Fabio Pistarelli, capogruppo PDL in Consiglio Comunale, snocciola uno per uno i punti del documento programmatico con cui la maggioranza ha messo fine alla verifica. E su quasi ogni punto aggiunge: “Questo c’era in bilancio da due anni, questo da tre, questo da cinque, questo dai tempi di Meschini.” In particolare l’ex Consigliere Regionale si sofferma sugli oltre due milioni di euro stanziati nel 2012 per la bretella Montanello-Villa Potenza, sul Piano straordinario di manutenzione delle strade, su Via Mattei-la Pieve “i cui 6 milioni di euro erano presenti in bilancio prima di essere stornati proprio dalla Giunta Carancini.” E procede con Rampa Zara, chiedendosi provocatoriamente se già dal 2010 non si parlasse di 5 milioni di euro in tre anni, fino ad arrivare alla raccolta differenziata. “E’ un punto politico affermare che il Comune di Macerata debba raggiungere i minimi di raccolta stabiliti per legge? E’ un punto politico rispettare la legge?” Il giudizio sulla verifica è durissimo. “Cosa ha convinto a pensare Sindaco e maggioranza”, chiede provocatoriamente Pistarelli, “che la verifica fosse risolta? Hanno semplicemente risolto con un piatto di lenticchie mangiato sulla pelle di questa città.” Il riferimento, spiegato successivamente, va alla delega di Vicesindaca all’Assessora di Pensare Macerata, Federica Curzi, e al PD e a Narciso Ricotta. “Non è una questione rivolta alla persona”, ha precisato Pistarelli mostrando gli Ordini del Giorno in cui lo stesso Ricotta auspicava la riduzione del numero di Assessori, “E’ una questione di coerenza da parte dei gruppi e della Giunta. E non è neppure possibile pensare che problemi profondi possano sparire con il cambio di un Assessore. La politica deve recuperare la propria dignità.”
Fallimento totale, paralisi dell’azione amministrativa, promesse vuote, responsabilità verso la città, gesto di dignità, queste le parole più ripetute durante la conferenza stampa indetta dagli otto Consiglieri PDL di Macerata in cui si attacca senza mezzi termini l’operato di Sindaco e Giunta accusati spesso e volentieri di vendere solo promesse e speranze vuote. “Nel primo bilancio presentato dal Sindaco Carancini”, è intervenuto Pierfrancesco Castiglioni, “per gli investimenti c’erano oltre 6 milioni di euro in fase di previsione e poi solo poco più di due realmente impegnati. E’ la dimostrazione lampante che promettono e mettono in bilancio. Poi tornano indietro perché le loro promesse sono vuote. Sulle opere messe in atto”, ha proseguito Castiglioni, “basta leggere cosa dicono i Revisori dei Conti, un organo di garanzia a cui il Sindaco dovrebbe prestare attenzione”, ed elenca una serie di mutui accesi in passato dalle amministrazioni precedenti e ancora non utilizzati, mutui su cui i Revisori invitano l’Amministrazione ad impiegare le cifre stornate o ad utilizzarle per altri scopi. “Sono gli stessi Revisori a dirvelo”, ha concluso Castiglioni, “Fate!”
Se Pistarelli e Castiglioni investono Sindaco e Giunta da un punto di vista amministrativo, Deborah Pantana, Riccardo Sacchi e Francesco Luciani puntano più il dito sull’aspetto politico, facendo rilevare come il documento del Sindaco che ha chiuso la verifica sia stato firmato solo da 20 Consiglieri su 24, documento che, secondo Deborah Pantana, “dopo tre anni ha prodotto addirittura 14 punti. Ci vuole dignità della politica, serietà”, conclude attaccando il PD sulla questione sanità, affermando che alla conferenza dei Sindaci non c’era neppure un Consigliere Regionale del PD. Sacchi, che si è spinto a citare i renziani del PD sulla presunta bontà della verifica, renziani che si erano mostrati estremamente scettici, ha spronato Carancini ad assumersi le proprie responsabilità. “Lo dico con il cuore in mano. Se hanno i numeri vadano avanti. Sennò basta così.” Concetto reso ancora più chiaro da Luciani che conclude con un “Basta, andatevene” il suo intervento in cui, mutuando dallo scenario nazionale, sottolinea la responsabilità che si è assunto Bersani davanti un PD allo sbando: “E Carancini?”
