di Matteo Zallocco
Primi commenti alla notizia arrivata da Roma (leggi l’articolo) sull’idea del Governo di ridurre a tre le cinque Province marchigiane salvando Pesaro-Urbino e Ancona, cancellando Macerata e Ascoli e lasciando la sola Fermo a gestire una sorta di preannunciato “Distretto delle Marche Sud”. Naturalmente bisognerà vedere se tutto questo diventerà legge, ma il rischio c’è.
Secondo il presidente della Provincia Antonio Pettinari “è un momento di grande confusione, ma resta il fatto che il criterio principale è quello della superficie e Macerata è la prima delle Marche con 2778 Km/q, poi c’è quello della popolazione e siamo terzi con 320mila abitanti mentre è stato accantonato il criterio del numero dei Comuni dove superavamo tranquillamente il tetto dei 50. Gli altri criteri devono ancora essere definiti per cui bisogna avere molta prudenza nel commentarli: per ora non posso tenere conto delle idee di qualche funzionario del Ministero degli Interni come quella di favorire la baricentricità in caso di accorpamento di più di due province. Di sicuro Macerata non starà a guardare e non avremo certo bisogno di una difesa d’ufficio in considerazione della storia e l’identità di questa provincia, della forza di due Atenei e del fatto che siamo al primo posto in Europa nell’industria manifatturiera come indice di occupazione. La Provincia di Macerata ha le carte in regola per continuare ad esistere ma di sicuro bisogna chiedere chiarezza perchè in questo momento si dice di tutto e di più basti pensare che alcuni Ministri dicono una cosa e altri esattamente il contrario”.
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Si dice preoccupato il sindaco di Macerata Romano Carancini visto che il capoluogo si ritroverebbe senza Provincia, Prefettura e Questura: “Bisognerebbe subito fare squadra – dice – con la Provincia e gli altri Comuni, chiedere ai parlamentari di attivarsi immediatamente per capire meglio e portare al Governo una proposta concreta e alternativa. Mi sembra un’idea disgraziata quella di considerare Fermo capoluogo di un distretto Marche Sud, un’idea priva di qualsiasi tipo di presupposto storico, logico ed economico. La soluzione più logica per un taglio dei costi è quella di redistribuire tra Macerata e Ascoli i Comuni della neonata provincia fermana: penso a Montegranaro che anche storicamente si sente più maceratese o Porto Sant’Elpidio che è la prosecuzione di Civitanova. Io penso che sarà importantissimo il ruolo di Antonio Pettinari grazie anche ai suoi rapporti molto stretti con Casini, uno dei tre leader della maggioranza”.
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“Macerata Picena”. E’ questa la proposta di Franco Capponi, ex presidente della Provincia di Macerata. Secondo Capponi il Maceratese facendo forza anche sulle sue Università dovrebbe inglobare i comuni fermani e parte di quelli ascolani, fino a San Benedetto. “La riqualificazione delle autonomie locali – commenta Capponi – non può avere la stravaganza che gli sta dando questo Governo. E’ irragionevole pensare solamente a Fermo, la provincia di Macerata non accetta più penalizzazioni, è l’unica ad aver perso la Banca d’Italia e subiamo ancora fortissime penalizzazioni nella sanità e nelle risorse destinate alle Università sia per il funzionamento che per le attività di ricerca. Tutto questo va a vantaggio delle province di Ancona e Pesaro. Non ha senso la proposta di formare una provincia con capoluogo Fermo, dove tra l’altro i servizi relativi alla nuova Prefettura e alla nuova Questura devono essere ancora completati. Seppur bizzara questa idea purtroppo è nelle menti di qualcuno al Ministero. Non si tiene contro delle peculiarità e della valenza delle realtà territoriali e questa idea può diventare un pericolo concreto perchè all’interno dei criteri che stanno valutando al Ministero c’è questo della baricentricità in caso di accorpamento di più di due Province.
La visione di una provincia del centro sud delle Marche noi la possiamo ipotizzare solo con Macerata capoluogo, sia perchè è la provincia più grande che da sola ha quasi i requisiti per raggiungere i criteri previsti dal decreto sulla spending review, sia perché ha già l’ossatura per incorporare sia Fermo che parte di Ascoli.
Da qui la proposta di Franco Capponi di denominare la provincia Macerata Picena: “E’ un’idea che era balenata già alcuni anni fa con gli studi fatti dall’avvocato Bartolomei che aveva avanzato questa innovazione per rafforzare la provincia periferica marchigina rispetto allo strapotere della provincia di Ancona. Noi sosteniamo comunque in via generale la permanenza dell’istituzione Provincia ma con un cambio totale dell’impostazione e un’enorme cessione delle competenze ai Comuni e ancor di più alle unioni dei Comuni: sono queste le istituzioni più efficenti e riconosciute dal cittadino come più vicine. Sosteniamo inoltre l’azzeramento dei costi della politica per quanto riguarda la gestione delle Province che devono essere espressione dei sindaci in quanto i loro servizi non si rivolgono direttamente al cittadino ma a una visione di integrazione territoriale di servizi di area vasta”.
Franco Capponi e Nazareno Agostini, capigruppo di Ppe e Pdl in Consiglio provinciale, hanno chiesto un incontro urgente del direttivo regionale del Pdl con tutti i parlamentari marchigiani per conoscere la linea decisa dal Pdl nazionale e “la totale trasparenza delle decisioni che non potranno ancora penalizzare la nostra Provincia”. Se questo confronto non avvenisse e in assenza di risposte chiare Capponi e Agostini hanno comunicato che non potranno proseguire l’attività di rappresentanza politica all’interno del Pdl.
