di Alessandra Pierini
Brutta sorpresa questa mattina per chi, come d’abitudine, si è recato al bar Pierino in corso Matteotti. La serranda, dopo la giornata di chiusura per turno di ieri, è rimasta chiusa anche oggi. Molti clienti hanno sbirciato all’interno alla ricerca di un cartello, un’indicazione sul motivo della chiusura ma niente da fare. Purtoppo però il bar, uno dei punti di riferimento del centro storico ha chiuso i battenti. La soluzione non dovrebbe essere definitiva e il locale potrebbe riaprire già nel giro di un mese ma certo Pierino, oltre che gestore del bar, è un personaggio del centro storico che contribuiva a tenerne viva l’identità.
Si rischia di diventare ripetitivi nel dire che il centro storico di Macerata perde i pezzi ma al tempo stesso è necessario continuare a denunciare la situazione di grave abbandono verso la quale si avvia il prezioso scrigno maceratese, tanto più che alle grida d’allarme e alle richieste di intervento delle istituzioni, sollevate da commercianti, residenti e non ultimi gli studenti universitari che proprio ieri hanno presentato le loro richieste (leggi l’articolo), non è corrisposta un’azione completa volta a risolvere la questione nella sua complessità.
I motivi dello spopolamento sono tanti, diversi, frutto di decenni di azioni azzardate o almeno non lungimiranti ma non si può continuare ad intervenire dividendo il problema in compartimenti stagni. Già nei giorno scorsi Letizia Carducci ha sottolineato l’esigenza di una cabina di regia e di un piano di marketing (leggi l’articolo).
La sensazione, però, nel girare le vie della città è che troppo sia stato detto e troppo poco sia stato fatto. L’analisi va fatta con urgenza se non vogliamo ritrovarci a celebrare il funerale del Centro Storico e a piangere saranno solo quei pochi rimasti.
Il bar Pierino è l’ultimo di una lunga serie di esercizi commerciali che, per tanti motivi, hanno deciso di chiudere o di trasferirsi, tra questi negli ultimi tempi l’Oviesse (leggi l’articolo) la cui chiusura potrebbe dare un significativo colpo a via Garibaldi che gode invece in questa fase di una vitalità insolita per il centro storico e forse da analizzare per comprenderne le dinamiche. ha chiuso nei giorni scorsi anche il negozio Intimissimi e da qualche tempo anche Atmosfere, negozio di oggettistica per la casa proprio nel loggiato del Palazzo Comunale.
Sicuramente perchè il centro storico ritrovi il suo appeal non bastano le iniziative, specie se, come nel caso del mercatino spuntato nella notte venerdì scorso in piazza della Libertà, non vengono neanche promosse. Certo vedere tanti cartelli affittasi disseminati ovunque non incoraggia acquirenti e cittadini. Il primo provvedimento che molte città d’Italia e d’Europa stanno mettendo in atto, per la rivalutazione dei centri urbani è quella di assegnare incentivi fiscali per l’apertura di attività artigianali, ricettive e commerciali e sgravi fiscali per chi abita e restaura la propria casa nel centro storico.
Non sarà poi il momento che i nostri amministratori che hanno già sentito i commercianti, i residenti e le associazioni, si rivolgano anche ai proprietari di case e negozi? E’ vero che i privati stabiliscono il prezzo in base alle leggi di mercato, ma è anche loro interesse che esista ancora un mercato nel centro storico. Allora forse una mediazione da parte delle istituzioni, basata su un progetto d’insieme, potrebbe portare all’abbassamento degli affitti. L’importante è non attendere oltre, non rimandare provvedimenti necessari in questo momento e probabilmente già in ritardo, speriamo non troppo.
(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
veramente? un pezzo di storia….
Che desolazione!
No questa è una tristissima notizia! !!!!!
Dimezzare gli affitti parcheggi liberi meno multe e rendere il centro piu’ accessibile. Se così fosse l’aprirei una mia attivita’.
mi spiace un saluto all’amico Pierino…..beh ora siamo più tranquilli a Macerata sono terminati anche i cartelli AFFITTASI/VENDESI….ormai non ci sono più vetrine dove attaccarli!!!!!!!!!!!!!!!!….e in centro che cosa ci facciamo????????????????
Prove tecniche …………… dopo viene la ripresa… Hanno detto, non so di cosa?
…… gli affitti sono troppo alti per il momento economico che stiamo vivendo… anche l’oviesse sarebbe rimasta se il canone di locazione fosse stato dimezzato….! 🙂
Bisogna farsene una ragione…ormai il centro è andato senza speranze…fra quaalche anno andranno via forse prefettura e questura…a proposito di bar storici da qualche mese ha chiuso anche il bar narciso di fronte al Palace…Macerata è destinata a diventare poco piu di una città dormitorio popolata da piu anziani che giovani..e di coloro che lavorano solamente grazie allo stato in modo diretto o indiretto…almno fin quando lo stato finanzia.
Che peccato però…se 20 anni fa fossero state fatte le strade che mancano, una zona produttiva vera e magari l’universita diventasse piu scientifica potevamo essere una citta tipo Siena o Pavia
L’unico modo per non prendere le multe a Macerata e non venirci … o andare a piedi se non vai troppo veloce altrimenti ti possono anche multare… a e non dimenticate le accendere le luci e allacciare il casco… se correte..
@ Gelateria dopo come fai a non chiudere..!! Tra un po le multe se le faranno da soli io se posso non ci vengo più se vado a fare spesa vado fuori…
Mi dispiace proprio ,Pierino è una istituzione qui a Macerata!
Macerata sta chiudendo tutto.
Propongo il toto-chiusura nel centro storico, chi sarà il prossimo?
Al via le scommesse… scommettete!!!! Presto quote ufficiali SNAI.
State tranquilli , la soluzione è vicina ?????????????
Il nuovo parcheggio Rampa Zara risolvera’ il tutto , la citta’ sara’ di nuovo super affolata !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E’ un altra MAGIA della nuova storia che si avvera ……………………
Che schifo che facciamo
Un caloroso applauso ai politici locali. I maceratesi ringraziano.
Veramente dispiaciuta per il Sig. Pierino , persona gentilissima e squisita!
Ma noooo !!!! Pierino noooooo!!!!! Non ci voglio credere! Mi auguro, in primis proprio per lui, e poi per tutti i maceratesi di buona memoria, che ci sia un motivo diverso dalla chiusura definitiva e che si possa ritornare ” dall’eterno ragazzo col grembiule lunghissimo nero ” per gustare un caffè con l’inchino o un aperitivo con stretta di mano……In attesa di leggere quanto prima che Pierino C’E’ ancora, a lui il mio abbraccio di sempre.
Rosella Ederli
che desolazione …. quando facevo le superiori era tappa fissa!
Il povero Pierino é l’ennesima vittima della ottusa guerra all’accesso veicolare alla cittá portata avanti ad oltranza dalle amministrazioni comunali in carica da Maulo in poi. La gente in centro non ci va perché non può entrarci in auto o non può quanto meno lasciarla gratis in prossimitá del centro (cioé delle mura). Macerata é una cittá svantaggiata dalla natura (é in salita!!) ed affossata dall’ideologia e dalla mancanza di iniziative: mai fatte neppure le infrastrutture indispensabili come le scale mobili che hanno fatto da oltre dieci anni pure a Camerino, non parliamo di un servizio di autobus degno di questo nome.
