Polveri pericolose, via ai controlli
intorno al cementificio Sacci

CASTELRAIMONDO - La Comunità Montana di San Severino, in collaborazione con l'Arpam e il Dipartimento di Protezione Ambientale della regione, ha attivato i punti di raccolta dati al parco pubblico di via D’Alessandro, a San Severino e alla scuola materna di Selvalagli di Gagliole.
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cementificio sacci

Il cementificio Sacci

Via ai controlli sull’inquinamento intorno all’area del cementifico Sacci di Castelraimondo.La Comunità Montana di San Severino, dando seguito al protocollo d’intesa firmato in provincia a Macerata a marzo (leggi l’articolo) informa che è iniziato il monitoraggio della qualità dell’aria nei pressi dello stabilimento.

«Al momento la raccolta dei dati, che viene svolta dal Dipartimento provinciale di Macerata dell’Arpam, dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, avviene in due punti: al parco pubblico di via D’Alessandro, a San Severino e alla scuola materna di Selvalagli di Gagliole. Nel primo punto di raccolta dei dati è presente un mezzo mobile di rilevamento della qualità dell’aria in grado di marcare i parametri meteorologici come la direzione e la velocità del vento, la temperatura, l’umidità relativa, la radiazione solare, gli ossidi di azoto, carbonio, l’ozono, il benzene, le polveri sottili Pm 10 e le Pm 2.5.  E’ inoltre stata installata una stazione di campionamento sequenziale di polveri sottili Pm10 per la raccolta di campioni sui quali saranno determinati gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici, considerati cancerogeni) e i metalli. Presso lo stesso parco pubblico è stata messa in funzione anche una seconda stazione di campionamento grazie alla quale sono state raccolte polveri aerodisperse nell’aria per la determinazione di diossine e furani clorurati.  A Selvalagli, invece, è in funzione una stazione di campionamento sequenziale di polveri sottili Pm10 per la raccolta giornaliera di datimentre un altro dispositivo ha già permesso di raccogliere anche in questo caso polveri aerodisperse nell’aria per la determinazione di diossine e furani clorurati».

Tali operazioni  di monitoraggio – spiega il presidente della Comunità Montana, Gian Luca Chiappa –  sono relative agli inquinanti più significativi. Non appena conosceremo i risultati delle analisi di laboratorio sarà nostra cura   diffonderle e pubblicarle online. L’Arpam sta predisponendo anche la mappa del piano di campionamento per quanto riguarda la matrice suolo sulla base dell’orografia e delle caratteristiche meteoclimatiche della zona oggetto di   indagine. Le attività di campionamento  dovrebbero comunque concludersi entro settembre“.



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