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Speriamo VIVAMENTE che questa inutile provincia venga cancellata assieme a tutti i suoi politici…
Forse la cosa più logica è unire Macerata con le zone fermane più vicine, sia geograficamente, che culturalmente, nonché economicamente e lo stesso dicasi per Ascoli. In questo modo entrambe le province raggiungerebbero i parametri richiesti e si abolirebbe la provincia di Fermo, malnata ed infruttuosa.
Inoltre, secondo me sarebbe ben più importante (come segnale), abolire le comunità montane, alquanto inutili e usate perlopiù come parcheggio per amici, parenti e trombati vari.
Che faccia, ragazzi. Dopo aver divorato l’Italia da sud a nord hanno la faccia tosta di puntare i piedi e di dire “questo non va bene, questo no, tocca a quello, vedi quello”. Basta, andate tutti a casa! Abolite tutte le Province, Prefetture, Questure, Comunità montane, consorzi ecc… e create un ente unico, stop!
Basta magna magna, avete rotto, andate a casa!
Malnata e infruttuosa, la provincia di Fermo che raccoglie intorno a sé tutto il calzaturiero delle Marche?
E che sarebbe fruttuosa, la provincia di Macerata??
Io assisto con grande divertimento al risveglio degli elefanti: uniamoci a coorte, presto presto tutti insieme, volemose bbene, semo li mejo, etc.
Ma da quando in qua? Basta vedere i rapporti tra Macerata e Corridonia degli ultimi giorni, per capire l’aria che tira. A me pare piuttosto che, democristianamente, mentre dentro il garage le correnti si scannano, all’esterno si serrano le serrande al fine di difendere il castello. Ma solo per potersi scannare con più pace all’interno…
E poi il capoluogo: allora, Fermo ha la piscina olimpionica da 15 anni almeno; ha i parcheggi a terrazzamento con gli ascensori gratuiti e aperti 24 ore su 24 che portano in centro da almeno 25 anni; ha una strada a 4 corsie che la collega a Porto San Giorgio da almeno 40 anni, e una strada a 4 corsie nuova fiammante dalla parte dell’entroterra (senza passaggi a livello, perché – questo è vero… – non è dotata di stazione ferroviaria con sole littorine); d’inverno è un po’ spenta, perché la gente lavora soprattutto in fabbrica negli uffici (Macerata invece è tendenzialmente spenta un po’ sempre, perché le fabbriche non ci sono e gli uffici non ci sono quasi più).
Sicché – permettetemi una battuta pirandelliana, ma alla fine quasi quasi anche attendibile – hai visto mai che se Fermo ci annette finalmente ci risolve i problemi vecchi di decenni?
Che scandalo!!!
Macerata che finisce sotto Fermo… non ci posso credere! Come faremo a dormire la notte?
E se i fermani decidessero di spianare la nostra collina per non avere rivali nemmeno in altezza?
Idea! Dichiariamo guerra a Fermo.
RAGAZZI NON SCERZIAMO …………….SOTTO FERMO NO!!!!!!!
Che ridere ragazzi. Ancora guerra di campanili! Siamo rimasti a “quelli con le targhe AP sono maleducati”? “Macerata granne”?
Cominciamo con il dire che i servizi rimarrebbero pressoché gli stessi. Non è che se scompare la Provincia di ….. trasferiscono tutto il personale e gli sportelli a ………….
Quelli che soffrirebbero di più della nuova situazione sarebbero i politici.
E sai che perdita, che dolore!
Tutti a rifare i conti per vedere come rimodellare i collegi per accaparrarsi quelli sicuri.
Io sono sempre dell’idea che era meglio eliminarle tutte, ma se questo non è possibile, chi se ne frega se la sede “politica” della nuova provincia sta a Macerata o a Fermo.
Quando ci saranno le elezioni verranno eletti rappresentati di tutto il territorio … spero.
Ho anche il nome della nuova provincia “Provincia del Piceno” … sigla PP
E invece non è vero Cecco! Se sparisce la provincia spariscono uffici, prefettura, tribunale, dopo vacci tu a fermo a rifare un passaporto o se malauguratamente hai da sbrigare qualche causa legale… è solo questione di tempo! Se c’è così tanta gente che ama fermo ci si trasferisca, ma è grazie a queste provincette inutili che abbiamo monti, il debito pubblico alle stelle, lo spread a 1000: soldi spesi per mettere qualche poltroncina nuova.. e facciamo provincia fermo… e facciamo provincia medio campidano… ogliastra… monza.. addirittura barletta-andria e trani!! Poi c’è gente che dice che MC è sconosciuta: diteme un po’ do cazzo sta ogliastra o medio campidano!!! Ma si spendiamo altri soldi, dopo ave’ fatto contenti sti due scarpari – pardon, calzaturieri – per portarci pure l’ultima cosa che c’è rimasta. Tra parentesi la calzatura checcosetta ce l’abbiamo pure qui, a meno che paciotti, fabi, maurizi, santoni non sono tutti di fermo… diamogli direttamente pure l’università che magari oltre le scarpe imparano a fare qualcosa di diverso!
Vorrei ricordare al Sindaco Carancini (Pd) che il suo partito era favorevole alla soppressione di tutte le Province.
Pertanto mi sembra che la linea politica del Pd sulle Province sia piuttosto chiara….
Pertanto “fare squadra” cosa significa?
Il Sindaco ci sta dicendo che per perseguire il suo interesse di salvaguardare la Provincia di Macerata esce dal Pd??