La fuga dal centro ne é la inevitabile e – fin dal principio – prevedibile conseguenza.
Mi auguro che quella serranda torni a riaprirsi molto presto! Quoto la signora Ederli per quanto riguarda la stima di un professionista del suo settore!
i politici di macerata va paripasso con il governo vergognatevi. vi aspetto quando volete i voti forza grillo. w pierino
Spiacente..ma le cose nn stanno x niente cosi..riguardo al bar..chiedetevi come mai gli altri,bar nonostante tutto,restano ancora in piedi? Nn senza difficoltà..anzi da fornitore capisco e condivido il tutto,ma nn x tutti chi vuol capire capisca!
BASTEREBBE CHE DIMINUISSERO GLI AFFITTI E MAGARI I NEGOZIANTI POTREBBERO RESPIRARE UN PO’ MA PUTROPPO MACERATA E’ IN MANO A POCHE PERSONE SENZA PROBLEM IDI SOLDI ED INDIFFERENTI A QUESTI PROBLEMI. TRA CUI ANCHE LA CHIESA E’ PROPRIETARIA DI DIVERSI IMMOBILI A MACERATA E PERIFERIA, MAGARI NO NCI PAGANO NEMMENO L’IMO E SE NE FREGANO DI CHI CI STA DENTRO.
MI CORREGGA QUALCUN OSE SBAGLIO
Grazie Sig. Renzo Serrani. La saluto cordialmente.
Rosella Ederli
Spero proprio che non sia definitiva questa chiusura
Pochi giorni fà nella tarda serata insieme ad alcuni amici ho fatto tappa presso il Bar Pierino .
L’ho tovato non brillante come sempre( e me ne ero dispiaciuto) ma sempre cordiale ed amichevole, dico amichevole perchè Pierino riusciva a farti sentire nel locale come se fossi entrato a casa di un amico e Lui riusciva a fare di questa senzazione partecipi oserei dire tutti gli avventori.
Addirittura un collega di Genova quando veniva a Macerata dopo averlo conosciuto esigeva un passaggio presso di Lui.
Certo avrò ancora il piacere di incontrarlo fuori dal locale e spero di poter essere ancora suo cliente se non nell’attuale posizione ovunque vada a lavorare, però che tristezza pensare di andare in centro e vedere quella vetrina senza il suo profilo.
La politica forse non può entrare nel merito delle singole questioni e certamente quattro macchine in piazza della libertà non avrebbero fatto differenza ma una programmazione diversa degli eventi e meno autocelebrazione della stessa classe politica su quanto sia brava ad attrarre gente in centro potrebbe fare la differenza.
Pierino da treiese riapri a Treia tra poco il nostro centro storico già chiuso da tempo sarà dotato di un costoso e oramai inutile attracco meccanizzato opera faraonica di una amministrazione inutile e incompetente.
Caro Pierino sei stato un mito hai rappresentao l’efficienza la cordialità e la simpatia.
no…che peccato 🙁
Siamo pero’ tutti sicuri e certi che
se invece ci fossero stati i parcheggi
magari anche gratuiti
il mitico Bar Pierino
non avrebbe chiuso –
A Terni il bar storico del centro Chiuso _parcheggi
numerosi e a due passi .
Perugia bar storico centro – chiuso
parcheggi e minimetro a disposizione ed efficienti .
Firenze bar storico Quasi centro chiuso
parcheggi anche qui efficienti
Pescara- centro non uno ma due bar in linea
con quello di cui sopra
Ora se volete passo ai negozi di abbigliamento
ai ristoranti e a tutte le altre merceologie .
Mi stupisco del fatto che nessuno
pensa che le motivazioni siano da ccercare nella attuale
situazione economica
Indagine ISTAT di una settimana fa
Gli Italani causa la crisi hanno riscoperto
il farsi il pane a casa ( aumentate del
200 % le vendite di farine )
Gli Italiani causa la crisi hanno rriscoperto la prima
colazione fatta a casa – ( aumento del 75% della vendita
di confetture e di fette biscottate )
Gli italiani causa la crisi hanno riscoperto
i piccoli lavori di sartoria ( aumentate le richieste
di aggiustatura di vestiti e calzature )
Ora qualcuno mi deve spiegare perche’ noi
no !!!!
nooooo Piero noooooo…un vero professionista
i miei cappuccini universitari e poi la festa di laurea… gentilezza davvero rara
MACERATA = BODIE ! Che peccato! Via le telecamere, via la ztl, via i parcheggi blu…. Anche io tornerei a fare compere in centro.
Che trostezza!
Ma daiiiii?
fra poco sarà una città fantasma!
che desolazione passeggiare in centro perchè rovinare tutto cosi
Ma quando anni fa chiusero l’ingresso delle auto nel centro storico, tolsero i parcheggi in fondo al Corso della Repubblica e P.zza San Giovanni per delle stupide catene e panchine oltre a P.zza della Libertà. permisero di aprire il centro commerciale Val di Chienti….il Comune a cosa cazzo pensava? Senza togliere che molti commercianti in centro non hanno mai fatto nulla di concreto a risvegliare l’interesse dei clienti. La politica “”poca scelta e comunque cara”, alla fine non paga!! Ora uno cosa dovrebbe andare a fare in centro?
Quello che sconcerta é che c’é anche ora qualche povero di spirito che pensa che il problema si possa risolvere aprendo il centro al traffico. caro Giovanni dopo che le prime cento auto sono entrate in centro dove mettiamo tutti gli altri? Dove pensi di parcheggiare? Se già oggi non si sa dove lasciare l’auto, una volta aperto a tutti dove credi di parcheggiare poi? Conoscete qualche centro storico rivitalizzato dal transito delle auto?
Un sentito ringraziamento ai nostri cari politici!!!
Rallegra molto leggere l’amica Alessandra Pierini confermare quello che andiamo dicendo noi residenti del centro storico da almeno vent’anni (eccezion fatta per l’interregno della Menghi). Rallegra molto scoprire che finalmente altri si accorgono che un centro storico non può vivere solamente di monumenti o di pedonalizzazione: se manca la circolazione sanguigna (piccolo commercio, residenzialità stabile, vivacità delle piazze tutti i giorni dell’anno e non solo per le feste comandate), un centro somiglia più a un set cinematofrafico dismesso che al cuore di una città.
Presto, di questo passo, anche i vigili urbani dovranno inventarsi un nuovo mestiere: altro che reprimende!…
@ Gianluca Di Iorio
Sbaglia.
Paese mio che stai sulla collina,
disteso come un vecchio addormentato
la noia, l’abbandono, il niente son la tua malattia,
paese mio ti lascio io vado via.
Che sarà, che sarà, che sarà.
Che sarà della mia vita chi lo sa.
So far tutto o forse niente, da domani si vedrà,
e sarà, sarà quel che sarà.
Gli amici miei son quasi tutti via
e gli altri partiranno dopo me.
Peccato perché stavo bene in loro compagnia,
ma tutto passa, tutto se ne và.
Che sarà, che sarà, che sarà.
Che sarà della mia vita chi lo sa.