Gli otto Consiglieri PDL rispediscono inoltre ai vari mittenti l’accusa di aver fino ad ora portato avanti un’opposizione debole. “Abbiamo presentato oltre 70 atti, tra emendamenti e ordini del giorno solo nel 2010, più di 100 sia nel 2011 che nel 2012”, ha affermato Francesco Formentini a cui ha dato subito man forte Debora Pantana quando, interrogata se l’opposizione fosse stata però incapace di proporre una proposta politica davvero forte in grado di rompere la maggioranza, ha risposto: “Dal primo Consiglio Comunale si è visto che erano spaccati”, ha chiarito, “e noi abbiamo continuamente sottolineato questa spaccatura e l’abbiamo portata in evidenza. E oltretutto, non è una proposta politica forte chiedere al Sindaco di risolvere la questione dei rifiuti affrontando di petto i dirigenti SMEA e chiedendo loro una riduzione dei compensi? Questa indecisione costa 158 euro a testa ai cittadini di Macerata, partendo dai neonati.”
Ma se non ci fosse stata la crisi, perché è oggettivo che questo non sia il momento migliore per amministrare e che le risorse a disposizione siano in caduta libera, cosa avrebbe fatto il candidato sindaco Pistarelli se avesse vinto le elezioni? “Avrei puntato in primo luogo ad un accordo con il privato per il grande progetto di Villa Potenza. E’ possibile che i privati vadano bene solo per il centro commerciali di via Mattei? In secondo luogo avrei preso in seria considerazione il credito sportivo e avrei cercato a piene mani di attingere ai fondi europei come hanno fatto Ascoli e Ancona. Un primo cittadino”, ha concluso, “deve muoversi, aprirsi, cercare. Non chiudersi come ha fatto Carancini.”
Alla domanda fatale se si preparano alle elezioni tra due anni oppure prima, Pistarelli allarga le braccia. “Da come si è conclusa la verifica le cose sono peggiorate”, afferma, “ma non possiedo la sfera di cristallo”. Neppure noi. E dunque, con un briciolo di ironia, si accettano scommesse.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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Che belle facce,che bei discorsi,discorrono,discorrono,e discorrono ancora,e’ una vita che discorrono e’ una vita che si lamentano e’ una vita che devono cambiare Macerata,tra una vita di discorsi non riuscirò a vedere nulla.
PER LA SCOMMESSA PROPOSTA DA PISTARELLI IO DICO ” RIMANGONO FINO A FINE MANDATO” , NON CI VUOLE DI SICURO LA SFERA DI CRISTALLO PER CONOSCERE LA RISPOSTA.
Direi che sono stati sin troppo buoni considerando la farsa della verifica che il Pd ha condotto senza alcun rispetto verso la città…. Ma se a governare Macerata fossero questi seduti in questo tavolo cambierebbe qualcosa??? La Pantana e Pistarelli quindi hanno fatto pace??? Magari si sono chiarati ieri guardando le foto in ospedale… Ah mi raccomando le marionette sempre ben in vista sullo sfondo…
Invito l’opposizione ad un atteggiamento di responsabilità politica che ci trovi tutti a difendere la città dando ognuno un contributo costruttivo, senza scivolare in demagogia.
Questa è Macerata, perché vi meravigliate???
Mi autointervisto (tanto non conto nulla, non rappresento nessuno oltre me stesso e dunque mi posso divertire):
1 – Rimarranno fino a fine mandato?
– Quasi. Come nell’ospedale di Macerata, dove non ti fanno fuori ma nemmeno ti guariscono, cadranno volontariamente poco prima della fine del mandato; così potranno essere tutti felici e contenti (loro).
2 – Cosa avrebbe fatto lei?
