di Alessandra Pierini
Basterebbero 24.638 abitanti in più alla Provincia di Macerata per non essere colpita dai criteri per il riordino delle province previsti dal decreto sulla spending review definiti questa mattina dal Consiglio dei Ministri e per non dover incorrere nell’accorpamento con altre province. Come già annunciato da Cronache Maceratesi nelle scorse settimane, in base ai criteri approvati, i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti e Macerata con i suoi 325.362 residenti non si salva mentre rientrerebbe perfettamente nel criterio della superficie visto che con i suoi 2774 chilometri quadrati supera e di molto i 2.500 chilometri (in un primo momento si parlava di 3.000) previsti dal Governo ((leggi l’articolo). Se anche il numero degli abitanti fosse stato ridotto di 50.000 unità, la Provincia di Macerata si sarebbe salvata, insieme ad altre due storiche province: Arezzo e Teramo. Si fa sempre più concreta quindi l’ipotesi di un distretto Marche Sud gestito da Fermo (leggi l’articolo) nel quale rientrerebbero Ascoli e, appunto, Macerata.
Niente si è potuto fare quindi per salvare Macerata che, nonostante sia molto vicina ai criteri richiesti, si avvia verso la soppressione entro il 1 gennaio 2014 a meno che non si riesca a fare “shopping” acquisendo alcuni Comuni fermani, ad esempio Montegranaro e Porto Sant’Elpidio.
Nessun problema invece per Pesaro, salvata proprio dall’abbassamento del limite di superficie e per Ancona.Il presidente Antonio Pettinari che aveva già convocato nei giorni scorsi le RSU (rappresentanze sindacali unitarie) ha chiesto loro di essere presenti domani mattina durante la consueta riunione di Giunta per informare sullo stato dell’arte e aggiornare sulle notizie da Roma.
Intanto nei prossimi giorni il Governo trasmetterà la deliberazione al Consiglio delle autonomie locali (CAL), istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali (in mancanza, la deliberazione verrà trasmessa all’organo regionale di raccordo tra Regione ed enti locali). La proposta finale sarà trasmessa da CAL e Regioni interessate al governo, il quale provvederà all’effettiva riduzione delle province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura. Le nuove province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità (le altre competenze finora esercitate dalle Province vengono invece devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto “Salva Italia”).
Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati oggi dal Cdm, l’Ansa ha calcolato, su dati Istat, le Province salve e quelle che invece verrebbero accorpate.
In Piemonte, su otto Province attuali, quelle salve sarebbero Torino, Cuneo e Alessandria; via le attuali Province di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara.
In Lombardia rimarrebbero Milano Brescia, Bergamo, Pavia, mentre dovrebbero essere accorpate le attuali Province di Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.
Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso.
In Liguria su quattro Province attuali ne scompaiono due, Savona e Imperia; salve Genova e La Spezia.
In Emilia Romagna sì a Bologna, Parma, Modena e Ferrara; accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza.
In Toscana, su 10 Province, si salverebbe solo Firenze (via Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno).
In Umbria rimane solo Perugia, “salta” Terni.
Nelle Marche sarebbero salve Ancona e Pesaro-Urbino, mentre non hanno i requisiti per sussistere Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.
Nel Lazio rimarrebbero Roma e Frosinone, ma dovrebbero essere accorpate Latina, Rieti e Viterbo.
In Abruzzo non subirebbero accorpamenti L’Aquila e Chieti.
In Molise rimarrebbe solo la provincia di Campobasso.
In Campania salve Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, fuori solo Benevento.
In Basilicata rimarrebbe in vita la Provincia di Potenza, esclusa invece quella di Matera.
In Puglia su 6 Province se ne salvano solo 3: Bari, Foggia e Lecce, da accorpare Taranto, Brindisi e Barletta-Andria.
Infine in Calabria, su 5 Province, si salavano Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro; da accorpare Crotone e Vibo Valentia. A queste sono da aggiungere le Province nelle Regioni speciali.
In Sicilia su 9 ne rimarranno in vita solo 4: Palermo, Agrigento, Catania e Messina. La scure si abbatterà su Caltanisetta Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
In Sardegna una debacle: rimarrà solo la Provincia di Cagliari. Verranno eliminate le Province di Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano.
Infine in Friuli, su 4 Province iniziali, due rimangono in vita, Trieste e Udine, due vengono tagliate o meglio accorpate: Pordenone e Gorizia.
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via tutte le province, restano solo quelle metropolitane, unioni di comuni sotto 7500 abitanti, liberi consorzi di servizi tra comuni…
Sono maceratese ma vivo a Fermo da tantissimi anni. Il mio cuore è rimasto nella mia Macerata. Non conosco il numero di abitanti di questa città, né la superficie. Non credo che superi o sia uguale a Macerata. Il colmo sarebbe se nell’accorpamento Ascoli Macerata, Fermo avesse la supremazia sulle altre due province. Preciso che come provincia, l’Ufficio Centrale delle Poste Italiane ha la chiusura pomeridiana per i mesi di luglio e agosto. Per fare i pagamenti, nel pomeriggio, ci si reca a Porto San Giorgio. Ci sarebbe ancora da commentare altri avvenimenti ma mi fermo qui.
