Crociata rom, Corvatta e Silenzi:
“Il centrodestra promette fandonie
Nel 2010 non c’erano controlli”

CIVITANOVA VERSO IL BALLOTTAGGIO - Il centrosinistra: "Non facciamo sconti sul comportamento molesto dei nomadi. Tentativo odioso di veicolare una informazione falsa". Ghio ha scelto di non dare indicazioni di voto dopo gli incontri con i candidati dei giorni scorsi. Ma a Troiani dice: "Se continua a scrivere volgari sciocchezze magari ci ripenso". Ciarapica all'attacco sul mancato pagamento della tassa di rifiuti dell'Asur: "Doveva versare 500mila euro. E' stata fatta una ingiunzione oltre i termini di 3 anni"

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Da sinistra: Marco Poeta, Piero Gismondi, Giulio Silenzi, Tommaso Corvatta, Mirella Franco, Luciano Brunetti, Cristiana Cecchetti e Francesco Peroni

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Da sinistra: Giulio Silenzi, Tommaso Corvatta, Mirella Franco, Luciano Brunetti

 

di Laura Boccanera

«Chi promette la scomparsa dei rom o promette razzismo o promette fandonie. Spostare l’attenzione della popolazione sui rom come se fosse l’unico problema della città è un’operazione criminale che discredita la città e toglie spessore all’azione portata avanti». Tommaso Corvatta sbotta e alza i toni dopo che da una settimana gli avversari politici stanno portando avanti una campagna sul tema rom, abusivi e sicurezza. Questa mattina al Caffè Maretto c’era tutta la coalizione di centrosinistra per fare un punto su ciò che è stato fatto e su ciò che si può fare: «tutto il resto è solo speculazione politica». Alzano i toni il sindaco uscente Tommaso Corvatta e Giulio Silenzi del Pd. «Si affermano cose non vere, si cerca di forzare la verità a proprio favore con operazioni che qualificano chi le fa».

Il riferimento è alla campagna social contro i rom portata avanti dal centrodestra: in una foto c’è l’immagine di uno striscione nel bel mezzo di una rotonda con scritto “benvenuti ai rom” e montata insieme a foto reali di camper. In realtà lo striscione è però un fotomontaggio: «E’ un tentativo odioso di veicolare un’informazione falsa – dice Silenzi – noi non facciamo sconti sul comportamento molesto dei rom. Abbiamo messo i blocchi in cemento, le barriere in ferro, fatto l’ordinanza anti camper. Chi oggi cavalca questo slogan fa finta di non ricordare quando nel 2010 in zona stadio c’era un campo rom permanente da giugno a settembre. Da parte del centrodestra è in atto un tentativo menzognero di accreditare a questa amministrazione una simpatia per i rom che non è avvalorata dai fatti e da come ci siamo mossi». Più duro Corvatta: «Quando siamo arrivati sul fronte del controllo del territorio non c’era nulla, lo stesso Mobili in una lettera alla Cammertoni lamentava l’inefficacia delle azioni a contrasto dell’illegalità, i cittadini facevano petizioni. Noi abbiamo bonificato i luoghi, aumentato la collaborazione con le forze dell’ordine, mai in questi 5 anni i rom sono arrivati nella zona portuale come successo in precedenza. Si cerca di identificare la sicurezza con i rom, distraendo da altri aspetti non secondari come la micro e macro criminalità. L’insicurezza è la loro ricetta. Cinque anni fa dissi a Mobili che era bollito, Ciarapica è ribollito perchè tira fuori le stesse cose a distanza di 5 anni, la città rifiuterà questa prospettiva di regresso totale. Con loro solo slogan e menzogne, con noi dialogo».

Calca la mano Silenzi: «stanno facendo tutta la campagna elettorale improntata sulla menzogna, come solo la destra sa fare, in maniera aggressiva, che poi altro non è che lo spaccato di come hanno governato e di come potrebbero governare. L’asse infatti si è spostato dai moderati come Mobili e Marzetti alla destra estrema di Borroni, Ciarapica, Troiani, un atteggiamento antidemocratico e aggressivo. Spieghi piuttosto Ciarapica perchè ha mentito ai civitanovesi quando disse che avrebbe rinunciato alla prescrizione e poi invece l’ha accettata. Non può parlare di legalità chi non collabora con la magistratura e si avvale della facoltà di non rispondere».  Tira le conclusioni, laconico, anche Piero Gismondi: «Fa strano vedere impegnato come candidato sindaco uno che è stato il più assente come consigliere comunale e che non si è mai presentato nella commissione lavori pubblici».