Con me porto la chitarra e se la notte piangerò,
una nenia di paese suonerò.
Che sarà, che sarà………..
…..è sicuramente una triste storia, ma tranquilli che rivedremo PIERINO al suo posto(forse sotto un altra gestione). Perchè PIERINO questa persona straordinaria con la suo caratteristico modo di salutare non può assolutamente scomparire come una cometa dal Centro Storico, che desolazione sarebbe non vedere più quel ragazzotto con la sua lunga pannella, grande PIER noi Maceratesi DOC ti siamo tutti vicino.
Solo due parole:
THE END.
Anche in relazione all’articolo di Letizia vorrei fare una piccola riflessione, è vero o no che il parcheggio con ascensore dei giardini è sempre semivuoto, è vero o non che i commercianti di Macerata non sono riusciti a seguire l’evoluzione del mercato se non in rari casi e forse sono quelli che soffrono meno, è vero o no che quando si entra nella maggior parte dei negozi del centro si trova una accoglienza freddina per usare un eufemismo, è vero o no che il centro storico nella sua bellezza non è mai stato dotato di un arredo urbano adeguato, è vero o no che i prpoprietari degli stabili del centro storico pensano che son a New York per l’esosità degli affitti, se sommiamo tutti questi atteggiamenti e l’elenco potrebbe continuare vediamo che sono tutti meno ditemi come si risolve la questione, mi spiace scriverlo, ma il Centro Storico ha chiuso come ha chiuso Macerata il centro storico è l’immagine esatta del maceratese chiuso, poco lungimirante, e restio a metter mano al portafoglio soprattutto se si tratta di investire su iniziative e in modo comunitario. Se poi vogliamo mettere il timbro finale diciamo che la crisi ha tagliato quel poco che c’era. Scusate non voglio dare sentenze, anzi vi sarei grato se mi voleste smentire con dati di fatto. Io qualche proposta la avrei ma già mi sono dilungato troppo.
Già, se manca la circolazione sanguigna ….
Se manca la circolazione sanguigna in una città nessuno ci può far nulla se non i cittadini.
Pensare che il piccolo commercio, la residenzialità e la vivacità delle piazze possano essere frutto delle scelte amministrative del comune significa tornare ad una vecchia illusione più volte smentita dalla realtà: quella che l’intervento pubblico nell’economia sia più efficiente dell’iniziativa economica privata.
Ciò che si deve pretendere dall’amministrazione comunale è esclusivamente la massima efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici di propria competenza, al resto devono pensarci i privati.
Con i propri soldi e rischiando in proprio.
Altrimenti i centri storici delle città possono, per quanto mi riguarda, tranquillamente tramutarsi in musei all’aria aperta.
Negli ultimi 20/25 anni la popolazione MACERATESE residente dentro le mura è calata di circa il 50% (e quel 50% che è rimasto è invecchiato quindi esce di meno, gira di meno, vive di meno le vie e e paizze).
Inoltre negli ultimi 20/25 anni è quasi somparsa la popolazione universitaria (quindi altri centinaia e centinaia persone che uscivano, spendevano, vivevano il centro): ricordate le “colonie” dei greci? e quelle della Provincia di Bari o di Lecce? Addirittura studenti di Civitanova, Porto Potenza Picena e Ancona (oltre che di Ascoli e SBT) avevano “casa” (rigorosamente in “comodato d’uso gratuito”!!!) a Macerata
Al contempo, negli ultimi 20/25 anni, anche nei piccoli centri, si sono aperti centinaia di negozi negozitti e quindi, dalle città intorno (Appignano, Treia, Montecassiano, ma anche Tolentino, San Severino, Corridnia, Pollenza, ecc.), è calato considerevolmente il numero di coloro che “erano costretti” a venire a Macerata per fare acquisti
Se a questo aggiungiamo l’apertura di decine di centri commerciali (quindi eprchè arrivare a Macerata, se a 2 passi da casa ci sono 30 o 40 negozi) ecco che facendo la somma il conto porta.
Fino a metà degli anni ’80 Macerata era “il centro” di buona parte della Provincia, poi sono mutate le condizioni socio-economiche.
Ma veramente credete che se c’era la fiumana di gente che c’era 20 anni fa l’Upim avrebbe chiuso o che l’OVS si sarebbe trasferito?
Bisognerebbe fare una seria politica di ripopolamento del centro storco (giovani coppie con figli) ristrutturando l’esistente ed noltre i proprietari dei negozi dovrebbero abbassare le pretese: perchè devo spendere un boto per stare in centro a Macerata (dove non circola più nessuno) quando in periferia (dove c’è movimento) spendo un terzo??
Economicamente “me ne sbatto” di aprire l’attività dentro le mura (come accadeva 20/25 anni fa) perchè faceva fico ed era importante esserci se oggi quella attività diventa antieconomica (penuria di clienti, affitti alti)
In ultimo, come ho già scritto, c’è anche da tenere presente la mentalità di alcuni commercianti del centro storico (mentalmente fermi a 20 anni fa quando Macerata era il centro del mondo) che, quando entri, un altro pò e ti mandano a fanc….
Almeno, al centro commerciale, ti sorridono…
Sicuramente non è l’apertura alle macchine la soluzione del problema. Il centro deve essere un salotto vivibile. Il declino ha una causa ben precisa: IL DECENTRAMENTO DI SCUOLE E UFFICI. Quando facevo il liceo, primi anni 60, la mattina presto era una città viva, bar pieni e centinaia di persone in giro. Liceo Scientifico e Ragioneria erano scuole con numerosissimi iscritti. Poi hanno cominciato a portare fuori dal Centro uffici importanti: anagrafe, provincia, banche e così via. Una politica scellerata che ha generato questo disastro.
Eh No, Pierino No!
Volete capire che non esiste più la Macerata di una volta? Volete capire che non esiste più il CAPOLUOGO DI PROVINCIA perché, ormai, la provincia è DIFFUSA su tutto il territorio e ci sono posti che attirano molto di più di Macerata? Vogliamo capire che gli altri comuni si sono mossi seguendo la società che cambiava, mentre Macerata è rimasta sempre con la stessa mentalità, credendo di “campare di rendita?”. Anche gli altri centri storici chiudono, ma non mi pare che i cittadini si facciano tutti questi problemi. Basta fare qualche chilometro e trovi tutti i negozi che vuoi e tutti i parcheggi che vuoi, tutti i multiplex che vuoi, tutti i bar e ristoranti che vuoi.
Il ragionamento di Cerasi non fa una piega, dalla prima all’ultima parola. E’ così e non se ne esce se non si cambia la mentalità, come hanno fatto i cittadini degli altri comuni.
E peggio verrà!!! (profezia del filosofo)
Anche Dante recitava: ” se tu guardi Luni ed Urbisaglia, come son ite, e come se ne vanno di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia…”. Basta leggere la Divina Commedia, c’è molto da imparare.
Vorrei dire la mia – che poi è quella degli altri: le opinioni di Stefano Ceccarelli e del Filosofo sono, in estrema sintesi, la diagnosi precisa di quanto è successo. O partiamo da qui per cominciare a fare qualcosa oppure rassegnamoci a scorrere lungo questo piano inclinato ancora a lungo – il fondo è molto profondo per dirla con un gioco di parole.
p.s.
