di Esildo Candria *
L’ennesimo centro commerciale, il quarto nel raggio di 15 chilometri. Dovremmo porci una domanda: se ne sentiva veramente l’esigenza? Domani verranno tagliati i nastri con la soddisfazione delle autorità che mostreranno lo scintillio delle nuove strutture, costruite perà lungo la riva del fiume Chienti. L’ennesima colata di cemento lungo la sponda del fiume sembra aver fatto dimenticare quanto accaduto poco più di un anno fa in occasione delle inondazioni che hanno riguardato la nostra provincia sia sulla Vallata del Chienti che sulla Vallata del Potenza a seguito delle forti piogge. Si continua a deturpare il territorio senza avere coscienza o pensare alle grandi conseguenze che ne derivano.
Le medesime autorità e gli imprenditori diranno che in questa situazione di crisi un nuovo centro commerciale consentirà la creazione di nuovi posti di lavoro. Peccato che i lavoratori dei centri commerciali vengano impegati con contratti a chiamata o a termine, spesso addirittura per poche settimane (15-30 giorni) creando così ulteriore precarietà. Senza pensare quanti esercizi economici – a causa dell’ulteriore concorrenza – saranno costretti a licenziare o addirittura a chiudere rendendo ancor più deserti i nostri centri storici che con la loro bellezza dovrebbero rappresentare un punto fermo per lo sviluppo turistico. Penso (e per questo mi impegnerò) che la politica dovrebbe intervenire per valorizzare i nostri prodotti, le nostre peculiarità, per incentivare la filiera corta e soprattutto per non abbandonare quel nostro tessuto sociale fatto di piccoli borghi, artigiani che da sempre caratterizzano il nostro bellissimo territorio provinciale e il nostro modello sociale e culturale di sviluppo. E allora credo che la risposta non possa che essere: “NO, di questo CorridoMnia Shopping Park non se ne sentiva proprio l’esigenza”.
* Consigliere provinciale e segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà
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Gli articoli precedenti e i dibattiti nello spazio dedicato ai commenti:
29 maggio – Parco commerciale di Corridonia: negozi pronti, ma la viabilità? (leggi l’articolo)
31 maggio – L’appello della Confcommercio Corridonia (leggi l’articolo)
5 giugno – Dalla Val di Chienti alla Val dei centri (leggi l’articolo)
Il nostro viaggio tra i commercianti e i cittadini del centro di Corridonia, della zona industriale e di Piediripa (clicca sull'immagine per guardare il video)
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Bene! ma molti dicono e scrivono che sulla questione vendita del liceo scientifico di Civitanova , la posizionedi SEL sia per la vendita a privati, quinid + cemento sulla costa! è la distanza da acsa tua che ti rende insensibile ai problemi dei civitanovesi ? Sembra che tu stia ponendo non poche difficoltà anche alla nuova giunta di CORVATTA!
Wow, che tempismo! Adesso ci pensa? Mi sembra inutile piangere sul latte versato. In provincia pensate semmai a risolvere i problemi di viabilità in quella zona.
Le argomentazioni di Candria mi sembrano ineccepibili!!!
solo riciclaggio………………nelle marche e’ molto diffuso negli ultimi anni, secondo gli ultimi studi della cga di mestre
Soldi = Politica = Mafia ecco il perchè di questo centro commerciale e di tanti altri!
Probabilmente no. Io ero contrario. Ma e’ la legge del mercato. Ho smesso di contestarlo il giorno dopo che e’ stato approvato e sono contento che almeno sia stato realizzato in modo più’ che degno. A chi continua a fare polemiche chiedo dove erano quando all’uscita della Superstrada venivano realizzate opere che avrebbero penalizzato la circolazione in futuro? Dove erano quando veniva realizzata la Lottizzazione Valleverde che se mai dovesse avere un futuro finirebbe per paralizzare il traffico di Piediripa?
xkè se c’erano avrebbero potuto fare qlcosa ?????????cmq nn serviva visto ke nel raggio di poki km. ce ne sono diversi di centri commerciali.
