di Alessandra Pierini
E’ stata rinnegata come un figlio illegittimo la delibera della discordia sugli stralci del Piano casa presentata dalla Commissione Ambiente che ha ottenuto solo i due voti favorevoli dei Comunisti Italiani Michele Lattanzi e Stefano Blanchi. Già ieri le tensioni e le minacce all’equilibrio dei singoli gruppi si erano evidenziate (leggi l’articolo) ma oggi è proprio il caso di dire che sono esplose in un clima carico di elettricità.
Di certo la dialettica e la retorica non sono entrate in aula e in questa seduta che il consigliere Giorgio Ballesi ha definito “una pantomima”, questa volta, non si sono evitati attacchi personali e le allusioni, di solito molto usate nell’assise cittadina, hanno lasciato il passo a precise accuse corredate di nomi e cognomi.
Il sindaco Romano Carancini, dopo la bocciatura (con le astensioni di Luigi Carelli del Pd, Guido Garufi e Alessandro Savi di Centro Democratico, Michele Lattanzi e Stefano Blanchi dei Comunisti Italiani) del primo emendamento che lo ha visto come firmatario accanto al suo capogruppo, e futuro assessore, Narciso Ricotta, si è visto costretto a ritirare tutti gli altri che aveva presentato, per poi dichiarare: «Dopo la votazione si è capito che questa delibera era un’imboscata di una parte della Commissione Ambiente, trasversale e ben identificata, che da tre anni lavora per mettere in difficoltà l’amministrazione. Se tutto questo deve portare alla sfiducia del Sindaco o all’uscita di qualche forza dalla maggioranza va bene, ma si abbia il coraggio di farlo».
Tanti gli attacchi personali nel corso della discussione. Claudio Carbonari dei Fratelli d’Italia e Ivano Tacconi dell’Udc si sono dati reciprocamente dei “fascisti” dopo che Carbonari aveva definito vergognoso un intervento del decano dei consiglieri; il sindaco ha affrontato frontalmente Carelli richiamandolo all’ordine («Se non ti interessa il mio intervento puoi anche andare nelle salette dove giochi normalmente a nascondino») e ancora Massimo Pizzchini dell’Udc che si è detto stupito di Claudio Carbonari, Deborah Pantana e Guido Garufi («Mi fa arrabbiare il loro atteggiamento inconcludente per cui hanno votato questa delibera in Commissione e ora la respingono») e ancora Guido Garufi che se l’è presa con Pierpaolo Tartabini di Sinistra per Macerata colpevole di aver dichiarato che la Commissione Ambiente non è rappresentativa dell’effettiva maggioranza. «Stigmatizzo quanto detto dal consigliere Tartabini – ha tuonato Garufi, lasciando da parte i termini filosofici – che mi risulta si rechi spesso all’Ufficio tecnico, dimostrando che l’Urbanistica è aperta a tutti. Non ci stai tu in Commissione – ha concluso – che ci volevi stare ma io ti ho fregato il posto».
Le civiche Comitato Menghi e Ballesi, Macerata è nel cuore e Lista Conti hanno annunciato la loro uscita dall’aula durante la votazione: «Vogliamo dare un segnale – ha annunciato a nome di tutti Anna Menghi – la cosa più assurda che abbiamo sentito dire in questi giorni è stata pronunciata sia dall’ex assessore all’Urbanistica Mauro Compagnucci sia dal sindaco Carancini che hanno fatto presente che hanno la consapevolezza che questa delibera probabilmente non servirà a niente. Non ci fate perdere tempo, risolvetevi i vostri problemi nelle sedi opportune e non in consigli e commissioni. Con questa delibera avete perso un’occasione per riflettere su quanti appartamenti invenduti ci sono e sulla necessità di recuperare l’esistente prima di continuare a consumare territorio». Ha insistito Giorgio Ballesi: «L’astensione è un atto che devo a me stesso perchè non è vero che non ci si deve vergognare. Per la pantomima recitata oggi in quest’aula, credo che oggi ognuno di noi si debba vergognare».
