di Laura Boccanera
Endorsment di Giovanna Capodarca per Ciarapica. La candidata donna sostiene il leader del centrodestra. Ultime battute di una campagna elettorale che si è giocata più sulla comunicazione che sui programmi. E dopo mesi di vignette di Dimitri su tutti i candidati sindaci, arriva la controvignetta da parte del centrosinistra. Mentre il dibattito civitanovese si concentra sull’alleanza tra Ghio e Corvatta.
VIGNETTE – Il ballottaggio rimane l’argomento di tendenza a Civitanova: da sotto l’ombrellone, nei bar e al ristorante non si parla d’altro. E da quando esistono i social la campagna elettorale si fa con tutti i mezzi e le maniere. Verba volant, screenshot manent. E così in questi giorni i profili pubblici dei candidati e quelli dei partiti e dei consiglieri si sono stati riempiti di video, vignette, vecchi articoli. E c’è anche chi ha voluto dedicare una vignetta a Dimitri Papiri che in questi mesi con la sua matita ha raccontato la politica senza risparmiare nessuno. Arriva dunque dal centrosinistra la risposta a Papiri che dopo l’accordo con Ciarapica si è trasformato in un “rambo” forzuto, armato, in sella ad un tandem (il mezzo di trasporto di Papiri), ma cingolato. Non tarda ad arrivare neanche la vignetta sull’accordo fra Ghio e Corvatta, con Ghio descritto come una band, una volta civico, una volta appartenente al Pd con la vignetta che recita “cugini di campagna…elettorale”.
ENDORSMENT – La giornata politica si è aperta con Giovanna Capodarca che ha appoggiato Fabrizio Ciarapica. Era rimasta solo lei a prendere posizione per il ballottaggio (i 5 stelle hanno fatto sapere che lasceranno i propri elettori liberi di scegliere il futuro sindaco senza dare indicazioni di voto). E così dopo dopo Claudio Morresi e Dimitri Papiri anche l’unica donna candidata sindaco sponsorizza Ciarapica. La Capodarca ha incontrato nei giorni scorsi il leader del centrodestra Ciarapica «ma non mi ha proposto nulla e io non gli ho chiesto nulla – dice la Capodarca – però se diventasse sindaco mi piacerebbe poter partecipare alle decisioni sulla città sui temi che mi stanno più a cuore». La lista Civitanoi invece apertamente non dichiara di votare per Ciarapica, ma in una nota le referenti Tiziana Streppa e Lilli Marchetti affermano di lasciare libera la lista (152 voti di cui 113 di lista) di votare secondo coscienza e poi attaccano i 5 anni di amministrazione Corvatta. Sempre circondata dalle donne della sua lista durante la campagna elettorale, Giovanna Capodarca questa mattina in conferenza stampa invece è stata lasciata da sola dalle responsabili della lista nell’annuncio della dichiarazione di voto: «Civitanoi è nata sulla spinta del volontariato anche se all’interno le posizioni politiche erano diverse. Mi hanno proposto di candidarmi perché mai mi ero schierata. E io stessa ho deciso di concorrere per rispondere alle promesse non mantenute, al degrado e per combattere questa amministrazione. C’è una convergenza programmatica con Fabrizio Ciarapica sui servizi sociali. Anche in passato abbiamo cercato contatti con Corvatta ma non ci ha mai ascoltato. Non sono di destra, ma ho deciso di esprimermi perchè ho dato priorità alle persone e con Ciarapica c’è un minimo comun denominatore. La mia è una posizione personale, poi la lista è libera di scegliere». Difficile però non ricordare alcune contraddizioni nella lista Civitanoi che all’interno ha tra i candidati e simpatizzanti proprio coloro che organizzarono il famoso convegno Rom-anticamente e che oggi si ritrovano a votare per chi invece rispetto a questo tema si trova agli antipodi.
REAZIONI – Prende posizione rispetto all’accordo fra Ghio e Corvatta l’Udicon, Unione per la difesa dei consumatori Marche e rilancia l’idea di istituire uno sportello gratuito nella sede comunale«Notiamo con piacere – dice il Presidente Regionale Udicon Marche Giovanni Battista Mariani – che la Giunta Corvatta uscente, ha messo da parte le logorroiche burocratiche linee, esclusivamente politiche, per dare spazio all’effettivo aspetto sociale di cui Civitanova ora ha bisogno. L’inserimento nel prossimo ballottaggio dell’ avvocato Ghio ne è la prova. Da parte gli aspetti personali si è pensato bene di unire le forza sociali per il bene del Comune. I programmi sono rivolti essenzialmente alle persone per una città su misura di uomo della sua sicurezza e della sua dignità sociale, per questo Udicon, illo tempore aveva proposto in maniera totalmente gratuita l’apertura di uno sportello amico presso la sede municipale attraverso il quale la cittadinanza poteva avere risposte immediate sull’aspetto consumeristico e sociale. Speriamo che con l’avvento della nuova giunta questo progetto sia preso in considerazione. Agli elettori l’ardua sentenza».