Qualsiasi economista afferma, che più concorrenza esiste nel mercato e più i prezzi tenderanno a diminuire. Dunque noi consumatori non dovremmo lamentarci a meno che non si voglia ritornare a quando i commercianti del centro, di ogni centro, mantenevano i prezzi sempre agli stessi livelli. A mio avviso questi centri commerciali devono spronare i commercianti del centro a vendereprodotti di qualità, prodotti che al centro commerciale non si trovano, prodotti alimentari del territorio, prodotti artigianali della nostra provincia a km 0 ecc. ecc. Per quanto riguarda la provenienza dei soldi cosa volete che succeda in un Paese come L’Italia che ha in corpo, come un tumore, 3 o più organizzazioni mafiose? Infine, Se qualche giovane riesce a trovare un lavoro anche temporaneo sono felice per lui, mentre per chi parla di ambiente solo quando si costruisce centri commerciali, dimenticando situazioni di inquinamento molto più gravi, capisco perche’ molti votano Beppe Grillo!
Il Signor Candria dice che la “politica” dovrebbe valorizzare i nostri prodotti e le nostre peculiarità e dice anche che lui si impegnerà per questo, e allora ci dica quello che vorrà fare e come, delle prediche oramai ne abbiamo piene le tasche. Predicano tutti ma poi quando sono arrivati alla greppia si fermano e prendono posto a tavola.
Al signor Severini …..ha ragione che i negozi in centro dovrebbero vendere prodotti di qualità, io ho un panificio e vendo solo pane cotto a legna a lievitazione naturale,Solo prodotti fatti da me con materie prime di qualità, in centro, ma la meta della gente non sa neanche quello che significa la lievitazione naturale e che lavoro e la qualità che c’e dietro rispetto a tutto il resto del pane in circolazione, un quarto vuole il pane che costa poco e compra le baguette schifose congelate al supermercato, un’altro quarto non ha tempo di passare al negozio in centro perché prima si ferma al centro commerciale o al supermercato per la spesa!!! Per non parlare poi dei pensionati che vivono nei centri storici che non ci pensano proprio a spendere o gli extra comunitari che spendono sono ai discount!!!!! Ecco ….io ho fatto questo esempio perche mi compete ma penso che valga per tante altre realtà alimentari! Quindi ci pensa lei ad educare la gente a venire a comprare la qualità???? Non penso proprio…in definitivita sono d’accordo con Candria! Qualcuno dovrebbero aiutare i nostri paesi….il problema è che qua si chiacchiera e basta e non si fa una minchia!
proprio vicinissimo al Fiume. Orrore.
ma dal punto di vista urbanistico, sono state rispettate le distanze galasso, galassini, codice urbani ,e PAI e comgagnia bella??? Spero e mi auguro di si, …tanto mi pare di capire che oramai in italia si può fare tutto e il contrario di tutto. poi ora che è stato fatto inutile fare critiche (giustissime) e commenti (letittimi), certi mostri bisogna fermarli prima che nascono. Oramai sono solo parole al vento. Speriamo serva per non fare altri errori nel futuro. Certo che proprio questo ennesimo mostro si poteva evitare.
Il titolo è lungimirante , causale,provocatario o semplicemente una catastrofe annunciata ?
L’area era inserita in “zona esondazione ” e così come avvenuto a Civitanova M. a ridosso dello Stadio è stata inserita edificabile la sera prima che venissa adottata dalla Provincia una delibera di inedificabilità .
Sono a ragione vacuo e generico ma l’autore dell’articolo se vuole può approfondire : non lo farà o comunque non pubblicherà nulla della sua eventuale ricerca ed approfondimento .
Ci sono cose che se scoperte fanno schifo : se fatte da “amici” e/o compagni di partito fanno ancora più schifo !!
Comunque “corridoniani” e “maceratini” tranquilli se il Chienti esonderà il problema sarà tutto da Trodica in giù perchè il buon Alfio ha pensato a tutto alzando il livello della zona di almeno TRE METRI !!
@ pissipaopao: anche tu parli accusando qualcuno, ma tiri il sasso e nascondi la mano. Perché sei così… vago e generico? Anche tu porta prove, con data della delibera comunale e di quella provinciale.
Il Chienti non è mai esondato in quella zona, anche perché il letto è molto ampio ed è stato allargato e ripulito. Non dimentichiamo che, proprio sul letto del fiume, esisteva già una nota trattoria (che sta lì da almeno 50 anni e non ha mai avuto problemi con il fiume) ed esisteva una nota azienda di lavorazioni di parti di maiale. Se non è mai esondato prima, perché dovrebbe esondare proprio ora, con ‘sta secca? Se il livello della zona è stato alzato di tre metri buon per loro, il pericolo non c’è. Dall’altra parte del ponte ci sono altre abitazioni ed attività commerciali, a distanza ancora più breve dal fiume. solo il park dà fastidio al Chienti?
Ci rimarranno male quelli che chiedevano al fiume di cancellare il park.