Da maceratese frequentante Fermo quotidianamente ho già espresso il mio pensiero nei confronti della nuova provincia.
Non credo comunque che sussista la possibilità di sopressione della provincia di Macerata. Qualora, infatti, il limite fosse stato quello dimensionale, vi sarebbe stato ben poco da fare mentre essendo divenuto esclusivamente “numerico” per abitanti, credo che possa già essere in atto la solita “operazione elezioni”, quello che simpaticamente un anziano chiamò “rastrellamento casa casa in cerca di stranieri come se faceva sessant’anni fa” alla ricerca di nuovi e ben accetti abitanti della provincia. 20000 sono davvero pochi.
Tuttavia, qualora fosse possibile politicamente, ho la certezza che molti dei comuni fermani opterebbero senza remore per l’accorpamento alla provincia di Macerata delusi da quella che doveva essere la panacea del “mal d’Ascoli” e che invece è divenuta, a loro dire, una tassa in più per tanti servizi in meno.
ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
Finalmente una buona notizia.Macerata merita tutto questo
Concordo al 100% con Giovanni Carlini, ma sarà una chimera irrealizzabile fino a esaurimento delle scorte, ma tutto è possibile visto che siamo un bel passo avanti sull’orlo del burrone.
Saudaciu!
Basta magna magna, senza se e senza ma, andate a casa! Il Governo spero non si faccia intimorire dalle lobby burocratiche delle Province. Basta con stipendifici scandalosi, non ce la facciamo più a mantenere certa gente!
Via tutte le province,resterebbe la regione marche e come capoluogo ancona,la città + grande!!
potremmo assaltare Loreto?
Quanta confusione! In teoria dovrebbe essere: meno politica, più servizi. chi vi dice che non possa funzionare? le poste che c’entrano? che cosa ci andate a fare negli uffici provinciali? pensateci bene.
se proprio ci tenete la nuova provincia potrebbe mantenere il nome dei tre capoluoghi attuali e il consiglio, rappresntativo di tutto il teritorio, riunirsi un pò quà un pò là.
NON CERCATE DI SALVARE LE POLTRONE DI CHI NON SE LO MERITA!
Premessa: secondo me le province andrebbero abolite e basta.
Ho provato a fare due conti: se è vero che a Macerata basterebbe pochissimo per rientrare nei parametri, Ascoli non si salverebbe neanche riprendendosi tutta Fermo (la superficie Fermo-Ascoli si ferma a 2087,74 kmq). Quindi l’unica rimane la superprovincia Macerata-Fermo-Ascoli. A meno che non venga fuori qualche “deroga”, gli italiani sono maestri nelle eccezioni.
Secondo me la soluzione è l’Hotel House…se regolarizziamo tutti i clandestini che stanno lì… 20mila noo…ma na metà è fatta!! 😉
M’interrogo se non sia un’opportunità per assecondare il fenomeno ormai più che secolare di spostamento dell’epicentro regionale verso la costa e spostare gli uffici residui in una città o paese della costa, Civitanova Marche, Porto San Giorgio… tutti facilmente raggiungibili dagli ex-capoluoghi storici.
POICHE’ LA POLITICA HA UCCISO LA DEMOCRAZIA, QUELLE CHE STIAMO FACENDO SONO SOLO CHIACCHIERE PASSATEMPO.
IL PROFESSOR MONTI DECIDE CON PUGNO DI FERRO E FA BENE A FARE COSI’.
MAGARI ALLA FINE FARA’ INCAZZARE DI BRUTTO I CITTADINI TARTASSATI CHE FARANNO “CASAMICCIOLA” DELL’INTERA CASTA POLITICA.
ORMAI, L’UNICA SALVEZZA STA NELLA DITTATURA DI UN “GOVERNO DEI CUSTODI”, OSSIA UN GOVERNO DI VERA EMERGENZA CONTRO IL PERICOLO CHE STIAMO CORRENDO, SENZA CATENE E BAVAGLI PARLAMENTARI.
MA I SACRIFICI ALLO SPASIMO VERRANNO ACCETTATI DAL POPOLO SOLO SE IL GOVERNO MONTI MACIULLERA’ LA CASTA POLITICA DI OGNI ORDINE E GRADO, METTERA’ ALLA GOGNA E IN GALERA I MAGNACCIA POLITICI E AMMINISTRATIVI, I GROSSI EVASORI FISCALI E GLI SPECULATORI…
ALTRIMENTI, FUORI DALLE PALLE ANCHE LUI CON I SUOI GROSSI TECNICI BOCCONIANI…
POICHE’, IL BUON TONINO PETTINARI TRADI’ FRANCO CAPPONI E IL PDL PER NON CONTINUARE A FARE L’ETERNO “GREGARIO” E SI ALLEO’ CON I “SENZADIO”, BUTTANDO NEL CESSO GLI IDEALI DEMOCRISTIANI E PERDENDO VOTI PUR DI FARE IL “PRESIDENTE” DELLA PROVINCIA, ADESSO EGLI DOVREBBE MOBILITARE LE FOLLE PER OPPORSI CON OGNI MEZZO LECITO E ILLECITO ONDE SALVARE LA NOSTRA PROVINCIA.
ODDIO, PETTINARI NON HA L’ASPETTO DI UN LEADER DA BATTAGLIA.