Vorrei ricordare al Consigliere Capponi (iscitto in Provincia con un gruppo -formato da 1 solo cnsigliere cioè lui- denominato PPE – Modello Macerata) che non mi sembra che il suo gruppo abbia nulla a che fare con il PdL, anche perchè il PdL è un partito e non un rassembramento di diverse sigle…
Ma, comunque sia, anche il PdL era favorevole alla soppressione di tutte le Province
il fotomontaggio, con l’indicazione “Provincia di Fermo” sotto il cartello Macerata, dovrebbe essere errato in quanto il simbolo che appare è lo stemma maceratese e non quello fermano..
Alle armi, alle armi!!!
già li vedo tutti ridere sotto i baffi, anche quelli che non li portano
Da cittadino maceratese posso tranquillamente fare a meno della Regione, della Provincia, di tanti Comuni e di tutti gli enti inutili. Sicuramente pagherei meno tasse!!!!!!!!! Mi dispiace per chi vive di Politica. Anzi proponiamo subito un referendum per la loro cancellazione se la spending review non ci riuscira’
@Daniele Moretti. Io credo che le tue siano solo ipotesi e poco probabili. Sono sicuro che si trovera’ il modo per superare ogni inconveniente. Del resto la questione messa come la metti tu si risolve solo con la guerra. Credi che quelli di Ascoli verranno volentieri a Macerata per il passaporto?
Se qualcuno mi spiega a cosa serve la provincia, oltre a dare un sostanzioso stipendio al baffo, potrei anche essere contrario alla sua soppressione.
La mia moto è già pronta a passare con la Provincia di Ancona, ne porta anche la sigla sulla targa….se proprio devono cancellarla almeno andiamo a migliorare!!
Cari amici vicini e lontani,
vi saluterò volentieri da Fermo, sia che resti Provincia sia che ritorni semplice Comune. Probabilmente Daniele Moretti non l’ha visitata, né ne conosce la storia e la cultura, per parlarne così impropriamente. Pazienza, me ne farò una ragione: si tenga pure la bella Macerata (che era bella, intendiamoci; e le vogliamo ancora bene, ma la vediamo inesorabilmente scivolare nel vuoto per gli appetiti insaziabili di pochi ostinati prepotenti: sicché, continuando così, presto il trasferimento sarà d’obbligo, perché qui – provincia o non provincia – non rimarrà praticamente nulla, al di là di qualche notte bianca).
Daniele Ercoli, felicemente come me, è già pronto a virare all’estero, sia pure dalla parte opposta.
In realtà, la verità l’hanno detta in due: Cecco per un aspetto e Gianfranco Cerasi per l’altro.
Cerasi rinfresca la memoria dei nostri rappresentanti (pardon, i vostri). Cecco, sapientemente, ricorda che nell’eventualità si perdesse la provincia, sì avremmo lo scomodo di doverci recare a Fermo per le pratiche ricordate, ma vuoi mettere la soddisfazione di vedere a spasso tanti mestieranti?
Oltre ad essere d’accordo con Cecco aggiungo che il Sig. Moretti oltre a fare ipotesi poco probabili, fa ragionamenti assurdi e contraddittori. Oltre a metterla come al solito sulla rissa quando si tratta di qualcosa che riguarda Macerata grande ed il resto del mondo.
Nelle ultime 24 ore:
BANCA d’ITALIA: per il 2012 pil previsto in calo del 2% (almeno del 2,4% secondo una associazione di categoria istituzionalmente più propensa ad infondere fiducia)
SENATO: approvato il fiscal compact, ovverossia l’impegno per ogni anno e per i prossimi 20 anni di “rientrare” di € 140.000.000 diconsi centoquarantamilioni/00 di euro.
BCE: “la ripresa è ferma servono flessibilità e salari più bassi”
ISTAT: disoccupazione giovanile al 36.2%
CICCHITTO: “Primarie sono inutili, Berlusconi candidato premier”
MINISTERO DEGLI INTERNI: accorpamento delle provincie in base ad un criterio baricentrico.
Cazzo, piove sul bagnato.
@Robert ragionamenti poco probabili e contraddittori? Ma pensate veramente che la provincia sia solo la targa mc sulle auto? Allora avete capito poco. Quante risorse arrivano al territorio maceratese ora? E quanto conta in regione? Poco. Quanto conterebbe in una provincia con ascoli e fermo al suo interno? Meno di adesso, cioè praticamente zero. Chi come lei, cecco e davoli spera che cancellano la provincia per vedere a casa questi nostri politici è come chi se lo taglia per fare un dispetto alla moglie!! Contenti voi, io nn ragiono così! Poi non è colpa mia se anche storicamente Macerata è provincia dall’unità d’Italia e fermo ce l’hanno fatta adesso, tra l’altro in tempi di economia non florida e taglio (a parole) delle poltrone…
Basterebbe “scopiazzare” quello che si è fatto in altri paesi europei ( Francia ma anche Germania). Un conto sono le ripartizioni territoriali dell’amministrazione dello Stato un conto le ripartizioni che hanno assemblee elettive e capacità autonoma di spesa (Autonomie Locali).
si possono e si debbono fare profonde correzioni:
Regioni troppo piccole sono da accorpare in nuove Macro-Regioni ( con conseguente soppressione di tutte le funzioni politico amministrative delle preesistenti) ; ad esempio Marche-Umbria-Abruzzo-Molise, posso diventare una nuova regione.
Nuove Regioni e Comuni al di sopra di 15.000 abitanti ( è un esempio ) sarebbero sufficienti come n° di Autonomie Locali governate da Assemblee elettive.