Alla Sig.Ra Persichini…… La capisco profondamente, ma purtroppo il mondo va come dice Lei e fermare l’apertura de centri commerciali e’ un’utopia, le ricordo che il mercato e’ libero, e coloro che cerca di raccogliere qualche consenso soltanto con l’essere contrario e’ penoso. Sono convinto che la sua attività non avrà problemi, perche’ questa crisi insegna che chi lavora in qualita’ riuscira’ a sopravvivere anche ai centri commerciali!
Senza contare che da quanto ho potuto leggere sul sito ufficiale della struttura, non ci sono chissà quali marchi…anzi…tutte robe semi sconosciute, tranne l’Oviesse che però è già in centro…
I miei complimenti per l’intervento.
Ottimo esempio di come si cavalca l’onda, con tempismo e solerzia, per farsi un po’ di propaganda politica e per far ricordare la propria esistenza.
Molto bella anche la foto-tessera. Sguardo intenso e occhi che guardano oltre…lontano…sì, ma forse un po’ troppo lontano dai reali problemi della gente.
Non vedo come possano essere contestabili le parole di Candria!!! Tutti gli altri politici tacciono e si faranno belli oggi pomeriggio, almeno qualcuno dice le cose come stanno!!!
Neanche in Emilia c’era mai stato il terremoto !
Fino a poco tempo fà neanche i fiolofi scrivevano su Internet !!!!!!
@ maria chiara osimani: marchi semisconosciuti? Forse per Macerata, ma non per colpa dei marchi, ma per la provincialità di Macerata. Sconosciuto Mc Donald’s? Ma dove vivi? Sconosciuto RoadHouse? Ma sei mai stata in qualche città (parlo di Città, non di Macerata che è un paesotto) sconosciuti gli altri marchi? Ben vengano questi sconosciuti (quasi tutte multinazionali o marchi a livelli ultranazionali). L’unico veramente poco conosciuto è il supermercato che, però, nella zona tirrenica ha almeno 10 strutture, nessuna nella dorsale adriatica, quella di Corridonia è la prima.
Aprite gli occhi, non pensate che quello che non c’è a Macerata sia sconosciuto al resto d’Italia o del mondo. E’ MACERATA AD ESSERE SCONOSCIUTA, tanto che la maggior parte degli italiani neppura sa dove sia, e la confondono con MATERA.
@ Bokonon: se la presidentessa dallo sguardo che guarda al futuro vuole presentarsi in politica, allora deve guardare molto al futuro, almeno per i prossimo 5 anni, deve guardare MOOOLTO lontano. Ora c’è la Calvigioni e la rotondina verrà smantellata! ah, ah ah, che ridere!!!
@ pissi paopao: hai ragione riguardo al terremoto, ma chiunque può scrivere su internet, compresi i filosofi. Vedete che il progresso aiuta? Eppure c’è chi è contrario ad internet e se lo senti ha mille ragioni.
Comunque, c’è poco da dire e nulla da fare, tra due ore ci sarà l’inaugurazione e i discorsi stanno a zero.
Tra un mese non ne parleremo più e diventerà normale andarci e passare sulla rotonda del dattero. farà parte del nostro ROVINATO panorama, ma non sarà il park ad averlo rovinato. Che ne dite delle migliaglia di appartamenti inutili costruiti e che vengono ancora costruiti, senza nessuno che li compri? Non rovinano il panorama? Che ne dite della lottizzazione valleverde, ferma da tempo e senza strade di accesso? non rovina il panorama della zona archeologica di S. Claudio?
Ma perché vi siete accaniti con il park? NOn sarà per motivazioni ideologiche politiche?
@ Esildo Candria: Sono daccordo con Te collega Consigliere Provinciale, ma devo ricordarti che la maggioranza che tu hai sostenuto, appoggi a sprazzi…ma che potresti far cadere in ogni momento, poteva evitare questo scempio e non l’ha fatto omettendo di vincolare immediatamente con il PTC sino al recepimento delle direttive regionale in materia di Grandi Strutture di vendita. Infatti coloro che hanno realizzato l’opera sono stati in apprensione fino a quando non ha vinto la sinistra..solo allora hanno accelerato al massimo i lavori, sicuri che nessuno li avrebbe piu’ ostacolati. Anche qui poi, i tuoi amici in Regione, dopo due anni dalla Legge, non hanno ancora approvato il regolamento che avrebbe consentito di non avere altri obbrobri sul nostro territorio. Se poi parliamo della favola dei posti di lavoro basta chiedere all’amministrazione uscente di Tolentino che aveva anch’essa promesso con il nuovo Centro Commerciale 200 posti di lavoro (vincendo le elezioni) ed invece dato che quest’anno di posti di lavoro ne erano rimasti non piu’ di 20 e precari (vedasi situazione lavoratori multisala Giometti) l elezioni le hanno sonoramente perse.
