di Claudio Ricci
(foto di Andrea Petinari)
“Tempo scaduto”. Campeggia in stampatello a caratteri cubitali sopra ad una fascia tricolore la scritta sulla pettorina sfoggiata oggi dalla candidata di centro destra Deborah Pantana e dai suoi seguaci in piazza della Libertà. Una protesta simile ad un flash mob contro l’operazione “Torre dei tempi” che da domani vedrà partire i festeggiamenti per l’inaugurazione dell’antico orologio della torre civica che ricomincerà a ticchettare alle 12 di sabato (leggi l’articolo). Le incursioni non termineranno qui perché le truppe corsare della Pantana, promettono azioni di protesta anche per la giornata dell’inaugurazione. «Il tempo è scaduto per il sindaco Romano Carancini – spiega Pantana – questa inaugurazione fuori tempo massimo è l’ennesima mossa di propaganda elettorale fatta con i soldi pubblici. Siamo stufi. Stiamo spendendo 800mila euro quando le risorse, in un periodo come questo, potrebbero essere utilizzate per altro. Un’operazione del genere è inaccettabile». Al centro delle critiche della Pantana, oltre alla chiusura della piazza con panettoni e catene giudicate poco appropriate per l’arredo urbano, ci sono anche le scelte fatte per arrivare alla pedonalizzazione del centro storico.
«Prima di spendere soldi per un orologio di plastica – commenta Pantana – bisognerebbe pensare ad un parcheggio realizzabile ed un attracco meccanizzato per fare arrivare le persone in piazza». Mentre la candidata parla viene interrotta dall’avvocato Federico Valori, uno dei suoi sostenitori: «Questo orologio è una vera pecionata», è il suo commento. Diverse sono state le occasioni perse, secondo Pantana, con fondi della regione lasciati andare per negligenza a differenza di quelli intercettati per restaurare la macchina oraria. «Era stato vinto il bando per il centro commerciale naturale – speiga – che con 20mila euro permetteva di intervenire in maniera economica ma anche più efficace sul centro storico. Non è stato portato a termine e quelle risorse sono andate perse».
Gli attacchi dal fronte Pantana colpiscono anche il consigliere regionale Francesco Massi, che ieri, in qualità di coordinatore regionale di Area Popolare-Ncd ha ribadito il suo sostegno al candidato alle comunali Maurizio Mosca (leggi l’articolo). Ad affondare la lama è il coordinatore provinciale dei Popolari per l’Italia, Uliano Salvatori alleato di Pantana nella corsa per le amministrative. «Anziché ricercare l’unità, per portare il centro-destra alla vittoria – scrive nella nota salvatori – Massi ha voluto con forza la creazione della lista di Mosca agendo solo e unicamente per i suoi interessi personali, con bugie e false promesse, facendolo candidare a tutti i costi soltanto perché gli servivano i voti della nostra città per sostenere la sua ennesima candidatura alle elezioni regionali. Per quanto mi riguarda, ho sempre appoggiato Deborah Pantana sin dall’inizio, nella ferma convinzione che solo uniti avremmo potuto vincere già al primo turno.
«Si rivela dunque – continua nella nota Salvatori – non vera la battaglia tanto sbandierata di questi personaggi contro il centro-sinistra che ha distrutto la città, perché altrimenti Massi, e di conseguenza Mosca, avrebbero cercato l’unità con Deborah Pantana anziché attaccarla in ogni occasione, rifiutando qualsiasi confronto programmatico con lei. Andando al cuore della questione va detto e ribadito che ai maceratesi, innanzitutto, sta a cuore l’avvenire della loro città e una reale prospettiva di cambiamento del metodo e dell’azione di governo esercitato negli ultimi anni dalla sinistra. Noi, coerentemente con l’impegno profuso negli ultimi anni e con la volontà popolare, abbiamo scelto per il bene di Macerata e dei suoi cittadini, il consigliere Massi farebbe bene a fare altrettanto, senza cercare di alzare una cortina fumogena per mascherare la capriola politica che tenta di realizzare. Le nuove coalizioni politiche o i raggruppamenti elettorali servono a concorrere, a realizzare nuovi progetti di sviluppo e nuove opportunità per il nostro popolo e non a garantire poltrone ai soliti noti».
Candidati al lavoro per la chiusura delle liste. Rimangono misteriosi i nomi dei 7 candidati (di cui 6 probabilmente donne) che completeranno la squadra del Pd proposta ieri al direttivo dal comitato elettorale (leggi l’articolo). «Nessun intoppo, i nomi e il programma sono stati valutati e accettati senza problemi – spiega Caterina Rogante, membro del direttivo – la discussione per ampliare i punti si è pero dilungata e bisogna verificare ancora i nomi per cui completare la lista su cui poi deciderà l’assemblea di martedì prossimo. Per questo il direttivo si riunirà anche domani sera». Giocchi fatti invece per la squadra dei Comunisti Italiani guidata dal candidato Michele Lattanzi. «Questa sera ci sarà una riunione con tutta la lista – dice Lattanzi – e solo da domani ufficializzeremo i nomi. Ci sono 12-13 donne e la cittadinanza è ampiamente rappresentata con lavoratori, studenti, pensionati e disoccupati. Persone indipendenti di sinistra scontenti di ciò che ha fatto la sinistra dell’amministrazione Carancini».