Piccola riflessione. Se guardiamo la situazione maceratese vediamo “in sedicesimo” tutti i mali dell’Italia: Macerata = Italia – Monte dei Paschi = Banca delle Marche e così via….
Con un saluto che affettuoso è dire poco, al caro Pierino, mi permetto un piccolo suggerimento: forse sarebbe il caso, come per le questioni non solo cittadine che stanno distruggendo il Paese, di riflettere, qualche volta, oltre che sulle cause “esterne”, per capirci quelle che ci fanno sentire vittime deprivate del loro amato centro storico, anche sulle cause “interne”, quelle che ci riguardano come cittadini attivi e che incidono concretamente tanto quanto, benché non sembri; ad esempio, sulla facilità con cui le nostre forme di vita si adattano fulmineamente ad innovazioni poco credibili sul piano del mantenimento degli equilibri territorio-città, lasciandosi distrarre dagli stessi criteri ai quali, come leggo, ci si appella a cose fatte o, per meglio dire, a cose distrutte…i supermercati non nascono per natura….. Sono anni che le note “vasche” del Corso della Repubblica si svolgono lungo i corridoi al neon, aria condizionata a palla, del cityper, dove le signore maceratesi si acconciano la chioma, dove si portano i bambini a giocare – qualcuno ricorda i bimbi tutti insieme nella piazzetta Cesare Battisti? …guarda caso a due passi da Pierino.
Mi raccomando alle prossime elezioni continuate a dare il voto agli stessi personaggi!!! CAPRONI!!!..non dico che gli altri siano meglio ma almeno tentar non nuoce!!! C A P R E !!!
L’apertura dell’articolo è un pò ambigua, non si capisce se la chiusura è temporanea oppure no e quindi quali ne sono le cause. Ma a parte questo, la realtà della situazione del centro storico di macerata è ben evidente e non richiede una prova in più per dimostrare la sua crisi. Per quanto riguarda le cause credo che ormai siano ben chiare , vengono da lontano e riguardano scelte pubbliche e private , stili di vita e sviluppo (o non sviluppo del territorio) . La responsabilità degli amministratori locali presenti e passati è quella di non aver saputo ne prevedere ne gestire il fenomeno soprattutto a causa , credo, di una mancanza di “visione” rispetto le sorti della città , il suo ruolo ed il rapporto con il territorio e l’economia. La domanda che tutti ci dovremmo fare (sopratutto chi guida questa città e non mi riferisco solo alla politica) è : Ma perchè diavolo dovremmo salvare questo Centro Storico ? se abbiamo costruito altre luoghi in cui vivere (parola grossa) , lavorare , consumare , divertirci perchè dovremmo preoccuparci di cosa succede a queste poche decine di ettari del nostro ambiente ? sappiamo dare una risposta vera a questa domanda ? Forse da li troveremmo le ragioni per invertire la tendenza e dare una nuova vita a questi spazi che lo sappiamo sono la nostra IDENTITA’ e la nostra CULTURA. Che la politica , quella vera, se c’è rimasta, dia la sua risposta!
Dimenticavo di dire una cosa a quanto detto prima…
Tante volte a tutto quello che si dice c’è anche parecchio di quel che non si dice !!!!!!!
Il cittadino maceratese-rosso : “la cosa importante è che non vediamo macchine che possano deturpare la bellezza del nostro centro storico” bèh tra non molto condividerete la bellezza del centro con i piccioni!!!
il bar non chiude….cambia gestione ….ritorna in mano degli eredi POMPEI…..riapriranno la medesima attività con un nuovo gestore….evidentemente vi saranno state degli attriti tra i proprietari ed il gestore….oppure và in pensione o cambia zona….(magari dopo tanti anni si è stancato di lavorare AL BAR)
Mi dispiace tanto….grande lavoratore Pierino…..
Mi sa che di questi tempi se mi metto a vendere i cartelli AFFITTASI faccio un sacco di soldi !!
Che piacere poter constatare che ormai la stragrande maggioranza dei commentatori è d’accordo sul fatto che la crisi in atto del Centro Storico di Macerata va cercata altrove e non nella chiusura al traffico in alcune ore del giorno.
Panta rei. Il mondo cambia e qualcuno ancora pensa che si possa tornare alla Macerata di 25-30 anni fa.
Le Amministrazioni hanno le loro responsabilità, soprattutto per quanto riguarda lo spopolamento, ma per il resto sono i proprietari dei negozi e i commercianti a dover fare la loro parte. Qualche suggerimento è stato dato anche in questa sede. Coraggio.
Qualcuno si è lamentato della scortesia e impreparazione delle/dei commesse/i al CorridomMnia appena aperto, ma avete mai visto la faccia di qualche commessa o proprietario di alcuni negozi del centro, quando entra qualcuno “di fuori”? A mia figlia (28 anni) è capitato di essere “seguita” mentre guardava tra i vestiti esposti e poi “invitata” a scegliere o uscire.
P.S. Non vorrete che pianga se chiude una delle due-trecento pizzerie aperte ultimamente.
Sarò pessimista, ma questa è una strada senza ritorno.
Tra le tasse imposte dallo stato che su una piccola attività pesano come macigni e l’inerzia da parte di chi ha e amministra Macerata per anni non c’è soluzione.
Da sempre lo dico e lo ripeto che Macerata non può vivere di solo stipendio pubblico e università.
Serve il tessuto Industriale, Reti di comunicazione, ecc ………. altrimenti la città sarà solo un Dormitorio!!
La stragrande maggioranza della gente che vive in città ha più di 50/60 anni e generalmente sta bene e no ha l’interesse per fare qualcosa.
Mi rivolgo ai giovani affinché prendano in mano la situazione e con l’animo e lo spirito di un ventenne possano scalare tutte le vette che ostacolano il loro futuro.
Non sono di Macerata ma conosco il Bar Pierino come molti maceratesi e non maceratesi, frequentandolo ogni qual volta ne ho avuto la possibilità. Dispiace anche a me che Pierino abbia smesso.
A me però non pare che l’attività del Bar ( per quanto probabilmente ridotta anche a causa della crisi) giustificasse “l’ennesima chiusura nel centro storico”. Invece di fare tante supposizioni un po’ di comodo forse ( FORSE ) le motivazioni della chiusura del bar sono altre: pensione o decisione di riposarsi da parte del gestore? Mancato accordo con i proprietari? Oppure tante altre possibili motivazioni che Pierino non intende “socializzare in pubblico ( giustamente). Intanto se veramente lo stimate, iniziate ad avere un po’ di rispetto verso la sua decisione evitando di strumentalizzarla per le solite polemicucce politiche da “pistacoppi”.
Infatti, se la chiusura della “gestione Pierino” è l’occasione per l’ennesima discussione sul centro storico di Macerata allora c’è poco da aggiungere a quello che si è scritto, letto e ritrito decine di volte su queste pagine.
Macerata vive esattamente la stessa crisi che vive il resto del Paese dal 2008 ( prime serie avvisaglie). Sono quasi 5 anni di crisi e di declino: meno lavoro + disoccupazione -reddito disponibile + servizi sociali da pagare = meno consumi e sostanziale stagnazione o regressione dell’economia e degli “affari”. Per “comodità” di appartenenza o tifoseria politica possiamo continuare a fare finta di niente, ma questa è la dura e principale motivazione che causa la chiusura delle attività in “tutti i centri storici” dell’entroterra e non solo a macerata: i pochi consumi di massa si fanno dove c’è molta scelta a buon prezzo. E per fare questo, se non c’è il centro commerciale a 5 Km. si va in quello che sta a 50 o 70 Km. Tutto quì.