Tutte le deleghe oggi in mano alle province sono da ritrasferire alle Macro-regioni ( viabilità, formazione, pianificazione/programmazione del territorio, scuola, ecc.) che a loro volta organizzano il proprio modello gestionale in ripartizioni territoriali ( i dipartimenti francesi) a seconda delle caratteristiche del territorio.
I comuni accorpati ( per legge) al di sotto di un certo n° di abitanti e/o territorio ( 10/15.000 abitanti) possono mantenere i loro confini come delimitazioni di singole “municipalità” alle quali trasferire alcune funzioni di prossimità ( uffici, recapiti, ecc.) da parte del “nuovo comune” nato dagli accorpamenti.
Via le province (tutte); Via le Comunità Montane; via i comuni ( intesi come assemblee elettive) al disotto della soglia minima di 10-15.000 abitanti
Secondo me una riforma di tale portata avrebbe un impatto significativo sulla spesa pubblica. Se non altro la drastica riduzione degli attuali “centri di spesa autonomi” determinerebbe una maggiore capacità di controllo delle dinamiche della spesa; ma soprattutto un autentico scossone alla vigente classe politica, gran parte della quale si ritroverebbe senza alcuna possibilità di “riciclo” da un’ente all’altro ( cosa invece divenuta prassi comune in tutti i partiti e “liste civiche”).
Calma, ragazzi… La cosa è una fava che non si cuoce, almeno per ora. Quindi, andate a Porto Civitanova all’esaltazione istituzionale del “porno”, camuffato da “cultura”.
Se poi decideste di mettere mano alle armi, sappiate che tiro bene con l’arco: nel 1966, in Congo, fregai un cacciatore bajakà, che cacciava le antilopi con l’arco e il bufalo con la lancia.
Non sto mica scherzando. Questo stato di incomunicabilità tra vertici politici e amministrativi e NOI plebaglia desta preoccupazione. Al punto che Berlusconi si rimette in campo per “rinverdire i fasti” di un partitocasino in rottamazione. Gli altri gli sono vicini.
Per cui: “Compagni & Camerati, ESTOTE PARATI”.
Spero che il Sig. Daniele Moretti sia dipendente della Provincia o di qualche suo addentellato. Solo in questo caso capirei il suo intervento. Se mi eliminano TUTTE le provincie, il passaporto sono disposto pure di andare a farlo a Roma.
Mi cascano le braccia a leggere interventi di politici, i quali, anzichè pensare a progetti seri, ritengono di capitalizzare la loro rendita facendo leva sul campanilismo o sulla disinformazione dei cittadini.
Caro Alexis sei fuori strada: io lavoro in proprio e non sono mai stato nel pubblico e non ho alcun interesse con la provincia. Se mi dici di cancellare tutte le province sono il primo a darti ragione e ad essere d’accordo! Se ne cancelliamo solo alcune per dare da mangiare ai soliti noti, invece, no! Già Ancona si pappa tante risorse, vediamo pure di perdere le briciole che ci lasciano. E’ che non vorrei essere “coglionato” da Fermo o paesetti affini, pur bellissimi come dice giustamente Davoli!
Il giorno che lasceranno solo comuni e regioni mi andrà benissimo. Ma così è il solito pastrocchio dove si usano mezze misure e si fanno figli e figliastri. Ma perché ce la dobbiamo sempre prendere in quel posto noi?
Come personalissima impressione ho quella che qualunque soluzione proposta (tutte rispettabilissime e da analizzare in termini pratici di realizzabilità e costi, ma non insisto su quest’ultimo punto perchè poi tanto non trovo nessuno disposto a farlo) tenda in sintesi ad un unico scopo: ridurre il numero di politici. Se ci si “scervellasse” concentrandosi sul solo fatto di cambiare alle prossime elezioni quelli che ci sono con altri più affidabili e meno dediti a “rosicchiare” l’ormai spolpato osso contenuto nello stivale italico sarebbe una così pessima idea?
mi spiegate da “ignorante” cosa cambia a noi cittadini se una pronvincia viene accorpata con un’altra?
A noi cittadini sicuramente cambierà poco se il capoluogo sarà fermo, macerata, ancona o san ginesio, qualche ufficio decentarato rimmarà sicuramente a macerata, il brutto di questa storia è che noi maceratesi, e più in generale i marchigiani (vedi i comuni del pesarese che sono passati con la provincia di rimini), siamo sempre stati governati da politici di poco valore (salvo poche eccezioni) e ci accorgiamo dei problemi solo quando è troppo tardi, la ns classe politica non ha progettualità, non pensa in grande, non fa gioco di squadra, ha una mentalità veramente “provinciale” ed ogni amministratore pensa solo al suo piccolo orticello senza girarsi intorno, sono 40 anni che nella ns provincia non ci sono “progetti” veramente innovativi è stato sempre un correre dietro alle necessità!
Sete tutti preoccupati perchè ve tocca le poltrone!
Per chi non avesse ancora compreso, qui si tratta di eliminare le province in quanto tali, non si tratta di eliminare
i politici, perché questi in un modo o nell’altro, troveranno sempre un buco, o una greppia, o un truogolo dove gru
folare come sempre hanno fatto. Ma si tratta di capire con quale efficacia e con quale metodo vengono eliminate
Forse non tutti sanno che Macerata spazia dal mare ai Monti Sibillini, da Civitanova a Colfiorito, a Visso, e se qualcuno è digiuno di geografia, dovrebbe capire che non è possibie inviare un povero cristo da Colfiorito a Fermo.
