Alla fine, quelli che erano dei semplici timori, si sono trasformati in realtà: l’Oviesse di corso Garibaldi chiuderà entro fine marzo, e il centro storico di Macerata – dopo aver perso l’Upim – perderà l’altro punto di riferimento della grande distribuzione tre le mura cittadine. La notizia, anticipata lo scorso giugno da CM (leggi l’articolo) non giunge inattesa: l’apertura di un altro punto vendita Oviesse a Corridonia, all’interno del Corridomnia Shopping Park, aveva fatto presagire l’abbassamento della saracinesca della struttura. L’avventura di Oviesse a Macerata dura così poco più di 10 anni: era il 2000 quando il gruppo Coin acquistò lo stabile dalla Standa. “Rispetto al nostro format, quella di Macerata era una struttura sovradimensionata – spiegano dalla direzione di Mestre – con un affitto molto alto. I nostri negozi vanno da 900 a 1.500 metri quadri, quello di via Garibaldi è di 2.500 e non poteva quindi raggiungere il fatturato prefissato”. Oviesse rimane dunque presente sul territorio con le strutture di Corridonia e Civitanova. Non ci saranno altre aperture, nemmeno a Casette Verdini, dove si pensava che il marchio potesse sostituire l’ex punto vendita Bernardi: quel negozio, tuttavia, è stato rilevato a settembre proprio dal gruppo Coin, proprietario anche dell’Oviesse, e continuerà regolarmente la propria attività perché non è prevista alcuna chiusura.
(f. c.)
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se continuano a lasciare macerata e il suo centro storico privo di servizi efficienti ed efficaci non ci si può aspettare altro scusate ma la OVS guarda alle leggi di mercato e un negozio che non rende non può rimanere aperto
MMMMmmmmmmmm….
Pietose bugie.
Prima, dentro le mura ubiche, coesistevano sia la Standa e l’Upim e la situazione parcheggi era peggiore.
Situazione che, teoricamente, è migliorata soprattutto per la Standa/Oviesse con l’apertura del Parcheggio Garibaldi.
La realtà è che prima Macerata era polo di aggregazione di buona parte della Provincia (diciamo grossomodo da Morrovalle fino a verso Tolentino ed anche più verso la montagna) in quanto NON eistevano quasi per nulla i centri commericali.
Ora con l’esplosione dei centri commerciali per tuta la Regione (ce ne sono così anti che, teoricamente, dovrebbbero bastare per una popolazione di MILIONI e MILIONI di persone, MILIONI in più di quanti siano effettivamente i residenti in Regione) ecco che i flussi sono cambiati.
Quindi se 10 o 15 anni fa andava bene aprire a Macerata (calamita per la Provincia); oggi ci sono più persone che gravitano verso il fonovalle (Corridonia, Casette Verdini, Tolentino, ecc.) e pertanto l’Oviesse si sposta dove ci sono più clienti….
Quelle dei 900 mq o dei 2.500 è una fregnaccia giustificativa della chiusura: se ci fosse stata la ressa all’Oviesse con il cavolo che chiudevano…
HURRA’ STA CHIUDENDO TUTTO!!!!!!!
Cmq rispetto per la Pierini, scippata del suo articolo principe, ma presto chiuderanno altri, vedrai che potrai rifarti!!!
Effettivamente era enorme… li’ prima ci stava un supermercato (Standa), se non ci faranno niente al posto dell’oviesse mi chiedo quanto mai possano guadagnare i proprietari degli stabili che danno in affito visto che l’upim e’ praticamente sfitto da vent’anni (tranne il piano terra che ogni tanto ci fanno le mostre) e questo si avvia (spero di no!!) a fare la stessa fine…
THAT’S MAGERADA !!!!!!……. paese che è stato ridotto economicamente in mutande da pessime gestioni comunali nell’arco degli ultimi anni !!!!!…… per carità l’apertura dei centri commerciali avrà sicuramente contribuito a un calo, ma non mi risulta che a Civitanova le attività del corso chiudano un giorno si e uno no !!!!
