Civitanova: schiaffi tra socialisti
E Silenzi abbraccia Ghio

VERSO IL BALLOTTAGGIO - Luciano Vita, ex segretario regionale del Psi, esprime il sostegno a Corvatta e attacca Costamagna definendo "sciagurata" la scelta di andare col centrodestra. Dura la replica: "E' un comunista che non ha i nostri valori". Il vicesindaco commenta l'alleanza: "La destra gioca sottobanco, non può dare lezioni di dignità". Domani sera festa di chiusura della campagna elettorale in piazza

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Luciano Vita

 

di Laura Boccanera

Scisma in seno al partito socialista. L’ex segretario regionale Luciano Vita questa mattina con una nota ha espresso il proprio sostegno al sindaco uscente Tommaso Corvatta, rinnovando l’appoggio e sfiduciando invece il vertice locale del Psi a Civitanova Ivo Costamagna. Una presa di posizione durissima verso l’ex presidente del consiglio comunale che ha deciso di sostenere proprio quell’opposizione che definiva “fascio-grillina”. Vita parla di “strada senza ritorno” e di “scelta sciagurata” da parte di Costamagna. «All’inizio del suo mandato i socialisti civitanovesi lanciarono la candidatura di Corvatta facendosi promotori, tra i primi in Italia, della felice intuizione della lista a sostegno del candidato sindaco – spiega il coordinatore regionale in una nota – una iniziativa che fece del gruppo dirigente socialista Civitanovese la punta di diamante del Socialismo largo di Sinistra, modello riproposto successivamente a livello regionale e nazionale. Cosa è successo oggi alla classe dirigente socialista di Civitanova Marche? E’ mai possibile che chi si vantò di essere stato l’ideatore di quella alleanza politica, abbia cambiato radicalmente la sua collocazione, tanto da candidare e parteggiare pubblicamente per candidati nelle file dell’alleanza con Ciarapica (estrema destra), ex assessore del centro destra, oggetto di pesantissime critiche da parte degli stessi dirigenti socialisti civitanovesi? Non è assolutamente accettabile, per un socialista di razza, allearsi con il candidato del centro destra e con i fascisti di Fratelli d’Italia. Come è possibile per un socialista, rinnegare e tradire di fatto il pensiero dei vari Brodolini, Lombardi, Pertini, Nenni e financo Bettino Craxi con la sua teorizzazione dei “meriti e bisogni”,così attuali nella società odierna? Mi rivolgo ai socialisti civitanovesi, quando andranno a votare, affinchè si ricordino di questi nostri compagni ed il significato profondo dell’essere e sentirsi socialista. Di valutare se il programma e la persona di Tommaso Corvatta li rappresenta di più e meglio dello schieramento che “appoggia” Ciarapica. Se l’impegno dimostrato da Corvatta è stato coerente con le esigenze dei cittadini più bisognosi, di quei giovani senza lavoro e senza prospettive,di quei pensionati che non arrivano alla fine del mese, in sintesi di quelle categorie a cui faceva riferimento il nostro ministro del lavoro Giacomo Brodolini. Di saper giudicare se il sindaco che volemmo candidare con tutto il nostro impegno nel 2012, abbia meritato la conferma della nostra fiducia, o se invece seguire la strada senza ritorno del loro massimo dirigente, a cui mi lega una autentica e sincera amicizia, ma che non mi esime, sul piano politico, di condannarlo senza appelli per questa sua sciagurata scelta».