Quindi dovrebbe rimanere Macerata come provincia intermedia, Ancona, ed Ascoli, cosicché anche come espansione si equivalgono- Ciò che deve essre sfoltito sono il numero di magnaccia, le cariatidi, i parassiti i fan
nulloni che vegetano all’intermo delle province, come nei comuni. e nelle regioni, oltre che nello stato.
Tutti ripieni di sanguisughe, che abbiamo attaccati sulla nostra pelle.
la provincia di Fermo nasce in ambiti discutibilissimi: mi sembra paradossale dipendere da essa…
Quoto il signor Daniele Moretti in tutto e per tutto.
“L’abolizione delle province e’ nel nostro programma. Le province non possono essere lasciate in piedi, solo per l’abolizione delle province, pur assorbendo tutto il personale si risparmiano 10-13 mld all’anno”.
Dichiarazione di Silvio Berlusconi a “Porta a Porta” – 10 aprile 2008
CAPPONI & AGOSTINI: trovate altri motivi, più credibili, per uscire dal PDL.
sopra sopra leggevo qualche commento sulla presunta modernità di Fermo: mi spiegassero come mai allora vista tanta modernità, le due facoltà di ingegneria e beni culturali sono paurosamente calate nelle iscrizioni da anni. Gli iscritti ( e nemmeno tanti) ci sono stati fin quando persone come me (avendo iniziato il corso a Macerata) si sono laureate…(il tutto si è esaurito nel giro di 3 ANN più o meno). dopodiché FLOP. sono arci convinta che il declino dell’università di Macerata abbia tra le sue cause anche questo dubbio trasferimento nella “nostra nuova provincia” che di sicuro non potrebbe contare sull’economia universitaria(strana una provincia senza facoltà, no?). faccio anche presente che numerosi docenti di elevata professionalità, a causa di questo motivo SE NE SONO ANDATI. Fermo non è comoda, non ha stazioni ferroviarie(strano per una provincia no?), è nata in contesti assurdi e clientelari.le provincie o si riassettano tutte, oppure credo proprio non sia un gioco che valga la candela
Ok l’accorpamento ma…. “Distretto delle Marche Sud” NON SE Pò SENTì!
Mi meraviglia che una città importante come Fermo, dotata di strade, ricca di storia, di arte e cultura, ecclesialmente ed economicamente potente, non abbia una Università propria, che sia diventata Provincia da soli sette anni, che sia ancora il più piccolo dei Capoluoghi di Provincia marchigiani e che non abbia nel suo centro un Corso che si possa definire tale (il C.so principale di Fermo sarebbe C.so Cefalonia che è tipo via Crescimbeni a Macerata solo con qualche negozio in più) la verità è che la gente da quelle parti va a PSG a fare shopping e a Fermo non ci si avvicina affatto. Fermo di città ha poco o niente…e non è per la grandezza che lo dico, dato che ha oltre 37.000 abitanti, ma perché di fatto non è un Capoluogo di Provincia ma un paesone arroccato su una collina che si affaccia sul mare, chiuso in sé stesso da tanti anni di “dominazione ascolana”.
Per questo motivo non mi sembra una cosa giusta che due città come Macerata ed Ascoli debbano essere politicamente subordinate a Fermo.
Io sono del parere che o si aboliscono tutte le Province o si accorpano Macerata, Fermo ed Ascoli (in Puglia esiste la BAT Provincia, noi potremmo avere la MAF o FAM Provincia) in un’unica grande Provincia con gli uffici suddivisi nelle tre città, perchè Fermo non riuscirebbe mai a contenere da sola le strutture atte ad amministrare un territorio così grande e popoloso come quello che si andrebbe a formare.
Certo che siamo un popolo curioso. Prima tutti contro gli sprechi e la politica inutile, autoreferenziale e a volte ladrona. Poi appena si parla di razionalizzazione e ricerca di risparmio, anche attraverso l’abolizione degli sprechi, apriti cielo! I politici stanno bene dove stanno, i servizi pure e gli impiegati, una volta nullafacenti, diventano ad un tratto utili, quasi indispensabili.
Premesso che i servizi “decentrati” ci sono sempre stati e Fermo ne sa qualcosa, che in ogni caso per la maggior parte rimarranno dove sono e che in futuro grazie alla telematica e ad altre diavolerie del genere ci sarà sempre meno bisogno di recarsi in un ufficio per fare o richiedere un documento, mi spiegate che senso ha continuare a “mantenere” tutta una selva di politici dei quali si può benissimo fare a meno?
Come al solito, c’è sicuramente l’interessamento di qualcuno a cui non si può dire di no.
Fermo l’ultima nata, da un aborto deviato, ora dovrebbe dettare legge a tutte le altre.
Allora mi ripeto: l’alto maceratese, si avvii verso l’umbria, ed il pesarese verso la romagna.
cosi di province anziché tre ne rimane una. Bel risparmio, di quattrini, e di magnaccia.
Leggendo buona parte di questi commenti, capisco perché qui vincono sempre gli stessi…
Però devo ammettere che Federico Ventura (che tra l’altro saluto caramente) ha ragione: la soluzione migliore sarebbe fare una FAM (perché MAF fa pensare alla mafia e non è per niente carino) con uffici in ognuna delle tre città di riferimento.
CHIACCHIERATE TROPPO…
OLIATE LE ARMI… OPPURE, ACQUISTATE VASELINA…
QUELLI CHE DECIDERANNO PENSANO CHE MACERATA STIA VICINO A MATERA E CHE TUTTI NOI ABBIAMO GLI ANELLI AL NASO… D’ALTRA PARTE, ABBIAMO SEMPRE VOTATO “DC”, E OGGI “PD”…
OSSIA, CAMBIA LA MARCA, MA IL GREGGE E’ SEMPRE LO STESSO.