Non prendiamoci in giro, la crisi c’entra, l’aumento dei centri commerciali anche ma la mazzata finale è dovuta da altro !!!!!….. parcheggi aree pedonali e come detto prima pessime gestioni comunali da molti anni a questa parte !!!!
Poco tempo fa ho letto di una comparazione dei negozi di Civitanova e quelli di macerata a livello di prezzi e la gente commentava che pur di risparmiare 10 €uro sarebbe stata disposta a prendere la macchina ed arrivare fino alla costa !!!!….. anche questa mentalità contribuisce alla morte economica di questo Paese !!!!!!
Domanda sciocca la mia….la parte relativa il settore alimentare rimarrà aperta?
Con queste due strutture (Upim Ovviesse) così grandi e vuote xchè non attrezzarli a un centri polifunzionali del Piacere? Slott, tavoli Poker, Roulette, Boutique, Gioiellerie, DrugStore ecc. Poi ai piani superiori un bellissimo albergo, un lussuoso ristorante e una bella collezione di Escort. Credo che a questo punto Macerata sarà nuovamente centro di attrazione non solo per la comunità montana, ma x tutt’Italia e alle casse del comune entreranno parecchi soldoni. Immaginate la sera: Porsche, Ferrari, Bentley parcheggiate con gnocche da capogiro, prendere l’aperitivo? Chi si potrebbe opporre a questa idea chi non ha fatto nulla per i “poveri” ? Almeno facessero qualcosa per i ricchi. 🙂 🙂 🙂 🙂
Ha ragione Cerasi. Macerata anni fa era una meta per i residenti degli altri comuni della provincia. Se si volevano fare spese si andava a Macerata ed era una festa. Ora, FORTUNATAMENTE, i negozi sono dappertutto. Siamo pieni di centri commerciali che vendono le stesse merci dei negozi del centro di Macerata. E allora, perché andare a MC, cercare un parcheggio possibilmente gratuito, fare una scarpinata in salita quando in pianura abbiamo decine di centri commerciali, con enormi parcheggi GRATUITI, e che vendono le stesse merci? Andiamo nei centri commerciali, è triste, ma è logico.
La gente va a Civitanova anche se non risparmia 10 euro, solo perché i parcheggi ce ne sono in quantità, si passeggia in piano (il che non guasta), ci sono gli stessi negozi e, sinceramente, l’ambiente è più simpatico e vitale. Perché un abitante di Corridonia, M.S. giusto, Morrovalle, Montecosaro, dovrebbe venire a MC, quando con molto meno tempo utilizzando la superstrada si trova a pochi metri dalla piazza di Civitanova?
I negozi di Macerata centro resteranno solo per i cittadini di Macerata che, alla fine, sono solo una piccola parte degli abitanti di tutta la provincia e non possono garantire il flusso commerciale necessario per tenere aperte strutture così grandi.
Gli altri andranno nei vari centri commerciali sparsi dal mare ai monti e se infischieranno di venire a fare le spese a MC. E’ triste (per qualcuno), ma è la realtà. Del resto, se non fanno affari non possono rimanere aperti solo per il piacere di guardare le vetrine.
Gli abitanti di Macerata devono abituarsi a perdere questi negozi, e si attrezzeranno per fare le spese nei centri commerciali. Ormai tutta la provincia è una citta diffusa, non esistono più né Macerata né Civitanova, né Tolentino. tutti i paese si toccano e si mischiano nelle loro periferie. C’è qualcuno che, a Piediripa sa dove finisce Macerata e dove comincia Corridonia? Qualcuno chiama Piediripa la zona del Corridomina, non sapendo che dal ponte sul Chienti comincia il comune di Corridonia, cje il Chienti fa da confine ma solo fino ad un certo punto, perché poi il comune di Corridonia scavalca il fiume e subito dopo la rotonda della strada cluentina (per intenderci quella vicino al ristorante cinese) inizia il comune di Corridonia. Tutto questo per dire che, oggi, non sappiamo nemmeno più se stiamo facendo le spese a MC o in altro comune, quello che ci interessa è che ci sia la comodità dei parcheggi pee raggiungere in auto il negozio.