Comunque dato che ho letto alcuni post che richiamo i politici che parlano in base a come tira il vento, posso dimostrare loro che io sono andato precocemetente contro vento. Ecco casa scrivevo subito dopo le elezioni Provinciali (Agosto 2011 e altro avevo scritto prima) vinte dal Centrosinistra che si dice difensore dell’ambiente, della cultura, della tradizione (Mac Donald), del Made in Italy ( qui non c’e’ traccia della valorizzazione del Made in Italy e quantomeno Made in Marche) e dell’assoluto interesse verso i lavoratori a tempo pieno e del lavoro certo e non precario qui non conta!!!
«La realizzazione di grandi strutture di vendita è regolata da leggi specifiche – scrive – infatti la L.R. 27/2009 affida la programmazione dello sviluppo di nuove strutture di vendita della Gdo ed anche delle aggregazioni di Medie strutture di vendita come in questo caso alla Provincia attraverso la realizzazione di uno specifico allegato al PTC tenendo conto delle indicazione del regolamento regionale. Purtroppo questo regolamento deve uscire da piu’ di due anni e la Regione ancora non riesce ad emanarlo, forse perche prima debbono essere soddisfatti tutti gli interessi in corso.
Infatti la bozza di regolamento, concordato con i sindacati, su cui il Pdl concorda, reca addirittura l’impossibilità di realizzare quanto sta per essere autorizzato a Corridonia e cioe’ non un centro commerciale ma una struttura plurima di medie strutture di vendita coordinate. Insomma un impatto simile alle grandi strutture di vendita. Ma come detto il regolamento non c’e’ e tutti possono fare quel che vogliono. Entro due anni dall’approvazione di questo regolamento la Provincia (che poteva averlo fatto anche in precedenza vi era il PTC che lo prevedeva ma l’amministrazione Silenzi se n’e’ guardato bene di non farlo!!) approva la pianificazione di questi ” grandi centri commerciali” non ragionando più in termini comunali ma comprensoriali e tenendo conto soprattutto degli effetti in ambito sovracomunale sia sulle altre attività commerciali insediate (medie e piccole strutture commerciali, soprattutto centri storici, che rischiano di essere pesantemente penalizzate) nonchè, fondamentale, attraverso una attenta valutazione dell’impatto dei volumi di traffico sulla rete viaria esistente, sull’accessibilità alle reti e sulle possibili alternative.
E’ falso quanto affermato dal Sindaco che sia stato approvato un centro commerciale a Macerata (lottizzazione Simonetti) e Valleverde non e’ un centro commerciale, perche ciò non sarebbe legalmente possibile come non lo è per Corridonia.
L’amministrazione Comunale di Macerata ha chiesto solo di poter concedere una diversa volumetria per le destinazioni oggi possibili ( non per grandi strutture di vendita) con l’impegno a destinare risorse ( 2 milioni di euro subito e altre risorse in futuro) per favorire la realizzazione della nuova uscita della Superstrada Valdichienti a San Claudio, il collegamento al Citiper, a Valleverde e alla viabilità maceratese della Carrareccia dopo il disimpegno dall’accordo del 2004 proprio da parte del Comune di Corridonia.
Ribadisco infine che la volontà della Provincia da noi governata dal giugno 2009 al giugno 2010 era quella di arrivare alla realizzazione dell’adeguamento del PTC nel piu’ breve tempo possibile sia per l’aspetto delle grandi strutture di vendita ma anche per moltissimi altri aspetti trascurati in questi anni (Pianificazione d’area vasta, piano territoriale delle aree da destinare allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, piani di recupero territoriali, rurali e molto altro ancora) e per dimostrare tutto cio’ il bilancio 2010 e il PEG contenevano le indicazioni per la costituzione dell’Ufficio di piano (PTC) e metter cosi mano ad una nuova programmazione dello sviluppo territoriale di questa provincia. Spero che la nuova amministrazione di sinistra mantenga questo impegno subito e non quando tutti i buoi saranno scappati dalla stalla.