EGLI E’ A CAPO DI UN PARTITINO, DIVENTATO COME “LU CUNTINDI'”, OSSIA COME I RIMASUGLI DI CIBO CHE I CONTADINI LASCIAVANO IN UNA PARTE DEL PIATTO A DIMOSTRAZIONE CHE IL VITTO ERA STATO LORO SUFFICIENTE.
L’UDC E’ ORMAI UN “RIMASUGLIO”, UN “CUNTINDI'” DELLA DC, DISPONIBILE, PERO’, AL SOLDO DI CHI PAGA MEGLIO IN POLTRONE.
GARANTENDO LA POLTRONA MASSIMA DELLA PROVINCIA A PETTINARI PUR DI MANDARE IL PDL ALL’OPPOSIZIONE E RICONQUISTARE LA PROVINCIA, IL PD SI E’ CALATO LE BRAGHE… PURTROPPO PER UN TERRITORIO ISTITUZIONALE CHE E’ AD UN SOFFIO DAL VOTATILIZZARSI VERSO FERMO.
COME SI PUO’ IMPEDIRE AL PROFESSOR MONTI DI ELIMINARE LA NOSTRA PROVINCIA?
SOLO CON UNA RIVOLTA DI PIAZZA, MOBILITANDO TUTTI I CITTADINI, SE LO VOGLIONO…
MA NON AZZARDATEVI DI MOBILITARE I CITTADINI CON PARTITI E SINDACATI, PENA UNA FORTE DELUSIONE…
SE POI SI VUOLE PROVARE CON LA MEDIAZIONE PARTITICA SU MONTI, LA SI FACCIA.
IL FALLIMENTO POTREBBE ESSERE CERTO, IN QUANTO POLITICAMENTE – PER NUMERO E INDOLE – I PARLAMENTARI MACERATESI CON I LORO ELETTORI, FUORI DEL TERRITORIO MACERATESE, CONTANO COME IL DUE DI COPPE.
Sinceramente concordo con chi dice che alla fine la “casta” politica e le lobby maceratesi troveranno l’espediente per salvare la Provincia dal taglio (25.000 ab. non sono molti e la superficie territoriale è sufficiente)…troppi interessi tirati in ballo, questa gente ha troppo da perdere per lasciare intentato di mantenere il loro potere politico-decisionale nonché economico e cmq una superprovincia con Macerata e Ascoli succursali di Fermo non se p’ò proprio sentì…al limite a Fermo si potrà riunire il Consiglio Provinciale, nulla di più…
LE PROVINCE VANNO ELIMINATE. TUTTE.
“Ma perché non ce la fanno proprio a toccare le Province? Perché? Perché anche la spending review risparmierà questo immenso spreco burocratico? La risposta è semplice, la risposta è un numero: 4.520. Sono le poltrone di consiglieri e assessori che rischiano di sparire insieme all’ente inutile. Ognuno di loro si porta dietro soldi, privilegi, prebende. E un piccolo mucchietto di denaro da distribuire a pioggia fra amici e parenti. Tutti i partiti ne sono coinvolti. E così anche questa volte l’abolizione trova troppi ostacoli per diventare realtà: forse auemteranno i ticket, sicuramente aumenteranno i farmaci. Ma il gettone al consigliere provinciale non lo tocca nessuno.” MAURO GIORDANO
meglio con l’umbria
Cronache Maceratesi dice che Macerata non si salva, il sole 24ore dice il contrario, chi ha ragione?
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-20/lelenco-province-tagliare-133323.shtml
Apprezzo e quasi mi commuovo con l’utopia che vede la “spending rewiew” (siamo talmente impoveriti che non poossiamo permetterci neanche più una lingua tutta nostra e dobbiamo farcela prestare dagli inglesi) come la scure che dimezza i conti e le spese.
Questi figli della generazione di poltrone, come giustamente sottolineato da un esponente del governo poco tempo fa, “il politico è un uomo che ha sempre bazzicato la politica e quindi non può tornare al mondo del lavoro perchè o se n’è allontanato da troppo tempo e quindi non è più aggiornato, o non ha mai avuto la possibilità di lavorare perchè impegnato in politica. […] un politico deve scegliere, o la politica, o il lavoro”.
Di qui, cn un minimo di realismo, si fa presto a capire che “gli esodati” della provincia andranno a qualche ente, consorzio, istituto, rimanendo sempre e comunque “a carico”. Gli impiegati saranno smistati, reindirizzati, reimpiegati, ma sempre e comunque stipendiati.
Un grande uomo mi disse “ricordati, lo stato non da lavoro, da stipendi. Lavorare o no è puramente discrezionale”
Ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
@ Mamo
HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. SE QUESTI POLITICI NON HANNO UNA POLTRONA SOTTO IL CULO, COME POSSONO SOPRAVVIVERE? COME POSSONO PRENDERE BUSTARELLE?
PENSI CHE SE NON FOSSERO STATI SPOSTATI I LIMITI ESONDABILI VERSO IL CHIENTI DI QUELLA ZONA OVE OGGI SORGE “CORRIDOMNIA” IL SIGNOR CACCAMO AVREBBE POTUTO COSTRUIRE?
QUELLA ZONA NON POTEVA ESSERE EDIFICATA COMNE DA P.G.R. INIZIALE.
