di Monia Orazi
Sciopero al cementificio Sacci, in tilt la viabilità lungo la provinciale settempedana tra Gagliole e Castelraimondo. A turno gran parte degli 83 dipendenti ai quali è stata annunciata la mobilità hanno attraversato la strada provocando delle code e lasciando passare le auto ed i camion a singhiozzo. I lavoratori e i sindacati lo avevano annunciato: «Sarà sciopero ad oltranza» (leggi l’articolo). Così da questa mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia. La viabilità vicino allo stabilimento ha subito un rallentamento di oltre un’ora, dalle 9,30 alle 10,30. La situazione è sempre rimasta sotto controllo, rientrando nella normalità quando è iniziato l’incontro con la stampa, convocato dai sindacati che hanno chiesto un consiglio comunale aperto congiunto ai comuni di Gagliole e Castelraimondo e alla Regione di convocare un tavolo a cui invitarli insieme a Provincia, Comuni e vertici aziendali, per aprire una trattativa, in cui ragionare su ipotesi alternative alla mobilità. E’ imminente la vendita del gruppo Sacci, mentre dalla Regione sono pervenute rassicurazioni sullo studio ambientale, con risultati al di sotto dei limiti di legge.
I SINDACATI. «Noi non rappresentiamo un costo per l’azienda – ha detto Sauro Bravi della Rsu – da fine agosto abbiamo diritto alla cassa integrazione straordinaria, prorogabile per un altro anno. Nella lettera di licenziamento ci sono contraddizioni, l’azienda dice di voler chiudere poi chiede di poter proseguire l’attività. La Sacci ha preso molto da qui, con i profitti ed il consumo del territorio, senza restituire nulla in investimenti per migliorare lo stabilimento». Bravi ha poi attaccato la posizione del comitato Salva Salute.
«Hanno agitato lo spauracchio dell’inceneritore, che non è mai esistito e mai esisterà, l’autorizzazione che giace in Regione è soltanto per fare cemento, evitiamo di parlare di inceneritore, perché è dire no al cementificio, una mancanza di rispetto per i lavoratori in lotta per il loro posto di lavoro». La mobilità è stata un fulmine a ciel sereno anche per i sindacati, spiega Massimo Giacchetti della Filca Cisl: «A febbraio l’azienda ci aveva assicurato, che pur nella difficoltà di rapporti con le banche, la continuità produttiva. Ci sono le condizioni per ragionare su altre soluzioni, si deve far leva sulle autorizzazioni, l’azienda deve discutere il futuro dello stabilimento con i sindacati».
«Occorre evitare la desertificazione industriale di queste zone – gli ha fatto eco Massimo De Luca della Fillea Cgil – nelle Marche si stanno investendo cinque miliardi di euro in opere pubbliche, è assurdo chiudere la Sacci, qui si fa cemento, il resto sono solo chiacchiere, cavalcate da chi fa sciacallaggio politico, i lavoratori sono i primi a voler tutelare la loro salute». Franco Chiarai dell’Ugl, ha evidenziato come il cementificio abbia certificazione ambientale e controlli continui, inoltre i costi di gestione della struttura sono bassi, rispetto agli altri siti. Andrea Casini della Feneal Uil ha rilevato come non si possa chiudere un intero comparto produttivo: «E’ una lettera di una pretestuosità incredibile, occorre stanare i vertici aziendali, far chiarire cosa ci sia dietro, è possibile che nelle Marche si chiudano interi comparti produttivi e nessuno si faccia problemi?». Al tavolo dei sindacati sono intervenuti per le Rsu aziendali Gionata Ghergo e Alessandro Migliorelli, oltre a Maurizio Procaccini della Filt Cgil il quale ha sottolineato che «le polemiche locali fatte da qualche piccolo personaggio l’azienda le sta usando come giustificazione alla chiusura, occorre sgomberare il campo da questo, l’interesse dei lavoratori è quello di mantenere sia il posto di lavoro che la loro salute». Sottolineato come nella lettera di mobilità si parli di riduzione delle vendite a Castelraimondo del 60%, lamentando anche l’incertezza di non aver ottenuto l’autorizzazione integrata ambientale per la prosecuzione dell’attività dal 2019.
