«Quali lavoratori tutela la sinistra?» Il candidato sindaco Fabrizio Ciarapica, all’indomani della festa dei lavoratori prende le difese dei dipendenti Atac di Civitanova che hanno annunciato lo stato di agitazione sindacale e attacca l’amministrazione di centrosinistra. «Mai nel corso di un solo mandato si era giunti a questi livelli di scontro tra lavoratori e amministrazione, con ben due stati di agitazione sindacale – dichiara Ciarapica – tra l’altro per motivi del contendere che, a ben vedere, sono sempre gli stessi. Mancanza di chiarezza sul futuro e nessuna partecipazione dei dipendenti, che da dicembre scorso hanno chiesto, a più riprese, anche per iscritto, di essere coinvolti e informati di quale sia il vero futuro che attende l’ Atac».
Lo stato di agitazione era stato annunciato dalle sigle sindacali Cisl Ugl e Faisa su mandato degli autisti del servizio di trasporto pubblico urbano dopo una partecipata assemblea. All’origine non ci sarebbero questioni economiche, ma relazionali, come ha spiegato Salvatore Zizzi, segretario Ugl: «l’azienda non ritiene di avere rapporti con la Rsu aziendale – specifica Zizzi – prendendo iniziative unilaterali su argomenti che condizionano anche lo svolgimento dei servizi, con possibili ricadute nei confronti dell’utenza. L’azienda anziché tenere un atteggiamento collaborativo vista la disponibilità delle maestranze, continua nelle continue dimostrazioni di arroganza». Il sindacato ha dichiarato che se non ci fosse un cambiamento di rotta la strada tracciata è quella dello sciopero. Ciarapica solidarizza coi lavoratori e si dice preoccupato per le scelte dettate dalla sinistra: «dopo aver ceduto il servizio extraurbano e lasciato oscuro il destino di quello urbano, l’amministrazione ha generato così tanta preoccupazione nei tanti lavoratori, da non lasciare loro altra via che l’agitazione sindacale. Da parte mia, posso assicurare a questi lavoratori che, come sempre, li sosterrò e gli sarò vicino nelle loro lotta, dando tutta la mia disponibilità, sin da ora, ad ascoltare le loro richieste e le loro preoccupazioni, per far valere le loro ragioni».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Tanto bene non state messi. Cognigni, oscuro ragioniere fino a ieri, oggi grande manager che sposta milioni di euro, vendendo ciò che da utili e lasciando il servizio mezzi pubblici per il trasporto, notoriamente in perdita in tutta Italia senza alcun supporto. Secondo me l’Atac trasporti non fallirà perché non può fallire, ma per la prossima amministrazione sarà un problema trovare i soldi per mantenerla e giustamente dato che è uno dei servizi più importanti per i cittadini. Il bilancio dell’Atac andrebbe letto da un punto di vista contabile amministrativo e non come bilancio politico di cui è esperto Silenzi: tutti ricorderanno la mandata a casa dell’assessore Mengarelli perché semplice commercialista e non in grado di fare bilanci politici che si capisce bene come devono essere fatti e poi li garantisce il Silenzi. Se dovete fare un o sciopero, fatelo per bene, chiudete i cancelli all’Atac e tutti gli ingressi del comune, in modo che Mantella, Cognigni, Silenzi ed il sindaco, vadano a riflettere in qualche chalet o sotto l’Arco di Corvatta, che prima lo voleva abbattere ed adesso dovrebbe rappresentare un monumento a sua cortissima memoria. Ieri hanno arrestato un sindaco perché dava gli appalti sempre alle stesse cooperative sociali. Anche qui da noi, una che venne fastidiata dalla finanza perché in un casale diroccato sfruttava gli associati, l’altra che una sentenza del Tribunale di Ancona, due anni fa definì vergognosa, si dividono sempre loro gli appalti. Senza contare tante altre opacità. Si certo, Corvatta è stato denunciato alla Corte dei Conti perché per arrivare ad assumere quella e solo quella persona, nel bando di concorso aveva espresso che doveva abitare in un posto di mare. Chiudendo tuti gli ingressi al comune, vedi un po’ che stacca prima, e se ne ritorna a casa anticipatamente. No, non lo farà mai, da sindaco lui di qualche vantaggio gode, da semplice cittadino non avrebbe più nessuno sconto, anche se qui qualche dubbio ce l’avrei, visto e considerato che finora “speriamo che non se la cava sempre “. Che altrove facciano carriera in fretta e lascino il posto a qualcuno che non guarda in faccia nessuno.
Sauro Micucci …sicuramente nn sono schierato politicamente con l’attuale amministrazione e comunque non entro nel merito delle Sue riflessioni di parte. Mi permetta però di “condannare” la Sua affermazione “Cognigni, oscuro ragioniere fino a ieri, oggi grande manager….” in quanto in primis non occorre essere uno scenziato per gestire una Società ed in secundis non si offende una persona che dedica il suo tempo con passione e professionalità per gestire una cosa pubblica. E’ vero che percepisce un compenso che però penso sia irrisorio per il tempo che dedica e l’impegno che profonde .
Non me ne voglia ma mi sono sentito in dovere.
Gnocchini, certo che non serve essere uno scienziato per vendere una azienda pubblica in grosso attivo. Nell’articolo, viene usata una parola simbolo dell’amministrazione attuale: arroganza. Gnocchini, perché dovrei volergliene, abbiamo semplicemente due visioni diverse. Per me, in tutto quello fatto da Corvatta e soci non ci trovo niente di positivo e sono abbastanza ” scafato ” per pensare che sotto sotto ci sia anche di peggio. Penso anche che la politica si fa in consiglio comunale e non nelle poltrone di aziende pubbliche che cambiano titolari ogni volta che c’è un cambio di amministrazione. Adesso quali che siano le proteste fatte dai lavoratori dell’Atac, ci sono e questo mi dà il termometro di questa sinistra a comando dell’azienda. Ce ne sarebbero tante da dire sull’Atac che anche in passato è stata spesso oggetto di critiche e usata anche come serbatoio di voti nel rispetto di una tradizione in cui in Italia brilliamo.