SE L’HANNO RESTA EDIFICABILE CI SARA’ SATO UN MOTIVO… RESO ANCORA PIU’ CONVINCENTE DA BUSTARELLE?
ECCO, PERCHE’ SOSTENGO CHE MAGISTRATURA E FORZE DELL’ORDINE DOVREBBERO DARE UN’OCCHIATA ALLA LIQUIDITA’ DEI CONTI CORRENTI BANCARI DI POLITICI E AMMINISTRATORI, ONDE CHIEDERE LORO COME HANNO POTUTO AVERE QUEGLI EVENTUALI QUATTRINI SUI LORO CONTI E BENI MOBILI E IMMOBILI.
ORMAI SIAMO ALLA POVERTA’ PER FORTI PERCENTUALI DELLA POPOLAZIONE E LASCIARE RAZZOLARE LA CASTA POLITICA COME NEI DECENNI PASSATI E’ DA IMBECILLI.
LO RIPETO: L’ATTACCO ALLA CASTA DEI FARABUTTI DI OGNI GENERE E’ NECESSARIO PER EVITARE LA RIVOLTA CHE PRIMA O DOPO SI SCATENERA’.
NON DIMETICATE MARIA ANTONIETTA DI FRANCIA E LA FINE CHE HA FATTO, PERCHE’ NON SI RENDEVA CONTO DI CIO’ CHE STAVA BOLLENDO IN PENTOLA.
Quando ero ragazzo mio padre per anni e’ stato nella giunta del mio comune, non ha mai percepito una lira. Lo faceva per pura passione. Io propongo chi vuol far polita a livello comunale, provinciale, regionale LO DEVE FARE GRATIS!!!! Per quale motivo si devono dare anche 10,000 euro a chi gia’ percepisce una pensione o uno stipendio? Leggo che in Sicilia, alla Regione si “erano” dati uno stipendio di 17.000 euro, questo e’ pazzesco.
Piu’ che abolire le Provincie c’e’ da individuare i responsabili che ne hanno create delle nuove fino a pochi mesi fa’ e metterli in galera o farsi restituire tutti i soldi sperperati.
Provinciali! Ecco cosa siamo e nel senso peggiore del termine. Il cinema ci ha spesso usato come immagine deteriore del provincialismo. Non è la Provincia di Macerata che andrebbe eliminata, ma il provincialismo dei Maceratesi, di quelli “de Macerata granne”. Mai sotto Fermo, meglio l’Umbria.
Risparmi e servizi migliori non interessano.
P.S.
Sarà il caso di avvertire il 118 per il Sig. RAPANELLI? Mi sembra un pò agitato, ti in invoca spesso l’uso di mezzi spicci per la risoluzione dei problemi e fa accuse esplicite di corruttele nei confronti di personaggi fin troppo noti.
Un ottimo spunto per trasferirsi
La popolazione è destinata a diminuire ulteriormente se non si fanno più figli… Se non ci sono aiuti alle famiglie giovani, alla residenza e al lavoro, la nostra popolazione è destinata a comprimersi sempre di più. Quindi a quel punto soppressione o accorpamento non cambierebbero molto perchè saremo già estinti. Macerata paese per vecchi.
1970- Con l’istituzione delle regioni (nuovi ambiti territoriali ottimali per storia, civiltà e demos) le province dovevano essere abolite.
La svolta deviante della malapolitica che in quegli anni iniziava a diventare egemone, non solo impedì la loro soppressione, ma inventò e alimentò -a cascata- una moltitudine di nuovi ambiti territoriali ottimali al vertice dei quali sistemare politici allo scopo di creare la base territoriale “dura” di quella che oggi viene definita “la casta”.
Questa farraginosa sovrastruttura di potere da un lato ha prodotto gran parte del nostro debito pubblico, dall’altro ha ingessato -attraverso una folle burocrazia- lo sviluppo reale dei territori.
E’ giusto allora eliminare tutte le provincie e non solo alcune.
Scusate, ma non me la bevo.
Se lo scopo dell’abolizione delle province è quello di colpire le poltrone della politica, allora è il solito gioco delle parti.
I servizi al territorio sono una cosa, la casta è ben altro: sarebbe molto più facile togliere i soldi alla politica, tipo cariche a solo rimborso. La politica NON può essere un lavoro.
Invece, come notava un lettore, abbiamo una proliferazione di enti ed organismi vari che, inoltre sfuggono ad un reale controllo democratico (società pubbliche, ambiti vari, etc.) e che continuano a produrre una grossa spesa, in barba alla scomparsa delle province.
Infine, c’è da dire che l’attuale governo è veramente disarmante: affronta una questione costituzionale con decreto legge, come se si trattasse di fissare un’aliquota fiscale, mentre continua ad elargisce ai suoi vertici burocratici stipendi da capogiro, dimostrando che il privilegio non muore mai, anche in tempi di carestia.
Almeno il fermano e la zona del calzaturiero è popolata da gente che produce ed esporta e non da mediocri burocrati che aspettano passivi lo stipendio a fine mese. Finalmente una buona notizia dal governo.
Caro Alfredo
il fermano era popolato da gente produttiva ed era punto di riferimento della calzatura. Oggi le ditte si contano sulle dita di una mano e, analisi di mercato alla mano, la provincia di fermo è la provincia con maggior numero di aziende fallite.