LA SOLIDARIETA’. Pieno appoggio alle posizioni dei lavoratori e dei sindacati è stato espresso dalla vicepresidente della Provincia Paola Mariani, da Patrizio Leonelli vicesindaco di Castelraimondo in fascia tricolore e Terenzio Zamparini consigliere comunale di Gagliole, presenti alla conferenza stampa. «Ci sono molte incongruenze nella lettera – ha detto l’assessore provinciale Mariani – è pretestuoso dire che in queste zone una cementeria è inutile, non siamo sperduti, ci sono importanti opere pubbliche in corso come la Quadrilatero, il raddoppio dell’autostrada. Non si può scambiare il valore di un’azienda con i posti di lavoro. Siamo in prima fila con voi, per chiedere il tavolo di confronto con la Sacci». Il consigliere comunale di Gagliole Terenzio Zamparini ha spiegato che il suo Comune è accanto ai lavoratori: «Chiediamo il mantenimento delle strutture e non vedo perché se in passato l’azienda ha commesso degli errori, a pagare debbano essere i lavoratori». D’accordo con i sindacati anche Patrizio Leonelli, vicesindaco di Castelraimondo: «Anche io sono un imprenditore e risento della crisi, ma non ho mai pensato di licenziare nessuno dei miei 18 dipendenti, c’è meno lavoro ma i mutui devono essere pagati».
LA REGIONE. Questa mattina in Regione, ad Ancona, si è tenuto il tavolo tecnico, convocato per rinnovare l’autorizzazione ambientale alla Sacci, per poter essere operativa nei prossimi quattro anni, sul quale riferisce una nota del comune di Matelica, per cui era presente l’assessore Massimo Montesi. «Sono arrivate molte conferme e buone notizie. Al tavolo sono stati invitati tutti i soggetti in qualche modo interessati e che avevano espresso questa richiesta, come votato dal nostro consiglio comunale. È stato confermata l’assoluta estraneità del tema in discussione rispetto al temuto Css (combustibile solido secondario) – scrive l’amministrazione comunale – così come il tema dell’incenerimento non è all’ordine del giorno e non ha alcuna relazione con la Sacci, come sostenuto da noi da mesi. In discussione sono il rinnovo dell’autorizzazione per l’impianto esistente e l’adeguamento alle bat conclusion europee (migliori pratiche ambientali) che saranno coercitive da aprile 2017».
NOVITA’. La novità più importante è che sono stati resi noti i risultati delle indagini ambientali, con i valori al di sotto della norma, mentre a Matelica si registra un eccesso di alcuni tipi di tumori, non ricollegabili al cementificio. Le analisi ambientali per l’aria ed il suolo, «Saranno formalizzate entro 60 giorni dall’Arpam. Le analisi – continua la nota del Comune – sono state effettuate nei territori di Gagliole e San Severino da giugno a novembre; tutti i valori inquinanti o pericolosi, sono al di sotto ampiamente (con punte dell 80 per cento) ai valori di riferimento». «È stato inoltre reso noto che il procedimento andrà avanti con la conferenza dei servizi – prosegue il Comune – ma contemporaneamente la dichiarazione di cessazione dell’attività dell’impianto da parte di Sacci, comporta oltre che preoccupazione per gli impatti economici e sociali sul territorio anche perplessità amministrative sull’iter procedurale della via. Sono stati inoltre comunicati i risultati delle analisi epidemiologiche effettuate dalla ARS (Azienda Regionale Sanitaria) nei comuni di Gagliole, Castelraimondo e Matelica. Tali risultati non sono stati illustrate nel dettaglio, si riferiscono a dati del periodo 2006 – 2012, ed evidenziano sui residenti del Comune di Matelica dei casi percentuali superiori alla media, per alcune patologie, anche se è stato affermato con chiarezza naturalmente ad oggi non ascrivibili all’attività del cementificio». L’amministrazione matelicese ha espresso preoccupazione per i dati epidemiologici sui tumori del Comune, chiedendo «di essere messi a conoscenza immediatamente dei dati completi, per avviare da subito un’analisi approfondita delle dimensioni del fenomeno e per andare con le strutture preposte alla immediata ricerca di eventuali cause ambientali o di qualsiasi altro tipo».