Ma come fate a pensare che Fermo possa diventare l’unica Provincia, con tutti i servizi accorpati all’interno del suo capoluogo? Ma dove sarebbe il risparmio se da ogni parte ci si dovesse spostare ogni giorno per raggiungere quella Cittadina arroccata su un cucuzzolo e senza possibilità di espansione? E poi dove sta scritto che una volta stabilito quale sia la sede della nuova Provincia a quella comunità spetti la direzione politica dell’intero territorio? Il Presidente potrebbe essere di Castel sant’Angelo sul Nera, il Vice di Ascoli, gli Assessori di Macerata, Fermo, Corridonia ……. i Consiglieri poi non ne parliamo. Uno potrebbe essere addirittura di Civitanova Marche.
Signori e Signore, forse non è chiaro ma troppi politicanti a spartir la pagnotta per loro e quello che rimane per gli altri devono essere sempre meno. Per quanto mi riguarda credo che di politici alle prossime elezioni ne rimarranno pochi spero. Sarei favorevole ad un solo consiglio regionale con 1 eletto per provincia e stop. Ma è vero che solo la regione marche ha oltre 20000 di pendenti e che fanno? mi sapete dire dove stanno messi? grazie.
qui non si discute il taglio, ma la scelta dello stesso, tutto qua. tanto vale allora farlo per bene. Fermo proprio non è pronta! quanti soldi dovremmo spendere ancora per adeguarla? non vi meravigliate per la mancanza di facoltà proprie…visto com’è gestito l’ambaradan laggiù(cioè molto male), è tutto perfettamente normale…Mi dispiace solo che ci sia ancora qualche giovane docente universitario valido a fossilizzarsi lì dentro. Aggiungo anche che per tirare su due euro, visto l’enorme calo degli iscritti, da qualche anno è nata un’inutile scuola di alta specializzazione a scienze dei beni culturali riservata ai laureati..i quali, disperati per non essersi riusciti ad inserire nel mondo del lavoro, l’hanno addirittura frequentata!incredibile no? n.b. la scuola di alta specializzazione non è un master, ergo, non da le stesse opportunità di lavoro. Ciò che rimprovero all’allora rettore è stata la svendita di queste facoltà e ai docenti di non essere stati sinceri. Fossero stati onesti, saremmo andati fuori regione
Allora vuoi la guerra!
“quella Cittadina arroccata su un cucuzzolo e senza possibilità di espansione”
Gianpaolo chiarisci che stavi scherzando come evidente nell’ultima parte del tuo commento altrimenti qualcuno potrebbe prenderti sul serio, altri continueranno a ridere sotto i baffi e Filippo Davoli, sdegnato, si rifiuterà di continuare a curare la sua troppo “toga” rubrica per Cronache Maceratesi.
Forse si sta perdendo di vista il contenuto del decreto. Le province sono destinate a scomparire, tutte. Alcune subito (le incorporate) le altre per morte naturale. Dimezzamento dei trasferimenti, competenze ridotte all’osso (ambiente e strade). Quello che non è chiaro sono le competenze, verso il basso ai comuni e verso l’alto alle regioni. Io mi ritrovo “abbastanza” con questo editoriale:
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1003194.html
Anche non considerando l’incapacità delle Provincie marchigiane di fare seria pressione governativa, detto in altre parole non hanno avuto mai niente dal Centro, mi sembra veramente improbabile che questo polverone di chiacchiere tra Pettinari e Capponi possa avere un minimo di plausibilità. Se tutto procederà, condizionale d’obbligo, nelle Marche avremo solo Ancona. Se invece il processo si dovesse arrestare non sarà di certo per l’attività di lobbying dei nostri supposti eroi. Avranno sempre un’altra opportunità con le prossime elezioni politiche, in cui ci sarà sempre qualche costo a tavola. Dubito che vengano stravolti i criteri già decisi questa volta, il piatto piange. E l’intento è disboscare tutte le istituzioni, agenzie e enti collegati con l’amministrazione di area vasta, quindi anche riusciranno a salvarsi in calcio d’angolo, saranno enti di secondo livello e senza le ramificazioni che dal 1970 sono cresciute come edere nel loro contorno.
manina verde e pollice alzato per valerio. senza certezze e leggendo interventi contraddittori e dal sapore tardo campanilistico, non resta che esprimere opinioni tra il serio ed il faceto.
a me preme rimarcre il fatto che spesso noi cittadini italiani non sappiamo veramente quello che vogliamo. o meglio, lo sappiamo, ma spesso quello che vogliamo confligge con gli interessi generali.
Occorre fare sacrifici? Che li facciano gli altri. Tutti devono pagare le tasse, tranne noi. I politici sono un branco di scansafatiche nel migliore dei casi, ma se ne devono togliere qualcuno che tolgano quelli che non conosciamo personalmente. Gli impegati provinciali sono troppi e non servono a nulla? Se ne devono mandare a casa qualcuno comincino con quelli che non si tovano sotto casa nostra.
C’è il signore di Macerata che sipreoccupa per il passaporto. E quello di Castel Sant’Angelo sul Nera come ha fatto fino ad oggi?
SIAMO
PECORE
CHE
FANNO
BEE BEE BEEEEE
@Gianpaolo
il signore di Castelsantangelo si troverebbe sempre meno peggio che se la provincia fosse a Fermo 😀
Premetto che leggere queste “argomentazioni” non fa bene al mio stomaco, perché l’orrore verso certo pensiero mi sopraffà… ma vorrei, di nuovo, riproporre una domanda: qual è lo scopo?
