Mobili e oggetti di antiquariato rubati da una villa dopo aver forzato la porta sul retro: in quattro sono imputati al tribunale di Macerata. Oggi si è aperto il processo. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, i napoletani Giuseppe Orefice, 64 anni, Antonio Tirino, 42, Giovanni Caputo, 46, Raffaele Di Natale, 53, il 10 gennaio del 2020 sarebbero entrati in una villa in contrada San Marco Vecchio, a Treia, di proprietà di quattro fratelli. Dopo aver forzato la porta sul retro e disattivato l’allarme avrebbero rubato numerosi mobili ed oggetti di antiquariato di valore. Il colpo era stato messo a segno di notte. Tra l’altro, erano spariti una scultura in bronzo, un candelabro della seconda metà del 19esimo secolo, un centrotavola con bordo in argento, un servizio da scrittoio in argento del 19esimo secolo, 27 faldoni rilegati, antichi, di un’epoca databile tra il 1200 e il 1600, e vari altri documenti d’archivio tra cui bolle papali.
(Gian. Gin.)
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