Da sinistra il sovrintendente Flavio Cavalli, l’assessora Katiuscia Cassetta e il direttore artistico Paolo Gavazzeni
di Alessandra Pierini
«Mi sono innamorato dell’opera a 14 anni quando ho assistito a una prova a teatro». E’ l’esperienza vissuta da Paolo Gavazzeni, direttore artistico del Macerata Opera Festival, il quale nonostante un nonno direttore d’orchestra e un papà che ascoltava le opere fino a tarda sera e a tutto volume, fino a quel momento l’opera la odiava. E’ la stessa esperienza che Gavazzeni vuole far vivere agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori della provincia ora e del resto della regione poi.
Proprio loro saranno coinvolti il 9 e il 10 maggio al teatro Lauro Rossi nel nuovo progetto di formazione all’ascolto “Tutti all’opera”: le classi seguiranno una lezione spettacolo sui titoli del Mof (Turandot, Norma, La Bohéme) tenuta da Fabio Sartorelli, divulgatore e formatore, docente del Conservatorio di Milano e del Teatro alla Scala. Le stesse classi potranno accedere alle prove d’insieme e poi accedere alle serate dello Sferisterio a prezzo speciale. «Vedere come si prepara uno spettacolo, quanto lavoro ci vuole e assistere anche agli errori è molto affascinante e invoglia a prendere poi parte allo spettacolo per vedere il risultato finale», ha chiarito Gavazzeni questa mattina durante la presentazione del programma “Lo Sferisterio a scuola” nella sala Cesanelli dell’arena.
La platea del Macerata Opera Family
L’iniziativa si affianca alle proposte già presentate con grande successo in passato nel Macerata Opera Family che quest’anno proporrà il viaggio stellare del Piccolo principe per i più piccoli con la scuola di musica Scodanibbio e Gli enigmi di Turandot di Aslico per le scuole primarie e medie dal 4 al 7 giugno.
«La scorsa stagione – ricorda con soddisfazione il sovrintendente Flavio Cavalli – sono stati coinvolti oltre 50 istituti con un riscontro di circa 11mila spettatori. Questa edizione vedrà la partecipazione di scuole di Senigallia e contiamo in futuro di coinvolgere l’intera regione».
Ha sottolineato la qualità degli spettacoli l’assessora di Macerata Katiuscia Cassetta: «E’ un progetto che abbiamo voluto con forza e a cui teniamo tutti. La Turandot di Aslico, ambientata in un museo, è l’occasione per promuovere la cultura e tutti i nostri contenitori museali. E’ così che con queste iniziative, intelligenti e fatte con la massima serietà, che ci rivolgiamo a quello che consideriamo il pubblico di oggi, non quello di domani».
La presentazione di questa mattina
Riguardo il pubblico giovane è il direttore Gavazzeni a riflettere: «Da tempo non si fa più musica nelle scuole dell’obbligo. A questo si affianca la frattura che si è creata all’interno delle famiglie. Questo vuoto va colmato e noi, per la nostra parte, lo facciamo con entusiasmo mettendo insieme nei teatri, un assessorato alla Cultura, l’associazione Sferisterio e la partecipazione attiva delle scuole. Non mi capacito di come in Italia non si insegni la storia della musica. Siamo in tempi caratterizzati da atti fatti da uomini ma disumani e proprio nella musica, nel teatro e in un bel libro troviamo il modo di lavorare su noi stessi per essere migliori».
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