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Ovviamente se non ci fosse stata la controrivoluzione del Ci metto la faccia ci sarebbero stati decine di commenti sarcastici. Ma CM, con l’imprimatur di 5 o 6 pseudoletterati sfaccendati, ha preferito non creare disturbo a se stessa e ai propri cavalli.
Il rdc, al vostro confronto, e’ diventato un quotidiano rivoluzionario.
Your time is up in piazza a Macerata e’ il massimo. Ma come, berlusconi l’unica parola inglese che conosce e’ mills..
Dimenticavo di complimentarmi col consigliere Sacchi perche’ mi sembra uno dei pochi politici nostrani capace di vivere del proprio mestiere.
Mi chiedo perché si debba andare a festeggiare una spesa così assurda fatta con i nostri soldi
In campagna elettorale tutto è permesso?
Credo di no, almeno bisogna essere onesti nel raccontare verità e non FALSITA’.
La sig.ra Pantana dovrebbe sapere che il finanziamento REGIONALE di 750.000 euro era destinato ad un’opera a carattere culturale e non poteva essere speso per altri fini. Altrimenti sarebbero passati a Pesaro o ad Ancona.
Usando le parole della Pantana: E’ inaccettabile che una candidata sindaca non conosca questi elementari principi.
Scusi, Sig. Carlo Valentini, premesso che Farza Italia e la Pantana sono totalmente inadeguati a governare questo Comune, sullo stesso piano dei PD…ti per non parlare dei 5 Stalle, ecc. ecc. ecc.; se una Giunta decidesse di cambiare destinazione ad un finanziamento regionale di 750.000 euro e magari destinarlo a ridurre la pressione fiscale locale (vedi IMU-TASI ecc.) cosa sarebbe accaduto di si tanto grave? Inoltre, spendere soldi x finanziare “opere di carattere culturale” in questa fase storico-economica è come comprare il Frac e portarlo con le scarpe bucate. O no? Lo volete capire che siamo alla canna del gas? Riuscirete a capire che questo Paese è ridotto con le pezze al c…o???
Un orologio di plastica per 800 mila euro. Se trovo chi me li da anche me….. festeggio pure io
I soldi vanno spesi .Sono contento di questa opera… Sabato ci sarò e porto un gruppo di amici per ammirare questa Opera, poi andremo a gustarci il pranzo in qualche ristorantino di Macerata….. Macerata è una Bella Città. un incentivo in + al turismo non può che far del bene alla Città………
Saluti a tutti i Maceratesi!!!! Da un Civitanovese che ve vole Be…………………………..
credo che il problema sia proprio li, caro Pallotto.
se un’amministrazione chiede ed ottiene da un’altro ente preposto dei finanziamenti per un progetto, i soldi che prende sono vincolati alla realizzazione del progetto e non è possibile utilizzarli diversamente.
se uno ci pensa in fondo è anche giusto, chi ti da i soldi deve sapere a che cosa ti servono e poter poi controllare come li hai usati.
non credo inoltre sia possibile chiedere un finaziamento per ridurre le tasse ai tuoi concittadini, sarebbe come far pagare le loro tasse agli altri.
se le scarpe le devo comunque portare bucate tanto vale che almeno il vestito sia elegante.
Il discorso di Paolo Ponzelli non fa una piega, è giustissimo. In effetti quello che si critica è l’aver chiesto il finanziamento per un progetto un pò “particolare” che a conti fatti ha portato soldi fuori da Macerata (uguale per il restauro dei Cancelli). Si sarebbero potuti restaurare vicoli caratterstici di Macerata, ormai totalmente abbandonati ad un degrado assoluto, utilizzando aziende della zona in modo da aiutare l’economia locale.
E se l’orologio non c’è non va bene.
E se l’orologio c’è non va bene.
E se si sistema il centro non va bene.
E lo si sistema e non va bene.
Che due maroni…
Non c’è dubbio che il Sindaco Carancini abbia trasformato questo evento in una manifestazione di tipo elettoralistico a proprio uso e consumo, usando ancora una volta spregiudicatamente i soldi della collettività per finalità di parte. E così in parte rovinando e sottraendo alla collettività un momento che poteva essere di corale soddisfazione.
Non mi riferisco all’iniziativa in sé, cioè alla riproposizione dell’orologio “planetario”, che – lo ripeto – trovo comunque positiva per Macerata in termini di potenziale sviluppo turistico e di attrattiva, ma alle modalità con le quali l’iniziativa è stata promozionata (il depliant inviato a tutte le famiglie) e alle finalità alle quali essa è stata indirizzata dal Sindaco uscente: mera e sconcia propaganda elettorale.
D’altra parte, non c’era da aspettarsi altro: Carancini, ormai da qualche mese, ci va pure a dormire con la fascia tricolore, tante sono le inaugurazioni e le cerimonie promozionali messe in piedi in questo scorcio di consigliatura, in pieno stile democristiano anni sessanta e settanta, che molti dei suoi attuali sostenitori (mi riferisco a quelli della mia età) a suo tempo condannavano con toni schifiti.