In linea generale, tutti i progetti devono avere uno scopo.
Qual è lo scopo di una riforma degli enti locali? Recuperare efficacia (cioè la capacità di raggiungere i propri obiettivi, una volta che sia deciso quali essi siano) ed efficienza (la capacità di raggiungere tali obiettivi utilizzando la quantità minore possibile di risorse).
Sembra ormai essere palese che gli attuali enti locali non siano in grado né di essere efficaci né di essere efficienti. Quali le ragioni?
Dimensionali: sono troppo piccoli, e quindi non ci sono risorse per gestire servizi ed attività né un bacino di utenza sufficiente a giustificare tali investimenti; oppure sono troppo grandi ed ingestibili.
Gestionali: gestire richiede competenze che o devono essere trovate nell’ente locale (se vi sono) oppure vanno acquisite (dietro pagamento).
Chiunque abbia studiato un po’ di Diritto degli Enti Locali e/o abbia un po’ di buonsenso, capisce che tutti questi “progetti” di modificazione degli enti locali sono tanto estemporanei quanto dillettantistici.
Un progetto vero deve essere organico e prendere in considerazione l’intero quadro, avendo ben chiari gli scopi da raggiungere.
Abolire le province brutalmente, senza un progetto organico, è sicuramente dannoso.
Forse è meno dannoso l’accorpamento.
Sicuramente benefico sarebbe:
accorpare le regioni e crearne 5 organiche di circa 12 milioni di abitanti cadauna;
accorpare tutti i comuni sotto i 500.000 abitanti, creando 110 comuni, e dividere le città metropolitane in municipi (è dal 1990 che si doveva fare compiutamente);
abolire le province;
gestire le differenze, all’interno dei nuovi comuni, tramite appositi municipi, da realizzare in numero ridotto.
Questo portebbe ad un recupero di efficacia e di efficienza, fornendo risorse ed un bacino di utenza, riducendo al contempo le spese di struttura date da 20 regioni, 107 province e 8.000 e passa comuni che sono tutti enti poco efficaci, poco efficienti e che usano un sacco di risorse solo per mantenere in vita la propria struttura (pagati stipendi e spese rimane pochissimo).
Il campanilismo è una malattia che fortunatamente non ho e non si sono mai visti burocrati avere un benefico effetto sulla comunità.
Quindi, accorpare tre province piccole per realizzarne una grande è funzionale al recupero di efficacia e di efficienza? Probabilmente sì.
Lasciare la pletora di piccoli comuni all’interno della provincia Macerata-Fermo-Ascoli Piceno è funzionale al recupero di efficacia e di efficienza? Sicuramente no.
Potremmo lasciare i signori partitici a scannarsi con argomentazioni che solamente certi figuri possono concepire e, da cittadini, discutere di cosa pubblica?
Dove vogliamo andare?
Cosa vogliamo raggiungere?
Come possamo riuscirci nella maniera più efficace e più efficiente?
Stimolante Domenico la tua analisi e teoricamente condivisibile.
Sulla tua road map però si sono un paio di ostacoli oggettivamente difficili da scavalcare.
Il primo è di ordine campanilistico appunto, artificiosamente alimentato dalla classe politica.
Credo che gli stessi distinguo sul come accorpare la nostra provincia si stiano facendo in tutte le altre parti d’Italia toccate dal problema, in questo non dobbiamo considerarci diversi, quindi bisognerà tenere conto, seguendo il tuo schema, non di 50 diatribe ma di ben 7890 e oltre e cioè quanti sarebbero i comuni che dovrebbero scomparire. E qui la vedo dura.
Il secondo è di ordine legislativo.
Il cambio di passo così come l’hai prospettato credo sia possibile solo con una riforma costituzionale. Sono tre anni che si parla della riforma della legge elettorale e non siamo ancora arrivati nemmeno alla stesura di una bozza di accordo. Nulla mi fa credere che il riordino dell’assetto amministrativo periferico, con tutti gli annessi e connessi di rappresentanza politica avrà vita più facile. La vedo durissima.
Certo in un paese normale…
Ma in un paese normale mantenere i propri piccoli campanili è ancora un lusso compatibile.
BEE BEE BEEEE..
BANG! BANG! BANG!
BUNGA BUNGA… AHHHH
RITORNA IL CAVALIERE: GHE PENSERA’ LU…
Mi sembra che stia tornando l’animo da guerrigliero di Giorgio Rapanelli, che vi assicuro si sta armando di tutto punto e preparando i sacchetti di sabbia.
Per quanto riguarda i passaporti, che mi sembra sianio il problema principale, si possono richeidere anche consegnando la documentazione presso i commissiariati di PS, presso i Carabinieri e, pensa un po’, anche presso le Poste Italiane.
Se il problema è il passaporto, è un problema inesistente.
vediamo quanti di voi sono dovuti ricorrere alle “cure” della provincia ultimamente e per quale motivo e poi discutiamo come si può risolvere il problema “da casa” senza aver bisogno di andare a ……
i finanziamenti? una volta soppressi gli enti inutili e in sovranumero forse cenesaranno a sufficienza per tutti.
o volete ache la provncia di civitanova marche, camerino, tolenino ……..
prefettura? serve? genio civile? qualcuno pensa di spostarlo da dov’è?
Per Precaria e Federico Ventura: dite che Fermo non può essere provincia perché non ha l’Università. Ma non tutti i capoluogo di provincia ce l’hanno. Ascoli non ce l’ha, Terni non ce l’ha, Rimini non ce l’ha e via dicendo.
