Via ai controlli sull’inquinamento intorno all’area del cementifico Sacci di Castelraimondo.La Comunità Montana di San Severino, dando seguito al protocollo d’intesa firmato in provincia a Macerata a marzo (leggi l’articolo) informa che è iniziato il monitoraggio della qualità dell’aria nei pressi dello stabilimento.
«Al momento la raccolta dei dati, che viene svolta dal Dipartimento provinciale di Macerata dell’Arpam, dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, avviene in due punti: al parco pubblico di via D’Alessandro, a San Severino e alla scuola materna di Selvalagli di Gagliole. Nel primo punto di raccolta dei dati è presente un mezzo mobile di rilevamento della qualità dell’aria in grado di marcare i parametri meteorologici come la direzione e la velocità del vento, la temperatura, l’umidità relativa, la radiazione solare, gli ossidi di azoto, carbonio, l’ozono, il benzene, le polveri sottili Pm 10 e le Pm 2.5. E’ inoltre stata installata una stazione di campionamento sequenziale di polveri sottili Pm10 per la raccolta di campioni sui quali saranno determinati gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici, considerati cancerogeni) e i metalli. Presso lo stesso parco pubblico è stata messa in funzione anche una seconda stazione di campionamento grazie alla quale sono state raccolte polveri aerodisperse nell’aria per la determinazione di diossine e furani clorurati. A Selvalagli, invece, è in funzione una stazione di campionamento sequenziale di polveri sottili Pm10 per la raccolta giornaliera di datimentre un altro dispositivo ha già permesso di raccogliere anche in questo caso polveri aerodisperse nell’aria per la determinazione di diossine e furani clorurati».
“Tali operazioni di monitoraggio – spiega il presidente della Comunità Montana, Gian Luca Chiappa – sono relative agli inquinanti più significativi. Non appena conosceremo i risultati delle analisi di laboratorio sarà nostra cura diffonderle e pubblicarle online. L’Arpam sta predisponendo anche la mappa del piano di campionamento per quanto riguarda la matrice suolo sulla base dell’orografia e delle caratteristiche meteoclimatiche della zona oggetto di indagine. Le attività di campionamento dovrebbero comunque concludersi entro settembre“.
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Caro presidente Chiappa, il 24 luglio l’ARPAM ha comunicato l’avvio delle attività di monitoraggio e il 25 luglio il cementificio Sacci ha spento il forno, come visibile direttamente dal sito dell’azienda.
Delle due stazioni di monitoraggio quella completa di tutta la strumentazione per il monitoraggio della qualità dell’aria è stata installa a San Severino Marche, mentre l’altra, con minore funzionalità, è stata installata a Gagliole nei pressi della scuola: stando alla comunicazione ARPAM, parte della strumentazione è ancora in manutenzione.
E’ chiaro per tutti, basta il buon senso, che le ricadute maggiori degli inquinanti si hanno nelle vicinanze dell’impianto, la scuola è a circa 700 m. Sempre usando il buon senso, la direzione tecnica avrebbe dovuto decidere di installare la stazione completa nei pressi della scuola.
Con una stagione molto piovosa come quella attuale, che ha dilavato il terreno, e con il cementificio fermo, ha senso ora andare a fare i campionamenti del suolo?
L’indagine complessivamente ha un costo di € 60.000,00, utilizziamo queste risorse per monitorare la qualità dell’aria, con il forno spento?
Scusate la mia ignoranza! Da quanti anni esiste il cementificio? solo ora si sono accorti dell’eventuale inquinamento e dopo lo spegnimento del forno? Chi ha autorizzato l’indagine? quale azienda fornitrice delle attrezzature si doveva favorire? perché non sono stati utilizzati 60.000 Eurio per attività più proficue?
…….e io pagno!…………….
perchè non si parla di analizzare i licheni, bioaccumulatori, che ci darebbero la misura dell’inquinamento prodotto negli anni dal cementificio? Anche questo studio era stato previsto dal protocollo di intesa ed avrebbe senso anche con il cementificio spento ed una stagione piovosa.
Perchè non si parla di mappare i decessi per tumori dipendenti da attività di incenerimento?
Perchè non si parla di mappare le nascite premature conseguenza dell’inquinamento ambientale?
Perchè non si parla di mappare altre malattie dipendenti da inquinamento ambientale ed in particolare da attività di incenerimento?
Questi studi darebbero indicazioni oggettive a quanti ritengono possibile bruciare in un cementificio il prodotto dei rifiuti e ritengono possibile continuare a bruciare pet cocke.