Da quello che posso vedere con i miei occhi, da un anno a questa parte, l’unico imprenditore che ha visto decuplicarsi i guadagni è quello che vende i cartelli VENDESI.
L’ente Provinciale si è prolificato creando esperti, assistenti, portaborse degli assistenti, addetti ai portaborse senza perarltro offrire niente di degno non tanto alla popolazione, bensì al settore calzaturiero, colonna portante della provincia.
E’ inquietante, e lo dico senza ironia, ascolare i commenti quotidiani (ora molto più veementi) degli abitanti circa la totale inutilità della nuova provincia, quasi come se si fosse fatta la provincia senza interpellare i residenti.
Quindi credo che di stipendiati, e non di lavoratori, ve ne siano davvero molti, favoriti anche dal clima gioioso e forse un po troppo sopra le righe degli strascichi di entusiasmo di una concessione decisamente troppo ardita.
Ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
Fermo sparisce!!!basta co ste cavolate de macerata sotto fermo. Sotto Ancona e basta.
in un paese minimamente credibile Marche, Umbria ed Abruzzo costituirebbero una sola provincia. Un solo presidente, un consiglio formato di poche persone ONESTE non pagate. Non si dicano coglionate di distanze e strade scomode, basta una SERIA CONNESSIONE, es. la BANDA LARGA, che i farabutti che governano non sanno cosa sia, per essere dovunque, in ogni minuto, e fare tutto quello che serve, con la FIRMA DIGITALE si può certificare tutto da ogni posto, si potrebbe vivere senza macchina privata e tutto questo con 5 o 600 EURI, il costo di un LAP TOP qualsiasi, non si dica che gli anziani non sanno usare il computer, non lo sa usare solo chi non sa cosa farci, se ne hai bisogno impari in una settimana (IO SONO ANZIANO, HO 65 ANNI ED USO IL PC E TUTTO QUANTO DI DIGITALE IO ABBIA BISOGNO). P E R A C O T T A R I !!!!!!!!!!!
DEBBONO ACCORPARE L’ EUROPA, CANCELLARE GLI STATI SOVRANI (ma sovrani di che…..ma mi faccia il piacere!!!) E FARE UNA SOLA NAZIONE. I GOVERNANTI EUROPEI ATTUALI A CASA A LAVORARE A 5.000 EURO AL MESE. (sono magnanimo, ma chi è abituato a non fare un cazzo ed avere tutto GRATUITAMENTE anche solo farsi un caffè, la mattina, con la MOKA lo sconvolgerà)
@ Roberto 1963
D’ACCORDO CON ROBERTO 1963. HO L’ETA’ PER DIRE CHE I SINDACI E GLI ASSESSORI PRENDEVANO POCO PIU’ CHE UN RIMBORSO SPESE. MA ALLORA C’ERANO LE IDEOLOGIE, C’ERANO I PARTITI CHE A QUESTE SI ISPIRAVANO, C’ERA LA FEDE POLITICA E IL SENSO DELL’ONORE…
OGGI, SI HA L’IMPRESSIONE CHE I PIU’ ONESTI IN POLITICA CI STIANO PER UN BELLO STIPENDIO MENSILE. E PER MANTENERLO CAMBIANO PERFINO CASACCA.
NON VEDETE CIO’ CHE ACCADE CON LA POLITICA NAZIONALE, DOVE IL RECONDITO PENSIERO E’ QUELLO DI “IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO”.
@ Cecco
L’AMICO “CECCO” DICE CHE DOVREI ESSERE RICOVERATO (ALLA NEURO) COL 118.
L’AMICO “CECCO” STA VIVENDO SU MARTE: SCENDA TRA LA GENTE E ASCOLTI CIO’ CHE QUESTA DICE. DICE ESATTAMENTE CIO’ CHE IO SCRIVO…
IL GIORNO CHE “QUALCUNO” COMINCERA’ A FARE FUORI FISICAMENTE I POLITICI DI OGNI ORDINE E GRADO, LA GENTE SCENDERA’ IN PIAZZA A BALLARE E CANTARE.
ESISTE ORMAI UN “ODIO” MONTANTE VERSO LA CASTA POLITICA, CONSIDERATA INETTA, IDIOTA, PRESSAPOCHISTA, AFFARISTA, ARRAFFISTA.
I POCHI CHE SI SALVANO E CHE DEVONO ESSERE RISPETTARTI SONO COLORO CHE HANNO GIA’ UNA PROFESSIONE CON ALTA RETRIBUZIONE E LA SACRIFICANO PER LA POLITICA. MA SONO RARI.
LA MAGGIOR PARTE STA LI’ PER LO STIPENDIO, QUANDO NON CI STA PER LE TANGENTI.
GIRA CHE TI RIGIRA SONO SEMPRE “QUELLI”: DA SINDACO AD ONOREVOLE A VICEPRESIDENTE. OPPURE, DA ASSESSORE REGIONALE A PRESIDENTE PROVINCIALE A VICESINDACO…
QUANDO AFFERMO CHE LA MAGISTRATURA DEVE CONTROLLARE LA LIQUIDITA’ DEI CONTI CORRENTI DI POLITICI E AMMINISTRATORI E’ SOLO PER GARANTIRE A NOI CHE COSTORO SONO FIGURE ISTITUZIONALI ONESTE.
