Riguarderà non solo la qualità dell’aria, ma anche quella dei suoli e dei cosiddetti “bioindicatori ambientali”, cioè i licheni, l’indagine ambientale che l’Arpam si appresta a realizzare nelle aree potenzialmente interessate dalla ricaduta di sostanze emesse dall’impianto di produzione di cemento della ditta Sacci.
Poco fa, in Provincia, è terminato l’incontro operativo convocato dal presidente Antonio Pettinari per fare il punto della situazione e pianificare al meglio tempi, modalità e costi insieme ai rappresentanti degli Enti coinvolti nell’iniziativa.
Alla riunione, oltre a Pettinari, erano presenti Gianni Corvatta, direttore dell’Arpam di Macerata, Gian Luca Chiappa, presidente della Comunità Montana di San Severino Marche, Renzo Marinelli, sindaco di Casteraimondo, Cesare Martini e Simona Gregori, sindaco e assessore di San Severino, e Valerio Strappaveccia, vicesindaco di Gagliole. Lo studio durerà sei mesi. Per quanto riguarda l’indagine dell’aria saranno istallate due centraline: una nel territorio a confine fra Gagliole e Castelraimondo, l’altra a San Severino Marche. Sul versante della qualità dei suoli verranno individuati e georeferenziati 25 punti, tenendo conto della morfologia delle aree oggetto di studio. L’indagine interesserà anche punti al di fuori delle zone di potenziale ricaduta che permetteranno un confronto sui dati.
Infine, lo studio sui bioaccumulatori, finalizzato alla valutazione degli effetti della qualità dell’aria attraverso l’utilizzo dei “licheni epitifi” che hanno alcune caratteristiche fondamentali che ne fanno degli ottimi bioaccumulatori, quali una elevata tolleranza alle sostanze in esame ed una notevole capacità di accumulo.
“La decisione di realizzare questa indagine – ha spiegato, a nome di tutti, il presidente Pettinari – nasce dalla consapevolezza che non vi possono essere dubbi sugli effetti delle attività umane, che generano in tutti noi cittadini preoccupazione e, a volte, allarme, e quindi ci inducono a chiedere maggiori conoscenze e controllo”.
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Quando verrà presentato il progetto alla cittadinanza? Quando sarà disponibile la proposta presentata dall’arpa marche per una valutazione critica? Come e quando è previsto il coinvolgimento dei cittadini nello svolgimento dell’indagine? Quando verrà costituita la commissione aperta per monitorare la questione, promessa dal sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, circa un anno fa?
Ci sono voluti 40 anni….!!!!
Questo monitoraggio é finalizzato a tutelare i cittadini del comprensorio, anche in prospettiva della costruzione del nuovo forno che si Andrebbe ad alimentare con il css, tonnellate di rifiuti trattati giornalmente. Sarebbe curioso sapere se questo monitoraggio, in caso di un risultato allarmante, possa bloccare tutto il nuovo progetto già approvato in vari passaggi burocratici.
Qualcuno che sta più all’interno della questione, forse lo sa chiarire? Grazie
Nel corso della riunione tenutasi il 6 dicembre 2013 presso la sede della comunità montana a San Severino Marche, il direttore dell’ARPAM MC Corvatta, il presidente della comunità montana Chiappa, il sindaco di Castelraimondo Marinelli, il sindaco di San Severino Marche Martini, il sindaco di Pioraco Torresi (in rappresentanza della Provincia di Macerata), oltre ad un rappresentante del comune di Gagliole ed uno della Regione di cui non ricordo i nomi, si erano impegnati a stabilire un tavolo di confronto con il Comitato salva salute, nel quale si sarebbero dovuti decidere modalità e tempi per l’indagine. In base agli accordi, l’Arpam avrebbe dovuto formulare una proposta di monitoraggio e se ne sarebbe dovuto discutere in una riunione convocata ad hoc. Leggo che, invece, la riunione è stata convocata, la discussione è stata fatta, ma il comitato di cittadini non è stato invitato. Mi colpisce l’ostinazione con cui questi signori continuino a tenere i cittadini lontani da ogni possibilità di partecipazione e confronto.
Alberto Piloni
Purtroppo i cittadini, i comitati, contano sempre meno : sara’ forse il caso che i politici facciano, non uno, ma due passi indietro?
Sono solo autoreferenziali…
E’ ora che i cittadini dicano basta!
Ad maiora