di Alessandra Pierini
«Sono 20 anni che investiamo nella zona industriale di Corridonia e la teniamo viva e attiva, lasciateci lavorare come abbiamo sempre fatto». Questo il messaggio dei commercianti della zona industriale di Corridonia che, con orgoglio, rivendicano decenni di lavoro e sacrifici e si sentono i più colpiti, molto di più dei commercianti del centro storico della città, dall’apertura del parco commerciale CorridoMnia che il 7 giugno inaugurerà 20.000 metri quadri di superficie di vendita (leggi l’articolo).
Abbiamo chiesto a Barbara Trasatti, presidente di Confcommercio, quali sono state le reazioni dei commercianti e cosa hanno intenzione di fare nell’immediato futuro: «In questa zona – spiega – ci sono attività che hanno visto protagoniste intere famiglie per almeno due generazioni. Finora non abbiamo protestato in alcun modo contro il nuovo centro commerciale perchè, da commercianti, sappiamo che è giusto che ci sia e siamo pronti a stringere i denti, come abbiamo sempre fatto, e a tirare avanti ma non siamo disposti ad accettare che le nostre attività vengano addirittura ostacolate dalla nuova viabilità che ci danneggia pesantemente». Le perplessità dei commercianti in particolare di via dell’Industria è che la strada venga chiusa, isolandoli completamente: «Ci siamo confrontati con il sindaco Nelia Calvigioni – continua Barbara Trasatti – ma abbiamo ancora molti dubbi e l’impressione che la nuova viabilità ci taglierà le gambe. Innanzitutto la strada è adatta al traffico veloce e quindi non si concilia con il piccolo commercio, allo stesso tempo arrivare nei nostri negozi diventerà troppo macchinoso e perderemo tutta la clientela di passaggio. Comunque vogliamo agire nella sobrietà che ci ha contraddistinto finora, vedremo come va la prima settimana poi però, se necessario, combatteremo e lo faremo anche in maniera eclatante».
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E ci mancava l’ennesima protesta dei commercianti!
Non si comprende perché debbano pensare che via dell’industra sarà chiusa al traffico. Cosa c’entra via dell’Industria con il nuovo park commerciale la cui strada sbuca, da una parte, su via Pausola (la provinciale, per capirci) con la nuova rotatoria e, dall’altra parte, su via Mattei?
Perliamo di via dell’Industria: come la mettiamo con il caos di viabilità che esiste da anni, con macchine che parcheggiano a destra e sinistra, senza alcuna regola, solo per recarsi nei locali commerciali della via (vedere retro Zenith, per rendersi conto) e autotreni che escono dalle ditte di trasporti presenti sulla via?
Infine: da quanto si vede in questi giorni, stanno allargando l’incrocio di via dell’Industria, quindi non mi pare che sia destinata alla chiusura, anche perché è impossibile chiudere quella via. Che ci fanno un’isola pedonale?
Prima si lamentavano dell’otto, ma non mi pare che il traffico su quella via sia diminuito, è lo stesso, caotico, traffico di sempre. Chi vuole andare su quella via ha mille alternative per andarci, la zona è fatta a scacchiera, e quindi facilmente transitabile e raggiungibile, anche con l’otto (o il nove barrato).
Non inventiamoci altre scuse per contrastare la concorrenza.
mica male il presidente…. 😉
E’ ora che le due sponde del Chienti si uniscano in una manifestazione comune, la viabilità così come realizzata danneggia la Zona Industriale così come Piediripa….
Troppi centri commerciali!!!!
Buffo come a difendere in tutti i modi il nuovo centro commerciale sia sempre e comunque il ‘filosofo’. Sempre in prima linea, strano.. mi ricorda un certo modo di fare… ‘Siciliano’…
Se sei (per me è sicuro), uno dell’amministrazione, perchè non ti firmi con nome e cognome??? Di che hai paura?
Guardando le immagini dei capannoni del nuovo centro commerciale, oltre tutte le banalità che sono gia state dette: posti di lavoro / viabilità / cementificazione / parco fluviale, la domanda che quasi subito mi sono posto è la seguente…. ma perchè i tetti di questi capannoni sono cosi piatti e bianchi?!!?! perchè non sono stati ricoperti di pannelli solari?!?!? evitando mangari di farli mettere in un campo poco distante…
I Signori che li hanno costruti non erano intenzionati al risparmio/investimenti beh io in quanto stato/provincia/comune obbligherei ad installare pannelli fotovoltaici sui tetti di tutte le fabbriche/industrie, se poi non si è intenzionati ad usufruire dell’energia prodotta beh… la si deve riversare nella rete a disposizione degli altri…………..
Sicuramente qualche esperto potrà soddisfare queste mie curiosità da ignorante….
grazie
Signora Barbara inizi a mobilitarsi prima che la”piena del traffico la travolge”
@Axel Munthe
Questa volta filosofo non ribatte…..
O hai colto nel segno o si diverte a rompere solo a me !!!!!
