Corruzione per i permessi del biogas,
assolti imprenditori e funzionario

MORROVALLE - Sentenza della Corte d'appello di Ancona. Cadono le accuse per Antonio e Alessandro Lazzarini e la Campomaggio 86. Prescrizioni per ulteriori due imputati

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Controlli nelle centrali biogas nell’ambito dell’inchiesta

Indagine sul biogas: tre assoluzioni con formula piena e due prescrizioni. Si è conclusa così la vicenda legata a presunte irregolarità nelle procedure per regolamentare e autorizzare gli impianti. Il processo di primo grado si era svolto al tribunale di Ancona e già in quello erano arrivate diverse assoluzioni. Restava in piedi parte delle accuse. In particolare l’accusa parlava di corruzione impropria nell’ambito delle autorizzazioni per la ditta Campomaggio 86 di Morrovalle.

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L’avvocato Renato Coltorti

In primo grado erano stati condannati a due anni, per corruzione impropria Antonio Lazzarini, 78 anni, e Alessandro Lazzarini, 48 anni, che erano amministratori dell’azienda, e a 3 anni e 8 mesi Sandro Cossignani, 71 anni, all’epoca funzionario della Regione. La Corte d’appello di Ancona ha assolto tutti e tre con formula piena: «il fatto non sussiste». «La corruzione non era ipotizzabile, tant’è vero che le autorizzazioni richieste dalla Campomaggio non solo non hanno avuto un percorso preferenziale ma sono persino arrivate in ritardo» dice l’avvocato Renato Coltorti che assiste Alessandro e Antonio Lazzarini (quest’ultimo insieme all’avvocato Stefania Carotti). Una sentenza importante per la difesa che nonostante i fatti fossero prescritti ha voluto arrivare ad una sentenza di assoluzione. Per quando riguarda la ditta Campomaggio 86, anche per l’azienda è arrivato il proscioglimento con formula piena (in primo grado c’era stata la condanna a una sanzione di 38.700 euro).

Infine erano sotto accusa per l’inchiesgta sul biogas anche l’imprenditore maceratese Diego Margione, 49 anni, difeso dagli avvocati Manuel Formica e Gianfranco Formica, e per il conte Guido Leopardi Dittajuti, 61enne, osimano. Per entrambi la Corte d’appello ha dichiarato la prescrizione.

(Gian. Gin.)

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