IN CASO CONTRARIO: GALERA!
SE LA PACCHIA E’ FINITA PER IL POPOLO, DEVE ESSERE FINITA PURE PER I POLITICI.
OGNI MATTINA VENGO AGGIORNATO SULLE SITUAZIONE DELLA PRODUZIONE NELLA MIA ZONA. DOPO LE “VACANZE” LA SITUAZIONE TENDERA’ A PRECIPITARE…
UNA FONTE RISERVATA MI COMUNICA (SPERIAMO CHE NON SIA VERO) CHE 2.000 BANCARI STAREBBERO PER ESSERE LICENZIATI DA UN ISTITUTO OPERANTE SOPRATTUTTO NELLA NOSTRA REGIONE.
IL PROBLEMA NON E’ SE ELIMINANO PRESIDENZE, ASSESSORATI E CONSIGLIERI DELLA PROVINCIA.
IL DRAMMA SAREBBE SE, INSIEME ALLA PROVINCIA, MANDASSERO A CASA GLI IMPIEGATI.
INSIEME AL POPOLO OPPRESSO VIVONO I NOSTRI ARTIGIANI E I PICCOLI IMPRENDITORI.
ONORE A QUEI FORTI IMPRENDITORI CHE QUI RIMANGONO A FANNO LAVORARE LE LORO MAESTRANZE.
QUEI GROSSI E MEDI IMPRENDITORI CHE CHIUDONO LE NOSTRE FABBRICHE PER RIAPRIRLE ALL’ESTERO SONO SOLO DEI NEMICI DEL POPOLO E DELLA NAZIONE.
CON ESSI, OGNI ESALTAZIONE DELLA LIBERA INIZIATIVA, DEL LIBERALISMO E DEL CAPITALISMO E’ CROLLATA.
ESSI FANNO SOLDI A PALATE FUORI DELL’ITALIA E QUI LASCIANO CHE LE LORO MAESTRANZE VADANO VERSO LA MISERIA.
LA CRISI SPAGNOLA E’ GIA’ FUORI IL NOSTRO USCIO.
sì cancelliamo tutto il globo già che ci siamo ma x favore….
@rapanelli. Invochi spesso magistratura e forze dell’ordine. Chissà cosa ne pensano delle tue armi che dichiari di avere e dei tuoi auspici a farne uso con i politici. Un conto è parlarne al bar un conto è scriverlo ripetutamente qui. Stiamo parlando di accorpamento di province e tu ancora denunci che solo per aver concesso una variante urbanistica il presidente della stessa gli assessori il dirigente e i tecnici devono per forza aver preso bustarelle. Sei normale?
Mi chiedo
perché il Governo sceglie la strada più semplice e facile : abitanti e territorio , per scegliere le Provincie che non saranno soppresse ed accorpate , invece di verificare premiare le Amministrazioni virtuose con valutazioni oggettive dei servizi di propria competenza resi ai cittadini con competenze ed eccellenza?La provincia di Fermo è ancora in culla, se non per i costi del Presidente, assessori e consiglieri, pochi gli uffici provinciali, Qual è il risparmio quando tutti gli uffici provinciali sono ancora quasi inesistenti? Smantellare uffici esistenti nelle altre provincie e crearne di nuovi, con tutto quello che comportaNon esiste più la Valutazione della performance – produttività – economicità e costi?Se non si fa una scelta di merito abroghiamo tutte le Province. Non hanno ragione di esistere, basta , ricordarsi le esondazioni in provincia di Fermo e di Macerata, la competenza delle provincie non è tra i tanti compiti la difesa del suolo (manutenzione delle sponde dei fiumi, gestione del vincolo idrogeologico e forestale), tutela e valorizzazione dell’ambiente e prevenzione delle calamità (predisposizione dei piani provinciali di protezione civile); L’inefficienza ci è costata un aumento regionale sulla benzina.
Attenzione, l’abbassamento della superfice a 2500 kmq ha favorito una decina di province (tra cui Pesaro) ma è un’arma a doppio taglio. Ora, alle 44 province salvate (nessuno, e dico nessuno, si è preso la briga di controllare che Arezzo ha superato già da un anno i 350.000 abitanti), gli “accorpamenti” porteranno a un numero “minimo” di 60, che con qualche “compravendita” e accorpamento extraregione (tipo Rieti e Terni) può arrivare facilmente a 65-68, con il rispetto dei requisiti. Escluse Trento e Bolzano. Insomma, solo 40 le province che sparirebbero.
Per il nostro caso, salvare Macerata con “annessione” di qualche comune del fermano non ha senso (Ascoli e Fermo non ci arriveranno mai a 2500 kmq). Quindi, o magaprovincia maceratese-piceno (che sarebbe una manna per Ancona e Pesaro) o Macerata che assorbe Fermo e Ascoli si fonde con Teramo.
Capitolo competenze. Qui sarà un dramma per tutti (anche per le province salve). I servizi di area vasta (che erano stati delegati dalle regioni alle province) non tornano alle regioni (troppo grandi ?) ma vanno ai comuni. Tipo formazione, lavoro, edilizia scolastica, ecc. Ma perchè il comune ex-capoluogo deve provvedere alla manutenzione degli istituti superiori che sono frequentati, per la maggior parte, da non residenti ?