Non ho fatto mai il filosofo con la vita e le proprietà degli altri. Pure se i commercianti hanno votato in massa per la lista Calvigioni, io non mi sento di abbandonarli. Per ciò che conto, se decideranno di mobilitarsi nella lotta in difesa dei loro interessi, i commertcianti di via dell’Industria e dintorni facciano un fischio ed io sarò con loro. Magari, per occupare i “panettoni” del sistema rotatoria all’incrocio del Grassetti, pur di non farli togliere, oppure per fare una passeggiata al rallantatore intorno alla rotatoria del… “dattero” di CorridoMnia. I commercianti, insieme alla loro associazione e alle loro insegne, dovranno battersi per i loro diritti. Soprattutto, per la vita delle loro attività, che erano operanti nella zona ancor prima che l’intreccio “affari-politica” per il centro commerciale su terreni non idonei all’edificazione fosse stato pensato. L’intruso è CorridoMnia, non i commercianti e i ristoratori della zona industriale. Gli esercenti si rivolgano pure all’amministrazione provinciale ed alle forze del consiglio provinciale, in quanto il sistema rotatorio all’incrocio dl Grassetti è sulla strada provinciale. Come pure, la strada provinciale non dovrebbe essere deviata a gimkana verso la “rotatoria del dattero”, solo perchè l’amministrazione Calvigioni, il PD locale e provinciale lo decisero per favorire gli interessi dei siculi di CorridoMnia. Io non auguro che CorridoMnia faccia la fine dell’Oasi di Tolentino, come qualcuno auspica. Io chiedo che vengano tutelate le attività costate tempo, denaro e sogni dei commercianti e dei ristoratori di via dell’Industria, via Valadier e dintorni. La sindaca Calvigioni, prima di smantellare il sistema rotatorio all’incrocio del Grassetti, senza il quale tutte quelle attività esistenti verrebbero “imbottigliate” per sempre, dica a quegli esercenti quale è lo snellimento del traffico a cui intende arrivare e in quale maniera, unitamente ad un progetto alternativo di rotatoria all’incrocio del Grassetti… Immaginate che uno proveniente da Piediripa voglia andare all’hotel Grassetti. Oggi con il sistema rotatorio può facilmente accedere all’hotel. Eliminando il sitema rotatorio attuale, egli dovrebbe giungere all’OTTO dello Zenit, percorrerlo, ritornare verso Macerata e, all’incrocio del Grassetti, poter accedere all’hotel. Giustamente, la sindaca ricorda che un precedente sindaco vendette la terra necessaria per fare una rotatorio all’incrocio del Grassetti. Fu un errore madornale privo di ogni previsione. Invece, ancora oggi tutto è possibile, in quanto i proprietari di spazi da poter essere utilizzati per la rotatoria sarebbero disponibili a cedere la terra necessaria, in quando ciò ricadrebbe nei loro interessi. Perchè non mettere un progetto di rotatoria in programma, con il contributo del signor Alfio Caccamo, che dovrebbe dare qualcosa in cambio alla città di Corridonia per il disturbo da lui arrecato arrecato ai commercianti e ai cittadini della zona industriale, del capoluogo e del centro storico?
Eccomi!
@ Esa non è vero che rompo solo a te, ma a tutti. E non ti ho preso di mira, ormai mi sei pure simpatica.
@ Axel Munthe: stai prendendo un grosso granchio, sono marchigiano da più generazioni quindi… non posso essere siciliano.
Avete notato che posa alla “Berlusconi” la presidentessa dei commercianti? Mi ricorda la foto sui manifesti elettorali di qualche ex sindaco…
Concordo con Maurizio, il Comune avrebbe dovuto obbligare la ditta costruttrice a posizionare pannelli fotovoltaici sui tetti dei capannoni.
@ Giorgio Rapanelli: Le rotatorie sono tutte uguali e per esigenze di rallentamento del flusso di traffico non possono avere una parte rettilinea. Per questo chi viena da Corridonia deve spostarsi a sinistra anche se intende continuare verso Macerata. Fate pure la passeggiata sulla rotonda del dattero, evidentemente non avete altro da fare nella giornata, ma per quanti giorni vorrete passeggiarvi? Vi ricordo che il codice della strada prevede anche multe per i pedoni che atraversano al di fuori delle striscie pedonali o ostacolano il traffico. Chissà che qualche vigilie un po’ più zelante non decida di fare cassa per il Comune… Poi mi deve spiegare la correlazione tra la rotonda del Grassetti, anzi la rotondina, e la chiusura delle attività commerciali di via dell’Industra e zone limitrofe.
Se ha letto ilgiornali dei giorni scorsi, avrà visto la mappa di come sarà la viabilità della zona, stanno costruendo altre tre rotonde, una in via Mattei ed altre in altri incroci. Chi vuole andare, per capirci, al Bar Paola, ha mille alternative, così chi vuole andare al Grassetti può tranquillamente fare l’otto. Ma qualcuno è mai stato in qualche grossa città italiana o estera? Possibile che solo da noi dobbiamo parcheggiare davanti la porta del bar o dobbiamo avere il passaggio avanti il cancello dell’attività? Non possiamo fare qualche metro in più? Per cosa li compriamo i suv o i macchinoni se non vogliamo fare qualche metro in più per snellire il traffico? Solo per farli vedere in piazza la domenica andando alla messa?
