LA PANTOMIMA DELLA VERIFICA - Concordate con la maggioranza le priorità amministrative, ma il primo cittadino prende tempo sull'ingresso in Giunta di Ricotta e sul nuovo vice-sindaco. All'orizzonte un nuovo gruppo consiliare composto da Comunisti, ex Idv e dal presidente della Commissione Urbanistica con cui è scontro aperto

Il sindaco Romano Carancini in un recente Consiglio comunale
di Matteo Zallocco
Otto obiettivi da raggiungere entro la fine del mandato sono stati concordati da Romano Carancini e dalla sua maggioranza durante la riunione di mercoledì sera in cui il sindaco di Macerata si è confrontato con i segretari di partito e i capigruppo in un clima più sereno rispetto alle precedenti riunioni di una verifica politica-amministrativa che ormai il nostro vocabolario definisce pantomima: rappresentazione scenica muta, affidata esclusivamente all’azione gestuale, talvolta accompagnata da musica o da voci fuori campo (leggi l’articolo). Insomma, uno spettacolo politico poco edificante che ormai dura da parecchi mesi senza un preciso significato e che ora si sta cercando perlomeno di chiudere in modo dignitoso, sebbene l’ingresso in Giunta del capogruppo Pd Narciso Ricotta (lo stesso che aveva chiesto ad alta voce la riduzione degli assessori da otto a sei) vanificherà ogni prospettiva di cambiamento costruttivo.
IL DOCUMENTO DELLA VERIFICA – Otto, dicevamo, sono gli obiettivi da portare a termine: inizio lavori Palazzo Buonaccorsi entro poco tempo; inizio lavori dell’impianto natatorio di Fontescodella; inizio lavori per il ripristino dell’antico orologio nella torre civica; definizione radicale della Partecipata Cemaco; completamento della riforma della struttura burocratica dell’Ente; avvio dei lavori per la realizzazione degli impianti sportivi a Villa Potenza; raggiungimento della soglia di legge della raccolta differenziata; formalizzazione di tutti gli accordi che riguardano la realizzazione della Mattei-Pieve con il decisivo passaggio al Cipe.
A questi si aggiungono alcuni temi politico-amministrativi su cui avviare un confronto con le forze politiche (e magari anche con la città) e che riguardano Partecipate, Centro storico; Casermette; l’ex mattatoio; Giovani e lavoro; Sferisterio; Piano per la mobilità e Servizi sociali.
“La riunione è stata positiva – commenta Carancini – ma la soluzione non sarà immediata”. Quanto al cambio in Giunta tra la neo parlamentare Irene Manzi e Ricotta: “E’ una cosa marginale, quasi irrilevante rispetto al confronto politico in atto. Di sicuro non è il mio pensiero prevalente”.

Luigi Carelli nei banchi del Pd. Ancora per quanto?
LA GUERRA INTERNA – Ma i problemi in seno alla maggioranza restano: Comunisti Italiani e Centro Democratico sono tutt’altro che soddisfatti, loro volevano il taglio di due assessori e continuano a criticare i rapporti tra Giunta e Consiglio. Secondo alcuni si potrebbe arrivare a un nuovo gruppo consiliare composto da Comunisti ed ex Idv che in totale contano quattro consiglieri (Lattanzi, Blanchi, Garufi e Savi) a cui se ne dovrebbe aggiungere un quinto proveniente dal Pd, ossia Luigi Carelli, presidente della Commissione Urbanistica, considerato da Carancini il suo “nemico numero uno”. E sa da una parte lo stesso Carancini starebbe premendo per far uscire Carelli dal Pd, dall’altra il sindaco dovrà fare i conti con un nuovo gruppo consiliare forte e molto critico nei suoi confronti.
IL PIANO C(ASA) – Per questo Carancini, pur non volendo parlare di questo argomento, sta sicuramente pensando a come rafforzare il rapporto con la sua maggioranza consiliare. La bocciatura della “manovra salva bilancio” di fine ottobre pesa ancora come un macigno e le difficoltà in Consiglio sono ancora evidenti, basti vedere cosa è successo martedì (leggi l’articolo) con la bocciatura della delibera sugli stralci del Piano Casa e la guerra aperta con la Commissione Urbanistica.
Ed è proprio per rafforzare i rapporti con la sua maggioranza che Carancini trarrebbe vantaggi dall’ingresso in Giunta di Narciso Ricotta visto che a quel punto entrerebbe in assise un “consigliere amico” (Marco Morresi, primo dei non eletti) e dovrebbe essere accolta la richiesta del “Pd nuovo corso” di nominare capogruppo Romeo Renis. Su questo sta lavorando da diverso tempo il “bodyguard” di Carancini, l’assessore Alferio Canesin, uno degli esponenti principali di questa nuova area denominata “Pd Nuovo Corso” in cui la parola “nuovo” resta ancora di difficile comprensione.