@ Cecco
Caro “cecchino”, non sono “normale”. Se lo fossi, parlerei di sfracelli solo al bar, non su queste pagine… I pericolosi sono quelli del bar. Oppure, quelli che non parlano affatto. E ce ne sono tanti.
Con me la gente parla – di giorno e… di notte. Anzi, più di notte che di giorno, quando le sovrastrutture mentali sono attenuate.
Ho una convinzione: quando un politico commette un errore macroscopico significa che è un IMBECILLE, oppure un CORROTTO. Esistono diverse sfaccettature della “corruzione”, ultima delle quali è la bustarella. Non leggi le cronache italiane che sono piene di politici e amministratori indagati e incarcerati? Perchè i nostri politici e amministratori locali dovrebbero essere una eccezione alla regola?
Armi: le mie sono registrate e magari arrugginite. E’ dal 1970 che non sparo un colpo e le armi che usavo erano armi inglesi della Seconda Guerra Mondiale.
Mai ho scritto che sarei pronto ad usare le armi sui politici.
Ne le userei almeno per difendere la mia vita. Per difendere quella degli altri… forse. Spero, di lasciare questa valleverde di lacrime prima di togliere la vita a qualcuno.
Le armi si usano quando la gente non ha più una via d’uscita, ha tutte le porte sbarrate, ha perso ogni speranza. Non ha più alcuno a cui rivolgersi.
La gente pacifica e onesta si è stufata di essere vittima dei violenti e dei disonesti. Primo o poi, se non le daranno una speranza ed una via d’uscita ideologica e politica, userà la violenza per la vendetta.
Persa ogni speranza nella politica e nei politici, personalmente ne ho ancora TANTA nella MAGISTRATURA e nelle FORZE DELL’ORDINE.
Chi mi tocca un magistrato, un carabiniere, un poliziotto, un finanziere è un “uomo morto” (in forma figurata). Sono queste Istituzioni che mantengono in essere la nostra civiltà democratica… Senza di esse, forse anche tu, caro Cecco, dovresti diventare un “cecchino”.
Bene. Continuiamo così. Forse riusciamo a salvare le nostre province. Presidenti, assessori consiglieri. Segretarie, portaborse ce ne saranno infinitamente grati.
Le mie idee sul possibile accorpamento della provincia di Macerata con altre l’ho già espresso. Lascio questa discussione per liberarvi di me ma anche dei continui e noiosi battibecchi fuoritema con il Sig. RAPANELLI.
Non sempre sono stati rispettati nella scelta della riduzione delle PROVINCE, i criteri di DIMENSIONE del TERRITORIO …..vi sono PROVINCE con maggior ampiezza di territorio a cui è stata data minore importanza di altre……Nell’eventualità che fosse scelta FERMO …..la preferenza è stata data dal fatto che si trova a metà strada tra MACERATA ed ASCOLI…..e vanta una tradizione STORICA e CULTURALE consolidata, già dal MEDIOEVO…..senza dubbio ha influito anche il fatto che LA CHIESA ha giocato un ruolo importante…..considerato che era sede di DIOCESI ed è sede del TRIBUNALE ECCLESIASTICO…..i tre presidenti e gli assessori si preoccupano per la POLTRONA
@ Cecco
Giusto! Rientro in tema.
Noi tutti stiamo discutendo sugli “effetti”, tralasciando le “cause”.
La “causa” di tutti i nostri mali, come Maceratesi, sta in “ciò che abbiamo seminato”.
Siamo una provincia schiacciata tra zone di influenza più forti, come l’Anconetano e il Piceno.
Già la Storia ci dice che siamo inferiori ad Ancona, colonia greca, a Fermo, colonia etrusca e ad Ascoli, ultimo baluardo piceno ad arrendersi ai Romani. Cosa eravamo noi Maceratesi all’epoca?
Il signor Cecco dirà: ma cosa c’entra con l’oggi?
C’entra, in quanto ogni attimo di vita umana, animale, vegetale e minerale viene registrato e nella “traccia del tempo”. Ed è registrato che noi eravamo dei bifolchi di fronte ad Ancona, Fermo ed Ascoli.
A Corridonia, stiamo ancora pagando in autodistruzione e mancanza di fiducia reciproca tra i cittadini il tradimento che la fazione ghibellina fece alla nostra Montolmo aprendo le porte a Francesco Sforza nel 1433. I tempi karmici sono diversi da quelli delle nostre brevi vite. E nessuno può allontanare l’amaro calice karmico che dobbiamo bere, nè alcuno può “rimettere” in terra ciò che non ancora è stato “rimesso” in Cielo.
Calandoci nella realtà attuale, di fronte al destino, noi siamo dei pezzi di polmone senza alcun valore. Siamo sempre stati “sonnolenti” tra le braccia della Curia vescovile e della DC, ed oggi del PD. E un po’ della Massoneria.
Sanno al Governo che non siamo in grado di diventare un problema “ingestibile”. Sanno che siamo incapaci di “ribellarci” in modo convincente. Sanno che neanche partecipammo convenientemente con Garibaldi alla difesa della Repubblica Romana, nè alle Guerre d’Indipendenza, nè ai Mille… Sempre a bivaccare, senza cercare rogne. Con dei “Re Travicello” a dirigere chi, come noi assonnati, “non ha denti”.