Sulla vicenda della mobilità Sacci, interviene con una nota anche il Movimento 5 Stelle. «Un vergognoso ricatto – dicono i grillini – si sta consumando in questi giorni sul nostro territorio».
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Paola Mariani con un vitalizio da 4.055 euro appoggia gli 83 dipendenti in mobilita’ !!!!!!!!!!!!
oggi la buzzi unicem a presentato un’offerta di 120 milioni di euro per acquisire la sacci cementi, spero per i lavoratori vada in porto!!!
Ma perché i sindacati organizzano scoperto che a nulla servono se non a creare danni ad altri lavoratori che vengono bloccati nel traffico ???
Se mi togli il lavoro mi dai il reddito perchè tutti hanno bisognio di un reddito .
Come mai quando si leggono articoli sulla Sacci in un modo o nell’altro si fa riferimento a quello che dicono i 5 stelle?
Un cittadino interessato alla situazione dei poveri lavoratori Sacci,interessato alla salute di tutti i cittadini,insomma interessato all’argomento,per quale motivo deve trovarsi a leggere le ultime righe di questo articolo?
Ma chi se ne frega di quello che dice 5 stelle!
Piena solidarietà ai lavoratori. Ma quelle bandiere, con il logo del sindacato, che non ha il potere di risolvere la situazione, ma ha quello di dare false speranze, per poter continuare a campare alle spalle di chi lavora,…. mi rabbrividisce.
Sono un lavoratore Sacci … Ringrazio tutti per i messaggi di solidarietà. Il blocco della statale e’ stato far incolonnare massimo 7-8 macchine per massimo un minuto, non credo che abbiamo creato tanto disagio, anche perché chi si è fermato ci ha mostrato solidarietà . I sindacati ci hanno aiutato e ci aiutano come i politici locali provinciali e regionali…., gli unici che non ho mai visto sono i 5 stelle che urlano vergogna… Mi permetto di darvi un consiglio cari grillini: meno internet e più strada perché poi i problemi sono reali
Sono un lavoratore Sacci … Ringrazio tutti per i messaggi di solidarietà. Il blocco della statale e’ stato far incolonnare massimo 7-8 macchine per massimo un minuto, non credo che abbiamo creato tanto disagio, anche perché chi si è fermato ci ha mostrato solidarietà . I sindacati ci hanno aiutato e ci aiutano come i politici locali provinciali e regionali…., gli unici che non ho mai visto sono i 5 stelle che urlano vergogna… Mi permetto di darvi un consiglio cari grillini: meno internet e più strada perché poi i problemi sono reali
Un rappresentante dei 5 stelle c’era!
Cioè la giornalista che ha scritto l’articolo!
Vedi come è buffo,i 5 stelle sono gli unici che non si sono mai visti,eppure la giornalista ci tiene a parlare di loro…come ha tenuto a non mettere i comitati salvasalute tra le cause della chiusura dello stabilimento nel precedente articolo!
Che cronache maceratesi sia divenuto un giornale virtuale prettamente grillino??
Solidarietà agli scioperanti, spero la situazione possa risolversi.
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”
Chi ci governa deve tenere sempre presente questo sacrosanto diritto.
È stata la redazione a chiedermi di aggiungere la nota del Movimento 5 Stelle. Non appartengo a nessun partito politico. Lei invece chi è signor Mi.Bo. che si nasconde dietro l’anonimato? Respingo al mittente le sue supposizioni. Firmato Monia Orazi
Bene,sono felice di sapere che è stata la redazione!
È quello che mi aspettavo,proprio perchè ho rispetto per lei e per il suo lavoro!
Cancelleró il mio profilo da questo sito e cercherò di non entrarvi più!
Mi dispiace perché in fondo ci sono bravi giornalisti come lei che vi scrivono ed è un vero peccato dover assecondare certe richieste!
pure qui a taranto, l’ ilva ha lasciato tanti operai disoccupati, dopo 40 anni si ricordano che e’ uno stabilimento che inquina!
