La Comunità Montana di San Severino Marche ha ospitato, questa mattina, un incontro istituzionale per decidere la fattibilità della campagna di monitoraggio sulla qualità dell’aria nei pressi del cementificio Sacci di Castelraimondo. All’assemblea hanno preso parte, fra gli altri, il presidente della Comunità Montana, Gian Luca Chiappa, il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, il sindaco di Castelraimondo, Renzo Marinelli, il consigliere per l’Ambiente del Comune di Gagliole, Gian Mario Reda, il direttore del Dipartimento provinciale di Macerata dell’Arpam, Gianni Corvatta, il responsabile della segreteria tecnica dell’assessorato Agricoltura ed Ambiente della Regione Marche, Franco Capponi, l’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Macerata, Giovanni Torresi. L’incontro è servito per decidere di realizzare il monitoraggio sulla qualità dell’aria che sarà condotto dall’Arpam seguendo criteri, tempistiche e modalità da definire in base ad una proposta che verrà elaborata a breve e che sarà sottoposta all’attenzione di tutti gli enti coinvolti che si ritroveranno in un successivo tavolo politico istituzionale aperto anche alla partecipazione di un rappresentante del Comitato Salva Salute. Tutti gli enti coinvolti sottoscriveranno poi un protocollo d’intesa, di cui la Comunità Montana sarà capofila, per definire le successive fasi di intervento.
L’assemblea ha già deciso di chiedere alla Regione Marche di valutare eventuali modifiche all’Aia concessa alla società Sacci, con riferimento all’indicazione vincolante di un minor consumo dei Css, al monitoraggio in continuo delle emissioni, all’affidamento dei controlli all’Arpam. E’ stato inoltre richiesto che il riferimento alla Sacci sia tolto dal Piano regionale dei rifiuti mentre si è preso atto che nell’autorizzazione non era prevista nessuna combustione di rifiuti ma solo l’utilizzo di combustibile per la sola ed esclusiva produzione di cemento. Il monitoraggio potrebbe essere esteso anche a periodi di fermo produttivo del cementificio anche se la campagna d’indagine prevista dall’Arpam, ancora da definire, al momento prevede analisi da febbraio a maggio 2014 con il posizionamento di una centralina mobile presso la scuola di Gagliole, punto ritenuto più sensibile, anche per la presenza di bambini, e strategico, vista la distanza dall’impianto e dai centri urbani.
A seguito di richiesta da parte del Comune di San Severino Marche un secondo impianto entrerà invece in funzione su di una distanza maggiore per studiare anche l’effetto ricaduta delle polveri e degli inquinanti anche sul territorio di questo Comune. Il direttore del Dipartimento provinciale dell’Arpam ha tenuto a sottolineare la scientificità del monitoraggio che consentirà lo studio di nano concentrazioni. Saranno acquisiti dati sia in continuo (azoto, polveri azoto e polveri sottili), con prelievi presso il camino, che in discontinuo (diossine e metalli pesanti) che, in quest’ultimo caso, saranno prelevati e poi analizzati in laboratorio. Il monitoraggio sarà qualificato e certificato e fornirà risposta esaustiva a trecentosessanta gradi proprio sulla qualità dell’aria. Saranno studiati anche i venti e le piogge. Le analisi si andranno ad aggiungere a quelle che la Regione Marche ha richiesto alla società Sacci in sede di rilascio dell’autorizzazione e che prevede prelievi sia ante che post operam.
Al termine della riunione istituzionale è stata ricevuta anche una delegazione del Comitato Salva Salute di Castelraimondo, guidata dal presidente Luigi Travaglini, che ha suggerito integrazioni alla campagna di monitoraggio accolte dagli amministratori e dai tecnici e che saranno oggetto di approfondimenti ed accordi nelle prossime settimane quando sarà ufficializzata la costituzione di un nuovo tavolo di lavoro che sarà aperto alla partecipazione anche dei consiglieri provinciali e regionali.
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Dove c’è Capponi ci sono rifiuti da bruciare ,che strana combinazione!! anche al cosmari è stato presidente o qualcosa del genere, invece di fare opposizione dopo aver perso le elezioni a trovato una poltroncina lì. Non fidatevi di certa gente e ancor meno dell’arpam perchè una volta dato il consenso a patire poi non li fermate più, sui controlli come è successo al cosmari io avrei molti dubbi, anno spento xchè non era più conveniente portare avanti una struttura così deteriorata. in compenso vogliono fare la centrale biogas e quindi ricominceranno a fare danni e a sperperare soldi pubblici ( nostri) ed a aumentare tasse sull’immondizia senza ritegno. MEDITATE PRIMA DI ARRENDERVI!!!!
Fabio16 cosa vuoi pretendere da un ex dc ex pdl ex scelta civica ex ppl ex presidente provincia,chi ci crede più,di opposizione non ne ha fatta mai in questi 3-4 anni anzi è andato a braccetto con il presidente di provincia, chi si fida più!!!!!!!!!!!