Adesso è arrivato il “Serpente” che sta “scuotendo il nostro sonno” e stiamo belando chiacchiericcio, invece di scendere in piazza in massa con i nostri sindaci per dire a Monti che è un’autentisca stronzata decidere in base ai kilometri quadrati e al numero di abitanti, senza guardare ai diritti umani, alla Storia ed alla posizione strategica del territorio.
Monti sta cercando di capire se – sull’argomento del taglio delle Provincie – le popolazioni italiane “cigolano”… Il suo piano è annullare la democrazia di base per un “Governo dei Garanti”.
Cosa faremo? Si muoveranno i sindaci da soli con i sindacati? E, qualora si formassero movimenti spontanei, la popolazione li sosterrebbe?
Esiste, quindi, signor Cecco, la Legge del Karma, a cui non possiamo sottrarci: nè noi, nè i partiti e le amministrazioni, nè Valleverde, nè CorridoMnia.
Se abbiamo “seminato vento, raccoglieremo tempesta”. L'”io, speriamo che me la cavo” è una licenza teorica, che non ha riscontro nella legge dell’equilibrio della Natura, ossia del Karma. Pagheremo, e pagheranno, prima o poi: oggi, o nelle prossime vite. Nè ci saranno assoluzioni divine in Cielo, solo perchè qualcuno le ha inventate su questo Pianeta: un modo per mettere la gente su “Mistero” e farci i quattrini con le indulgenze.
Quanto sopra potrebbe sembrare fuori tema, ma è purtroppo la “base” da cui partono tutti i nostri mali.
SE Macerata pensa di fare shopping di comuni deve dare anche la possibilità, a chi vuole, di chiamarsi fuori. Personalmente abolirei tutte le provincie marchigiane; credo che nelle alte valli del potenza e del Chienti molti comuni sarebbero molto contenti di passare all’Umbria.
stabilito che non era possibile togliere tutte le provincie con un semplice decreto, si è trovato un espediente per eliminarne il più possibile da subito in attesa di una modifica della costituzione che ne consenta la totale eliminazione.
io sosterrei questo tentativo e anche se il risparmio non sarà miliardario, è sicuramente un segnale positivo verso il contenimento dei costi della politica.
il nostro accorpamento. i nomi delle province potrebbero anche rimanere, l’importante che ci sia un unico organo politico rappresentativo eletto di tutte e tre.
apparte essere daccordo oppure no…a me quello che fa ridere sono questi nomi inglesi che stiamo dando alle cose semplici…per cosa? renderle piu’….cosa? ho chiesto a mia nonna se sapeva ke siginificano parole come spendig review, spread, welfare…e mia nonna sara’ anziana ma in ottima salute mentale, e fa parte della societa’, come me e voialtri, e non lo sapeva…e sono sicurissimo che tanta gente deve andare sul traduttore di google o simili per capirci qualcosa. (so che centra poco il commento con l’argomento, ma considerando tutti i commenti inutili in giro..abbiate pazienza)
come capire l’inglese se non si conosce neanche l’italiano…?
E’ ARRIVATO IL 118 CON UNO PSICHIATRA PER FARMI RICOVERARE.
MI HA CHIESTO DOVE ERA POSSIBILE TROVARE IL NOTO “CECCO”…
NON HO SAPUTO DARE UN RECAPITO…
ALLORA, LO PSICHIATRA MI HA RISPOSTO: “SE NON TROVIAMO COLUI CHE SI FA CHIAMARE “CECCO” NON POSSIAMO PORTARE LEI “DENTRO”.
QUINDI, CARO CECCO, SE VUOI CHE IL 118 MI INTERNI, “RIVELATI”…
A MENO CHE TU NON POSSA “RIVELARTI”, IN QUANTO INDOSSI “IL GREMBIULINO”.
la politica politicante al contrattacco. con i nostri soldi ora fanno ricorso al consiglio di stato contro l’accorpamento (l’iniziativa sembra sia partita proprio da fermo). certo. che sia stata fatta una provincia in più va bene, accorparne due o tre invece no.
a lavorareeeeeeeeeeee.
@ Cecco
CARO CECCO,
POCHI MINUTI FA HO PARLATO CON UN OPERAIO PENSIONATO, EX-PCI.
CON LE NOTIZIE CHE CIRCOLANO SUI TAGLI, LE TREDICESIME ELIMINATE E GLI ULTERIORI SACRIFICI CHE VERRANNO RICHIESTI ALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CITTADINI, QUESTO PENIONATO HA DATO FUORI DI TESTA CONTRO I POLITICI, GLI EVASORI FISCALI, I PATRIMONI E LO STESSO MONTI.
ANCHE PER LUI DOVREMO CHIAMARE IL 118?
TI AVVISO: SE SEI UN POLITICO, TIRA I REMI IN BARCA, FATTI LA PLASTICA FACCIALE E FAI COME SAN PIETRO: RINNEGA I POLITICI.
TU NON DEVI TEMERE CHI, COME ME, ESPRIME UNA SUA OPINIONE.
DEVI TEMERE CHI NON PARLA, MA CHE POTREBBE COMINCIARE AD AGIRE ENTRO DICEMBRE…