Intanto la crisi modifica le abitudini dei consumatori e Macerata, quand’anche la crisi finisse, certamente non tornerà a splendere con il suo centro Storico pieno di negozi con i prezzi di Via dei Condotti. Gli stessi prodotti in aggiunta alla possibilità di comparare prezzi e modelli centinaia di volte superiore ad un qualsiasi negozio del centro storico, sono disponibili nei numerosi negozi dei “centri commerciali” tanto odiati ( beninteso, non sono un loro sostenitore ).
Altro che nuovi e faraonici parcheggi e apertura del centro alla circolazione.
Trovatemi oggi un imprenditore privato disponibile ad investire ( tipo l’ultimo investitore del Park coperto di Macerata) grosse somme per costruire nuovi grandi parcheggi a ridosso dei centri storici. Gli unici centri storici che possono attrarre investimenti e parcheggi sono quelli delle città che storicamente ( avendone la possibilità) sono ad esclusiva vocazione turistica. Macerata e i nostri Comuni non fanno parte di questa categoria di città.
Allora cari “pistacoppi”, invece di continuare questa stanchissima polemica sulle responsabilità politiche nella speranza di cavrne chissà quale beneficio elettorale, sarà il caso di spremere i cervelli per inventarsi altre strade?
La storia dei centri storici è ormai comune a tutte le città, la desertificazione, l’anonimato, il rifugio degli extra
comunitari. GRAZIE ad un esercito di parassiti, ladri, magnacca che da anni fanno òpromesse, e mentre si
riempiono le tasche, costringono la gente alla fame. Grazie ad aver infilato la grande distribuzione anche all’inter
no dei WC, la catena di piccoli negozi, viene soffocata, fino alla chiusura totale. Ora al posto delle piazze dei
cortili, prende l’avvento il super, l’iper, il maxi, mercato, che nella maggior parte dei casi non è garanzia ne di
qualità ne di prezzi, praticamente specchietti per le allodole, dedicato esclusivamente ad una cittadinanza
ingenua non in grado di difendersi, dai rapinatori legalizzati. Viene, verrà di peggio.
PER SABEN: beato lei che fa il tuttologo, lei è in grado di decidere anche le motivazioni, per cui un esercizio
chiude, ma qunat’è bravo lei. Si è mai domandato che a fronte di un esercente di qualsivoglia attività c’è di
fronte uno stato ladro parassita, che toglie anche l’ossigeno che respiriamo, lasci da parte problemi tra eser
cente e proprietario, allarghi lo sguardo, non si tratta solo di Pierino, qui sono tutti Pierino, e sarebbe anche il
caso di dire chiaramente chi è l’autore di questo scempio, del tessuto connettivo di un agglomerato sociale.
E’ una vergogna che si debba lavorare 8 mesi dell’anno, per uno stato ladro e ripieno di parassiti, mentre
negli ulteriori 4 mesi, non rimane di che vivere, ed il tutto abbinato a dei servizi da terzo mondo. Ma per chi
stiamo pagando questa montagna di tasse, dove finiscono i nostrri soldi, se non nelle tasche di questo branco
di ladri che troviamo in ogni angolo di questo schifo di paese. Dalle comunita montane, ai comuni, alle province,
alle regioni, allo stato centrale, per finire poi alla reggia della nostra presidenza della repubblica che ci costa
3 volte, la monarchia inglese.
Pierino, è l’emblema dell’italiano vero.
Un signore dal nome buffo, gentile e capace di fare bene il suo lavoro (non importa quale, ogni lavoro fatto bene e con garbo è un’arte e per questo nobilita l’uomo). Da dipendente si prende la briga di rilevare un’attività che ormai era decotta, neppure l’antico nome aveva più valore. Un tocco di tempera e tanta voglia di fare, come d’incanto quel bar torna ad essere vivace ed è un punto di riferimento.
Peccato che la crisi o cos’altro è più forte della volontà e dell’arte dell’artigiano.
noo il mitico Pierino! 🙁
Conosco Pierino da quando aveva 15 anni ed al bar Commercio.
Le poche volte che venivo a Macerata, dopo che mi hanno chiuso la Banca d’Italia, era per me un rito andare per un caffè da Pierino e sentirmi dare del “Maestro”.
Fu durante la guerra che mangiai il mio primo bignè in quel bar di Pompei, arredato Liberty.
Sono triste: ho appena finito di vedere un filmato della Festa Nazionale dell’Unità a Roma del 1972. Molti Compagni sono morti, altri sono ormai vecchi. Oggi, siamo in balìa di una Casta politica di magnaccia: Bersani va con Vendola, poi va con Monti, paravento per Casini e Fini. Berlusconi ci dà un piatto di lenticchie con il rimborso dell’IMU, al posto del lavoro. Hanno governato per venti anni, stanno governando in ogni parte d’Italia e guarda come ci hanno ridotto, con le loro porcate finanziarie e con il permesso ai Cinesi di massacrarci. Per fortuna c’è 5 Stelle… altrimenti la via rimastaci sarebbe quella dei forconi.
SONO STATO GIA’ CENSURATO DUE VOLTE: quindi mi ripeto con parole diverse.
Quanti ce ne sono di Pierino in tutta Italia, che vittime di uno stato strozzino, non ce la fanno più, e sono costret
ti alla chiusura. Quanti esercizi commerciali, artigianali, professionisti, in questi ultimi anni, hanno cessato
quanto gente si è ritrovata in mezzo alla strada e senza alternative.
Possibile che nessuno sia in grado, o si vergogni di dire che chi sputa sangue da mattina a sera, deve lavorare
per 8 mesi l’anno, per uno stato ladro, parassita, e truffatore, e che gli altri quattro mesi che ci rimangono sono
sufficenti soltanto per sopravvivere, tenuto poi conto che c’è anche chi non riesce più a sopravvivere. Ma perché
si deve essere cosi vigliacchi di non dire le cose come stanno, che i centri storici delle citta dei paesi, sono
ormai ridotti a ricettacolo di una comunità oscurata, senza diritti, cioè dei rioni, che sono praticamente dimen
ticati, grazie a degli amministratori che oltre che riempirsi le tasche altro non sanno fare. Poi abbiamo anche i
vari tuttologi che gfiustificano queste situazioni tirandfo fumo sugli occhi. Ed in questo caso ai dissapori di
Pierino con la proprietà, ma quando mai, sono forse insanabili ? La realtà è che non vale più la pena di tirare
la carretta, per un esercito di parassiti, che ci sta attaccata addosso, come sanguisughe.
Ed ora se volete ricensurate: grazie.
Egregio sig. @Nico
Io ho posto qualche interrogativo ( se il senso non si è compreso è solo colpa mia). Lei invece è così certo delle motivazioni personali del Sig. Pierino?