Resta comunque una sola verità, ribadita nelle linee di mandato della allora maggioranza e ribadito nel programma 20011/2016 dei moderati di impedire l’ulteriore sviluppo delle grandi strutture di vendita o delle finte aggregazioni di medie strutture a tutto vantaggio del nostro sistema insediativo composto da una moltitudine di centri storici e di nuclei che hanno bisogno di servizi di vicinato e di medie strutture commerciali vicini ore per non creare ulteriori problemi al congestionamento della carente viabilità e contraddizione al tipo di sviluppo “di qualità e valorizzazione di tutti gli insediamenti esistenti e soprattutto dei nostri meravigliosi centri storici che in realtà come quella di Corridonia hanno bisogno di politiche specifiche e non di alquanto anacronistiche guerre di campanile. Penso che Corridonia andrà verso linee di sviluppo incompatibili con queste nuove tendenze (qualità, sostenibilità, difesa piccole attività commerciali e artigianali), basta solo pensare all’insediamento di un nuovo McDonald’s e come nel passato si continuerà a devastare il nostro modello di sviluppo dato anche il fatto che l’attuale Vicesindaco (assessore ombra all’Urbanistica di Corridonia che ha fortemente voluto tale opera) è anche Presidente del Consiglio Provinciale della nuova amministrazione Pettinari (che era contrario come me all’insediamento commerciale ma che ora si dovrà adeguare)».
Le parole di Candria, in sè, sarebbero anche condivisibili in linea generale, ma il problema politico (che Candria non affronta, e la ragione è chiara) è che è proprio la politica della sosta, dissennatamente praticata negli ultimi 20 anni a Macerata a cominciare dalla prima”preistorica” giunta catto-comunista (Maulo) che ha di fatto desertificato il centro di Macerata, estirpando “manu militari” il piccolo commercio che tanto Candria dice di amare.
Cioè, se io dalla periferia di Macerata devo prendere la macchina (perchè Macerata è una città di fatto senza mezzi pubblici), andare a parcheggiare in capo al mondo oppure pagare un pizzo all’APM, e poi magari scarpinare in piena estate per le scalette per salire in piazza e comprarmi un paio di jeans, ovviamente non ci penso due volte e fuggo al primo Corridomnia o Tolentimnia o Morrovallmia che mi fa parcheggiare davanti al negozio dove quindi spenderò i miei soldi. Oppure me ne vado a Civitanova dove parcheggio praticamente gratis ovunque e oltretutto è pure in pianura.
Ora Candria è consigliere provinciale, e probabilmente non sarà obbligato ad occuparsi in sede istituzionale della delirante regolamentazione della sosta nella città di Macerata, ma i suoi colleghi di partito, se non erro, sia pure con varie declinazioni storiche (prima Rifondazione Comunista, poi Comunisti Italiani e R.C., ora S.E.L.: più o meno sempre gli stessi, insieme agli altri partiti di maggioranza) siedono da 20 anni nella stanza dei bottoni del comune di Macerata e quindi sono tra i principali responsabili dello spopolamento progressivo di attività commerciali e professionali del centro maceratese.
Questo, magari, dovrebbe indurre Candria ad un atto di autocritica e di riflessione sulle posizioni politiche del suo partito o dei suoi predecessori nell’amministrazione maceratese, ma voglio essere propositivo e lo dispenso da questo pur doveroso atto di onestà intellettuale: se Candria vuole contrastare veramente i vari Corridomnia, perchè non fa sì che i suoi colleghi di partito intraprendano una politica per la liberalizzazione della sosta e la maggiore accessibilità del centro maceratese?
Questa sarebbe una risposta concreta, anche se magari tardiva, ma pur sempre un’inversione di tendenza.
Al contrario immagino che a breve le strisce blu arriveranno pure a Collevario …………
@ stefano petrucci
Come fai ad esprimere una accusa del genere? Se fossi nell’imprenditore che ha realizzato il tutto ti farei una bella querela. O si ahnno le prove e si va dai carabinieri o si sta zitti.
Dobbiamo ringraziare se ancora esiste qualcuno che investe e fa lavorare le imprese locali creando posti di lavoro!!!
Io invece dico: si sentiva davvero la necessità dell’intervento di Candria????? a maggior ragione se si considera che in quanto consigliere provinciale avrebbe avuto modo di dare credibilità alle sue affermazioni intervenendo a livello politico ove opportuno……….. invece di svegliarsi una mattina ed accorgersi che (a sua insaputa ovviamente) gli avevano costruito sotto il naso un bel centro commerciale.
Non sarà che cavalcare un tema che si sa bene sarà fonte dell’indignazione di tanti rappresenta un bello “SPOTTINO” a costo zero???
in tempi di crisi bisogna ingegnarsi……