Però, se Carancini trovasse un po’ di tempo in cotanto delirio autocelebrativo, non sarebbe male che, in nome della tanto sbandierata trasparenza, rispondesse alle osservazioni dell’architetto Silvano Iommi circa i materiali usati per l’opera, visto che – come è evidente – non si tratta di una polemica fine a se stessa o di carattere puramente estetico, ma di una questione che va a toccare l’aspetto delicatissimo dei costi dell’opera, i quali, anche se l’orologio planetario è stato realizzato pure con fondi regionali, devono in ogni caso essere congrui e corrispondenti ai materiali utilizzati.
@ Giuseppe Bommarito
Cominciamo dalla fine.
Essendo il Sindaco avvocato (e non essendo ingegnere o geometra o urbanista o architetto) credo sarebbe meglio che, alle domande poste da Silvano Iommi, rispondano i vari responsabili del progetto, possibilmente evitando le superc@zzole urbanistiche.
In linea generale per quanto riguarda il democristian style (che tanto è andato di moda 30 o 40 anni fa) delle celebrative inaugurazioni, autocelebrazioni, spottoni pubblicitari permanenti, porchetta in piazza e altre amenità varie alcuni soggetti (che, magari in passato, da veteri comunisti criticavano questi atteggiamenti propagandistici) essendo oggi alla greppia si sono allineati…
Ripeto, non commettiamo l’errore di definirlo restauro, chiamiamolo realmente con il suo nome, cioè replica o copia dell’originale, altrimenti si trae in inganno cittadini, visitatori e turisti, per capirci si può parlare di restauro nel caso dei cancelli, ma non dell’orologio.
Essere chiari e onesti sul fatto che si sono investiti soldi, giustamente o ingiustamente, per una copia.
A questo punto speriamo almeno in un incremento di turisti a Macerata.
Stefano chiedere i fondi per, riparare, restaurare, comprare nuovo (scegli tu) l’orologio della torre civica che non funziona da anni mi pare azione più che buona.
Riistrutturare i vicoli del centro lo sarebbe altrettanto, però se intendi le case che costituiscono i vicoli. molte lasciate all’abbandono, allora sorgerebbe un problema di proprietà e di competenza.
Nel senso se la casa o le case da ristrutturare sono private non vedo come il Comune possa intervenire direttamente se non con atti di forza che porterebbero a iter e contenziosi lunghi e sanguinosi.
Tengo a precisare che il mio commento nei riguardi dell’Avv. Sacchi era piu’ che serio e senza nulla di sarcastico. Penso anche che i pollici rossi ricevuti siano opera dei suoi colleghi di partito con la coda di paglia.
Ripeto:a ROMà li “pupi” ce l’aviamo e scappa fori pricisi pricisi che nun c’era visognu de restaurà lu meccanismu de l’orologiu.Scusate anche una piccola divagazione sui “soldi nostri “alla quale molti si appellano;siete sicuri,viste le notizie circolanti(evasori,dichiarazioni false,sconosciuti fiscali)di aver fatto il vostro dovere di cittadini?
Come si può contrabbandare per operazione culturale lo spettacolo di una giostrina da Gardaland per handicappati? delle due l’una: o non si ha nessun rispetto dell’intelligenza dei cittadini o si hanno poche idee e confuse sul concetto di cultura…
@ Peppe Bommarito.
Sono andato di proposito ad ascoltare le relazioni di presentazione del nuovo orologio astronomico, proprio per essere più informato circa l’adeguatezza di replicare la modellistica dell’originario apparato scenografico fisso in pietra, con l’uso di resine sintetiche trattate “simil marmo” (con l’aggiunta di patina invecchiante).
Nessuno degli illustri relatori ha affrontato la questione che, anzi, è stata abilmente elusa. Si è molto parlato di filosofia, simbologia iconografica e musicale, meccanica sapienzale, storia, scienza e relatività dei sistemi di misurazione del tempo ecc..
In definitiva resta insoddisfatta la domanda del perché era stato chiesto un preventivo ad artigiani locali per fare l’opera in pietra e poi averci rinunciato per farla in plastica.
In secondo luogo mi è sembrato veramente strano che tra i vari relatori, ad eccezione dell’ottimo e umanissimo Maestro Gorla responsabile esperto della macchina metallica, non fossero intervenuti i rappresentanti di “OPERA LABORATORI FIORENTINI s.r.l.” che, magari in veste di General Contractor, soli avrebbero potuto riferire circa le scelte dei materiali usati in alternativa a quelli lapidei.
i pollici rossi sono il doppio delle persone presenti al sit in, si possono mettere due volte sullo stesso commento?
Trovo patetico questo sit in di protesta della Pantana e co…Cercano di farsi vedere con le proteste anziché con le proposte…
La dichiarazione di salvatori e’ sconcertante, sembra sia davanti allo specchio mentre fa autocritica. O forse ci considera tutti idioti.
Caro Florentino le cerque non fa li melaranci.