concorrenza sleale al mercato cittadino che si svolge solo il mercoledì mentre quello delle droghe miste non chiude mai. Notte e giorno, su spazi liberamente scelti e senza pagare la tassa di occupazione suolo come tutti gli ambulanti fanno. Solo che questi nemmeno ambulano, stanno sempre in posizioni fisse e gratuite. No, non voglio affondare la lama fino in fondo, magari per due volte, questo lo fanno già gli ospiti di Carancini e non c’è bisogno che dia tante spiegazioni dal momento che non c’è un giornale italiano che non ne abbia parlato, anche gli europei sicuramente non sono stati da meno e anche negli Usa. In Africa non so. Già che possa fare notizia negli Usa abituati a serial Killer tipo quello arrestato pochi giorni fa accusato di un ‘ottantina di dellitti a Dallas di donne di una certa età è alquanto improbabile, in Africa poi.. Basta ricordarsi dei tutsi e degli hutu.
2° punto ) Qui c’è poco da dire, si da un po’ di fiato alle trombe, parlando di egemonia, confronti , tra chi poi non si sa. Si fa riferimento ad organizzarsi con ogni tipo di fede e colore compresi l’ultravioletto e l’infrarosso che non si vedono ad occhio nudo proprio come quello che succederà a loro, tempo un’altra elezione.
3° punto ) Questo è il meno interessante, parlano di cose che avrebbero dovuto fare dal primo giorno della loro amministrazione, come ascoltare i cittadini, cosa del tutto inutile se non li senti, e poi le solite, cose come aiutare i poveri che c’erano anche otto anni fa e che adesso saranno ridotti pure peggio però avranno mantenuto la loro dignità a differenza di Carancini e company. Parlano di situazioni demografiche , sociologiche, tralasciando pero quelle etologiche ed antropologiche che studiano il comportamento degli animali e degli uomini o misti come licantropi , cannibali e vampiri.
4° punto) Omissis per incomprensione totale visti i risultati dell’ultima elezione nazionale. Però qui vorrei fare una precisazione usando un’espressione che va molto di moda che poi sarebbe “ non aver l’anello al naso “ per indicare che tanto stupidi in giro non ce ne sono, però da come il Pd parla mi sa che oltre all’anello al naso vi vede pure vestiti di piume di struzzo e armati con lance di bambù.
5° punto) Anche se questo potrebbe sembrare il più banale e lo è, sembra però, più come dire.. non so, forse privo di logica? Assolutamente sì. Qui, c’è un richiamo a tutte le forze dell’amministrazione comunale nonché a tutti i pezzi sparsi delle segreterie ( Comi?) e sostenitori del Pd, ad incontrarsi per ritornare ad essere , non so, fanno accenno ad un certo primato della politica ( e poi la loro ahahah) ed ad una centralità del partito ( sempre loro ahahaha). Mah.. e la tivù continua a dire che il Partito è ancora in mano a Renzi.
A parte le parole vuote di un pd che non ammette le proprie colpe e cerca una nuova verginità, mi ha colpito il fatto che vogliano RICONQUISTARE l’egemonia, passi quella politica(ma si passa dalle urne, stavolta andata malino), ma addirittura quella culturale; egemonia significa “supremazia, preminenza assoluta, guida”. Ora, che il pd avesse questa supremazia prima delle elezioni a me pare dubbio, che se la sia autoproclamata solennemente è invece un fatto. Ecco, l’uso del termine egemoonia dice tante cose, in primis che non hanno capito che l’autorevolezza uno non se la puo’ dare, in secundis che tale autorevolezza ora è venuta meno anche nei fatti. Più che autorevolezza, hanno bisogno di umiltà.
Chiesta l’archiviazione per la Raggi, non è reato dire: ‘Affari con la mafia? Mica siamo il Pd’
Stefano Di Pietro ce la sta mettendo tutta, con grande entusiasmo, ma lo vedo messo proprio male.
Il PD maceratese, infatti, oltre a subire gli effetti negativi di fattori di carattere nazionale, ha pagato e sta pagando il prezzo pesantissimo di tre fattori di carattere locale, che più dannosi e perniciosi non potrebbero essere:
– la guida della Regione in mano al governatore Ceriscioli, il quale sta dando pessima prova di sè, tra grave e persistente inefficienza manifestata nella gestione del terremoto, clientelismo arrogante e a tutto spiano a favore di esponenti del PD, subordinazione in tutto e per tutto agli interessi della sanità privata;
– la guida del PD regionale, ancora in mano al dimissionario Comi, lì arrivato a seguito di un grave errore di valutazione dei renziani della prima ora, il quale, puntando sin da subito esclusivamente e palesemente ai propri interessi carrieristici, ha trasformato il partito regionale in un continuo campo di battaglia, bruciando energie sane e trasmettendo all’esterno un’immagine deleteria di quella che doveva essere un’organizzazione partitica di rinnovamento;
– la guida della città di Macerata, affidata per scelta popolare e per volontà di una parte del partito locale al Sindaco Carancini, il quale con arrogante e a volte offensivo accentramento sta largamente scontentando, oltre allo stesso PD e al gruppo consiliare PD, l’intera cittadinanza e la propria base elettorale e di partito (a titolo esemplificativo, ma non certo esaustivo: la vicenda del Park Sì, acquistato ad un prezzo milionario solo per favorire la SABA Italia; il centro storico desertificato per fisime di natura puramente ideologica; il polo natatorio fantasma di Fontescodella, con tanto di inciucio tuttora in corso; il contenzioso milionario con la Nuova Via Trento s.p.a., nato solo per le antipatie personali del Sindaco; la storiaccia della concentrazione in città di migranti in numero pari a 4 volte il consentito secondo gli accordi ANCI/Ministero dell’Interno, con tutti gli annessi e connessi in materia di GUS, Acsim e criminalità a cascata; la gestione priva di senso della tragedia di Pamela e di quella successiva di Traini, con un invito al silenzio che ancora grida vendetta; ….).
Ebbene, se il PD maceratese su queste cose non dice con coraggio una parola chiara e seguita omertosamente a tacere per una malintesa salvaguardia degli interessi di partito, allora più che la riconquista di una egemonia peraltro mai avuta, la strada verso il collasso definitivo mi sembra ormai obbligata.
Egemonia culturale persa? Poco male, ci si mette su internet, che è una fonte sconfinata di cultura. E poi ci sono le Olimpiadi Internazionali di Matematica 2018 (http://olimpiadi.dm.unibo.it/). L’egemonia culturale quindi si riprende. A meno che per egemonia culturale non si intenda tutt’altra cosa, più materiale, che ne so io, pecuniaria.
Da quando siete passati dall’Ateneo della Magna Grecia all’Ateneo della Magna Magna, io non saprò scrivere ma qui qualcuno non sa neanche leggere. Spero che i tre pollici rossi siano stati messi dopo aver letto il post e abbiate sofferto molto per arrivare alla fine, perché spero che seppur a denti stretti non potevate privarvi del piacere di leggere tutto senza capirci un c…o e poi congratularvi. Cavron!!