Ai margini della conferenza del centrosinistra la battaglia a suon di rom prosegue con un post sulla pagina di Fabrizio Ciarapica in cui si fotografano alcuni camper parcheggiati nel parcheggio dell’ospedale. In tempo reale la verifica da parte di Corvatta, ma dei camper non c’è più l’ombra all’ospedale e poi la replica: «sono familiari di persone ricoverate, l’ennesima strumentalizzazione vergognosa».

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Stefano Massimiliano Ghio

Dopo gli incontri dei giorni scorsi Stefano Ghio scioglie le riserve e lascia liberi i suoi candidati di esprimersi attraverso il voto secondo il sentire di ciascuno, senza dare indicazioni: «A conclusioni di questi pochi giorni trascorsi e dei pochi colloqui avuti possiamo solo prendere atto che non vi è volontà da parte di nessuno di interpretare veramente il cambiamento attraverso l’investimento su un rinnovo sostanziale della classe politica. Anzi debbo dire che non vi è stata neppure la volontà di proporre nuove modalità di agire in politica visto che abbiamo assistito, maggiormente dal centro destra che lo ha fatto in modo sistematico, ad un inutile tentativo di arruolamento di candidati in totale spregio del rispetto per le persone e per i ruoli che ciascuno si assume». Ghio ha incontrato sia Corvatta che Ciarapica e ad entrambi aveva chiesto come condizione per l’apparentamento il rinnovo della classe dirigente nelle posizioni di potere, lasciando da parte coloro che già avevano avuto ruoli in giunta o nelle partecipate. Condizioni che non sono però state accettate. «Ieri sera si sono riunite le liste civiche ed i loro candidati presso la sede elettorale di viale Vittorio Veneto e, dopo una bellissimo dibattito, è stato deciso di non dare indicazioni per il voto lasciando liberi i cittadini di scegliere come meglio credono tra le varie opzioni che la legge consente. Per inaugurare al meglio una nuova fase della politica civitanovese la coalizione in ballottaggio che risulterà perdente si dovrà assumere la responsabilità del risultato elettorale per aver scelto di competere al ribasso, lasciandosi sfuggire l’occasione di vincere rinnovando. Per quanto ci riguarda proseguiremo nella strada intrapresa consapevoli che la buona politica passa anche attraverso una buona opposizione che però verrà fatta con la gente e per la gente seguendo il programma amministrativo già scritto e su cui contenuti faremo sentire la nostra voce in tutte le sedi in cui avremo una rappresentanza». A distanza di qualche ora dall’invio del comunicato però arriva da un post su Facebook una battuta che però ha una valenza politica: «Se Troiani continua a scrivere su Facebook tutte quelle volgari sciocchezze…va a finire che ci ripenso» – il commento del civico. 

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Fabrizio Ciarapica

Tira fuori dal cappello la notizia del mancato pagamento della tassa rifiuti da parte dell’Asur Fabrizio Ciarapica: «L’Asur Marche 3 doveva pagare al Comune oltre 500mila euro per la tassa rifiuti e non li pagherà per colpa dell’attuale amministrazione – dice il candidato sindaco – E’ proprio di alcuni giorni fa la notifica all’Ica, alla Civitas srl ed al Comune, del ricorso alla Commissione tributaria da parte dell’Asur Marche 3 avverso l’ingiunzione fiscale della cospicua somma di quasi 513mila euro, con questa motivazione: “l’ingiunzione fiscale è stata emessa oltre i termini di tre anni dalla notifica degli avvisi”. La cosa è a dir poco sconvolgente: tre anni di ritardo. In pratica l’ospedale di Civitanova Alta è stato messo in condizione, da parte di Corvatta, di non pagare la tassa rifiuti: il Comune non potrà più chiedere quelle somme, ha perso per sempre il credito nei nei suoi confronti. Eppure, questo mezzo milione di euro per pagare la tassa rifiuti, trattandosi di spesa corrente e imposta per legge, doveva essere nel bilancio della Regione Marche. Se quel mezzo milione di euro fosse entrato nelle casse comunali, ci sarebbe stata senz’altro maggiore attenzione verso le famiglie, le imprese, verso i disagi delle categorie meno abbienti, verso le carenze dei servizi scolastici o verso la mancanza di manutenzione primaria ed ordinaria di strade ormai da anni rimandata».

 

 

 

 

 

 



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