di Alessandra Pierini
Il dibattito politico, dopo le ultime elezioni, è ancora molto intenso e la situazione del governo del Paese è tutt’altro che definita. Intanto a Macerata sono iniziate le prime manovre in vista di un anno importante per il capoluogo, il 2015 quando si andrà alle urne per rinnovare il consiglio comunale e quello regionale.
All’interno del Pd, primo partito di maggioranza, non vi è ormai alcun dubbio sul fatto che Romano Carancini arriverà alla fine del suo mandato, e in questo sarà d’aiuto la nomina ad assessore del capogruppo Narciso Ricotta, sempre più vicina. Dopo la batosta del Pd alle politiche e il sorprendente risultato del Movimento Cinque Stelle, però, c’è chi comincia a pensare seriamente al futuro e inaspettatamente non è un componente del direttivo o una figura chiave del partito ma qualcuno che da più di due anni se ne sta in finestra, l’ex sindaco Giorgio Meschini.
Tornato a fare l’ingegnere subito dopo la fine del suo mandato, in questi giorni Meschini, che aveva già dato un segnale forte della sua presenza quando annunciò la sua candidatura alle primarie nazionali del Pd (leggi l’articolo) sfidando Pierluigi Bersani, sembra aver ripensato al suo ruolo. Ieri sera ha convocato oltre al segretario comunale del partito Paolo Micozzi, gli ex assessori Stefano Di Pietro e Mauro Compagnucci, il consigliere regionale Angelo Sciapichetti, il capogruppo Narciso Ricotta, il presidente del consiglio Romano Mari, i consiglieri Ulderico Orazi, Daniele Staffolani e Maurizio Romoli e per finire Maurizio Natali e Renato Perticarari per analizzare i risultati elettorali e riflettere su come porre le basi per l’atteso 2015.
Da parte sua Meschini nega di voler rientrare attivamente in politica: «Sto benissimo senza – e minimizza – non si può fare una cena tra vecchi amici? ». Eppure c’è chi assicura che l’ex sindaco abbia proposto una sua ridiscesa in politica, magari per un rinnovamento della segreteria provinciale, in vista dei prossimi impegni del Pd.
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ahahhahaa siamo alla FARSA!!!
siccome de danni n’ha fatti pochi…
Non lo avevano accontentato con la presidenza della Croce Verde srl?????
Fossi un militante del PD, mi preoccuperei seriamente.
Roba da non crederci. Ci vuole una faccia di bronzo. Ma un pò di voglia di lavorare no?
“voglia de lavora’ salteme addosso”.. speriamo che i nuovi volti del PD non siano così ingenui dal prenderlo nel direttivo.. se così fosse… il PD nelle prossime votazioni non sarà più il mio preferito!
Un po’ di raccolta differenziata non farebbe proprio male per Macerata!
No-oooo! No-oooo! Basta!!! Ma possibile che sta gente non si renda minimamente conto di cosa stia accadendo? Si mettano da parte… Basta! Hanno avuto la loro occasione e l’hanno miseramente FALLITA! Ma perchè vogliono continuare a distruggere il PD? Ma ci godono così tanto a veder vincere Grillo e Berlusconi?
Ma la notizia era di carnevale ed è venuta fuori in quaresima????
Meschini con Macerata ha proprio un curioso rapporto: prima l’ha pressochè uccisa con cinque anni di Consiglio regionale e dieci anni da sindaco. Poi l’ha quasi seppellita con la presidenza delle pompe funebri della Croce Verde. Adesso scopiramo che vuole uccidere definitivamente Macerata! Lo slogan della ridiscesa in campo potrebbe essere: “Con il PD e Meschini: dalla culla alla tomba!”.
Se fosse vero, un caso classico da manuale con il quale può essere dimostrata la dissociazione tra Politica e Realtà che soprattutto oggigiorno affligge tanti politici nazionali ed anche locali. Sei stato consigliere regionale; due volte sindaco di Macerata con risultati, diciamo, discutibili se vogliamo usare un eufemismo ed adesso provi ancora a cercare qualche strapuntino dove appoggiare le terga! Bah! Dice il nostro “sono tornato a fare l’Ingegnere…” Giusto una curiosità di cittadino: Ingegnere come? Come libero professionista? Come dipendente di qualche ente pubblico? All’interno di una azienda privata ecc…
Il problema vero per la città di Macerata non è tanto Giorgio Meschini, che ormai politicamente è improponibile. Ormai può candidarsi solo a fare il segretario nazionale del PD.
Il problema vero è la foto di gruppo, il problema vero è costituito da quel comitato politico-affaristico di marca PD che nel decennio meschiniano ha letteralmente rovinato Macerata e che adesso, fatto ormai fuori l’ing. Spuri dall’Ufficio Tecnico (uno dei pegni che Romano Carancini ha dovuto pagare ai suoi amici-nemici per far passare il suo tanto agognato polo natatorio), si sta riorganizzando per riprendere a gestire in prima persona i vecchi affari rimasti in sospeso (Valleverde e via Trento, per esempio) e i nuovi che, sia pure in una situazione economica nel frattempo divenuta terribile, potranno presentarsi (in primis, le Casermette).
Con Carancini ormai rientrato del tutto nei ranghi, e con Ricotta che presto entrerà in Giunta per normalizzare e controllare, oltre che per sponsorizzarsi, il giochino sembra fatto. I nostri “amici”, per adesso (per non sbagliare) equamente posizionati tra i renziani ed i bersaniani, stanno rimettendo le mani su Macerata.
Con buona pace degli interessi della città e della sincera volontà di rinnovamento di una base del PD che rimane sostanzialmente pulita e vorrebbe un vero rinnovamento.
Vogliono un vero rinnovamento? E allora tirino fuori gli attributi e minaccino la secessione. SI puntino, vengano in piazza a protestare come facevano i loro padri sessant’anni fa. La finiscano di “borgheseggiare”, risultando vecchi prima che adulti. “O Dio o mammona”, recita il Vangelo: mammona sono i soldi. Anche i non credenti del pd dovrebbero concordare su questo aspetto: i credenti guardando a Dio nell’uomo, i non credenti guardando direttamente all’uomo. E dopo, forse, ci crederemo che volevano cambiare le cose.
un nome ed un viso nuovo!
I soliti scheletri nell’armadio…
Alcuni di questi noti compagni di merende, responsabili della disastrosa cementificazione del territorio maceratese,dovrebbero invece rispondere direttamente di tasca loro per i danni provocati alla collettivita’. Hanno massacrato il quartiere di S. Lucia, il quartiere di piazza Pizzarello, il centro storico , e poi……il declino di Macerata e’ sotto gli occhi di tutti ! Cementificate gente, cementificate ancora.
Parole sante stellone. Non fidatevi delle sigle o di chi si rifugia dietro falese promesse di rinnovamento. I non-galantuomini sanno mimetizzarsi e trasformarsi in qualsiasi cosa pur di rimanere a galla. A Macerata più che altrove sono sempre tutti pronti a sbranarsi tra di loro, ma sono sempre uniti nello speculare.
Noi dobbiamo andarcene cosa facciamo fanno tutto gli altri ( o sempre gli stessi).. chi sa perché … Davoli ti aspetto per la protesta d’arte non violenta, forse è ora?
….propongo di cancellare la parola “limite” dal vocabolario italiano….!