Infine: mi pare grossa dire che faccio il filosofo con la vita e le proprietà degli altri. Non tolgo nulla a nessuno, caro Rapanelli, esprimo solo la mia opinione come Lei. A me i commercianti non fanno pena, anche se leggendo le dichiarazioni dei redditi dovrei avere un po’ di compassione per loro. Preferisco aiutare i poveri dell’Africa. Non capisco perché una nuova attività acommerciale dovrebbe disturbare. Sicuramente disturba i comemrcianti vicini, ma che vogliamo fare? Chi arriva prima esclude gli altri? L’economia non è una corsa di cavalli. A me il nuovo park non disturba, ritengo abbia anche aspetti positivi. Poi se durerà non lo so, e non mi importa. Per ora apre. Si facevano gli stessi discorsi anche quando aprì il cityper, e non mi pare ci sia stata tutta questa morìa di negozi. Forse, quando ha aperto il Lidl a S. Maria ha chiuso qualche negozietto in zona? non mi pare. E quando ha aperto l’eurospin davanti la rotondina del Grassetti perché nessuno si è lamentato? Non mi pare che le attività della zona abbiano chiuso. Quanti neozi hanno chiuso a Tolentino a causa dell’Oasi? Quanti a Piediripa a causa del Cityper? Quanti a Civitanova a causa dei vari centri comemrciali in zona Aurora? Portatemi i dati oggettivi e non le chiacchiere, e poi ne riparliamo. Da quanto mi risulta l’apertura dei centri commerciali ha portato solo sviluppo ulteriore alla zona in cui sono costruiti.
Che, poi, siano troppi posso essere daccordo con voi, ma non ho visto tutte queste polemiche quando hanno aperto l’Iper a Civitanova o l’Oasi a Tolentino. Perché ce l’hanno tutti con il Park? Non sarà per motivi politico/elettorali e qualcuno cyhe ha preso una bella badilata sui denti non ha altri argomenti per far sentire la sua voce?
Ringrazio il Filosofo per l’ampia spiegazione dei fatti riguardanti i centri commerciali. Speriamo che i commercianti della zona industriale di Corridonia siano solo degli psicotici “eccessivamente” preoccupati del loro futuro.
Però, se fossi uno di loro mi preoccuperei, poiché, nuove rotatorie a parte e arterie di scorrimento veloci, se mi leveranno il sistema rotatorio all’incrocio del Grassetti indubbiamente raggiungere il mio negozio di articoli sportivi, la mia pasticceria, o il mio ristorante-pizzeria, la mia rivendita di giornali, lo storico bar, oppure il mio hotel diventerebbe più macchinoso nella manovra e tempi impiegati superiori in confronto con quelli odierni, con il “sistema rotatorio” con “panettoni di plastica” all’incrocio del Grassetti a disposizione.
I miei circa 520 corrispondenti E-mail (che non raggiungono le massiccie quantità di quelli di Cronache Maceratesi, on-line di successo molto ben scritto e confezionato) mi parlano con preoccupazione del traffico già caotico in momenti di punta tra l’OTTO e Piediripa, figuriamoci con l’apertura di CorridoMnia e rilevano l’arroganza della supervotata sindaca di Corridonia negli articoli del Corriere e del Carlino, in tempi in cui l’umiltà dovrebbe essere la prudente caratteristica di chi non vuole essere odiato e desidera finire i suoi giorni in un letto.
Consiglio inutile da dare sia per Nelia, che per me.
Ciò che dirò adesso non c’entra con l’argomento trattato: tutti stanno impazzendo per sapere chi è stato l’autore dell’impiccagione a Macerata di un pupazzo con la scritta “pusher” sul petto.
Lo confesso: sono stato io.
Solo che, preso dalla fretta, mi sono sbagliato: al posto della scritta “pusher” avrei dovuto scrivere “politico”, in quanto sono i “politici” i veri responsabili di tutti i mali di questo Paese e, quindi, questa dovrebbe essere la fine di quei vigliacchi che si nascondono dietro i risultati elettorali per commettere i loro crimini, le loro ruberie, i loro inganni in nome del Popolo Bove.
Ricordate l’Era Ciaffi delle “incompiute”: Macerata Città dei Centomila… la strada Longarini che doveva passare sotto Le Fosse…?, eccetera: miliardi di lire buttati al vento!!!
Macerata è una “Città Incompiuta” ed i Maceratesi hanno la mente “incompiuta” sulla via dell’efficienza democratica. Premiano elettoralmente chi non riesce a controllare il “ciclo d’azione” e lascia le cose “incompiute”. Ossia: chi “inizia”, ma non “cambia” e non “ferma”… Oppure: chi “inizia” e “cambia”, ma non “ferma”…
Ed oggi non riecono a “fermare”, a concludere con il Consorzio VALLEVERDE, che è l'”incompiuta” di una scelta politica di burocrati che di fabbriche non ne capiscono un tubo; progetto imbottigliato tra la zona del Cityper e centro commerciale e la Ferrovia, sviluppato verso l’Abazia di San Claudio con distruzione di ambienti storici, munito di due sole vie di fuga: la vecchia strada in salita verso Macerata ed un ponte ed uno svincolo sulla superstrada che non ci sono e non ci saranno per l’avvenire.
Tanti soldi buttati via dalla cosiddetta “democrazia”, che nessun “democratico” paga…
Ormai, “LA DEMOCRAZIA HA UCCISO LA DEMOCRAZIA”. Pure nel cuore della gente.