E a scoraggiare definitivamente quei pochi indecisi rimasti, mentre qualcuno suggeriva con insistenza di far mancare il numero legale, ci ha pensato il segretario Antonio Le Donne che ha precisato: «Intendo ricordare ai consiglieri che vogliono votare favorevolmente la delibera sulla quale abbiamo espresso un parere tecnico negativo di non conformità con la legge che dovranno motivare adeguatamente la loro posizione nella delibera».
E’ così che l’atto, sul quale il confronto serrato va avanti da settimane, è rimasto senza padre e madre. L’opposizione, esclusa l’Udc, è uscita dall’aula e dalla maggioranza le mani si sono alzate solo per esprimere il voto contrario, ad eccezione di Lattanzi e Blanchi.
Dai banchi dell’opposizione invece, in molti hanno esultato: «Si è ufficialmente aperta la crisi in maggioranza». Bisognerà vedere se il matrimonio con Narciso Ricotta, per il quale la “dote” sarà discussa in una riunione riservata a pochi domani pomeriggio, potrà fare il miracolo in maggioranza.
(foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
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Volti, situazioni, parole da far venire voglia di andare via da Macerata……. Penosi, davvero
Vedervi in TV mi ha fatto veramente capire chi o meglio cosa siete e cosa fate .
Alla prossima elezione scomparirete tutti
La migliore di tutte, da applausi in piedi a scena aperta, da apoteosi, da urla e svenimento è Carbonari che da del fascista a Tacconi..
Da oscar, per una rappresentazione che meriterebbe di essere scolpita, a caratteri cubitali, sulla facciata del Comune: Carbonari che da del fascista ad un altro consigliere.. Grandioso, assolutamente da ricordare ai nipoti e pronipoti…
Ancora mi sbatacchio per terra dalle risate….
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Per il resto cosa dire: la Maggioranza ha sparato sulla Corce Rossa.
Carancini dimostrti di avere la spina dorsale e si dimetta, non tegna artificialmente in vita una maggioranza che non esiste più da anni, stacchi la spina…
I maceratesi ringrazierebbero….
HAHHAAH PENSA CHE DISPIACERE PER I MACERATESI SE VANNO A CASA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
…vedendo le foto e l’espressione dei presenti mi auguro solamente che i maceratesi la prossima volta non commetano lo stesso errore…
tranquilli!!! Sembra ci sia una straordinaria aria di RINNOVAMENTO !!
Un politico di primo pelo (!!!!) sostituirà Irene Manzi non avendo la minima competenza su politiche sociali e cultura. La Nuova Storia si trasforma lentamente nella peggiore delle vecchie storie, dove gli equilibri interni di partito hanno sempre il predominio sugli interessi dei cittadini.
Avete fato quasi tutto, vi manca solo di mettere Carelli all’urbanistica così ci costruisce qualche palazzo ai Giardini Diaz.
Saranno ormai tre anni che la bravissima Alessandra Pierini racconta questi consigli comunali raccontando sempre gli scontri tra amministrazione e maggioranza e amministrazione e commissione urbanistica sottolinenado poi l’inutilità di molti di questi consigli comunali…. Qua a quanto pare nulla cambia, per quanto tempo bisogna continuare ad assistere a certi spettacoli??? Non dovrebbe essere ormai chiaro che questo tipo di politica fatta di personalismi e interessi ha stufato tutti i cittadini? Non è ora che i cittadini entrino in questi consigli comunali per esprimere il loro dissenso verso chi li rappresenta?