So che riceverò molte manine rose, ma è il mio pensiero, oltre ad essere la triste realtà.
Però, era bello passeggiare per il centro di Macerata, cone le vetrine accese, peccato che è finito…
è ovvio…domenica pomeriggio ,nonostante un pò di pioggia, ero in giro per il centro con la mia piccola bimba di 8 mesi e praticamente non c’era nessuno!!
se la gente preferisce accalcarsi nei vari centri commerciali è ovvio che le strutture al di fuori chiudono…non c’è da stupirsi!!!
le cause, secondo me sono semplici…la gente vuole il centro commerciale, vuole il parcheggio a due metri, vuole camminare in piano, vuole la vita comoda!!!
@ Vincenzo Bellini:
sono sicuro che il tuo commento è ironico.
Intanto mica puoi paragonare Macerata a Las Vegas! E, poi, i casinò in Italia non si possono aprire senza autorizzazione e questa non è di competenza del Comune. Le Porche, le Ferrari, dove le parcheggi? Tutte in piazza? Allora bisognerà far sgombrare le panda e le punto perché così “misere” disturbano i ricchi giocatori e inquinano il paesaggio. Sei sicuro che una Benteley riesca a girare per i vicoli di Macerata?
Ma lo sai che a Las Vegas non vanno solo i ricchi, ma ci vanno tutti? Io la conosco bene la città del peccato, SIN CITY.
Lo sai che se in un negozio di marca di Macerata entri vestito male ti guardano dall’alto in basso, ma se entri in un negozio di lusso di uno dei casinò di Las Vegas con lo stesso vestito neanche ci fanno caso? Provare per credere.
E dove lo metti il moralismo dei maceratesi? Lo sai che i casinò portano alla perdizione, che le città dove sono i casinò sono definite città del peccato? Tutto questo non va bene nella città della pace (eterna).
@Filosofo.
Mio caro e stimato Amico, mi sei mancato. Pensavo che tu avessi fatto la fine della gentile Tamara Moroni, finita nel MIR.
Non poteva esserci un OVIESSE a Macerata ed uno a CorridoMnia. Il secondo ha battutto il primo, proprio per la facilità con cui ci si giunge.
Macerata è messa male, sia perchè ormai il Potere ha logorato chi ce l’ha da troppo tempo, e pure perchè in amministrazione si fanno tanti personalismi.
Ha aggravato la situazione del centro la dipartita delle banche, a cominciare dalla Banca d’Italia, e lo smantellamento e il decentramento di tanti uffici. Prendi la Provincia, che ha traslocato a Piediripa un ufficio, IN AFFITTO (così mi si dice), quando avrebbe potuto utilizzare il Palazzo degli Studi, di sua proprietà, ormai vuoto.
Per le licenze non sono informato, ma se non ricordo male esistono dei casinò comunali. I bolidi li parcheggiamo in piazza! Sempre meglio di vederla vuota. Sicuramente inquina più una Punto del ’96 che una Porche, figuriamoci il colpo d’occhio. Se un cliente entra come uno straccione, ma con la Bentley, vedrai che questi “titolari e commessine” di negozi di marca, oltre a vendere i prodotti, venderanno pure……….
A Macerata le chiese sono piene, i centri commerciali strapieni, ma anche le slot nei bar sono sempre occupati, si gioca a vidiopoker nelle case, qualche bischetta c’è, grattini che vanno a ruba, per le escort i locali notturni pieni, allora dov’è il problema? 🙂 🙂 🙂
@ Giorgio Rapanelli: mi sono preso un periodo di riposo, ed ho intenzione di continuare a riposarmi. Io non finirò nel Mir, ma eventualmente nella navicella MIR sovietica (se non sbaglio MIR in russo significa PACE), in partenza per lo spazio. Poi quando ci incontriamo ti devo racontare una cosa che riguarda ZW.