Quanto all’essere “tuttologo”: questo è un luogo di commenti ed opinioni. E per commentare ed esprimere opinioni non bisogna essere specialisti. In tal caso sarei un “tuttologo” esattamente come Lei e come molti altri lettori/commentatori. Si rassegni alla presenza di “tuttologhi” sulle pagine di CM.
Lei concepisce la possibilità che vi siano opinioni diverse dalle Sue e che vengano perfino espresse?
@nico
a proposito di argomenti fumosi, dimenticavo: si è accorto che l’Italia è in recessione da almeno 4 anni, che i consumi sono tornati al 1986, che ci sono 3milioni e mezzo di disoccupati, oppure Lei è per caso uno di quelli che “non c’è la crisi” perchè “i ristoranti sono pieni e non si trovano mai i biglietti del teatro” ?
che tristezza! non riconosco più la mia città…
Sono figlio di ex-commercianti all’ingrosso in pieno centro storico: avevamo l’ingrosso di maglieria esattamente nei locali della reception dell’Hotel Claudiani (sì: quell’hotel che si ostinano a dire sia lì da più di cento anni… bum!). Quando mio padre si ammalò – che io andavo ancora a scuola e non mostravo attitudini alcune al commercio – chiudemmo l’attività. Tuttavia, come ovvio, conosco bene un po’ tutti i commercianti storici del centro: quelli che hanno chiuso, quelli che si sono avvicendati di padre in figlio, quelli che tengono duro, etc.
Dovendo dire la mia sulla situazione di difficile sopravvivenza in centro storico, ricordo bene quando – io bambino – mio padre citava entusiasticamente che di lì a breve si sarebbe realizzato un parcheggio sotto Rampa Zara che avrebbe potenziato le possibilità di raggiungimento del centro, sgravandolo dal traffico e dallo smog.
Ricordo altrettanto bene, però, che sempre mio padre – emiliano, non maceratese – si sorprendeva della mentalità dei suoi colleghi maceratesi del centro, i quali – invece di potenziarsi reciprocamente mediante una sanissima ed opportuna concorrenza – godevano se gli affari andavano male ai diretti concorrenti, non capendo che quando comincia a non esserci più lavoro per uno, in breve non ce n’è più per nessuno.
Quello che voglio dire, in definitiva, è che – all’inettitudine plurigenerazionale dei nostri politici – si somma una mentalità conservativa e, perdonatemi, mezzadra (sia pure nel suo senso storico e sociologico) che punta più al mantenimento dell’orticello e dei suoi confini che alla propulsività creativa, all’investimento, al rinnovamento, etc.
Non si è provveduto nei tempi delle vacche grasse, figurarsi in un tempo di vacche magre come il presente. Tuttavia, per far girare l’economia bisogna far girare i soldi: ora, in una città di infiniti sportelli bancari come questa, è quasi gioco-forza che i soldi non girino affatto e stiano impilati a far mucchio. Finché dura…
Essì, sembra la nuova moda che per risolvere i problemi a Macerata ci si lamenta su CM. Invece mi piacerebbe sapere il primo partito (o movimento) che propone qualcosa di concreto…
Pierino è un grande esempio per coloro che amano il proprio lavoro.
La “nuova storia” di Carancini? Non c’è mai fine al peggio!! L’ex Sindaco Meschini dopo aver ridotto Macerata “in coma” ora i maceratesi li seppellisce direttamente con il servizio di onoranze funebri della Croce Verde. A questo punto è chiaro anche il futuro di Carancini: alla fine del suo tragico mandato, sarà probabilmente l’autista dei carri funebri della medesima associazione maceratese!! E “la nuova storia” dell’orrore continua…con buona pace dei maceratesi! “PD: dalla culla alla tomba”!!!
Chi uccide il centro storico, non dovrebbe andare alla Camera dei Deputati.
Parliamo della fututa Irene Manzi? Io dal cognome la manderei in un allevamento bovino!!!
@ Tommaso ci sono problemi legati alla crisi e ci sono problemi diversi dalla crisi se Pierino chiude ci sarà qualche problema diverso dalla crisi.. forse potrebbe essersi stancato lui o altro, non è giusto dare colpa ad altri.
@ marco i movimenti stanno pensando a come fregarci i soldi.. l’unico movimento è il nostro quando ci faranno girare le p…..
Concordo con Fulvio Valeri, siamo abituati a spalare sempre verso le istituzini per avere meno “responsabilità personali”, ma forse talvolta la colpa per un’attività commerciale che chiude può non essere solo merito delle istituzioni ma anche di chi la gestisce. Non mi riferisco al caso specifico di Pierino..
Molti centri storici italiani si trovano oggi a vivere una situazione di crisi per una serie di concause di natura demografica, sociale, culturale ed economica quali lo spopolamento, la perdita dell’identità culturale, la progressiva riduzione della capacità di richiamo della piccola distribuzione commerciale cittadina rispetto alle politiche più “aggressive” della moderna distribuzione (ipermercati, centri commerciali, factory outlet village).
Per far fronte a questa situazione e contribuire con iniziative concrete alla riqualificazione e alla rivitalizzazione di città, borghi antichi e zone un tempo di prestigio per lo shopping, l’incontro, la socializzazione, sono sorti e stanno sorgendo vari Centri Commerciali Naturali, moderne forme di aggregazione e cooperazione di tutti gli operatori economici del centro urbano (commercio, pubblici esercizi, artigianato, turismo, servizi, attività professionali) finalizzate a realizzare politiche comuni di marketing e comunicazione.
RIFLETTIAMOCI SERENAMENTE SENZA VOLER PER FORZA FARE POLEMICHE POLITICHE PER FAVORE-
Bravo Saben
concordo pienamente —
Diro’ di piu – prima di prendersela con la
Sig.ra Manzi – oppure con Carancini – almeno per quanto
riguarda questa pagina – aspetterei
magari per capire se ci sono
motivazioni piu serie – che forse nulla
hanno a che vedere con
tutto quello di cui ci si lamenta
e che secondo me nulla centrano …
Ci fosse stato un solo commento che si e’ interrogato
sul perche’
Assolutamente no – tutti giu’ a dar carezze a dx
e botte a manca
Nulla di nuovo sotto il sole …
per chi ama la luce .
Scusate ma io non credo a questa balla!. Non mi venite a raccontare la storia dello spopolamento del centro storico, non era sicuramente un problema del bar Pierino. Avrà avuto i suoi motivi per interrompere l’attività, non vedo perché angosciarci tutti inutilmente.
facile dare la colpa alla crisi,affitti alti..poca affluenza in centro…ma x favore è stato uno dei bar più frequentato e tra l’altro di una fascia di clientela medio alta,ben disposta economicamente parlando, nn raccontiamo minchiate..che a mc si sanno i ca…. di tutti x favore…
Ci hanno tolto anche la voglia di uscire e socializzare , ma dove sono finiti tutti i ragazzi che rumoreggiavano per le vie del centro fino a notte fonda?