Al di la dell’oggetto del contendere che onestamente dimostra l’incapacità e l’impreparazione dei consiglieri tutti e dell’amministrazione nella gestione della cosa pubblica, considerando che le Leggi dello Stato definiscono chiaramente i rispettivi commpiti istituzionali (mi riferisco alle competenze del Consiglio e della Giunta), devo sottolineare l’aspetto grave definibile come “ambiguità” pericolosa per il comportamento di acuni Consiglieri. Mi spiego meglio. E’ evidente che vi siano più meno larghi settori della maggioranza in netto contrasto con la politica dell’amministrazione, contrasto che si è manifestato sin dall’inizio di questa legislatura e che ha di fatto ingessato l’azione amministrativa, qui sta la “pericolosità” dei comportamenti di alcuni consiglieri e a cui mi riferivo prima, perché ha provocato e provoca ricadute negative sulla Città. Infatti, non è comprensibile come mai alcuni consiglieri di maggioranza si pongano in rotta di collisione con la Giunta rimanendo in maggioranza, è questa l’ambiguità di cui parlo. Non discuto sulla legittimità o sulle ragioni del dissenso di questi consiglieri, vorrei invece porre l’accento sul perché gli stessi consiglieri rimangano ancora nella maggioranza. Credo che in qesta domanda vi sia il nodo cruciale della questione. Infatti mi viene spontaneo commentare: si rimane in maggioranza e quindi al governo della Città, per perseguire alcuni interessi? Credo sia auspicabile che detti dissensi diano luogo a comportamenti più coerenti, ma questo auspicio so già che rimarrà tale, daltronde a Macerata, che io ricordi, vi è stata sempre una, diciamo benevolmente, scarsa trasparenza e coerenza politica.
Che immensa ed infinita tristezza leggere questo articolo…..dov’è finita la dignità?
La quasi Giunta Caran-cotta è già quasi cotta!!!
Che occasione persa non aver mandato Carancini a Montecitorio!
Le foto pubblicate e il resoconto della seduta fanno solo tristezza e fa rimpiangere il “mitico” consigliere degli anni 50, Sesto lu Carbona’, che voleva costruire la scuola giù la Pace con il deficit di bilancio.
Riusciranno i nostri eroi caseari a sfornare finalmente per la S. Pasqua una pizza di ricotta?
In questa sala bellissima del consiglio metterei delle poltrone e gnoccche a volontà (casino x casino!) e tutti i fotografati a discutere al palazzetto, all’ex upim o al terminal. Sicuramente quest’ultimi verrebbero subito riqualificati. 🙂 🙂 🙂 🙂
Il segretario del PD Paolo Micozzi è un extraterrestre ???????????????????
Perchè mi pare che non vede ,non sente ,non parla …………………e non interviene !!!!!!!!!!!!!!!!
OGGI ABBIAMO AVUTO un altra CONFERMA di ” FAIDE POLITICHE ” interne al PD da quando Carancini è stato eletto sindaco ,
quindi avete sbagliato le primarie ………..
forse con un sindaco di nome Ricotta e un assessore all’ urbanistica di nome Carelli le cose sarebbero andate meglio e la citta’ si sarebbe risvegliata dal coma irreversibile diagnosticato gia’ qualche anno ???????
Non so se vado fuori tema, ma mi viene da segnalare qui questo:
http://www.huffingtonpost.it/nicola-mirenzi/che-povera-patria-quella-che-se-la-prende-con-battiato_b_2959175.html
a Massimo Giorgi, mi dispiace molto per Battiato, forse se avesse usato la parola maiali,come nella canzone, visto che comunque il potere e’ degli uomini, avrebbe ricevuto piu’ consensi.
Comunque penso che ci sia un grande bisogno di un modus vivendi impostato sulla sobrieta’ e correttezza anche verbale, ci si dimentica che siamo ancora molti i cittadini onesti che meritano
rappresentanti politici oltre che corretti, anche rispettosi di coloro che li votano e di conseguenza li seguono, ascoltandoli. Penso che in questo senso Matteo Renzi sia stato un grande esempio di
semplicita’ correttezza e assoluta sobrieta’, Ha dimostrato un grande equilibrio, anche la sera in cui ha pronunciato il discorso dopo le primarie parlando appunto della sconfitta (si fa per dire) con un grande rispetto nei confronti di chi lo ascoltava. i politici dovrebbero veramente pernderlo come esempio.
