Ormai se ne parla da un po’: è il famoso fenomeno Silent Disco che finalmente arriva anche in Italia e precisamente a Torre del Parco, tra Castelraimondo e Camerino. Sabato 24 novembre si apriranno le porte del 300 Monkeys, il primo Silent Disco Club d’Italia. Ai piedi delle caratteristiche vette dei Monti Sibillini, l’interno di un magnifico fortilizio del ‘300, completamente ristrutturato dall’imprenditore Marco Lembo che è anche l’ideatore del progetto, sarà il regno della musica silenziosa. Già sperimentata con successo da oltre dieci anni nel Nord Europa, la musica in cuffia permette a ognuno di scegliere la sua hit preferita, sintonizzandosi su diversi canali musicali, grazie alla presenza di due o più Djs internazionali, proposti dal circuito silentdisco.com, che cambieranno ogni settimana e si daranno battaglia a suon di note.
La cuffia, esattamente come la radio, dà l’opportunità di decidere cosa, quando e dove, infatti le headphones si possono utilizzare anche all’esterno nel raggio di 200m, nel meraviglioso giardino antistante, che permetterà l’estate di ospitare grandi eventi live.
Le serate inizieranno alle 20con una musica lounge che farà da sottofondo al Dinner Buffet e dalle 23il ritmo sale, ma il volume resta contenuto per consentire a tutti di poter comunicare e socializzare. Quando è il momento di scatenarsi, tutti in pista e il volume urla in cuffia. Ma il 300 Monkeys è molto di più: il giovedì sarà universitario; il venerdì, a chiudere il dinner buffet e ad anticipare la Silent Disco, saranno live band di fama internazionale proposte dall’agenzia di booking e management di artisti nel campo musicale Live Music Band, con base a Londra; il sabato è ssshhhooout e la domenica… sorprese in arrivo!
Dopo il successo del silent flash mob di sabato scorso a Civitanova Marche, la curiosità cresce e i tanti e nuovi fans che stanno invadendo la pagina facebook del 300 Monkeys ne sono la prova: messaggi, I Like e domande dimostrano l’interesse per questo nuovo fenomeno che non è più solo sociale, ma anche culturale e strutturale. Comuni, locali e organizzatori di eventi vedono in questo concept esportabilissimo la svolta verso il divertimento più sano, senza chiasso e con tanto humour. Forever young, provate!
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Meglio una discoteca silenziosa viva che un presepe morto.
La Torre venne fatta erigere da Giovanni di Berardo da Varano nel 1381 ed ebbe vari nomi tra cui Salvum me fac (Signore fammi salvo) o dei Bilancioni. Ancora oggi sul lato N di questa torre che difendeva Camerino dagli Smeducci di San Severino è murato lo stemma dei da Varano. L’edificio era inoltre uno dei punti chiave dell’Intagliata, una linea difensiva che collegava diverse fortificazioni, perché vicina al Potenza.
Il Feliciangeli scrive che ai suoi tempi la Torre del Ponte e il Castello di Beldiletto servivano d’abitazione ai contadini, come fino a non molto tempo fa. Ancora oggi vi agisce un mulino, una delle poche fonti di ricchezza dei tempi andati.
La torre passò all’inizio del ‘500 da Caterina Cibo alla confraternita del sacramento di Camerino, con facoltà di tenervi l’osteria e il macello. Andò poi in enfiteusi ai camerinesi Cruciano Puntoni e Pietro Sensini. Agli inizi del ‘600 venne acquistata dai Pallotta, da cui della Torre del Parco, passò poi ai Bandini, ora ne è proprietaria la Curia Arcivescovile di Camerino.
non sono d’accordo, vanno fatte due considerazioni:
1) la discoteca sarà pure silenziosa all’esterno, ma sarà dannosa per l’udito (non cambierà granché dalla tradizionale discoteca)
2) se già prima si socializzava male in discoteca, ora, stando ognuno per conto suo, non si socializzerà affatto….o vogliono imporci anche l’orario in cui comunicare?
Un in bocca al lupo all’attività. Aspetto l’estate per veder realizzare eventi in luoghi non usuali: la rocca e sottocorte a Camerino, castello dei da Varano, … In questi momenti si apprezzeranno maggiormente le differenze con le discoteche tradizionali.
….grazie a chi investe nel territorio, grazie a chi crede che queste zone non sono morte, grazie a chi investe euro e non solo parole dei nostri politicanti del c….. !!!!
@regionemarche
Vero, ma di politica e vaticano non si può comunque fare meno:
“L’IMMOBILE è di proprietà della Ma.so.gi.ba., la fondazione che amministra i beni che la contessa Giustiniani Bandini ha lasciato all’Arcidiocesi di Camerino. E’ stato restaurato con i fondi della ricostruzione post-sisma 1997” – Carlino Macerata
Silent Disco… una delle feste più noiose a cui ho partecpato, una moda che potevamo risparmiarci…