A TUTTI I SAPIENTONI CHE CON I LORO COMMENTI HANNO COLTO L’OCCASIONE PER DENIGRARE MACERATA NON VIENE PER CASO IN MENTE CHE I MOTIVI DELLA CHIUSURA POSSANO ESSERE DI ALTRA NATURA? DEVE PER FORZA ESSERE IL DEGRADO DELLA CITTA’ ? QUALSIASI OCCASIONE E’ MOTIVO DI POLEMICA E CM RINCARA REGOLARMENTE LA DOSE. SICURAMENTE NON E’ UN BUON SERVIZIO PER I COMMERCIANTI DEL CENTRO SENTIRSI DIRE CONTINUAMENTE CHE TUTTO VA ALLA MALORA ANCHE QUANDO I MOTIVI DI CERTE CHIUSURE SONO DI ALTRA NATURA. CM SA PERCHE’ PIERINO HA CHIUSO? SE LO SA PERCHE’ HA INSCENATO TUTTA QUESTA FARSA?
Caro Carlo Magno,
ti risulta che nel mio commento io abbia citato la chiusura di Pierino?
No, non l’ho citata. Perché pare ovvio che uno decide di chiudere un’attività per motivi suoi. Tuttavia, se questi “motivi suoi” impattano in una realtà critica, pare altrettanto ovvio che ci si ricami un po’ su. Ovviamente il ricamo non inficia questi motivi suoi, ma si limita a registrare – con sgomento – che un altro se ne va. Vedi, caro Carlo, tu hai ricreato Roma sotto la tua guida; dovendo governare e tenere unita l’Europa, è chiaro che non ti fossilizzi sul degrado urbico di un fazzoletto di terra all’estremo del tuo regno. Solo che noi non andiamo su e giù per l’Europa; ci tocca in sorte questo e solo questo. Pur governati da… romani, non siamo di Roma. Dunque, se ci togli quel poco che abbiamo, non ci rimane proprio niente!
Sig.Davoli
Come sempre Intervento garbato e ineccepibile
il suo
ma mi lasci dire una cosa.
Secondo lei possiamo
sempre e per ogni cosa che
avviene, sentire critiche fatte
sempre a Carancini e addirittura
come ho letto qui alla Manzi ?
Andiamo siamo seri,non si puo’
per ogni decesso avvenuto in Ospedale
dare sempre la colpa allo stesso
oppure ai medici che ci lavorano.
Qualche volta, specie se l ammalato
fa di tutto per non guarire , mi
sentirei di dire che possiamo
e dobbiamo almeno per quel
caso , sollevarli da tutte le
responsabilita’ , e sa perche’ ?
Perché il rischio e’ quello di non
risultare piu’ credibili
quando invece c’e’ da criticare e a ragione .
Lei mi capisce – nevvero ????
Un sincero ed affettuoso saluto a Pierino che con il suo garbatissimo modo di fare , ha reso migliori le nostre giornate !!! Spero possa tornare presto al suo lavoro.
Bah, vedo che molti continuano a voler attribuire la crisi del commercio che vive il centro storico di Macerata all’amministrazione comunale.
La cosa suona un po’ come l’invettiva: piove, governo ladro.
Tanto è vero che proposte costruttive non se ne sentono. Salvo quella, veramente assurda, di riaprire il centro alle auto. Cosa che porterebbe, evidentemente, alla paralisi di ogni attività per intasamento da traffico.
Prendersela con l’amministrazione comunale significa, quindi, ostinarsi a non voler riconoscere che in un mondo che cambia cambia inevitabilmente anche la vita economica e sociale delle città.
Anche, tuttavia, fosse vero che le scelte del comune potrebbero favorire in modo decisivo la vivibilità e lo sviluppo economico del centro storico, non vedo per quale motivo l’impegno del comune dovrebbe prioritariamente riguardare il centro storico e non, invece, i quartieri periferici, che sono le aree urbane più vaste e popolose e che sono generalmente ben più degradate del centro storico e, quindi, più bisognose di un intervento pubblico.
Chi vive ed opera in periferia paga le stesse tasse di chi si gode il “salotto buono” della città, mi pare.
O sono maceratesi di serie B?
Secondo me il terrorismo politico e il disfattismo non giova a niente e a nessuno, se non ad incrementare il menefreghismo che già ci pervade ovunque. Se il mitico Pierino ha deciso di abbassare le saracinesche penso che saranno fatti suoi, ma ciò non può autorizzare nessuno, specialmente un organo di informazione quale C.M., a fare commenti più o meno celati sul comportamento di una intera città quale Macerata, che seppur con tanti difetti e lacune, è pur sempre una realtà al di sopra della media nazionale. Chiedetelo a chi abita e lavora a Roma, ..e magari lavora all’IDI San Carlo dove da sei mesi non si riceve più lo stipendio, o in qualsiasi altra parte d’Italia che non sia Macerata, quanti e quali sono i problemi reali del paese. Che C.M. con il suo servizio fotografico, tanto per fare scena, mi mette la saracinesca abbassata di qualcuno che ha spostato la sua attività 10 metri più in là investendo in un nuovo locale e non già chiudendo per disperazione come si intenderebbe far credere, la dice lunga su quante colpe abbiano tutti i vari organi di informazione sulla gestione di una crisi così profonda che non è sicuramente colpa di un solo centro storico che stenta a sopravvivere! Quanti giovani e quanti studenti ci sono il mercoledì sera e il giovedì sera per le vie del centro storico di Macerata che non pensano a fare altro che divertirsi……, significa che tanti bar e locali chiusi non ci sono!, significa che questo nostro centro storico ancora attrae, forse in modo sbagliato! Rimbocchioamoci tutti le maniche e chiediamoci siceramente se è giusto tutto questo disfattismo sociale e morale!
Caro Filippo Davoli,
io non criticavo il tuo intervento. La mia era una critica rivolta a CM che con l’articolo proposto ha dedotto che la chiusura di Pierino è dovuta al degrado del Centro Storico, rincarando la dose con immagini di altre attività in crisi. Inutile ritornare sulle cause della situazione del centro storico, ma vogliamo cercare di aiutarlo o vogliamo affossarlo definitivamente? Allora articoli del genere non fanno altro che peggiorare la situazione e sono un’offesa a chi lavora ancora al Centro. Con il dire continuamente che tutto va male si allontana la gente ancora di più.
Ho contestato questa linea del giornale che trova sempre il modo di criticare qualsiasi avvenimento legando il tutto alla cattiva gestione della giunta. Anche in questo caso Pierino (molti sanno come stanno le cose e la redazione di CM ne dovrebbe essere a conoscenza) si è cercato di colpevolizzare la giunta. Anche la morte della signora novantenne nei pressi del Cimitero è colpa della Giunta che deve essere accusata di omicidio colposo (è stato scritto in queste pagine) !!! Dispiace che una iniziativa meritoria come quella di CM si sia sfacciatamente schierata politicamente anzichè schierarsi dalla parte dei cittadini.
(Mia nonna, per rifornire il negozio, si serviva da tuo padre).