Maurizio Mosca
UN VICE-SINDACO CON COMPENSO DI 1 EURO ALL’ANNO – “Offresi vice-sindaco con: esperienza amministrativa-innamorato di Macerata-autosufficiente-bella presenza-automunito-militesente-disponibilità immediata-vaffanculo pronto. Compenso: euro 1 annuale lordo-no rimborsi spese-no telefono-no premi di produzione”. La battuta arriva oggi tramite Facebook da Maurizio Mosca che dopo l’esperienza con la lista civica Città Viva è uscita dalla scena politica prima delle elezioni del 2010 proprio per i dissidi con Romano Carancini. Mosca era stato indicato come vice sindaco e probabilmente sarebbe stata una presenza forte e positiva in Giunta, ma con Carancini i rapporti si incrinarono durante le primarie del centrosinistra.
MA IL VICE-SINDACO C’E’ GIA’ – La questione vice-sindaco, dunque, seppur non prioritaria continua a tenere banco. In pole position resta Federica Curzi di Pensare Macerata per la quale Massimiliano Bianchini ha chiesto un rafforzamento di deleghe e in particolare quella ai Servizi Sociali, ora in mano a Stefania Monteverde, che a sua volta prenderà la delega alla Cultura, rimasta vacante dopo l’approdo a Roma di Irene Manzi. Tuttavia l’area ex Margherita, che continua ad avere maggior peso all’interno del Pd e rispetto alla quale anche la politica più vecchia potrebbbe effettivamente considerarsi nuova, continua a premere per affidare il ruolo di vice sindaco a Narciso Ricotta. L’impressione è che Carancini voglia posticipare il più a lungo possibile il rimescolamento delle deleghe perchè lui il suo vice-sindaco ce l’ha già e si chiama Stefania Monteverde che in questi anni è stato il suo vero braccio destro. Non sarà nominata lei, ma resterà a tutti gli effetti il vero vice di Carancini.

Stefania Monteverde con gli assessori Curzi e Blunno

Deborah Pantana e Guido Garufi in Commisisone Urbanistica
L’OPPOSIZIONE – “Siamo in piena crisi della Giunta Carancini – scrivono Deborah Pantana e Francesco Luciani, da tempo separati in casa nel gruppo consiliare del Pdl – la maggioranza che ha vinto le elezioni nel 2010 si è frantumata in questi tre anni nelle tante prove di forza che alla fine non hanno né un vincitore e né un vinto. L’unico problema che si è posto il Sindaco in questi anni è stato quello di dimostrare chi aveva il timone del comando della città mentre non si è curato del governo del suo territorio, che è cosa ben diversa. Macerata è stata lasciata allo sbando totale, i tanti problemi irrisolti della precedente amministrazione si sono cronicizzati, ormai noi cittadini siamo nella speranza che presto cambi qualcosa, ma purtroppo all’orizzonte non c’è ancora una luce. Cosa dovrebbe fare il Sindaco di Macerata? Fare un passo indietro, perché non è più possibile andare avanti così senza che nulla venga fatto, queste continue prove di forza hanno messo in ginocchio Macerata. Forse politicamente è riuscito a mettere fuori dai giochi la corrente repubblicana del suo partito (il riferimento è a Pambianchi, Compagnucci e Perticarari, ndr), è riuscito a far eleggere una deputata, ma questo non serve all’economia reale delle famiglie maceratesi. Tutto è fermo: i lavori pubblici, il piano casa che non fa rientrare gli introiti già spesi, relativi agli oneri di urbanizzazione; per non parlare poi della situazione incontrollata delle aziende partecipate, della desertificazione del centro storico e dell’aumento delle nuove povertà. Non si può solo pensare a sostituire assessori, a scambiare le poltrone e gli incarichi non è questa la politica che vogliamo per la nostra città. Poi vediamo che oggi il consigliere Ricotta pur di entrare in giunta rinnega di aver votato un emendamento in cui si chiedeva una seria riduzione dei costi della politica individuando proprio nella diminuzione del numero degli assessori, da otto a sei, un’importante segnale che poteva andare nella direzione di risanamento dell’emergenza deficit del nostro bilancio, che non dimentichiamolo si è creata dopo la presentazione del decreto ingiuntivo da parte del Cosmari. Per non parlare poi, dei famosi elenchi degli incarichi erogati in questi anni nelle aziende partecipate del Comune di Macerata, che non vengono mai esaminati dalla seconda commissione presieduta dal consigliere Netti. Su questo, infatti, chiederemo una specifica commissione d’inchiesta.In conclusione, nel momento in cui il Sindaco ieri ha ritirato gli emendamenti presentati, per timore che continuasse ad andare sotto nelle votazioni, non si è reso conto di aver perso la sua amministrazione e di conseguenza anche il suo ruolo di primo cittadino”.