Fermo non ha la stazione, ma a soli 4 kilometri c’è la stazione di P.S. Giorgio, ben più importante ed utilizzata di quella di Macerata, dove ormai fermano pochissimi treni (a Macerata), d’estate neppure uno perché la linea viene chiusa ed assomiglia (la stazione di Macerata) a quella desolata e polverosa del film ” c’era una volta il west”, manca solo di sentire suonare la musica di Morricone.
Comunque, per andare da fermo a P.s. Giorgio c’è una stradina a 4 corsie (due per ogni senso di marcia) a scorrimento veloce, altro che la TANGENZIALE di Macerata (che non esiste se non nella fervida fantasia di qualcuno).
@ filosofo & CO: mi dispiace, non ho il vostro fair play…..purtroppo sono nato maceratese e non intendo morire fermano………………………….
Ma scusa, siete contrari alle province e poi state li ad elencare certosinamente i motivi per cui Fermo (F-E-R-M-O…..) dovrebbe avere la dignità di capoluogo??? suvvia, che cacchio dite mai???
purtroppo sono nato maceratese e non intendo morire fermano
Caro Nicola Perfetti, io sono nato Montolmese e NON INTENDO MORIRE. A parte gli scherzi, non è importante il luogo dove si nasce, MA CHI SI E’. Da quanto vedo, qui nessuno è nato a New York o Londra o Los Angeles, quindi non ci sono problemi tra Macerata o Fermo. Su un palazzo in piazza Vittoria, a Macerata, c’è una scritta che dice: “Homo ornat locum, non locum Hominem”, credo (scusa la mia ingoranza di latino) che significhi che non è il luogo (in cui uno nasce o vive) che rende onore all’uomo, ma il contrario. Quindi non credo sia importante essere fermani, maceratesi, ascolani, romani, bolzanini, l’importante è essere uomini che possano onorare il luogo dove si nasce o si vive. Io non dico che Fermo debba diventare capoluogo di Provincia, li abolirei tutti. Rispondo soltanto a chi dice che non ne avrebbe le caratteristiche. Questa è provincialità allo stato puro. Ti faccio una domanda: se, speriamo di no, Fermo diventasse capoluogo della marca picena o come si chiamerà che fai? Emigri per non morire fermano? O continui a vivere tranquillamente come ora, tanto non ti cambia niente? Cari signori, al di fuori delle Marche, essere di fermo o Macerata (non Matera, cerchiamo di capirci, Macerata) non cambia nulla. Saremo sempre terroni per qualcuno, campagnoli o burini per altri, sconosciuti per i più.
Io mi considero cittadino europeo e del mondo e i confini non mi fanno né caldo né freddo, né tantomeno abitare in provincia di Macerata o fermo o Ancona.
E poi, dite la verità, quanti di voi hanno sul codice fiscale la sigla E783?
Ripeto, non mi pare su questo forum ci sia qualcuno che sia nato a Beverly Hills.
@ filposofo: ahahahahah, grandissimo post, ironico ed intelligentissimo.
La pensiamo esattamente allo stesso modo.
Il “non voglio morire fermano” era ovviamente una boutade, nulla più e, francamente, date le manine rosse che vedo, mi meraviglio della mancanza di ironia del lettore medio di CM (anzi, visti certi interventi forse non me ne meraviglio più).
Le province attuali vanno abolite tutte, visto il poltronificio che son diventate; avrebbero ragione di esistere solo se prendessimo esempio dal modello tedesco, dove sono degradate ad “enti di secondo livello”, i cui responsabili, ossia, non sono eletti direttamente, ma delegati dai singoli comuni ricompresi nella circoscrizione territoriale per prendere determinate decisioni in altrettanto determinati settori di competenza.
@ Nicola Perfetti
Manina VERDE per te che apprezzi l’ironia. Anche tu hai notato che questa non ha molto appeal presso i vari commentatori. D’accordo con te su tutto il resto, aboliamole tutte. Così non ci preoccupiamo di Macerata o Fermo. Rimangano i comuni (accorpati se non raggiungono almeno 10.000 o 15.000 abitanti) e le regioni per le loro competenze. SDa abolire tutti gli altri enti, che considero inutili come le comunità montane, specie quelle che si trovano inriva al mare (succede anche questo in Italia), le varie organizzazioni come gli Ato, le riserve naturali e chi più ne ha più ne metta. Basta con i consorzi idrici o vari, a che servono? Come entre sovracomunale basta la regione e se una zona non si sente rappresentata eve cambiare i propri rappresentanti eletti, significa che non sanno fare il proprio lavoro.
A parte i campanilismi (voglio Fermo, Ancona, Macerata, MAF, FMA, AMF, Macerata Picena, Pasqualina o altro) ma se si devono abolire le province o si aboliscono tutte, dirottando le funzioni a Regioni e Comuni o nessuna.
Io preferisco la prima!
Questo è un impiastro lasciamo perdere le nostre amate MArche, ma pensate la Sardegna solo Cagliari (è quasi un continente) l’Umbria solo Perugia e di Km da Narni a Perugia sono tanti….è sciocco. E’ la classica riforma all’Italiana per scontenatare pochi si scontenatno molti e non si fa nulla! Rimangano le province come entità geografico territoriale (valida solo per le targhe -che poi non c’è più bisogno- e per collocare alcuni uffici amministrativi Prefettura, Questura, Provveditorato ecc.) e i consigli e uffici Provinciali…SOLO UN RICORDO!
Sempre peggio!!!