di Laura Boccanera
(foto Luigi Gasparroni)
«Qui ci sono in ballo visioni diverse a confronto e noi siamo qui per dire che con Ciarapica vogliamo ridare a Civitanova un’amministrazione che dica “prima gli italiani”». Così Giorgia Meloni dal palco di Piazza XX Settembre lancia il suo appello al voto per il candidato del centrodestra al ballottaggio domenica con il sindaco uscente Tommaso Claudio Corvatta. Giornata di big della politica oggi in città: dopo la venuta questa mattina del Ministro Marco Minniti (leggi l’articolo), nel pomeriggio la leader di Fratelli d’Italia è arrivata a Civitanova accolta da centinaia di persone (circa 400) che hanno sfidato i 30 gradi sotto il sole per ascoltare il comizio. «Domenica c’è una sfida importante per il territorio – ha detto la Meloni – spesso chi non va a votare dice che i politici sono tutti uguali, invece no, c’è chi è onesto e chi non lo è, c’è chi è capace e chi è incapace. E allora se non si va a votare poi non ci si lamenti del governo che si ha». La Meloni parla per un’ora e spazia dalla famiglia all’immigrazione, dall’Europa allo ius soli: «il problema in Italia è che non si fanno figli perchè sono diventati beni di lusso, sono state date 202mila cittadinanze agli stranieri, la metà dei bambini nati da famiglie italiane, a questo punto tanto vale che ce ne andiamo e lasciamo l’Italia agli immigrati».
Poi la Meloni ironizza sulla presenza di Minniti questa mattina a sostegno del candidato di centrosinistra: «Hanno portato Minniti per parlare di sicurezza, ma mica ha parlato del fatto che solo l’1% degli autori dei furti finisce in carcere, che nel 2016 ci sono stati 250mila furti in abitazione, che c’è un sovraffollamento carcerario e anzichè costruire nuovi carceri depenalizziamo i reati. Hanno fatto il decreto sicurezza, ovvero se c’è un writer che vandalizza i muri possiamo dargli il daspo e mandarlo in un comune vicino». Accanto alla Meloni anche il vertice regionale di FdI Carlo Ciccioli, il consigliere regionale Elena Leonardi, i coordinatori provinciali e comunali Massimo Belvederesi e Pierpaolo Borroni, il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli e ovviamente il candidato sindaco Fabrizio Ciarapica: «La nostra è una coalizione che condivide gli stessi valori, non come i nostri avversari che hanno messo insieme destra e sinistra, il nostro programma è stato costruito nel tempo. Il centrosinistra non parla di scuole, non parla di ospedale, andate a votare e votate per il cambiamento». «E’ caldo ma soffia il vento politico del cambiamento – ha detto Ciccioli – le ultime ore sono fondamentali per arrivare ad una scelta e Civitanova deve tornare ad essere lo snodo strategico della Regione».
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Piazzale Loreto gremito di persone
Quello è miele
Si è scordata i marò!
La ministra della gioventù governo Berlusconi che ci aveva ridotto lo zimbello dell’Europa.
Spero x loro che i loro elettori siano un po’ di più di quelli che si vedono in piazza
Ridicola. Come tutto il suo partito, una destra sociale vera non ha bisogno di dire prima gli italiani, deve parlare di diritti per tutti. Vai a Roma in borgata che a civitanova ci sono persone semplici ma intelligenti che sanno scegliere senza le tue fasulle promesse atte al mantenimento del tuo vitalizio.
Ho sentito una barzelletta… Un uomo va dal dottore, gli dice che è depresso, che la vita gli sembra dura e crudele, gli dice che si sente solo in un mondo minaccioso… Il dottore dice: «La cura è semplice, il grande clown, Pagliacci, è in città! Lo vada a vedere, la dovrebbe tirar su!». L’uomo scoppia in lacrime: «Ma dottore… Pagliacci sono io!». Buona questa. Tutti ridono. Rullo di tamburi. Sipario.