Gli altri articoli
L’URBANISTICA INFIAMMA IL CONSIGLIO – Non passa la delibera proposta dalla Commissione Ambiente sugli stralci del Piano casa. In assise volano parole grosse tra i consiglieri e alla fine è tutto da rifare da capo
MACERATA – Sono ben 16 i punti di disaccordo tra Giunta e Commissione Ambiente. Domani la votazione. Il sindaco risponde all’interrogazione della D’Alessandro su palazzo Legato – Filati: “Mancano l’agibilità e gli allacci alle utenze”
MACERATA – Il sindaco di ritorno da Mosca dovrà decidere il suo vice: Ricotta (pressochè certo il suo ingresso in Giunta) o una donna? Spunta il nome di Renis come capogruppo Pd
MACERATA – L’ex sindaco ha convocato diversi esponenti del partito per analizzare la situazione nazionale e locale
MACERATA – La giovane renziana ribadisce la sua posizione: “In questa fase ci vuole coerenza, noi siamo per la riduzione degli assessori”. Il comitato per Matteo Renzi riflette sulle politiche in un incontro all’hotel Claudiani
MACERATA SOTTO VERIFICA – Il rimpasto di Giunta discusso da mesi si sta concretizzando: a Blunno andrebbe la delega ai Servizi sociali e la Monteverde erediterebbe la cultura da Irene Manzi. C’è anche chi ha proposto la renziana Alessia Scoccianti. Ma il quadro non piace al leader di Pensare Macerata: “Il vice sindaco non ci interessa, martedì in un’assemblea pubblica decideremo se e come rimanere in coalizione”
MACERATA E I NODI DELL’URBANISTICA – La doppia delibera sugli stralci del Piano Casa riaccende il conflitto in maggioranza. Visioni discordanti anche sulle Casermette. Il leader di Centro Democratico attacca: “Operazione di tipo lobbistico per un grosso supermercato”
Insomma, prendendo spunto da Ennio Flaiano, la situazione politica a Macerata è grave, ma non è seria.
Quanto al Vice Sindaco, io appoggio in pieno, e non lo dico a titolo di battuta, l’autocandidatura di Maurizio Mosca.
Poche idee, spesso confuse….
Perchè il Sindaco si ostina a perseguire per una strada che non porterà da nessuna parte?
Se, come dice, vuole il bene della città ha un’unica opzione possibile: dimissioni e voto…
Ogni altra strada porta solo ad una palude, di pastine e minestrine politiche varie, che danneggerà solo Macerata
“non cominciare ciò che non sei capace di finire” (topolino apprendista stregone – Walt Disney 1975).
L’unico obiettivo dei maceratesi è… MANDARVI TUTTI A CASA!!!!
8 punti… Come Bersani!
che squallore…8 punti per iniziare qualcosa..ma scusate in questi anni che avete fatto?
Che dire ? Povera Macerata, depredata e relitta, in mano a brutte facce che non sanno fare altro che pensare ai loro benefici anziché a quelli della cittadinanza….
A parte l’ ottima offerta del sig. Mosca, un volto franco e aperto, una speranza di rinnovamento, una volonta’ di rilancio, per il resto, essendo Pasqua, asteniamoci da ogni altro commento…
Troppi obiettivi per fotografare una situazione politico-amministrativa disastrosa ed insopportabile!
Di insopportabile ci sono questi commenti all’unisono che nessuno più legge. Abbiamo capito che siete contro Carancini; avete ridotto questa iniziativa giornalistica, meritevole di attenzione, in un blog di continui insulti alla Giunta e sempre da parte degli stessi personaggi. Ma non basta ? Non sapete dire altro che dimissioni.
@ Carlo Magno
Sembra evidente che lei sia un supporter dell’attuale Amministrazione comunale.
E fa benissimo a fare il “partigiano” e cercare di difendere l’operato del Sindaco & Giunta.
Però, se si va nel dettaglio, negli ultimi 3 anni il gigante ha partorito un misero malaticcio topolino (spesso aiutato dal forcipe della finta opposizione)….
Per essere più chiaro: prendiamo una promessa, tra le tante….