Quindi, è meglio chiudere con la “farsa democratica”, inventata e recitata dai furbastri di buona volontà per illudere e fregare il Popolo Bove, di cui faccio parte.
Occorre la DITTATURA, almeno quella di un “Governo dei Garanti”, che sarebbe poi il cosiddetto Governo Monti, fatto sperimentare in Italia dalla Trilaterale e dal Gruppo Bilderberg, di cui il professor Monti ha fatto – o fa ancora – parte. In attesa di imporlo, dopo l’Italia e la Grecia, al Portogallo e alla Spagna.
A meno che questa Casta partitica obosoleta non venga fatta fuori dall’elettorato che più non vota o che vota il “Movimento 5 Stelle”, per continuare nell’illusione di essere liberi e di contare nella scelta del proprio destino. Come hanno fatto i commercianti di Corridonia votando Nelia Calvigioni, che proprio non li “vede”, come non “vide” gli allevatori ai quali chiuse il mattatoio comunale in attivo.
Come vede, caro Filosofo, la “cosa” è più vasta di quello che sembra il sistema rotatorio del Grassetti, o l’imbottigliamente alla “rotatoria del dattero” di CorridoMnia.
Finchè rimaniamo ai “grillini parlanti” c’è speranza di farla franca. Quando arriveranno i “grilletti parlanti”, allora saranno guai.
Caro Sig. Rapanelli, non voglio dare spiegazioni sui centri commerciali, non è mia competenza. Mi baso su ciò che vedo. Per quanto riguarda le preoccupazioni dei commercianti, vorrei solo dire che si preoccupano di qualsiasi inziativa o novità, si stracciano le vesti appena qualcuno avanza un po’ di concorrenza. Se voglio andare al Grassetti o al bar Paola ci vado anche se devo fare centro metri in più. Ripeto, in altre città accade lo stesso. C’è chi va a fare spese in centro a MAcerata e ci deve andare a piedi e pagare pure il parcheggio, almeno a Corridonia si può andare dovunque in auto e il parcheggio non si paga.
Non concordo con la seconda parte del suo pezzo, quando parla di dittatura o grilletti parlanti mi fa rabbrividire. Sono parole pesanti che non mi aspettavo da Lei.
Non critichiamo Macerata che non cambia mai, perché anche a Corridonia quando si cerca di cambiare qualcosa ci si ritrova tutti contro.
A proposito: CHI E’ QUEL PROFESSORE DI GEOGRAFIA che alla rotonda del dattero ha piazzato cartelli stradali che indicano la strada per CIVITAVECCHIA anziché per Civitanova?
La rotonda è di competenza del Comune o della Provincia? Speriamo che gli enti interessati o la ditta costruttrice risolvano prima dell’inaugurazione o prima di finire su Striscia la Notizia.
Caro Signor Filosofo,
non credo che Corridonia sia cambiata in meglio, malgrado ben 5.212 cittadini lo abbiano auspicato, votando per il sindaco Calvigioni. Veramente, la maggiorabnza dei cittadini non è andata a votare, o ha votato per la lista Rita e la lista Salvucci. Quindi, la maggioranza dei cittadini non sostiene Nelia Calvigioni. Meglio che la sindaca ne tenga conto, poiché da quell’altezza del 63,8 per cento si può ruzzolare facilmente…. I commercianti non sono come “qiulli quattro contadì” degli allevatori.
Lei, o Filosofo, si spaventa per i miei discorsi su dittature e grilletti facili?
Bene, la dittatura è già in atto col governo Monti, il “Governo dei Custodi”, sostenuto da sceneggiate democratiche PdL, PD e UDC, ossia da chi, in caso di elezioni, prenderebbe una botta sotto i denti.
Il notissimo politologo “liberal” statunitense Robert A. Dahl sostiene che, quando la democrazia rappresentativa entra in crisi, come è avvenuto da noi, potrebbe sfociare nel “Governo dei Custodi”.
Egli scrive: “Il Governo dei Custodi potrebbe sostituire la democrazia, forse non nei simboli e nelle convinzioni, ma nella pratica. Avremmo il trapianto dei simboli della democrazia sul governo di fatto delle élite politiche (ci metterei “e finanziarie”-ndr). L’adozione del Governo dei Custodi segnerebbe il tramonto dell’ideale democratico.” (da “La democrazia e i suoi critici”-Editori Riuniti 1997.
L’espressione “Governo dei Custodi” è tratta dall’ultimo scritto di Platone, “Le Leggi”.
Parliamo di “grilletti facili”… Pure tutto ciò è prevedibile. Idealmente, possiamo essere buoni cattolici, pacifisti, multiculturalisti, democratici e così via. Sì, ma a pancia piena.
Quando la pancia è vuota e non si ha più speranza di riempirla nel futuro, solo i santi e i pacifici accettano la situazione per amor di Dio e in sconto dei propri peccati e di quelli del mondo.
Lei sta assistendo alla disperazione di molta gente. Qualcuno si suicida; altri sbagliano il bersaglio e ammazzano coniuge, figli e il vicino che gli sta sulle scatole. Significa che la situazione del tono emozionale di costoro è “bassa”, ossia è su “Paura e afflizione”. La gente in questo stato trema per il suo futuro e si piange addosso. Su questo basso tono emozionale si sta male, molto male. Quando si va su “apatia”, poi si muore pure per un raffreddore.