Concordo in buona parte con i tre interventi che mi precedono (da 88 a 90) . Se CM combatte una battaglia per rilanciare il Centro storico di macerata forse questo ultima uscita non sembra essere la meglio riuscita ed è indubbio che le responsabilità o le accuse alla amministrazione attuale sono esagerate per finalità che poco hanno a che fare con un genuino desiderio di rilancio della città. Rimane comunque il fatto che il problema esiste e che , a mio parere , non viene affrontato in maniera adeguata ne da questa classe dirigente (cosi ci metto non solo l’amministrazione politica) ne dalle precedenti . E certo non è consolante sapere che altrove la situazione può essere ancora peggiore. Ritorno alla domanda che ho fatto precedentemente : “Perchè dobbiamo risollevare il centro storico ?” Non ci basta veder “prosperare” (per modo di dire) le periferie fatte di centri commerciali e di zone residenziali tutte uguali e tutte banalmente “brutte” ? A me certo non basta anzi sono convinto che la battaglia per dare un nuovo sviluppo alle nostre città e sopratutto ai loro centri storici è in realta una di quelle fondamentali per costruire un nuovo modello economico e sociale non basato più sul consumo e sullo spreco (del suolo e del paessaggio in particolare) e che per quanto riguardi noi italiani rimetta al centro i valori fondamentali della nostra cultura e delle nostre competenze. Senza i nostri centri storici, per me, siamo nel peggio uguale a tutti gli altri senza averne i pregi. quindi non perdiamo tempo sui conflitti di bottega e affrontiamo invece le vere sfide che abbiamo davanti
Il centro storico non si rilancerà mai, sin quando non si darà corpo ad una politica residenziale in centro: tipo sgravi fiscali a chi affitta regolarmente, tanto per dirne una. O incentivi per le giovani coppie che decidono di risiedere in centro, tanto per dirne un’altra. Solamente se c’è cittadinanza attiva residente, si può pensare di rilanciare questo quartiere. E chiaramente, se ritornano i cittadini stabili, ritorneranno anche le botteghe che li servono. Le iniziative di intrattenimento vengono dopo: il centro storico, infatti, pur essendo una quinta naturale inconfondibile, non è un teatro né un set cinematografico.
Qualcuno ha provato a chiedere quale affitto richiedono i proprietari dei locali che hanno il cartello “affitasi”?
Fate qualche telefonata. Così, tanto per curiosità.
Si dirà: è il libero mercato, e la richiesta di affitto la stabilisce il proprietario del negozio. Bene. Però non lamentiamoci che in tempi di crisi molti decidano di chiudere le attività nel centro storico . Provate a chiedere all’Oviesse perché non rinnova il contratto di affitto in Via Garibaldi. Non è vero che il negozio Oviesse del centro commerciale Corridomnia ha tolto spazio al negozio di Macerata ( personalmente, da cliente, se chiude Macerata cambierò brand) – semmai era sovradimensionato fin dall’inizio-ma ora potevano essere affittate porzioni minori a prezzi adeguati al momento. E pare non sia stato possibile né l’uno, né l’altro.
Mi domando: se tutti tirano la cinghia come è possibile che solo gli affitti di negozi ( e abitazioni) si ha la pretesa che rimangano nei fatti di valore immutato?
E’ meglio tenerli vuoti con il cartello attaccato per un paio di anni ( e forse definitivamente) oppure affittarli ad un prezzo ragionevolmente “adeguato” ai tempi ? Quante persone vengono scoraggiate nell’intraprendere una nuova iniziativa, dalla “spesa fissa” affitto -non una lira di meno?
Oltre al fatto che si rinuncia ad aprirne di nuove, se una parte quelli che chiudono le attività nel frattempo, per proseguire, si cercano altri affitti più a buon mercato in altre zone o in altre città, si pensa forse che dopo la crisi ( se mai finirà) “ritorneranno” ad affittare gli attuali locali vuoti del centro storico?
E chissà che l’ottimo Pierino non abbia dovuto affrontare questo problema??????
se non mi permettete di andare in centro e chiudete al traffico tutto, io … semplicemente … non ci vado.
se in centro non ci può andare nessuno, coloro che vendono le cose alle persone non vendono a nessuno.
quindi mi raccomando blindate ancora di più il centro
Continuo: debbo pensare che i proprietari dei negozi che pur in una congiuntura economica così difficile, preferiscono “non affittare” piuttosto che rinunciare al prezzo che richiedono, non ” non vivano” con i proventi degli affitti. Buon per loro, però il “problema” economico e sociale si pone alla collettività.
Pensando a come potrebbe intervenire la Pubblica Amministrazione su questo specifico problema ( non è il solo dei “centri storici” ovviamente) senza “obbligare” nessuno a fare quello che non vuol fare con la sua proprietà, sarebbe tanto sbagliaito ipotizzare un uso incentivante/disncentivante dell’IMU ( magari solo per un dato periodo di tempo-2/3 anni) ?
Ad esempio: dopo aver fatto una seria indagine sul mercato dei prezzi (reali) delle superfici destinate ad attività economiche ( occupate e non occupate) e stabilito un prezzo di affitto al mq “ragionevolmente” equo, prevedere la modulazione dell’IMU in rapporto al prezzo di affitto richiesto e/o applicato (IMU al minimo se “adeguato” al prezzo equo stabilito, e IMU al massima se non “adeguato” ). Oltre tutto gli eventuali maggiori introiti nelle casse comunali potrebbero essere destinati UNICAMENTE alla riduzione delle aliquote IMU per le attività economiche in essere ( qualora non siano al minimo).
Pienamente d’accordo con la considerazione di Davoli . E’ da li che bisogna cominciare fornendo poi servizi per coloro che intendo stabilirsi nel centro per viverci e lavorarci (rete internet veloce per esempio) . Per quanto riguarda i locali non utilizzati e gli affitti troppo alti se cosi stanno le cose (certo l’amministrazione è in grado di fare una ricognizione ) bisogna capire se esistono strumenti per incentivare l’affito . possono essere contributi o vantaggi per chi installa nuove attività (favorendo anche l’occupazione) ma anche incentivi negativi , ad esempio una IMU (oddio che cosa sto dicendo) più bassa per chi affitta e più alta per chi lascia locali inutilizzati . Lo spazio è una risorsa scarsa per tutti e alla fine tutti dobbiamo essere responsabili di un adeguato utilizzo delle risorse.
E ora ve lo dico io cosa fa il Comune per aiutare il centro storico: AUMENTA GLI AFFITTI. Due giorni fa mi è arrivata una bella lettera da Comune dove c’era scritto che il mio affitto mensile (pagato regolarmente da 11 anni al comune di Macerata), da marzo passerà da 400 euro a 700 euro. Così il Comune intende aiutare i negozianti del centro storico…
@ Mario Iesari
Già cominciando con una ricognizione degli appartamenti REALMENTE vuoti, si sarebbe a un buon punto…
Vengo a sapere solo oggi della decisione di Pierino, amico da oltre trent’anni. Mi dispiace tantissimo, troppi ricordi, dal Tartaruga, al bar Mercurio e poi l’ex Pompei…. Una istituzione !
Ma cosa ti vuoi aspettare da un’amministrazione del traffico cittadino miope e completamente avulsa dalla realtà quotidiana !
Una domenica mattina, – 1 gradi di temperatura esterna, unica farmacia aperta quella in C.so Matteotti, ZTL assolutamente necessaria con nessuna persona in giro, unico cliente della farmacia, medicine urgenti per mio figlio di 6 anni con 38 ° di febbre = 90 (novanta) € di multa pervenuta 11 (undici) giorni prima della scadenza dei sessanta per il pagamento (sennò chissà….6/70.000 ?).
E chi ci torna nel Centro Isterico !!!!!
“magni minores saepe fures puniunt”
Cari miei, peggio verra’.