@ Vincenzo Bellini: Per me non c’è nessun problema. I casinò Municipali (Venezia, Campione d’Italia, Saint Vincent e Sanremo) sono tutti autorizzati dallo Stato, non dai comuni. Io ne farei uno per Comune, chi se ne frega, io non gioco. Mi dispiace solo per quelli che al gioco si rovinano, ma se sono ricchi… Comunque, fare una vacanza a Las Vegas ( a parte i soldi che uno si può giocare) costa meno che a Macerata. E, se permetti, c’è una bella differnza. Per cui, se fossi ricco, preferirei andare al Bellagio o al Venetian o al Caesar Palace sullo strip del LAs Vegas Boulevard che non all’ex Upim di MAcerata!
@ filosofo
Il problma tragico è che se vai a Parigi, Londra o New York ed entri in jeans e maglietta in uno di quei negozi strafichi e costosissimi l’usciere ti apre la porta e ti sorridono tutti….
(… Probabilmente su 100 clienti che entrano vestiti casual 99 NON comprano nulla, ma capita anche che il centesimo cliente tiri fuori la carta platino e sborsi senza fiatare 4.000 o 5.000 euro….Ecco il motivo dei sorrisi e della cortesia!!!)
Se entri in certi negozi di Macerata ti scrutano dalla testa ai piedi e hanno la puzza sotto il naso…
Poi c’è chi entra e se ne frega degli sguardi dei commessi e chi invece tale atteggiamento da fastidio e quindi magari preferisce farsi 20 minuti di macchina, ma andare in un posto dove se entri prima ti salutano e poi sono gentili….
Purtroppo parte del commercio maceratese non sembra rendersi conto che Macerata NON è più il centro della Provincia, ma è diventata una città come tante altre, per di più arroccata in collina e quindi svantaggiata.
“un affitto molto alto”
Magari, sarà anche questo il motivo per cui tutti scappano da Mc ???
Perchè i proprietari maceratesi si ostinano a perseverare in tali enormi ed abnormi “rendite di posizione” (così le chiamavano gli economisti classici), dannose per la società e utili solo per le loro saccoccie ?!?!
E non venitemi a parlare della “mano virtuosa” del capitalismo, per piacere…
@ Cerasi. Concordo perfettamente con Lei su tutto. E’ quello che io vado dicendo da tempo. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Macerata è diventata una città come le altre, ma messa peggio delle altre. Ormai è periferia di tutto.
@ TUTTI
Vorrei fare una considerazione su tutti i vostri commenti, rispettabilissimi certamente, ma carenti della memoria storica, considerando che la storia si ripete sempre inesorabilmente, è ora di approfondire il discorso:
allargando lo sguardo da Macerata, non esiste solo Macerata!, venti/trenta anni fa, quello che oggi è successo al nostro capoluogo di provincia era già successo ai paesini dell’entroterra marchigiano; nei piccolissimi centri una volta c’era il negozietto che vendeva di tutto, io me lo ricordo benissimo, un paese medio del maceratese aveva circa una decina di questi negozi, uno per contrada, poi c’erano una decina di bar e tanti altri servizi, lo sviluppo degli anni ’80 ha portato inesorabilmente alla chiusura di questi piccoli negozi perchè la gente del paesino voleva andare dove c’era lo sviluppo, dove c’erano tanti negozi, dove entrando in un supermercato potevi scegliere tra 100 marche diverse dello stesso prodotto. anche a quei tempi si gridò allo scandalo, si accusarono le amministrazioni di turno, dicevano che i paesini sarebbero morti, ecc. ecc. il trambusto generato dall’apertura delle grandi catene nelle città era solo un fuoco di paglia, TUTTI, compreso me, non vedevamo l’ora di andare all’Upim il sabato, ci senbrava una festa e ce ne fregavamo alla grande se i negozi nel paesino chiudevano………Prima ancora successe la stessa cosa quando i negozietti uscirono fuori dalle mura urbiche per andare nel fondovalle dello stesso comune. La storia si ripete sempre. Era naturale, era logico ed era scritto gia da tempo che anche una città come Macerata che prima aveva attratto la gente portandola fuori dai paesini ora dovesse soccombere allo sviluppo delle periferie….. il meccanismo non si puo arrestare, prima o poi anche le periferie si arrenderanno difronte ad un tipo diverso di sviluppo che non potranno seguire, secondo me i negozi ritorneranno all’interno delle mura urbiche di macerata e dei paesini….. in quanto si tornera ai prodotti piu artigianali.