Ma c’è un aspetto ascendente del tono emozionale. Poichè, in questo stato mentale di paura e di afflizione si sta male, uno comincia ad odiare… Nota, quindi, che sta meglio mentalmente. Ma, non si può stare sul sentimentro introvertito dell'”odio” per lungo tempo. L’individuo sente il bisogno di estrovertirsi e quindi va su “collera”, ossia si incazza di brutto. Lo fa da solo e magari prende a botte qualcuno di famiglia, o un estraneo, o, peggio, un carabiniere. Quando uno mena ad un carabiniere significa che il suo stato mentale è più in basso di “collera”.
Ma, quando la rabbia della gente diventa COLLETTIVA, si mette in moto l’inconscio di gruppo, una mente animale sempre presente nel gruppo. Che, con l’occasione, da POPOLO BOVE, da GREGGE, diventa BRANCO e massacra il nemico o coloro che reputa nemici e causa del male al branco.
Ora, in Italia siamo a buon punto. La Casta politica è fallita, ed è diventata priva di ogni credito. Quando Grillo dice che il “Movimento 5 Stelle”ci salva dal fascismo, ossia da una dittatura, dice la verità. Il popolo diventa, quindi, “grillino” e si illude di potersi salvare in tal maniera dalla morta gora politica dei Partiti. Illusione…
Se qualche “giustiziere” iniziasse a “giustiziare” ladroni politici e amministrativi, i corrotti, gli evaosri fiscali, i mafiosi, gli spacciatori di droga e via dicendo, il popolo applaudirebbe, poiché gli eviterebbe di organizzarsi e di esporsi. Però, il popolo andrebbe poi dietro a costoro poichè dimostrano la forza nell’affrontare e risolvere i problemi: così si formò il Nazismo, il Fascismo, il Bolscevismo. Erano pochi, decisi e notivati da strategie alternative alla morta gora della politica e galvanizzarono le masse popolari.
Mi piace dire che coloro che gambizzano sconosciuti manager, ammazzano esperti utilizzati dal potere, ma sconosciuti al popolo, facendone dei martiri, o mettono bombe per le stragi, sono solo dei provocatori al servizio dei Servizi e dei Poteri forti.
Poichè, il futuro è nero, in molti prevediamo che la massa si svegli e cominci a dare la caccia a politici e amministratori, prima a quelli che sono loro vicini. Poi, magari salirebbe ai piani superiori.
Ho l’impressione che politici e amministratori di ogni livello vivano ancora nel limbo di Maria Antonietta, incosapevoli come lei della miccia che è accesa e che li porterà a qualche ghigliottina.
Non dimentichiamo che di tanto in tanto ritornano di moda i COMITATI DI SALUTE PUBBLICA, per dare una spazzata al vecchio, nell’illusione che il nuovo sia migliore.
Allora, siamo fritti? Non so. Se fossi un chiaroveggente potrei “vedere” cosa si sta formando sul “piano astrale”, quel piano invisibile immediatamente superiore al piano fisico in cui noi due siamo.
Tutto ciò che riguarda l’individuo, l’umanità, i vari regni animali, vegetali e minerali, comincia prima sul “piano astrale”, per poi materializzarsi nel “piano fisico”. Tipo una malattia. Un chiaroveggente vede un cancro in formazione tempo prima che si manifesti…
Non occorre essere chiaroveggenti per vedere cosa si sta preparando per la nostra società. Basta conoscere i meccanismi della mente e dell’esistenza. Basta camminare per la strada, parlare con le persone e quindi assorbire le loro masse mentali piene di dolore…
Per concludere questa oscenamente lunga nota, auspico che il convivere civile sia mantenuto da una MAGISTRATURA da troppo tempo vilipesa, da FORZE DELL’ORDINE rispettete, motivate e dedicate, da una BUROCRAZIA resa efficiente e responsabile, ed infine da FORZE ARMATE formate da volontari addestrati a difendere la Patria dai nemici interni ed esterni, che vivono pure qui da noi. Ciò era la base per l’ordine di grandi civiltà.
Per dare un senso ad ogni aspetto della nostra esistenza personale, familiare, sociale, lavorativa, imprenditoriale, basterebbe applicare la REGOLA DI SAN BENEDETTO DA NORCIA, che sembra abbia scritto per noi stamattina. Purtroppo, sono onesto, Signor Filosofo… Io non riesco ad applicarla.
Con simpatia, la saluto.
Caro sig. Rapaneli,
se non vado errato, in democrazia vince chi vota, non chi si astiene. Chi si astiene non viene rappresentato e vince chi ha la maggioranza dei votanti e la Calvigioni ha avuto la maggioranza dei votanti. Mi dispiace per Lei che appoggiava un’altra lista, avete preso una batosta e non vi va giù.
E’ vero che se si sale più in alto si rischia una caduta più rovinosa. Chiedetelo a qualche ex sindaco che l’ha imparato a proprie spese.
Lasci stare il vecchio complotto pluto-giudaico-massonico di nefasta memoria.
Fosse per me abolirei i parlamenti nazionali, e farei governare direttamente la comunità europea, il parlamento europeo e la commissione europea, con un’unica banca centrale,ed un unico governo europeo, con leggi e regole uguali per tutti ed un unico bilancio.