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Ivo Costamagna

La replica non tarda ad arrivare e Costamagna in un comunicato a firma anche di Dario Conti e Giovanni Pierini replica con altrettanta violenza parlando di “vergognoso intervento”: «Di Vita, in questo velenoso comunicato in cui invita a votare Corvatta vengono fuori due cose principali: è tornato ad essere ciò che è stato per gran parte della sua vita politica, un comunista che non aveva mai avuto nulla a che fare con le idee, la storia e le tradizioni del Partito socialista italiano. Siccome non esiste neanche una sedicente sinistra socialista marchigiana a nome della quale lui firma il comunicato, forse Vita intendeva parlare a nome di una generica Sinistra italiana che non ha niente a che fare con il PSI ma, nel caso specifico di Corvatta, siamo convinti che neanche molti di loro sarebbero d’accordo con lui e quindi non ci resta che pensare che a muoverlo siano altri interessi o necessità. Su tutto ciò siamo stati sempre sensibili, ma stavolta Vita, ripetiamo non conoscendo per nulla ciò che è avvenuto a Civitanova ed erigendosi a giudice censore in un ruolo che assolutamente nessuno gli riconosce, ha superato ogni limite. Le sue sono invettive velenose verso il gruppo dirigente socialista civitanovese che ha sempre difeso, come lui stesso dice, a testa alta e pagando di persona, a differenza sua, i valori del socialismo liberale e tricolore di Bettino Craxi».

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Stefano Ghio e Tommaso Corvatta

Difendono invece Ghio e le sue liste dagli attacchi del centrodestra il sindaco uscente Corvatta e Giulio Silenzi del Pd: «Non mi ha meravigliato che la scelta di Stefano Massimiliano Ghio e della sua coalizione abbia provocato le scomposte e sguaiate reazioni da parte del centrodestra, che ha avviato, nel suo consueto stile, una campagna denigratoria sull’onda della ben nota aggressività che li contraddistingue – dice Corvatta –  La coalizione di Ghio ha espresso la sua proposta in questa campagna elettorale, una proposta, che la si condivida o meno, senza dubbio seria ed improntata ai contenuti. Ha posto il tema del rinnovamento della classe politica, ha avuto il merito di avvicinare tante persone che per la prima volta hanno deciso di impegnarsi attivamente nell’amministrazione locale. Con loro è avvenuto un confronto serio e concreto sul futuro di Civitanova. Mi rendo conto che chi è abituato a ragionare solo di posti e convenienze fatichi ad entrare in queste logiche. Abbiamo valutato affinità e divergenze tra i programmi, abbiamo stilato e reso pubblico, nella massima trasparenza, un elenco di punti che fanno da piattaforma ad un progetto condiviso per la città. Ghio ha ottenuto che la questione del rinnovamento entrasse in questa maggioranza allargata e che alcuni temi sui quali hanno incentrato la campagna elettorale fossero fatti propri dalla coalizione di centrosinistra. D’altra parte, davanti all’imminente ballottaggio Civitanova si trova di fronte ad una scelta che non è mai stata così netta. Un progetto di democrazia autentica, in cui è ancora possibile discutere di contenuti e confrontarsi sulle idee per la città, o un regime alimentato dalla paura, senza la minima visione della città».

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Giulio Silenzi

Alle riflessioni di Corvatta si uniscono quelle di Silenzi: «La destra di Ciarapica che ha definito zombie i politici con cui si è apparentata (Marinelli, Morresi, Brini e Mobili) adesso vorrebbe dare lezioni di dignità a Ghio, prima cercato per ottenere i suoi voti sottobanco e poi, come sono soliti fare, insultato perché ha scelto di appoggiare Corvatta al ballottaggio. In questo coro sguaiato, che riabilita personaggi fino a ieri coperti di accuse infamanti, e individua il nemico in chi ha rifiutato il loro medioevo amministrativo e culturale, c’è tutta l’intolleranza della destra che diventa rabbia contro chi la contrasta. In queste ore, in cui è maturata una convergenza tra il centrosinistra di Corvatta e le liste civiche di Ghio la destra ha dato il peggio di sé, con toni intimidatori che nascono dalla paura di non riuscire a mettere le mani sulla città, unico obiettivo che tiene insieme gente che fino a una settimana fa si parlava a colpi di insulti: Troiani contro Marinelli, Morresi contro Ciarapica, Ciarapica contro Brini e Mobili e nella lista c’è chi chiamava tutti costoro fascisti e che ora dà indicazioni di voto per Ciarapica. Questi personaggi non hanno nemmeno niente in comune».

Domani sera si concluderà la campagna elettorale: comizi finali per Fabrizio Ciarapica: dalle 19 sarà in piazza XX settembre, con lui anche molti sindaci di centrodestra. Alle 21.30 subentra Tommaso Corvatta con musica e balli e l’appello al voto. 



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