Piscine alle Casermette, l’attesa continua:
«Tempi allungati, cantiere molto complesso.
Saranno pronte per l’inizio del 2025»

MACERATA - L'ennesima variante tecnica allunga di altri sei mesi il completamento dei lavori, che era previsto per la fine di luglio. Andrea Marchiori, assessore ai lavori pubblici: «Capisco l'attesa spasmodica, ma si tratta di un progetto precedente al 2020: pandemia, guerre e aumento dei prezzi delle materie prime hanno cambiato tutto»

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Una delle vasche della piscina

di Mauro Giustozzi

Per tuffarsi nella nuova piscina comunale alle Casermette ripassare nel 2025. Il capoluogo e le piscine hanno una lunga storia verrebbe da dire infinita e controversa visto quello che è accaduto in tutti questi anni.

Tetto-sopra-le-vasche

Il tetto sopra le vasche

Dal lungo iter proposto dal centrosinistra mai davvero partito del polo natatorio a Fontescodella allo spostamento nell’ultimo atto della giunta Carancini della piscina nell’area ex Saram sino alla conferma da parte dell’amministrazione Parcaroli di quel luogo col via al progetto. Cantiere aperto l’11 luglio 2022, termine lavori previsti inizialmente il 24 giugno 2023 ma, causa una serie di proroghe e slittamenti dovuti a tempistiche riconducibili da un lato al reperimento dei materiali e dall’altro a varianti ed adeguamenti tecnici si era arrivati alla data del 31 luglio 2024 per completare il polo natatorio. Dunque ben più dei 350 giorni che erano stati previsti al momento dell’avvio dei lavori. Neppure questa estate, però, è stata quella buona perché a causa di una ulteriore variante tecnica è stato aggiornato il cronoprogramma dell’opera che porterà ad una fine dei lavori, salvo ulteriori inciampi nel cammino, per fine anno, in modo che successivamente dopo la fase dei collaudi e l’affidamento della gestione, nei primi mesi del 2025 i maceratesi potranno nuotare o tuffarsi nel nuovo impianto.

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La scala interna in acciaio

«Capisco che attorno alle piscine ci sia un’attesa quasi spasmodica della città e posso comprenderlo – ammette l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – ma, e non vuol essere una giustificazione ma solo un dato di fatto, si sta operando su un cantiere molto complesso che prevede assieme la presenza non solo di piscine ma anche di una palestra che si trova nella parte più alta della struttura e che sarà anche al servizio delle scuole, oltre che per chi frequenta la piscina. Si è lavorato su un progetto immaginato e datato prima del 2020, ossia prima che nel mondo si succedesse una pandemia, delle guerre, prima degli aumenti dei prezzi delle materie e prima che il comparto dell’edilizia facesse i conti con il 110% con le imprese oberate di lavoro e con pochi operai disponibili. Lavorare oggi con progettazioni di quel periodo non è semplicissimo e si è cercate sempre di intervenire per rendere e adeguare, tramite le varianti appunto, il polo natatorio alle migliori esigenze non solo di costruzione ma anche in vista dell’affidamento futuro della gestione che renda la manutenzione e gli interventi da effettuare il più semplici possibili».

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Gli impianti sotto la pavimentazione

Dunque i maceratesi dovranno avere ancora un po’ di pazienza, ma l’amministrazione garantisce che la piscina sarà finalmente realizzata, pur con qualche slittamento dei tempi, e potrà godere delle migliori soluzioni a livello di utilizzo degli spazi e impiantistica. «Entro la fine dell’anno ci sarà la consegna del polo natatorio da parte dell’impresa cui seguiranno collaudi e affidamento della gestione – prosegue Marchiori – la variante che ha fatto allungare i tempi riguarda alcuni impianti, sistemazioni, le pareti antiumidità, ed i macchinari degli impianti che inizialmente erano sistemati su tetti dei due fabbricati: si è optato invece per portare gli impianti dentro un unico tetto quello degli spogliatoi-palestra, ciò rappresenta un vantaggio perché il tetto sarà più accessibile con la scala esterna in acciaio che interessa l’antincendio ma pure la manutenzione sarà ancora più funzionale. Sono variazioni che non comportano nessun aumento nei prezzi. Nel sotterraneo sono state apportate modifiche all’approvvigionamento idrico, insomma una serie di interventi tecnici che ha portato ad una ricollocazione dei tempi. Su costruzioni così complesse che vedono insieme piscine, spogliatoi, una palestra, tribuna spettatori, uffici, sala massaggi e infermeria in corso d’opera ci si accorge che forse è meglio fare sistemazioni diverse che vengono individuate mentre si lavora. Ad oggi tutta la parte dei due fabbricati è conclusa, compresa la via d’accesso in struttura destinata pure ai disabili: i divisori interni in cartongesso sono a posto, è stata realizzata una scala interna in acciaio sui tre piani, molto grande, che collega il piano strada con la palestra».

Restano ancora lavorazioni che in particolare interessano l’impiantistica che avrà un ruolo decisivo pure nel contenere i costi per la futura gestione. «Ora si sta lavorando sugli impianti che passano sotto la pavimentazione: è un intervento molto complesso perché collega tutte le tubature di acqua, gas, gli scarichi di tutti i locali che non sono di poco conto – conclude l’assessore ai lavori pubblici – gli interventi più di sostanza sono stati fatti, come il montaggio delle vasche e le prove di carico, montati gli impianti di approvvigionamento delle vasche. Ora siamo alle finiture ed impiantistica, che non sono di poco conto, perché in una palestra sono fondamentali anche per chi poi la gestirà: più è facile fare manutenzione, più efficienza nel dare servizi ai locali e nel contenimento dei costi e più la gestione sarà migliore. Stiamo già immaginando che arredi metterci, onere che poi sarà a carico del gestore del polo natatorio».

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