Che italia .un disastro
@ MiBo e Gatto Congliscarponi, il M5S aveva inoltrato due giorni fa una nota a firma di tutti i candidati per ribadire la solidarietà ai lavoratori confermando che il ricatto o si bruciano i rifiuti o licenzio tutti non era accettabile. Purtroppo nessun giornale l’ha pubblicato, accade. Essere presenti fisicamente durante la settimana quando non siamo politici di professione, mantenuti dai cittadini, ma lavoriamo anche noi non è semplice, ma sicuramente non saremmo venuti per farci delle foto di rito o per strappare consensi. L’attenzione del M5S al problema lavoro è data dalla proposta di legge sul reddito di cittadinanza e l’onestà che ci contraddistingue non ci porterà mai ad essere contro dei lavoratori a prescindere. Rimaniamo contro l’incenerimento dei rifiuti.
Quindi la soluzione è il reddito di cittadinanza ? Vabbè’ …. Sono favorevole al reddito di cittadinanza ma dire che è una soluzione al lavoro equivale a una bestemmia il giorno di Pasqua…. I vicesindaco di castelraimondo e di Gagliole non credo prendano vitalizi pero’ c’erano….
Sig. Bottiglieri … Se solidarietà per lei è tenere uno striscione con scritto “no inceneritore “,con una mascherina sulla faccia , durante la Tirreno Adriatico il giorno seguente all’apertura della mobilità mentre i lavoratori manifestano allora il vostro candidato BISONNI e’ stato molto solidale con noi… Pur sapendo che il progetto è stato bloccato dal TAR e pur sapendo che l’AIA che si andava a discutere in regione era relativa alla normale attività produttiva dello stabilimento e quindi non c’è nessun inceneritore di mezzo…. Però fa notizia e perché non usarlo? Ci hanno definito come l’ilva di Taranto, ci hanno detto che eravamo i portatori di morte nell’alto maceratese…. Ora sono usciti i risultati ambientali…. Li chieda a Bisonni i risultati…( a giusto se sono tranquillizzanti non fanno notizia) Lui aveva tempo di andare in regione ad un tavolo tecnico a cui non doveva far parte…. Nelle stesse ore noi scioperavamo e manifestavamo i nostri diritti quindi a posto di andare a fare NULLA ad Ancona poteva venire a manifestare con noi se era solidale … Mi sono dilungato troppo . Un lavoratore del cementificio ( speriamo) un non vostro elettore ( sicuro)
Daniele Lupidi
Tanto per precisare a Daniele, i dati non sono ancora stati pubblicati. Ne è stato parlato durante l’incontro ad Ancona, ma nessuno li ha ancora visti (se qualcuno li ha magari li potebbe far conoscere a tutti per eliminare ogni dubbio). Tra l’altro i dati sanitari sembrano confermare gli studi fatti dall’ISS e dall’ASUR, ma aspettiamo la pubblicazione. Un’altra piccola precisazione, l’autorizzazione al progetto è stata solo parzialmente bloccata dal TAR e non è mai stata abbandonata nè dall’azienda, nè tantomeno dalla Regione che ha puntato tutto il suo piano rifiuti nella produzione di CSS da bruciare in un impianto “non dedicato” e visto che l’unico sito dove possono essere bruciati è il cementificio è facile intuire dove andranno a finire una volta modificato l’impianto. Un’ultima cosa, il comitato ha fatto regolare richiesta per partecipare all’incontro. La richiesta è stata accettata ed è stato fatto entrare solo per ascoltare ciò che si diceva senza possibilità di intervento.
Scusate mi sono dimenticato una cosa. Circa un anno fa il comitato aveva già criticato il protocollo per il monitoraggio dell’aria ritenendolo insufficiente ad ottenere dati validi (durata del monitoraggio insufficiente, posizionamento approssimativo senza uno studio delle ricadute e altro che ora non ricordo). Poi una volta visto come era stata posizionata la centralina di Selavalagli i dubbi sulla validità dei dati è aumentata. Se poi consideriamo che il monitoraggio è stato fatto in un periodo in cui l’impianto ha lavorato poco ecco che le critiche e i dubbi erano più che fondati.