Fortunatamente, dalle nostre parti, di pance vuote ne vedo pochine, altrimenti non si spiegherebbero tutti quei macchinoni e suv e telefonini di ultima generazione che vediamo in giro, e tutti quei giovanotti (il 30% dei quali dovrebbe essere disoccupato) che spendono 50 euro in discoteca, magari solo per vedere un tale Corona (chi era costui? Mi pare abbia qualche problemino con la legge, o mi sbaglio? e ci paghiamo pure per andare a vedere e farsi fotografare con un soggetto del genere?)
Non giustifichi chi ammazza il coniuge o picchia i carabinieri, non c’è alcuna giustificazione neppure nella disperazione.
Per quanto riguarda l’odio del popolo bue e dei giustizieri: chi decide che lui è nel giusto e gli altri sbagliano? Io ritengo di essere nel giusto, ma anche Lei, e chi decide che è corretto giustiziare l’altro? O, come nei duelli western, vince chi spara per primo?
Io non ho la sua cultura che ammiro, sono un povero ignorante (so di non sapere, diceva un certo Socrate), leggo poco, ma ho letto un libro che Lei sicuramente conosce: “la fattoria degli animali” di Orwell.
Si ricorda i maiali che fanno la rivoluzione contro l’uomo salvo, poi, finire per comportarsi esattamente allo stesso modo, se non peggio? non vorrei che i suoi rivoluzionari, o grillini di turno, si comportino come quei maiali di Orwell.
Approvo in pieno la parte finale del suo intervento.
P.s.: nota di cronaca. In merito alle file chilometriche della nuova rotonda del park, vorrei portare la mia esperienza di stamattina, ore 7,55 (orario di punta, mi pare, no?), il traffico scorreva in maniera molto fluida, malgrado il avori proprio sulla rotonda, auto in fila.. 0 (zero,00). Che tristezza, senza un po’ di sana fila!
Anche Lei mi è simpatico, ed anche io la saluto con molta simpatia.
Caro Fil (sta per Filosofo),
ieri sera parlavo con il signor Claudio Cerolini di “Camer Sport” in via dell’Industria, il quale ha dichiarato che è incazzatissimo per come i commercianti della zona sono stati trattati dalle amministrazioni Emiliani-Calvigioni. E mi ha autorizzato a fare il suo nome. Cosa che evito sempre, affinché i miei corrispondenti e-mail non abbiamo a soffrire ritorisioni a causa della malvagità dei cosiddetti “cattocomunisti democratici” che ci amministrano.
I fautori amministrativi comunali e provinciali del nuovo traffico – cambiato per tenere conto delle esigenze di CorridoMnia – intendono togliere il “sistema rotatorio” all’incrocio del Grassetti.
“Camer Sport” non dovrebbe soffrirne, poiché ha prestigiose marche di abbigliemento sportivo e chi è cliente affezionato e soddisfatto continuerà ad andare a rifornirsi in quel negozio.
Diversa è la posizione di chi sopravvive grazie all’affluenza continua. Come bar, rivendite di giornali, supermercati, negozi di materiale elettrico, ferramenta e legnami, pizzerie e ristoranti.
Ad esempio, ho visto nel servizio TV di Cronache Maceratesi l’avviso esposto nel nuovo centro commerciale che una “pausa pranzo” costa 14 euro.
Se non riusciranno ad entrare o ad uscire da via dell’Industria, i clienti che facevano prima la “pausa pranzo” in un noto ristorante di quella via potrebbero, per comodità e a parità di trattamento, pranzare in CorridoMnia. Dove ci sarà pure l’aria condizionata. Facendosi poi venire un colpo di sole all’uscita, dato che su tutto quel cemento il sole picchia forte…
Lo stesso dicasi per chi viene da Corridonia e va a riempire il carrello della spesa in un frequentatissimo supermercato di via dell’Industria. Senza il sistema rotatorio del Grassetti potrebbe non avrebbe alcun interesse a fare la gimkana alla “rotatoria del dattero delle 5 palme”, per ritornare indietro verso il supermercato di via dell’Industria… Come mai?.
Perchè, qualora, in CorridoMnia ci fosse un supermercato ben fornito, con prodotti dello stesso tipo e ad un prezzo uguale, non converrebbe andare al supermercato di via dell’Industria, ma si farebbe il carrello in quello di CorridoMnia. Salvo, il successivo colpo di sole “bla bla bla.”
Ulteriore ipotesi personale: se prima andavo al Cityper per acquistare crocchette per gatti sterilizzati e, già che mi ci trovavo, riempivo il carrello, domani, qualora nel supermercato di CorridoMnia trovassi prodotti per gatti sterilizzati, andrei lì e lì mi riempirei il carrello. E senza il successivo colpo di sole, in quanto, abituato ai “safari” a piedi che facevo molti anni fa con i guerriglieri del Sud Sudan sotto un sole da 45°, ne sono immune.
L’incazzatissimo signor Cerolini mi ha chiesto se altri esercenti di via dell’Industria si sono mossi.
Ho risposto che mugugnano, digrignano i denti, ma rimangono immobili.
