Corridonia e Loro Piceno
parti civili nel processo biogas

UDIENZA - Paolo Pesaresi ha chiesto il rito abbreviato. Ammesse nel giudizio con i due comuni maceratesi anche Regione Marche, Gse, l'Unione nazionale consumatori, Wwf, Italia Nostra, e il comune di Camerata Picena

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Uno striscione di protesta contro il biogas a Loro Piceno

Uno striscione di protesta contro il biogas a Loro Piceno

Controlli nelle centrali a biogas

Controlli nelle centrali a biogas

 

Con l’ammissione di otto parti civili (tra cui i comuni di Corridonia e Loro Piceno) la richiesta di sette giudizi abbreviati (una persona fisica e sei società) e lo stralcio della posizione di due imputati (Franco Passamonti e Andrea Costanzini) su 14 a Fermo per incompetenza territoriale, è entrata oggi nel vivo ad Ancona l’udienza preliminare davanti al Gup Paola Moscaroli per la vicenda biogas nelle Marche. Oltre a 14 persone fisiche sono coinvolte 16 società, accusate di presunte violazioni amministrative. Sulle richieste di giudizio abbreviato, istanze di rinvio a giudizio reiterate dai pm Paolo Gubinelli, Andrea Laurino e Marco Pucilli e su altre eccezioni di incompetenza territoriale il Gup deciderà il 24 febbraio. L’accusa sostiene che tra il 2009 e il 2014 un gruppo di aziende avrebbe avuto rapporti privilegiati con due funzionari regionali, i quali avrebbero ricevuto favori e regali per pilotare norme regionali per permettere la costruzione di centrali biogas senza la preventiva Via (valutazione di impatto ambientale), e di lucrare sugli incentivi del Gse. Le difese respingono gli addebiti, chiedono il proscioglimento ma sono pronte a dimostrare in giudizio l’infondatezza delle accuse.

Paolo Pesaresi

Paolo Pesaresi

Le parti civili ammesse sono la Regione Marche, Gse, l’Unione nazionale consumatori, Wwf, Italia Nostra, comuni di Loro Piceno, Camerata Picena e Corridonia. Hanno chiesto l’abbreviato Paolo Pesaresi (accusato di abuso edilizio, falso e gestione rifiuti non autorizzata) e le società Vbio1,2,4,6,7 e Solenergia srl. “Riteniamo di essere totalmente esenti da responsabilità – ha detto il difensore di Pesaresi e delle aziende Vbio, l’avvocato Alessandro Scaloni -, circostanza che risulta documentalmente. Vogliamo uscire prima di un processo totalmente superfluo”. Secondo la procura al centro dell’inchiesta ci sono i funzionari Luciano Calvarese e Sandro Cossignani, all’epoca dirigente e funzionario del servizio territorio e ambiente della Regione, accusati di corruzione. Calvarese deve rispondere anche di abuso d’ufficio per il Parco eolico di Camerino. A Cossignani viene addebitata la concussione per aver fatto inserire prescrizioni tali da indurre le società a ‘ripagarlo’. Ciò per far costruire sette impianti a Loro Piceno, Corridonia, Camerata Picena, Agugliano, Castelbellino e due ad Osimo. Accusati di corruzione, a vario titolo, sono anche sette imprenditori (Diego Margione, Lorenzo Binci, Guido Leopardi Dittajuti, Francesca Colonnelli, Antonio Lazzarini, Alessandro Lazzarini, Alessandra Severini) e Renzo Rovinelli, funzionario della Provincia di Pesaro Urbino. Rovinelli. Più sfumate le posizioni di altri indagati, gli imprenditori Lorenza Ramovecchi (concorso in abuso d’ufficio), Franco Passamonti, Andrea Costanzini (indagine passa a Fermo per concorso in falso e truffa) e Pesaresi.



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