Spiega le ragioni del sostegno a Corvatta Siria Carella di Civitanova il nostro futuro, lista civica di Ghio: «Abbiamo scelto di sostenere il sindaco che ha completamente inglobato il nostro programma. Dovere di chi sceglie di fare politica, soprattutto attraverso le civiche,è quello di portare le idee dei cittadini che le votano, dentro le istituzioni che le possono realizzare. Questo risultato va realizzato attraverso la correttezza, l’etica politica , la coerenza delle idee e con le leggi che si dà lo Stato a tutela della democrazia. Il sistema elettorale che lo Stato si è dato per l’elezione del sindaco prevede un primo turno dove ognuno si può candidare a Sindaco e poi un secondo turno dove il primo ed il secondo dei più votati vanno al ballottaggio. In questa fase i candidati sindaci esclusi hanno il diritto-dovere di confrontarsi, portandosi al seguito le idee che hanno sostenuto. L’analisi politica, anzi antipolitica, che ne hanno tratto i nostri avversari, è figlia delle loro cultura, dell’alleanza per vincere e basta, per perseguire il potere per il potere. Per loro è incomprensibile che si possa arrivare ad un’ alleanza solo per le idee, infatti parlano a sproposito di posti e poltrone».
E in merito alle reazioni che il “matrimonio” fra Ghio e Corvatta ha suscitato soprattutto sui social interviene anche il Pd di Civitanova: «La reazione della destra, infarcita di violenza verbale, alla notizia dell’accordo tra Ghio e Corvatta qualifica più di ogni altra cosa la natura dei personaggi che si vorrebbero candidare a governare la città. Alla coalizione di Ciarapica sono saltati i nervi e nelle ultime ore è un florilegio di reazioni sguaiate perché la democrazia, che si esercita scegliendo le persone che più ci garantiscono percorsi amministrativi e valori a noi più affini, e insieme ad essi un processo di crescita della città, non è accettata da una destra autoritaria e intollerante. L’accordo tra Corvatta e Ghio si basa anzitutto su un’ idea di rinnovamento della politica che Ciarapica, quando è andato a cercare i voti di Ghio sottobanco, non ha potuto garantire perché per lui decidono Brini, Troiani, Mobili. E’ invece un progetto, quello tra centrosinistra e liste civiche, che unisce una larga parte della città che condivide innanzitutto l’idea che non si può gestire la crescita di una comunità attraverso paure e insulti, obiettivo che accumuna sensibilità pur molto diverse tra loro, ma che hanno tutte a cuore lo sviluppo di Civitanova. Un progetto che valorizza il civismo e che mette le basi di una piattaforma programmatica e politica in grado di recepire le richieste di larga parte della città.Gli insulti della destra, la rabbia riversata contro Ghio e Corvatta è infine quanto di più ipocrita possano offrire il candidato Ciarapica e i suoi supporter che hanno ingoiato l’alleanza con Insieme per Civitanova, dunque con Claudio Morresi e Erminio Marinelli definiti zombie, ignavi e arlecchini, accusati di fatti infamanti. Ciarapica e Vince Civitanova hanno, fino a pochi giorni fa, proclamato che mai avrebbero accettato accordi con Insieme per Civitanova, e invece eccoli apparentati. A proposito di coerenza.
L’accordo fra Corvatta e Ghio invece è secondo il coordinamento di Forza Italia un accordo “senza dignità politica”. In una nota FI critica l’azione politica di Ghio a partire dall’inizio: «l’obiettivo era nobile, mettere ai margini i vecchi partiti, programma nobile anche se troppo radicale visto che i “vecchi” sono sempre utili, anche in politica, se non altro per il tributo che possono garantire in termini di esperienza, ma gli elettori non si sono fidati. Dalle urne, infatti, è uscito fuori un 18% di consensi, lontano da quelli del sindaco uscente Corvatta e ancor più di Ciarapica. E così il nuovo Ghio perdente alle urne, e forse senza più truppe, detta le sue condizioni e al doveroso diniego sull’uno sull’altro fronte prima decide di non dare indicazioni e poi di notte il risvolto. Un comportamento senza dignità politica proprio da chi dignità voleva restituire alla politica. Gli elettori civitanovesi è bene che queste cose le conoscano e si chiedano se a dettare le linee da tenere o cambiare a seconda di come tira il vento, siano gli ideali di rinnovamento o interessi nascosti. Resta difficile credere Ghio non abbia chiesto nulla come contropartita, è questa la nobile politica o si mendica un posto al sole»?
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Suggerisco ai 2 candidati Sindaci di promuovere la squadra di governo in caso di vittoria, almeno così sappiamo chi realmente votiamo.
Ma c’era anche l’Udicon tra le liste di Ghio?
Annagiulia Pezzola il 2017-06-21 alle 09:02:42
Guarda caso ‘si sono riconosciuti tra persone perbene con la stessa voglia di rinnovare e portare onestà e trasparenza’ soltanto prima del ballottaggio. Prima non si conoscevano per niente? Certo, è vero che l’opinione che si ha di una persona o, più in generale, di un pensiero possa cambiare, soprattutto quando si condivide lo scopo del bene collettivo…ma se la scelta nasce ‘per salvare Civitanova dalla violenza verbale’ del centrodestra, comprendo che lo scopo di questa alleanza non è il ‘benessere’ collettivo, ma il difendersi dalla violenza verbale tra antagonisti.