Angelo Sciapichetti e Romano Carancini
di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)
Secondo il Partito democratico maceratese il nuovo piano sociosanitario elaborato dalla Regione Marche guidata dal centrodestra va bene, ma solo per l’introduzione, quella legata ai dati statistici, il resto è da fare, nemmeno da rifare perché mancherebbero le fondamenta, dall’indicazione dei tempi di realizzazione degli obiettivi alla disponibilità delle risorse.
Stamattina il segretario provinciale dem Angelo Sciapichetti e il consigliere regionale Romano Carancini hanno presentato la posizione del partito annunciando un convegno sul tema sanità in programma sabato prossimo, dalle 9 alle 12,30 alla Domus San Giuliano in via Cincinelli, con la responsabile nazionale Sanità del Pd Marina Sereni che tirerà le conclusioni. Presentato anche un ordine del giorno che i gruppi dem presenteranno nelle varie assise comunali e in Provincia.
Angelo Sciapichetti
Conferenza aperta da Angelo Sciapichetti: «Il centrodestra ha costruito la vittoria elettorale su false promesse che non era possibile mantenere, ora ne devono rispondere. Liste di attesa: oggi se voi parlate con chiunque necessita di visite o di esami, non trovate nessuno che sia riuscito ad avere risposte dal pubblico, sono tutti costretti ad andare dal privato, il Cup non riesce nemmeno a fare le prenotazioni. Siamo allo sbando totale. Hanno detto che avrebbero riaperto 13 ospedali, non ce ne è uno che è stato aperto dopo quasi tre anni. Hanno detto che il centrosinistra ha privatizzato la sanità, oggi – per una serie di difficoltà legate anche alla carenza di personale, non solo per colpa del centrodestra – si fa ricorso alle cooperative private nei Pronto soccorso con medici pagati quattro volte di più rispetto al dipendente pubblico. Poi a Macerata non posso non sottolineare che non hanno mantenuto una promessa, hanno fatto di tutto di tutto per smantellare quello che c’era, qui hanno fatto una campagna in malafede. A Tolentino da due anni e mezzo attendono l’avvio dei lavori del nuovo ospedale, a Civitanova l’ampliamento è ancora sulla carta. Ad oggi le promesse sono state disattese. Sono aumentati solo i direttori, a Macerata ne abbiamo avuti tre in poco tempo: prima Corsi, poi Draisci, ora Gozzini».
Romano Carancini
Romano Carancini: «La sanità è la priorità assoluta di chi vuole governare questo Paese, deve essere la strada maestra. Gli effetti della politica sanitaria si producono anche sulla qualità della vita. Se le risorse diminuiscono, i servizi si riducono e se a questo aggiungiamo l’inflazione del 10% ovviamente potremo fare meno servizi. Cosa è successo nelle Marche? Il Pnrr e il nuovo piano sanitario regionale. Il nuovo piano regionale complica la situazione: da 4 aziende ne diventano 7 ad invarianza finanziaria e senza efficientamento della spesa. La spesa sanitaria inefficiente secondo stime di organismi tecnici attualmente è al 25%. Il cittadino che deve fare un esame specialistico non riesce a farlo in una struttura pubblica, c’è uno spostamento progressivo della sanità pubblica verso la privata. Non solo mobilità passiva infraregionale verso il Nord, disuguaglianze tra territori. Saltamartini teorizza che in una regione di un milione e 400mila abitanti le aziende sanitarie si debbano fare concorrenza, se questo fosse vero, però prima dovrebbe ridurre le disuguaglianze. Altro tema è quello del nuovo ospedale di Macerata, non so se siamo consapevoli di quanto avvenuto in due anni e mezzo. Non abbiamo nemmeno il bando per scegliere il progettista del nuovo ospedale, Saltamartini racconta bugie. Non ci sono le risorse, cosa più grave. Il progettista dovrà progettare, poi dovranno mettere a gara quel progetto».
Saltamartini disse che l’ospedale si sarebbe fatto entro il 2023, poi entro il 2025 ed ora dice che entro il 2025 ci sarà la posa della prima pietra. Io lo spero, ma vedo che non ci sono le risorse necessarie, ad oggi ci sono 55 milioni lasciati dalla giunta Ceriscioli, mancano ulteriori 150/180 milioni. Non possono fare mutui perché crescerebbe l’indebitamento, hanno tentato di mettere con le spalle al muro Legnini per avere i fondi del sisma: ad oggi registro la presa in giro della comunità provinciale e del sindaco che deve darsi una svegliata. Il piano sociosanitario regionale non è un piano: è un trattato, non c’è una soluzione ci sono solo dati ma poi quando si tratta di indicare le risorse non c’è nulla, non si possono raccontare sciocchezze. Non ci sono obiettivi specifici. Se io non ho il personale, è evidente che posso in teoria dire che l’ospedale avrà tutto, ma se non ci sono le risorse è evidente che non potrò farlo. Sul fronte amministrativo, la proposta che avevo fatta era un’altra: non sette aziende ma tre, con una differenza fondamentale, non divise per territori ma per funzioni. Una azienda degli ospedali delle Marche, una azienda del territorio ed una della emergenza/urgenza. Ad oggi quello che abbiamo visto sulla sanità regionale è una regressione imbarazzante, come Pd proviamo a fare un punto, senza arroganza e confrontandoci».
Due le iniziative assunte dal Pd. Sabato il convegno, coordinato da Paola Castricini, alla Domus San Giuliano: aprono i lavori il segretario Angelo Sciapichetti e la deputata Irene Manzi, relazione di Romano Carancini, Francesco Micucci e Franco Pesaresi e conclusione di Marina Sereni. Altra iniziativa è l’ordine del giorno che sarà presentato nei Consigli comunali e in quello provinciale.
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Ma quante chiacchiere !!!!!
Ma perché non l’ha fatto l’avvocato Carancini quando e’ stato per diversi anni Sindaco di Macerata ??
E’ solamente colpa vostra che avete rovinato la sanita’ marchigiana, invece di stare zitti continuate a lamentarvi nonostante che vi trovate all’opposizione, continuate in questo modo cosi’ il centro-destra governera’ x sempre.
A differenza dei matematici, che devono sempre dimostrare quanto asseriscono (tipicamente con i teoremi), i politici fanno asserzioni apodittiche (ad esempio: le liste di attesa aumentano esponenzialmente), cioè non seguite dalle relative opportune dimostrazioni.