Per anni i commercianti corridoniani hanno preferito una buona convivenza con le amministrazioni comunali. Per il nuovo centro commerciale i commercianti si sarebbero dovuti muovere per tempo…
Con DIECI Claudio Cerolini incazzatissimi e determinatissimi a difendere la propria attività, forse il sindaco Emiliani si sarebbe guardato bene dal cambiare la destinazione dell’area da “produttiva” a “commerciale”, che il primitivo piano regolatore dell’architetto Garbuglia aveva individuato addirittura come “non edificabile” a causa delle esondazioni, che in passato avvenivano, soprattutto per le “pieme” – così chiamavano le “piene” i contadini della zona – del “collerico” fiume Fistra.
Molti della mia età ricordano che quando queste “pieme” avvenivano allagavano fino a metà dell’attuale zona industriale.
I “miracoli” in Italia avvengono spesso nelle amministrazioni e solo la magistratura può garantire i cittadini se per le aree divenute fabbricabili non ci sono stati intrecci di “affari-politica”.
Io penso – al punto in cui CorridoMnia è ormai una realtà e che solo una grossa “piema” proveniente dal Fiastra potrebbe spazzarla via, rendendo così giustizia alla Natura violentata – che ai commercianti di via dell’Industria altro non rimane che battersi attivamente per scongiurare l’eliminazione del sistema rotatorio al Grassetti. Ossia, tentare di salvare almeno – per essi e per noi automobilisti comuni – il flusso viario di via dell’Industria, Valadier, eccetera.
Quanto all’intasamento del traffico alla “rotatoria del dattero delle 5 palme” aspettiamo di dare un giudizio definitivo a quando gli automobilisti potranno invertire la marcia girando intorno alla rotatoria stessa.
Caro Fil, stia bene e che Dio La illumini.
Caro Rap, la prima manina verde glie l’ho data io.
A parte lo spot pubblicitario che ha fatto alla CAmer, che non ne ha bisogno, ci ha illuminato Lei informandoci che la variazione di destinazione l’ha fatta il sindaco EMILIANI. Ma allora la Calvigioni non è la strega di Biancaneve che mangia i 7 nani, visto che i bambini li hanno mangiati tutti i comunisti. E, come mai Emiliani nelle ultime votazioni si era schierato contro la Calvigioni?
Se ha visto il servizio tv di CM allora si è rivisto da solo, dato che Lei è stato intervistato, per puro caso, si intende.
Se l apausa pranzo mi costerà meno di quanto mi costa oggi, in altro ristorante, andrò dove mi conviene o dove si mangia meglio, l’importante che ci sia scelta. Per l’aria condizionata, speriamo di non prendere un colpo di sole, ma non mi pare che davanti agli altri ristoranti della zona ci sia la pineta di Ravenna. l’asfalto ed il cemento stanno dapertutto e così l’aria condizionata. E’ chiaro che a parità di prodotto e prezzo andrò dove mi conviene per comodità etc. Vogliamo negare anche questo ai consumatori? Visto che è tanto contrario ai supermercati, perchè non comprava le crocchette nei negozietti del centro storico di Corridonia? Allora anche Lei frequenta quei posti di perdizione che sono i supermercati! Beccato! Tana per Giorgio! Se va al Corridomnia, almeno spede i suoi soldi nel Comune nel quale risiede, che ne avrà benefici in termini di irpef e tasse varie. Non credo che un sindaco che sia tale si possa far intimorire da 10 inc…tissimi commercianti e non credo che Emiliani si sarebeb fatto intimorire. Vogliamo sdoganare la violenza? E se, invece deei 10 inc..tissimi commercianti ci fossero 15 inc..tissimi operai che la pensano in maniera opposta? Chi ha ragione? Se Fisatra fa una piema (non ha più la portata d’acqua di quando Lei la vedeva esondare) prima di arrivare al park allagherà metà zona industriale, dice Lei. Ma allora perchè non avete contestato anche la costruzione delle varie zone PIP? Se siete sicuri degli intrecci poco chiari fate le denuncie alla magistratura, non allusioni su CM.
La rotondina del Grassetti è stata sempre una piaga del traffico e la sua eliminazione potrà portare solo giovamento. Per la rotonda del dattero… attendiamo che funzioni in pieno e vedremo.
Spero anche io che Dio mi illumini, ma credo abbia cose pià importanti da fare che preoccuparsi di me, minuscolo, insignificante essere dell’universo.
Vale.
Ad integrazione di quanto scritto sopra, ed a conferma che i timori per il traffico deviato sono assurdi, per chi non ha il tom tom, provo io a dare un aiuto.
Per chi proviene da Corridonia e vuole recarsi al ristorante in via dell’Industria, può girare a sinistra all’incrocio con via Bramante, poi subito a destra all’incrocio con via dell’Industria, e continuare dritto fino al famoso ristorante dove non c’è l’aria condizionata, ma un venticello naturale fatto di scarichi di tir.
Per chi proviene da Macerata, addirittura le possibilità sono diverse:
1) girare a destra alla rotonda del dattero, percorrere il lungo-Park, girare a sinistra sempre in via Mattei, ancora a sinistra in via Valadier e poi a destra in via dell’Industria;
2) Percorrere via Pausola, girare a destra in via Valadier (per capirci dove ora è la minirotonda del Grassetti. Sì, perché venendo da MC si potrà girare a destra, malgrado quello che si dice) e poi a sinistra su via dell’industria.