Sceneggiate di stampo democristiano. Poi, tutti a tavola: c’è lo magnà pe’ la panza e c’è lo magnà pe’ la serpa.
@afrodite79:
rispetto la tua divina opinione sul Renzi, o dea dell’amore, anche se non la condivido, perché penso che il Renzi più in là del ruolo, già da lui giocato, di buona spalla per Bersani nel rito autoerotico delle primarie 2012, non possa proprio andare (ma magari mi sbaglio).
Comunque, se gli altri politici vogliono prendere Renzi come esempio ( e tra l’altro mi pare che l’abbiano già fatto in molti), facciano pure, c’è massima libertà sulla scelta dei mezzi per andare a casa.
Vorrei precisare che Massimo Pizzichini ha fatto un’affermazione non vera: la sottoscritta non ha votato la delibera in commissione; visto che era presente non so come ha fatto a sbagliarsi.
Ormai siamo in piena crisi della Giunta Carancini, la maggioranza che ha vinto le elezioni nel 2010 si è frantumata in questi tre anni nelle tante prove di forza che alla fine non hanno né un vincitore e né un vinto. L’unico problema che si è posto il Sindaco in questi anni è stato quello di dimostrare chi aveva il timone del comando della città mentre non si è curato del governo del suo territorio, che è cosa ben diversa. Macerata è stata lasciata allo sbando totale, i tanti problemi irrisolti della precedente amministrazione si sono cronicizzati, ormai noi cittadini siamo nella speranza che presto cambi qualcosa, ma purtroppo all’orizzonte non c’è ancora una luce. Cosa dovrebbe fare il Sindaco di Macerata? Fare un passo indietro, perché non è più possibile andare avanti così senza che nulla venga fatto, anche se politicamente è riuscito a mettere fuori dai giochi la corrente repubblicana del suo partito, ha fatto eleggere una deputata, ma tutto questo non serve all’economia reale delle famiglie maceratesi.
I linguaggi ed i contenuti del confronto politico scaturito da questo consiglio sono davvero troppo distanti dalla quotidiana guerra contro lo sconforto e la disperazione che combattono imprese, artigiani, famiglie, lavoratori, genitori, insegnanti, operatori dei servizi sociali, Caritas.
Oggi i tempi dei cittadini sono ben diversi da quelli della politica. A Macerata purtroppo è da troppo tempo che è rimasto tutto fermo: i lavori pubblici, il piano casa che non fa rientrare gli introiti già spesi, relativi agli oneri di urbanizzazione; per non parlare poi della situazione incontrollata delle aziende partecipate, della desertificazione del centro storico e dell’aumento delle nuove povertà.
Non si può solo pensare a sostituire assessori, a scambiare le poltrone e gli incarichi non è questa la politica che vogliamo per la nostra città. Poi vediamo che oggi il consigliere Ricotta pur di entrare in giunta rinnega di aver votato un emendamento in cui si chiedeva una seria riduzione dei costi della politica individuando proprio nella diminuzione del numero degli assessori, da otto a sei, un’importante segnale che poteva andare nella direzione di risanamento dell’emergenza deficit del nostro bilancio, che non dimentichiamolo si è creata dopo la presentazione del decreto ingiuntivo da parte del Cosmari. Per non parlare poi, dei famosi elenchi degli incarichi erogati in questi anni nelle aziende partecipate del Comune di Macerata, che non vengono mai esaminati dalla seconda commissione presieduta dal consigliere Netti. Su questo, infatti, la sottoscritta e il consigliere Luciani, chiederemo una specifica commissione d’inchiesta.
In conclusione, nel momento in cui il Sindaco martedì ha ritirato gli emendamenti presentati, per timore che continuasse ad andare sotto nelle votazioni, non si è reso conto di aver perso la sua amministrazione e di conseguenza anche il suo ruolo di primo cittadino.
ma è vera la circostanza secondo cui Carancini voleva sostituire le fidejussioni (vantaggiossissime per il comune) con le ipoteche (vantaggiosissime per le imprese)? è vera o no questa circostanza che ho letto oggi sul giornale?