di Laura Boccanera
«Non basta il nuovismo o chi mette insieme un’accozzaglia di persone senza obiettivi comuni, solo noi diamo garanzie all’elettorato». Così Fabrizio Ciarapica alla presentazione della lista di Fratelli d’Italia che si è svolta questa mattina a Civitanova. Per l’occasione il partito ha riunito anche dirigenti nazionali come Francesco Lollobrigida, Andrea Putzu, oltre al sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli, al consigliere regionale Elena Leonardi e a quello provinciale Paolo Renna. Il candidato sindaco del centrodestra ha preso parte all’ufficializzazione della lista: sono 21 i nomi, ma Fratelli d’Italia annuncia sorprese sugli ultimi 3 nominativi, tra loro gente nuova alla politica, imprenditori, dipendenti ed esponenti del mondo della marineria. «Le brutte notizie che ogni giorno tramite i media si riferiscono a Civitanova verranno ribaltate da Ciarapica in buone notizie, con lui questa città svolterà e potremo tornare qui col sorriso, in questi 5 anni sono stati fatti molti passi indietro», ha detto Renna.
Da sinistra Andrea Putzu, Elena Leonardi, Fabrizio Ciarapica, Francesco Acquaroli, Francesca Lollobrigida
«Vedere così tanti candidati che scendono in campo è un segnale positivo – ha commentato il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli -. Ciarapica è un ragazzo serio, interessato alla politica, ma disinteressato agli interessi personali. Dopo il sisma Civitanova ha guadagnato 1.000 abitanti in più, deve tornare ad essere la capofila della costa maceratese, un ruolo che le riconosciamo, ma che in questi anni si è perso. L’opportunità della superstrada va potenziata, non si può impiegare un’ora per fare Foligno-Civitanova e un’altra ora in fila. Faremo una campagna elettorale su questioni vere, dalla sicurezza alla pulizia, per restituire dignità alla città. Va fatta anche una battaglia sulla sanità e sulla difesa dell’ospedale». Il candidato sindaco Ciarapica ha ringraziato Fdi per l’impegno iniziale nel riunire la coalizione e poi ha biasimato l’immagine che Civitanova ha dato nell’emergenza terremoto: «iniziative come il concerto di Capodanno hanno fatto sì che nella mente dei potenziali turisti Civitanova sia apparsa come una città terremotata. Ho parlato con operatori di B&B – ha aggiunto l’aspirante primo cittadino – e sono disperati perché le prenotazioni vanno a rilento. Civitanova poteva essere il faro per i comuni dell’entroterra e invece come immagine è stata accomunata a Visso e Ussita con un grave danno per l’economia locale». Dal punto di vista politica Ciarapica boccia i suoi avversari definendo “accozzaglia” la compagine di Ghio e affermando che Corvatta non può garantire agli alleati dell’Udc la visione comune su temi come quello della famiglia con la condanna delle unioni civili. Tacciati di “nuovismo” fine a se stesso i grillini.
Questi i 21 candidati: Massimo Belvederesi, Pierpaolo Borroni, Ilaria Bompadre, Francesco Calderoni, Roberto Pantella, Ottavio Pavanelli, Igori Pettinelli, Maria Cristina Ruffini, Rolando Puglielli, Maria Adashevskaya Daniele Ercoli, Tania Calvagni, Bruno de Piero, Giorgia Galassi, Andrea Croceri, Piergiorgio Pompei, Fabrizio Ciribeni, Marco Poli, Franca Fava, Rebecca Pallotta. Antonella Nuzzo.
Incontro con i commercianti per Giovanna Capodarca: la candidata di Civitanoi ha illustrato alla delegazione alcune proposte tra cui un brand per il commercio che unifichi la frammentarietà delle diverse associazioni in vista del centro commerciale naturale. Tra i provvedimenti che metterà in atto se diventerà sindaco anche multe e sanzioni a chi lascia locali sfitti e premi a chi abbellisce e investe nella propria attività con sconti sulle tasse comunali. Condanna da parte della candidata per i mercatini ambulanti: «Non si organizzano così i mercatini – ha detto – senza tenere conto dei negozi che si trovano vicino e che espongono la stessa merce come tipologia ma meno costosa. I mercatini dovrebbero essere a tema e rinvigorire anche la periferia con oculatezza e arguzia».
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Adesso Ghio, dovrebbe rispondere a quella “accozzaglia “. Ma perché ognuno non tira avanti per proprio conto senza stare a vedere chi e che cosa vogliono fare gli altri. Chi vuole cambiare Civitanova e non farla essere la banlieue del Maceratese così come l’ha vergognosamente ridotta Corvatta, che non pago cerca ancora di fare qualche altro danno, sa o dovrebbe sapere cosa fare. E se non sa che la cosa primaria, la più importante e mandare a casa direttamente l’11 giugno il Corvatta e tutta la sua schiera, su cui tutta assieme ci sarebbe da dire, ma presi uno alla volta, solo da piangere, mi dà l’impressione che ancora non abbia capito le esigenze di Civitanova. Se non capite questo, non vi presentate per niente. Già tenerlo, anche se come nemico è sbagliato e definirlo consigliere d’opposizione è del tutto inopportuno, nonostante non conterebbe assolutamente niente. Ha stravolto troppo questa città per poter anche solo permetterne la presenza in consiglio comunale. Vada in ritiro per una cinquantina d’anni in qualche grotta abbandonata da qualche eremita a nutrirsi di bacche e radici e non più con volpe e pane, l’abituale dieta di Silenzi. Mediti a lungo sui suoi trascorsi politici e finito l’isolamento ritorni pure a noi, mondato e pronto a riprendere il suo posto che fra cinquant’anni chissà dove sarà andato a finire. E poi se avrà in base ai suoi modi arroganti e del tutto personali qualche guaio con enti di controllo ( e ne avrà, oh se li avrà ), che si li curi da privato cittadino.