3) Percorrere via Pausola , superare lo Zenith e appena superato girare a destra e ancora a destra, su via dell’Industria.
Queste sono solo tre possibilità, le combinazioni sono molteplici, perché la zona è fatta a scacchiera e tutte le vie sono percorribili a doppio senso.
MA DI COSA PARLIAMO??????
Basta!!! Bannate sto “filosofo”: ma possibile che intervenga di continuo? E’ l’unico che difende questa ennesima colata di cemento. Se lo fa per lavoro non può continuare a intervenire procurando pubblicità gratuita a questo leviatano commerciale: mandatelo al lago di Caccamo!!!
vedova allegra, hai qualche interesse in materia? sei una commerciante? Vuoi censurarmi? La censura non esiste più, in Italia c’è la democrazia e la costituzione prevede il diritto di esprimere la propria opinione. Che ti piaccia o no.
E voi sareste i difensori del popolo? E non volete che gli altri si esprimano? Se anche fossi l’unico a pensarla in maniera diversa dalla massa avrei, comunque, il diritto di dire la mia.
O no? Non difendo la colata di cemento, contrasto la sterile polemica pelosa di chi contrasta qualcosa solo perché ha interessi contrari.
Solo che mi sto divertendo tanto a vedere come sia stata montata una polemica assurda ed inutile e senza alcun giovamento per nessuno. basta che qualcuno si metta contro qualcosa e subito ha seguito.
NIMBY dicono in America, NOT IN MY BACK YARD.
E’ sempre così, purtroppo.
Non scrivo più, non preoccupatevi, da questo momento in poi mi ritiro a pensare nella mia celletta di convento, in attesa di celebrare il vespero e poi le orazioni della notte, fino al mattutino.
Ritornoa lla mia clausura, visto che non mi volete tra voi.
Dies irae, dies illa, solvet saeclum in favilla, teste David cum Sybilla. Quando tremor est futurus, quando Judex est venturus, cuncta stricte discussurus.
E’ evidente che filosofo è qualcuno strettamente collegato alla giunta comunale.
Caro Fil (Fil sta per Filosofo),
sai cosa farei se fossi un commerciante costretto a chiudere per colpa di CorridoMnia?
Andrei a casa della sindaca Calvigioni, di Alberto Emiliani, di Paolo Cartechini e dei consiglieri comunali che hanno permesso il nuovo centro commerciale, sia all’ora di pranzo, che all’ora di cena, per desinare gratis, io e la mia famiglia… Essi sarebbero i responsabili della distruzione del mio lavoro di anni, che andava bene fino a quando non hanno dato retta al signor Alfio Caccamo e ai suoi milioni di euro.
Il signor Caccamo ha fatto, giustamente, i suoi interessi e basta.
Sono gli amministratori che dovrebbero fare gli interessi dell’intera collettività. Vedremo nel tempo se gli interessi della collettività saranno avvantaggiati dalla presenza di CorridoMnia. Ce lo auguriamo tutti, soprattutto i commercianti e gli esercenti di via dell’Industria, Valadier e dal Lavoro.
Comunque, il pranzo e la cena ce li avremmo assicurati per molto tempo.
Ci sarebbe qualcuno che avrebbe qualcosa da ridire?
I responsabili del mio fallimento commerciale non ci accoglierebbero in casa?
Chiamerebbero i Carabinieri per farci allontanare?
Assumerebbero guardiaspalle per guardarsi le spalle da noi?
Di certo, architetterei le cose in modo da fare una pubblicità esagerata ad un avvenimento quale è CorridoMnia, che converrebbe lasciare dormire nel suo complesso iter.
Pensate ad una famiglia di indigenti che si incatena alle palme della “rotatoria del dattero delle 5 palme”… Non sarebbe una bella idea? Davanti passerebbero loro dalle 15.000 alle 20.000 auto a giorno, dati della Provincia di alcuni anni fa. Magari, rischieremmo un trattamento sanitario obbligatorio.
Magari, successivamente, arriverebbe pure “Striscia la notizia”, che è assetata di notizie politiche e amministrative pruriginose. La vicenda di CorridoMnia ha del pruriginoso… La “rogna” è dovuta al fatto che da terra agricola in zona esondabile è diventata in qualche anno un’isola di cemento in zona non più esondabile. Misteri della autorità esperte in materie geologiche e biologiche
Dopo “Striscia” si muoverebbero le autorità inquirenti, come da prassi.
La vicenda amministrativa che ha permesso la realizzazione di CorridoMnia rappresenterebbe una “goduria” per milioni di telespettatori…
Qui mi fermo. Pure per il motivo che, per la fortuna della sindaca Calvigioni, dell’ex-sindaco Emiliani, del vicesindaco, assessore ai Lavori Pubblici e presidente del Consiglio provinciale Paolo Cartechini (poi dicono che i cattocomunisti non hanno la tendenza all’abbuffata), dell’ex-presidente Silenzi e di compagni-a bella, non sono un commerciante fatto fallire da CorridoMnia. Sono solo un anziano pensionato che passa il poco tempo che gli resta da vivere a fare il… “grillino parlante”, ma non quello “tonante”.
Buona notte, dolce Fil…