di Laura Boccanera
«Corvatta ha fatto per 5 anni apprendistato sulle spalle della città. Bisogna tornare compatti a votare Ciarapica». Così Forza Italia, che a una settimana dal ballottaggio fa l’analisi del voto e si ritiene soddisfatta del risultato conseguito. Questa mattina al Caffè Maretto Massimo Mobili, Ermanno Carassai, Sergio Marzetti, Paolo Giannoni, Tiziano Luzi, Corrado Perugini, Uliano Salvatori e il candidato Ciarapica hanno analizzato il responso delle urne. «Ringraziamo del risultato ottenuto a Civitanova Alta – ha commentato Mobili – anche se era naturale visto il cattivo operato di Corvatta che in 5 anni ha devastato la città alta. Non so se il sindaco uscente si è reso conto di avere il 20% di apprezzamento sulla città se si considera che è andato a votare meno del 60% e che solo un 30% ha votato per lui». Per quanto riguarda il risultato della lista (7,07%) Mobili si dice soddisfatto: «Il gruppo si è formato in un mese, non si poteva fare di più. Se confrontiamo i dati, nel 2012 Forza Italia che era Pdl insieme con la Lega superava il 16%, ora Fi, con FdI e Lega arriva al 15,5% quindi i partiti hanno retto». Poi la stoccata verso Ghio: «Trovo strano che cerchi un apparentamento sui nomi e non sui programmi. Vuol dire che si cerca un accordo di potere e non lo sviluppo della città. E’ una caduta di stile». Soddisfatti del risultato anche Marzetti e Carassai, in cima alla lista, i veri “senatori” della politica, Carassai era in consiglio addirittura dai tempi di Corvatta padre. Il voto però li ha premiati e hanno fatto incetta di voti, portando in due un terzo dei voti dell’intera lista e totalizzando rispettivamente 227 e 223 preferenze. «C’è stato rinnovato entusiasmo – dice Marzetti – ora l’impegno deve continuare». «La politica si fa con i partiti – ha aggiunto Uliano Salvatori di Popolari per l’Italia confluito nella lista di Fi – questa coalizione ha a cuore la città. Da maceratese dico che o questa città viene rilanciata o farà la fine di Macerata e non sarà possibile fermarne il declino». Infine la riflessione di Ciarapica: «La città si amministra con l’aiuto di tutti, il progetto è aperto a tutti, alle categorie, a coloro che hanno appoggiato Papiri o la Capodarca, cercheremo di coinvolgere tutti coloro che sono d’accordo a mandare a casa Corvatta».
Si toglie qualche sassolino dalla scarpa anche Carlo Centioni che attacca l’ex amico Tommaso Corvatta dopo che il sindaco uscente aveva inserito lo stesso Centioni e Costamagna tra gli autori del passaggio di Rogani tra le file di Ciarapica. «Caro Corvatta, la stessa spinta l’hai ricevuta tu 5 anni fa e il salto mortale ti ha messo sulla poltrona di sindaco, con una lista civica e non con il partito a cui appartenevi. E mi pare che non ti sia dispiaciuto – sentenzia Centioni – Allora avevi paura di perdere le primarie contro Silenzi, dicevi mai in giunta. Con il risultato che Silenzi è rientrato con la carica di vicesindaco e 6 deleghe, mentre tu hai fatto fuori quelli che ti hanno scoperto ed aiutato attuando una scientifica pulizia etnica, eliminando la lista che ti ha portato l’8%. Hai epurato prima Valori, Rogani, Costamagna e infine Brandoni. Ciarapica non ha mai detto che il revival del centro sinistra ha superato quello del centrodestra ma ha parlato solo di programmi e di quello che farà per Civitanova. Se proprio devi chiamare in causa qualcuno con nomi e cognomi, fallo per motivi seri, ad esempio per dire come mai le Farmacie, sempre attive finora, e con una seria impronta sociale sono arrivate oggi a perdere 160.000 euro con il tuo nuovo consiglio di amministrazione e con la fusione in Atac, un’operazione scellerata a danno di un’azienda modello. Spiega alla città che senso ha aver fuso le farmacie con l’Atac. Non ho ancora letto un tuo appello accorato al voto del ballottaggio: forse perché stai realizzando che più alta sarà l’affluenza e meno probabile sarà la tua già difficile rielezione».
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……Che linguaggio……”pulizia etnica degli ex alleati”……..
Voi tanto di piu
La classica frase…. “l’asino che dice recchio” che coraggio a votarli!!!! Se tutti quelli li metti insieme non fanno mezza testa….. poveri noi!!!!!!!! Era meglio quando era peggio.
Cercavo un’altra cosa, ma non l’ho trovata, quindi stamattina lezione di matematica. Mobili, rifacendo un po’ i calcoli e togliendo giustamente i voti di Gismondi in quando apolitici, (sarebbero stati gli stessi anche se li avesse portati in dote per appoggiare il Partito Monarchico o il PSUD ), a me viene che la percentuale effettiva dei voti ricevuti da Corvatta siano il 14,40%. Non dico che cercare di individuare lo 0,40% non mi è riuscito, perché con questo signore forse avrei potuto combattere ad armi pari. Adesso quel che sia il risultato delle elezioni, si può dare in mano la città a chi è voluto dal 14,40%.In pratica 1,40, facciamo anche 1 e mezzo per evitare strani riporti quando saliranno uno sull’altro per vedere se porta il conto, così almeno due ne fanno tre. Insomma uno e mezzo circa su dieci cittadini hanno votato per Corvatta. Se sbaglio ” corregitemi “.