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Buzzi Unicem offre
120 milioni di euro
per l’acquisto del cementificio Sacci

CASTELRAIMONDO - La multinazionale di Casal Monferrato interessata al 99,5 % del capitale con il risanamento di tutta l’esposizione debitoria conseguente al precedente accordo di ristrutturazione. La procedura deve avere il parere favorevole dell'autorità antitrust e del gruppo di banche e creditori (il concordato per la ristrutturazione del debito è di oltre 400 milioni di euro). I sindacati hanno già chiesto un incontro ai vertici del gruppo

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La manfestazione di ieri a Castelraimondo

La manfestazione di ieri a Castelraimondo

di Monia Orazi

Il gruppo Sacci, proprietario di cinque stabilimenti in Italia, tra cui Castelraimondo, per cui è stata annunciata la mobilità per 83 dipendenti, sarà presto acquistato da Buzzi Unicem, multinazionale del cemento con sede a Casale Monferrato con oltre 10.500 dipendenti a fine 2013 e 39 stabilimenti in Italia e all’estero, tra cui Germania, Messico, Algeria, Europa Orientale, Stati Uniti e Russia, azienda quotata in borsa. Buzzi ha lanciato un’offerta di acquisto vincolante per i propri azionisti, per il 99,5 per cento del capitale Sacci. L’offerta prevede anche “il contestuale risanamento di tutta l’esposizione debitoria conseguente al precedente accordo di ristrutturazione”, si legge in una nota dell’azienda. L’accordo sarà soggetto all’approvazione dell’autorità garante della concorrenza e del mercato, sia all’approvazione delle banche ed i creditori del gruppo Sacci, che ha un’esposizione finanziaria di circa 400 milioni di euro ed un margine operativo lordo di 100 milioni di euro, oggetto di un accordo di ristrutturazione del debito, omologato dal tribunale di Roma nel luglio 2013. L’operazione di acquisto costerà 120 milioni di euro finanziati “con utilizzo di disponibilità liquide o di linee di credito esistenti. Al suddetto impegno potrà aggiungersi un ulteriore esborso al verificarsi di determinati eventi futuri, tra i quali, in particolare, il raggiungimento di certi livelli di fatturato aggregato di Buzzi Unicem e Sacci in Italia e l’eventuale successiva cessione di stabilimenti non più strumentali all’attività industriale”, si legge nella nota Buzzi Uncem.

Il cementificio Sacci

Il cementificio Sacci

L’interesse per la Sacci è determinato dalla quota di mercato nazionale italiano pari al 6 per cento, l’integrazione verticale nel settore del calcestruzzo preconfezionato. “Attraverso l’acquisizione di Sacci, Buzzi Unicem intende svolgere un ruolo attivo nel processo di consolidamento del settore in Italia, ottenere importanti sinergie produttive e commerciali, attraverso economie di scala e razionalizzazioni industriali, e quindi migliorare il proprio posizionamento competitivo e le prospettive di redditività, guardando con ottimismo ad un graduale recupero degli investimenti in costruzioni nel paese”, conclude la nota. Buzzi Unicem è un gigante rispetto alla Sacci, vanta un fatturato di due miliardi e mezzo di euro, a fronte di un margine operativo lordo di 480 milioni di euro, nel bilancio consolidato 2013, numeri che segnalano grande solidità finanziaria. Il bilancio 2014 sarà approvato il prossimo 27 marzo, ma i dati preliminari resi noti un mese fa, segnalano che l’indebitamento finanziario netto a fine 2014 ammonta a 1.063 milioni, in diminuzione di 34 milioni rispetto ai 1.097 milioni di fine 2013. Le vendite di cemento del gruppo sono ammontate a 25,1 milioni di tonnellate, +1,8% rispetto all’esercizio 2013. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, pari a 12,0 milioni di metri cubi, sono state anch’esse leggermente superiori a quelle dell’esercizio precedente (+1,4%). Il fatturato consolidato è diminuito dello 0,1%, passando da 2.510 a 2.506 milioni. Questi numeri riflettono la grande solidità del gruppo, che acquista la Sacci per espandere la sua quota di mercato in Italia. Buzzi Unicem in Italia ha 14 stabilimenti, per un totale di 10,8 tonnellate di capacità produttiva di cemento, con 10 cave a sua disposizione, 1690 addetti a fine 2013, contro i 1788 dell’anno precedente, in diminuzione del 5,5 per cento.

LOGO-buzziLe prospettive di mercato in Italia, sono segnalate dall’azienda come negative, nel comunicato stampa che annuncia i dati preliminari del bilancio 2014. “I consumi interni di cemento, in riduzione da otto anni consecutivi, sono stimati in circa 20 milioni di tonnellate (-57% rispetto al massimo storico del 2006). Le quantità vendute di leganti idraulici e clinker sono risultate in diminuzione del 7,6%, in linea con il calo del mercato domestico”. Ci sono piccoli segnali di miglioramento in Italia: “Nel settore del calcestruzzo preconfezionato l’andamento delle vendite è stato più favorevole (+0,7%), peraltro con prezzi ugualmente in flessione (-5,3%). Nel complesso il fatturato consolidato delle attività italiane si è attestato a 392 milioni, in diminuzione del 9,3% rispetto al 2013”, si legge nella nota aziendale. “Sulla base delle informazioni preliminari disponibili, prevediamo che il bilancio consolidato dell’esercizio 2014 si chiuda con un margine operativo lordo ricorrente in miglioramento rispetto all’esercizio precedente ed in valore assoluto leggermente superiore a 400 milioni di euro, in linea con la stima già comunicata al mercato”, conclude il comunicato. La situazione aziendale Buzzi Unicem lascia presupporre per il gruppo la possibilità di investire nella nuova proprietà e di rilanciare l’attività produttiva.

Ci vorranno comunque alcuni mesi per completare la procedura di acquisto del gruppo Sacci, da parte di Buzzi Unicem, perché per dare esecuzione al contratto sull’offerta vincolante di acquisto,  serviranno i pareri favorevoli dell’autorità antitrust e del gruppo di banche e creditori con cui Sacci ha stipulato il concordato per la ristrutturazione del debito, pari ad oltre 400 milioni di euro. Le segreterie nazionali di categoria, Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil e Ugl Costruzioni hanno già chiesto un incontro ai vertici del gruppo Buzzi Unicem, per comprendere le prospettive che si apriranno dopo l’acquisizione della Sacci. Il primo aprile è previsto un incontro a Roma, tra i sindacati ed i vertici Sacci, per la trattativa legata alla mobilità di 135 dipendenti del gruppo, di cui tutti e gli 83 attivi a Castelraimondo,  gli altri a Pescara ed il resto nella sede centrale di Roma.  “Cercheremo di capire cosa succederà – spiega Massimo Giacchetti di Filca Cisl – secondo noi ci sono alternative alla chiusura dello stabilimento ed alla mobilità per i lavoratori”. Il titolo Buzzi Unicem in borsa ha guadagnato il 2,53 per cento, segno della soddisfazione dei mercati, trascinando verso il rialzo l’intero settore dei titoli del  cemento, invertendo la tendenza al ribasso dei titoli.

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