Io non vorrei ancora ricordare la promessa (oramai oltre 8 mesi orsono) in cui il Sindaco, ad un assemblea pubblica all’aula magna di Ragioneria, ci aveva messo la faccia sulle piscine asserendo che entro 40 giorni tutto si sarebbe risolto….
Poichè i giorni sono diventati oltre 250 e sembrerebbe non essersi risolto praticamente nulla ritengo che il Sindaco debba essere conseguente e andarsene a casa…. E’ troppo difficile da capire??
è ormai evidente a tutti che i politicanti vuoi di destra vuoi di sinistra sono giunti alla stazione e devono scendere dal treno definitivamente per il bene del paese.
Siamo supertassati ed abbiamo, a dir poco, dei servizi scadenti. Basta guardarsi intorno e confrontarci con i paesi d’oltralpe per constatare la nostra arretratezza economica e di qualità della vita.
A voi che continuate a sostenerli per convenienza personale dovreste prendere atto che non c’è più trippa per i gatti e che non sarà più accettabile trarne profitto come avete sempre fatto.
Politicanti ed accoliti sono come il lupo che perde il pelo e non il vizio, per cui l’unico modo per liberarcene è quello di non votarli più.
@ CERASI
Il contratto per le piscine è una eredità della vecchia giunta come tante altre “rogne”. Non ha mai pensato che in quel contratto ci sia qualcosa di sbagliato che ha messo in difficoltà l’esecuzione dell’opera? Lei, che è sempre infornato su tutto, dovrebbe conoscere anche questa vicenda.
Il mio intervento aveva lo scopo di mettere in rilievo il fatto che chi interviene in queste pagine sono gli stessi utenti e sanno solo dire dimissioni senza conoscere quali sono le reali problematiche. Criticare a prescindere!!!
A Macerata, nonostante tutto, si vive bene.
Cosa volete di più?
Andate a vivere a Milano dove ha governato il centro-destra. Oppure nella Roma di Alemanno.
Andate, andate, poi commentate. Con nome e cognome però.
@ Carlo Magno
Proprio perchè le piscine erano una eredità pesante della passata amministrazione (come tante altre “rogne” lasciate ai successori, come dice lei) un atteggiamento accorto e responsabile sarebbe stato preferibile risspetto ad un “mi lodo e mi sbrodo”….
Inoltre c’è da ricordare (ma il popolo italiano scorda molto facilmente: se il popolo italiano avesse più memoria bisnonno Silvio, dopo le balle del 1994 e le mille promesse non mantenute, ora sarebbe nella discarica politica della memoria) che l’attuale Sindaco, precedentemente, era Capogruppo quindi rispetto ad un “semplice” Consigliere avrebbe dovuto essere più informato e più al di dentro delle “rogne” e pertanto, sulle piscine (ma non solo) avrebbe dovuto avere un atteggiamento più prudente, molto più prudente…
Invece si è “sbracato” e quindi, politicamente, dovrebbe trarne le dovute conclusioni: poichè ha venduto l’orso prima di averlo catturato e poichè ha detto che sulle piscine ci si giocava tutto ora è innegabile che, al gioco, ha drammaticamente e pesantemente perso.
Pertanto dovrebbe scollarsi dalla poltrona e tonare a fare il privato cittadino.
Per quanto riguarda le problematiche sono molte, alcune conosciute altre riservate, ma se si tirano le somme il risultato è ampiamente negativo.
@ giuseppe matteucci
se facciamo il gioco sterile del “da qualche parte è sempre peggio che qui” si giustifica qualsiasi posizione/idea/progetto/situazione….
Certo che a Macerata, complessivamente, si vive meglio che a Roma o Milano…
Ma a Roma o Miolano si vive sicuramente meglio che Baghdad o in un qualsiasi quartiere depresso e pericoloso di una qualsiasi grande città….
Signor GIUSEPPE MATTEUCCI, complimenti per le sue parole tanto necessarie in questi dibattiti:
“Andate, andate poi commentate. Con nome e cognome però.
Certo che il paragone tra Macerata e Milano o Roma calza alla perfezione, infatti gli abitanti sono gli stessi.
Cari signori forse non vi siete accorti che nel maceratese le colline sono state disboscate così da rendere il territorio instabile? Non vi siete accorti che i servizi invece di migliorare stanno peggiorando? Non vi siete accorti che le strade sono pietose? mi fermo qui per non annoiarvi.
Scusate,ma chi dovrebbe paragonare o commentare?I maceratesi ???Ma perche’ esistono ancora???ogni volta che esco di casa(abito in centro,non storico)mi sembra di stare all’estero,in quale paese non lo so,so solo che non sento più parlare il nostro dialetto,ne tanto meno l’italiano……….