L’area dove sorgeranno le piscine alle ex Casermette
di Federica Nardi
Le piscine vanno avanti alle Casermette con l’ok della Giunta (stamattina) e nel pomeriggio quello del Consiglio comunale di Macerata che ha aggiornamento il Documento unico di programmazione inserendo proprio gli aggiuntivi 550mila euro (spostandoli dalla terza corsia di Villa Potenza) per il polo natatorio alle ex Casermette che ne costerà in tutto quasi 8.
Una scelta che comunque ha fatto discutere sia negli ultimi giorni sia oggi in assise. Il Dup infatti è un documento tecnico ma nel merito politico della scelta di andare avanti con le piscine nonostante il fallimento di quelle a Fontescodella e il mandato in scadenza ha acceso il dibattito sia in minoranza che – in misura minore – in maggioranza.
Paolo Micozzi
Tra le fila del Pd infatti Paolo Micozzi ha tenuto a precisare che il fatto di aver votato sì alla variazione del Dup non vuol dire che è d’accordo con le piscine: «Non voterò il progetto senza averlo mai visto». Al contrario Marco Foglia, in quota Udc, si è astenuto non perché in disaccordo con le piscine ma perché contrario allo spostamento di fondi dal progetto a Villa Potenza. Nella danza di pro e contro tra l’altro la delibera è stata approvata (con 17 sì, 8 no e un astenuto) ma non è passata l’immediata eseguibilità.
Anna Menghi
Sul fatto di non aver visto il progetto (anche se non è materia prettamente del Dup) ha insistito anche Andrea Marchiori, consigliere e candidato Lega, che anche stamattina in conferenza stampa aveva lamentato la mancanza di informazioni da parte dell’assessore Narciso Ricotta durante la commissione. « Il sindaco va avanti per conto suo, spalleggiato dall’assessore ai lavori pubblici, che presenta le cose alla maggioranza solo per farsele votare», ha detto Marchiori. Riccardo Sacchi, Forza Italia, ha ribadito un altro concetto: « Toccare l’argomento piscine a scadenza di mandato è infelice politicamente». Stesso discorso Anna Menghi dell’omonimo comitato «Mi auguro che si voterà senza realizzare alcunché e che sia la prossima amministrazione, dopo le elezioni, a valutare».
Romano Carancini
Carancini ha difeso la linea: « Sì è vero che ho detto “Se non faccio le piscine, mandatemi a casa”, ma l’ho detto ben prima del 2015 e quindi se avessero voluto punirmi i cittadini lo avrebbero fatto alle elezioni. La maggioranza – ha aggiunto -, non è mai stata supina al sindaco, c’è sempre una dialettica. È comprensibile la critica. Noi però abbiamo pieno diritto di governare e di scegliere. Era un impegno amministrativo. Andremo avanti».
Marco Caldarelli
Sul parere negativo dei revisori – l’ennesimo ormai quando si tratta dei conti del Comune di Macerata – l’assessore Marco Caldarelli ha spiegato che «è motivato dal fatto che il Dup comporta una variazione di bilancio. La risposta degli uffici è che la variazione si farà dopo, perché il Dup è un presupposto al bilancio e non viceversa».
Ancora da discutere resta il Piano urbano di mobilità sostenibile, che doveva andare al voto oggi ma è slittato a domani per volontà dei capigruppo. La delibera infatti arriva con una mole notevole di emendamenti e la discussione assorbirà parecchio tempo.
Marchiori annuncia battaglia: «Il Pums si fa per il centro commerciale E abbiamo le prove»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Le comiche caranciniane finali.
Forza, un po’ di buona volontà di tutti per realizzare quacosa che in questa città manca, le vecchie piscine sono superate da parecchi anni, muffa, umidità, spogliatoi e docce inadeguati, di buono sono solo i giovani istruttori. Ragazze/i hanno bisogno di una nuova struttura, non esiste solo il calcio, anche il nuoto è un bellissimo sport e senza una buona struttura non si può fare. Mettete da parte le solite scaramucce, portate avanti il progetto.
Le ultime cavole di Caranci’.
…A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire.
Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare…
(Ligabue)