Tutto questo per dire che ci sarà in giro sempre qualche cosa di meglio da vedere, da comprare, che costa di meno. A chi vogliamo dare la colpa di questo?, a nessuno… cosi è la vita… se proprio la dobbiamo dare a qualcuno…. è l’animo umano che si merita la colpa…!!!!!
Dobbiamo piu che altro interrogarci su cosa fare, per far si che tra qualche anno magari la gente ritorni in massa a Macerata…. potrei dire anche ritorni in massa al mio paesino collinare….. ecc. ecc. ma comunque sia dobbiamo adottare nuove tecniche e nuovi modi di fare e di essere, non possiamo giocare alla pari, bisogna inventare cose, realizzare nuove attrazioni qualunque esse siano. E’ un po come succede per i nuovi prodotti :vendono se sono innovativi altrimenti, non vendono. Il problema dell’Oviesse, non bisogna cercare una nuova oviesse, la regione è piena di queste cose, ma bisogna portare negozi nuovi, ancora non visti, che propongono cose nuove, magari vendute in modo diverso…. altrimenti nessuto tornerà a comprare a Macerata.
Basta con la storia dei parcheggi che mancano, basta con la storia che ci vuole l’escensore, il ponte o la funivia. io sono sempre venuto a macerata e i parcheggi ce ne sono fin troppi e due passi a piedi guardando le vetrine è sempre un piacere, si incontra gente si scambiano due parole. i soldi devono essere investiti per calmierare il mercato immobiliare, utilizziamo le risorse per abbassare il costo degli appartamenti, e l’affitto dei negozi non è possibile che a macerata un appartamento si venda a 2500 euro al mq e che sul primo paese limitrofo a 1500 al mq.
E quindi l’uomo e le sue debolezze tornano a galla ancora una volta, chi mette gli affitti alle stelle?, chi costruisce gli appartamenti chiedendo prezzi al mq stratosferici?, chi mette i prezzi nei negozi esorbitanti?, chi cerca di far spendere soldi per cattedrali nel deserto?, sempre l’uomo. Dobbiamo ridimensionare le nostre aspettative altrimenti la direzione del voler sempre guadagnare il massimo da ogni cosa ci porterà solo al naufragio. Qualche anno fa il benzinaio del mio paese ha chiuso, l’unico benzinaio, hanno gridato allo scandalo, ma nessuno andava piu a fare benzina da lui perche ad 1 km un altro benzianio aveva i prezzi piu bassi. Pur di rimanere con le sue idee ha chiuso l’attività e la cosa piu grave di tutte è che voleva venderla a prezzi stratosferici, impossibili, quindi non ha solo chiuso perchè non voleva abbassare i prezzi, ma ha fatto si che nessun nuovo giovane potesse rilevare l’attività.
Allora di chi è la colpa…?
grazie per l’attenzione.
e figurati se non chiudevano anche questo..Povera Macerata! Ormai neanche i piccioni vanno più in centro…
Oltre i commenti di Cerasi e Viva i Paesini, che condivido pienamente, vorrei aggiungere che forse ad abbandonare Macerata sono proprio i maceratesi o presunti tali. Nel 1991 gli abitanti erano 43.040, 20 anni dopo erano diminuiti a 40.217. Negli ultimi anni si è vista una crescita residenziale, è vero anche nelle frazioni, ma maggiormente nei paesi vicini perchè i costi a Macerata erano e sono inaccessibili ai più.
“Viva i Paesini” for president … commento super azzeccatissimo complimenti.
Giusto per tornare sull’argomento di fare i casinò a MC nei locali degli ex Unpim o Ovs. Sapete quanto costa pernottare dal 5 al 7 febbraio compresi all’Hotel Luxor di Las Vegas, in una camera de luxe al 22° piano, camera di 40 mq? 57 euro a notte per camera. Come di potrebbe far concorrenza a questi prezzi? E siamo negli Usa, mica in Albania.
@ grazie a liubavand e a Maurizio, troppo buoni!!!!!!