di Matteo Zallocco
Tutto tace in seno alla verifica politico-amministrativa in atto da diversi mesi tra le forze di centrosinistra che governano il Comune di Macerata. Ma anche questa volta in cima alla lista dei pensieri del Pd sembra esserci il rimpasto di Giunta. E così più che sui progetti e sulle idee per Macerata, su come accelerare l’attività amministrativa della Giunta Carancini che appare piuttosto bloccata (anche se il sindaco continua a ritenere che così non è), si sta pensando a chi sostituirà il vice sindaco Irene Manzi, certa dell’elezione in Parlamento dopo la vittoria delle Primarie.
L’intenzione del Partito Democratico sembra essere quella di inserire in Giunta Narciso Ricotta, attualmente capogruppo in Consiglio comunale. Nell’eventualità bisognerà anche decidere se il vice-sindaco sarà lui o se verrà dato maggior peso alla lista civica Pensare Macerata con l’attuale assessore Federica Curzi che diverrebbe il vice di Carancini, pur non essendo escluse altre possibilità. Certo è che il Pd, in questa fase, è anche preoccupato di tener buono Massimiliano Bianchini, leader di Pensare Macerata, che da diversi mesi sta avanzando molte critiche sull’operato della Giunta Carancini e dello stesso Pd. Tuttavia, la nomina a vice sindaco della Curzi, apparirebbe solo un contentino se non cambieranno le deleghe e non aumenterà il peso specifico in Giunta di Pensare Macerata; peso attualmente molto basso. C’è “in palio” anche la delega alla cultura che lascerà libera la Manzi e che per dieci anni è stata in mano allo stesso Bianchini.
Ma la decisioni anche questa volta le prenderanno il Pd e il sindaco Carancini. In questi ultimi tempi – grazie anche all’attività di mediazione del consigliere regionale Angelo Sciapichetti e del nuovo segretario Paolo Micozzi – il sindaco si è riavvicinato al suo capogruppo Narciso Ricotta e l’ingresso di quest’ultimo in Giunta non sarebbe più ostacolato dal primo cittadino. D’altronde Carancini in questo momento deve valutare bene la composizione della sua maggioranza consiliare visto che sembrano irreparabili i dissidi con i consiglieri dei Comunisti Italiani Michele Lattanzi e Stefano Blanchi e con gli ex Idv Guido Garufi e Alessandro Savi, recentemente approdati al Centro Democratico di Donadi.
L’ingresso in Giunta di Ricotta potrebbe così portare ad un gruppo consiliare del Pd più controllabile: Andrea Netti diventerebbe capogruppo ed entrerebbe in Consiglio Marco Morresi, uno dei fedelissimi di Carancini. La riconciliazione tra Romano Carancini e Narciso Ricotta (e il conseguente, sperato consolidamento della maggioranza) sarebbe così il vero risultato della verifica. Ma questo i diretti interessati lo negheranno sempre, l’importante è che la strada che collega Piazza della Libertà e via Spalato, rispettivamente quartier generale di Carancini e del Pd, venga definitivamente asfaltata. Le buche rischierebbero di far cadere tutti.
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Io faccio la proposta intelligente: TAMARA MORONI ALLA CULTURA!!!
Tanto quella sedia è scomoda e nessuno è in grado di rivestirla…
umiltà e competenza una volta la politica la mostri!!!!
SI’, DOVE E’ ANDATA TAMARA MORONI, UNA FIRMA ACUTA DI CRONACHE MACERATESI?
IL GATTO E LA VOLPE
http://www.youtube.com/watch?v=AhjMXbKDyy8
Ma Ricotta non voleva diminuire gli assessori? Allora è semplice, la Manzi non viene sostituita e Ricotta sarà accontentato ed il Comune risparmierà.
Questa verifica sembra più un circolo vizioso in cui tutti cercano di curare i propri interessi…
Un circolo vizioso?….Anzi potrebbe, questa verifica, essere paragonata ad una tematica politica minore, quasi una rotonda (come, ad esempio, quella dei Cappuccini) e relativi interessi terreni attorno…
Ed in questo gioco del vedo-non-vedo e del verifico-ma-poco-e-solo-a-parole probabilmente potrebbe anche rientrarci l’ormai semestrale patetica querelle delle piscine e piccoli aggiustamenti perchè nessuno venga lasciato indietro…
Si potrebbe pertanto definire questa verifica (che di verifica politica ha molto poco) una specie di Pax Agricola Adriana: i nemici di ieri diventano amici, dei campi di patate improvvisamente si trasformano in oro, qualche grossa cambiale politica comincia ad essere pagata, una storia mai nata (che dicevano nuova… nuova si, ma solo a parole) diventa cenere…Ed ai più perplessi verrà lanciato un osso.
Poichè, da oltre 30 anni, c’è un accordo tacito per cui si fa tutto ed il contrario di tutto e si dice tutto ed il contrario di tutto ecco che, ancora una volta, la Pax Adriana continua a fondersi perfettamente con la Silenziosa Graziana per cui fingono di scannarsi, la mattina, per poi andare tutti a cena (tutti, anche chi teoricamente dovrebbe sedere in minoranza) la sera.
Questo teatrino parrocchiale, da ultimi sgoccioli dell’impero, assomiglia sempre di più ad un caravanserraglio di serie B, ad una pessima copia di Salò o le 120 giornate di Sodoma e Gomorra.
Come gattopardi qui fingono che tutto cambia affinchè nulla cambi: chissà se gli utili idioti, che ad ogni elezione vanno a caccia di voti e poi siedono silenti di fianco a loro [[[e che si sono bevuti (negli ultimi 15 anni) di tutto e di più finalmente]]], finalmente si toglieranno le fettone (spesse almeno 4 dita) di prosciutto politico dagli occhi e dimostreranno di avere una spina dorsale, smettendo di fare i burattini per un misero riscaldato piatto politico di lenticchie….
Se la notizia risulterà vera, allora essa costituirà la formalizzazione della già avvenuta sovrapposizione tra la “vecchia storia” e la “nuova storia”.
Chiudere la crisi? Come se il consigliere Ricotta rappresenta i cosiddetti dissidenti della maggioranza di centro sinistra. Tutt’altro è stato sempre in appoggio a Carancini, quindi la sostituzione della Manzi con Ricotta credo che risolva ben poco. Detto questo, confesso candidamente che a tuttoggi non ho capito bene in cosa consiste la contestazione dei “dissidenti”verso Carancini.
…….tra i 2 litiganti il terzo gode(la Manzi), che ha vinto il primo biglietto della lotteria dell’Epifania e che andrà a ritirare direttamente a Roma, proprio lei che doveva essere sgambettata e sicuramente avrà pensato e detto arrivederci e grazie.