– Innanzitutto non avrei soddisfatto i capricci della ditta appaltatrice delle piscine, chiedendole invece un serio risarcimento in caso di risoluzione da parte loro; quindi avrei indetto un nuovo bando (risparmiando danari); avrei contemporaneamente richiesto alle aziende debitrici di saldare il loro debito con l’amministrazione, evitando di appesantire le tasche già provate della cittadinanza; avrei potenziato non solo simbolicamente i contributi per le fasce in difficoltà andando a recuperare, per come possibile, i fondi anche dall’abolizione degli incentivi ai dirigenti, nonché dagli stipendi della giunta, nonché da tutti gli altri fondi a disposizione dei vari assessorati. Avrei ridotto sensibilmente il contributo a “Musicultura” ed anche allo “Sferisterio” invocando su queste voci l’intervento dei privati e convertendo i risparmi a sostegno dell’associazionismo culturale e sociale. Infine avrei bloccato varianti e variantine urbanistiche per l’edilizia (già in esubero così com’è), puntando sulla realizzazione dei collegamenti (Mattei-La Pieve, ma anche Valleverde) e sulla riqualificazione residenziale e commerciale del centro storico.
3 – Crede che sarebbe stato rieletto, a fine mandato?
– Sono domande da farsi? Con un simile programma nemmeno mi avrebbero candidato! Ma soprattutto… non ho nessuna intenzione di darmi alla politica! I miei sogni testimoniano abbondantemente che non ne ho nemmeno le capacità.
Mala tempora currunt
Cmq nel fare gli auguri di buon 25 aprile festa della liberazione, lancio l’appello: QUALCUNO CI LIBERI DA QUESTA GIUNTA!!!
Il fatto che la verifica si sia rivelata una buffonata colossale è sotto gli occhi di tutti, e non c’è bisogno di sprecare altre parole sul punto. Così come appare chiaro che, nonostante le feroci guerre interne al PD, la giunta Caran-cotta arriverà al 2015 (salvo situazioni eccezionali, che al momento non è possibile prevedere), perchè nessuno tirerà la corda sino al punto della rottura, che significherebbe andare a casa tutti e in anticipo.
Il problema da decifrare è invece la posizione dell’opposizione, che appare anch’essa molto lacerata e non in grado di intervenire sui problemi cittadini se non per il tramite dell’assise consiliare, ove peraltro capita spesso di vedere spaccature interne al PDL, liti e risse tra esponenti del PDL ed altri membri delle liste di opposizione, nonchè tatticismi di varia natura. E dove comunque i numeri sono a favore del centrosinistra, per cui anche le mozioni e le interrogazioni più fondate restano lettera morta e finiscono per costituire una mera attestazione di presenza.
Non si è capito, a mio avviso, che qualsiasi forza politica che aspiri a prendere la guida della politica cittadina deve e dovrà scendere in mezzo alla città, organizzare incontri nei quartieri, sollevare problematiche specifiche con i diretti interessati, ricercare forme di collegamento continuo con l’opinione pubblica, anche per il tramite dei social network. Dovrà costituire un programma insieme ai cittadini e soprattutto dovrà dare modo a questi di scegliere il prossimo candidato tramite primarie vere e trasparenti.
Sia a destra che a sinistra, infatti, non se ne può più dei “nominati”.
ahahahahahahah….
caro Peppe Bommarito, mi stai battendo in lungo e in largo! La tua battuta sulle “primarie vere e trasparenti” è a dir poco esilarante! ahahahahahahahahahahahahahahah
Pensa: Ricotta riesce ancora a trovare una giustificazione al suo cambio di convinzioni a proposito del numero degli assessori non appena è entrato a farne parte lui (probabilmente ci crede tutti con l’anello al naso…) e tu pensi che siano possibili primarie vere e trasparenti? ahahahahahahahah
è una battuta, ammettilo! Fantastica, fantastica! ahahahahahahahahahahahahah
Dico solo una cosa: Bommarito sindaco, Davoli vice!!!!
Per Filippo
Hai ragione, stavo solo sognando ad occhi aperti e così, senza volerlo, mi sono trovato a scrivere le cose che ho scritto.
Per Tommaso
Pensavo che tu fossi un amico!
Questa volta ho messo la manina verde alla risposta di Peppe…di solito non voto mai! Ma sono un amico Peppe…appunto ti stimo e ti vorrei come sindaco. Lo so’ che non ti vuoi immischiare..come me d’altronde…ma posso sognare anche io?