L’ospedale di Macerata
«Nello scontento generale sulla sanità italiana, tengo molto a sottolineare che esistono eccezioni e queste “eccezionali eccellenze” si possono incontrare proprio all’ospedale di Macerata», con queste parole inizia la lettera inviata alla nostra redazione da Silvia Ciccarelli per ringraziare «i tanti che si sono presi cura di mio padre, portato al pronto soccorso a metà marzo». Aveva «”valori al limite della vita”: queste le parole che mi disse il dottor Pettinari da cui voglio partire coi ringraziamenti, perché l’umanità fa la differenza e lui ha avuto la premura di tenermi aggiornata anche finito il suo turno di lavoro.
Il reparto di pneumologia dell’ospedale di Macerata
Un grazie speciale va anche ad un altro medico, Diego Gattari, che ci ha “preso per mano” per tutto il tempo in cui mio padre è stato in rianimazione. Non si tratta di un rapporto tra equipe medica con paziente e familiari, ma un quid che va oltre la costante spiegazione sull’andamento del quadro clinico: è attenzione e premura perfettamente dosate. Diversi medici del suo staff si sono contraddistinti per l’eccezionale umanità. Solo come esempio porto Valeria Zompanti che è riuscita a presentarmi la situazione (molto grave) con impeccabile delicatezza. Quello di Rianimazione è un reparto speciale non solo sul fronte medico ma anche su quello dei familiari che incontri nell’attesa del colloquio, dove più o meno tutti vivono quella ventata gelida delle incertezza tra la vita e la morte. Anche gli infermieri di quel reparto sono consapevoli di essere “speciali” e lo sono.
L’ingresso del reparto di Geriatria
Il percorso di mio padre poi è continuato nell’area critica di pneumologia dove la Maria Serafini è stata eccezionalmente scrupolosa nello stabilizzare le sue condizioni. In tutto questo non hanno avuto un ruolo secondario le infermiere, sempre sorridenti, disponibili e pazienti. È un altro reparto che funziona, per la mia esperienza dove anche il personale Oss sa il fatto suo in termini di efficienza e sorrisi. Il nostro viaggio è continuato al reparto di geriatria dove oltre alla grinta della dottoressa Francesca Tomassini abbiamo trovato la complicità del medico Maurizio Del Gobbo e la costante presenza di Patrizia, la caposala che non passava mai indifferente davanti la sua porta. Tanto affetto anche in questo reparto, tanto che il giorno delle sue dimissioni la battuta “ma do’ vai meglio de qui?” era segno del legame umano che si era creato. Grazie di cuore e dal cuore».
UN SECONDO GRAZIE – Ricoverato ieri in pronto soccorso, e dimesso dopo tutti gli accertamenti oggi (erano necessarie 24 ore di monitoraggio), Gianni Scarabotti, ringrazia il personale del reparto, diretto dal primario Emanuele Rossi. «Volevo ringraziare i medici che mi hanno assistito, le infermiere, e il personale che sono venuti a prendermi a casa ieri, con ambulanza, in seguito ad un malore. Ero svenuto, mia moglie ha chiamato l’ambulanza e mi hanno portato al pronto soccorso. Lì mi hanno fatto tutti gli esami. Ho trovato cortesia, competenza, velocità e cordialità che mi hanno circondato sin dal momento del ricovero. Sono stato sommerso da attenzioni e sorrisi. Ne esco tranquillo e rinfrancato e, da maceratese, orgoglioso.
(redazione CM)
Concordo!! Nella mia settimana di ricovero ho trovato tutti eccezionali!!
Dovrebbe fare notizia ciò che dovrebbe essere normale??
Condivido . Sono stato Tutti / E Gentilissime Adore ha queste Persone che lo fanno x amore non x il Dio denaro
Ci si meraviglia della normalità..maaahh.
Beh ...ogni tanto non guasta...una buona notizia.
In quale ospedale?....
Beata te! X quanto mi riguarda non è stata ma stessa cosa x mio padre
Si qualche volta si trova persone che meritano di lavorare x chi soffre
Pronto soccorso, lasciamo stare.
Oramai siamo arrivati al punto di stupirci se i servizi pubblici funzionano. Ci stupiamo quando scuola, sanità, giustizia o polizia funzionano ma il fatto che funzionino dovrebbe essere del tutto normale, ordinario. Come quando andiamo dal panettiere o dal salumiere e veniamo serviti bene. La spesa sanitaria della regione Marche è di quasi 3 miliardi di euro che corrisponde a circa 2000 euro per abitante allanno. Una famiglia di 4 persone costa circa 8000 euro allanno, soldi che vengono detratti ai cittadini come tasse, iva e imposte dirette. È un servizio che paghiamo caro, molto caro. Perché non dovrebbe funzionare ?
Massimo Raparo siamo talmente assuefatti e provati dalla mala sanita' che per una volta, una su un milione, che qualcuno si dichiara soddisfatto si fanno articoli giornalistici. La soddisfazione dovrebbe essere nella normalita' delle cose visti i costi sostenuti, invece non solo rappresenta una rarita' ma addirittura quando il risultato si raggiunge si sente il dovere di sbandierarlo come fosse un miracolo. Se qualcuno pensava di farsi un po di pubblicita' penso abbia ottenuto l'effetto contrario.
Massimo Raparo scusa Massimo ma non credo Silvia Ciccarelli si sia stupita, credo semplicemente che dopo tanta preoccupazione e dopo aver incontrato professionisti che si hanno fatto il loro dovere ma sono stati impagabili, abbia sentito il sentimento di riconoscenza. È una cosa bella sai? È vero che ognuno deve fare il proprio lavoro al meglio ma è anche vero che oggi per tutti è sempre tutto dovuto e una parola di ringraziamento fa solo piacere. Vi sembra così assurdo ogni tanto essere gentili? Dai commenti che si leggono sotto questo articolo a quanto pare si..
È stata fortunata .....nn aggiungo altro
Disponibilità..... ma che ospedale era?!? Per non parlare dell'umanità che proprio non fa più parte di questo mondo!
In teoria dovrebbe essere così x tutti, in pratica... boh!!
Io sono stata in cura sia dal reparto di oncologia che dal reparto di radioterapia e ho trovato tutte persone stupende!! Gli altri reparti nn li ho frequentati x cui non so!
Marina Baroni anch'io sono stato in radioterapia e devo dire di aver trovato brave persone per quel periodo
confermo per mio marito,Ricoverato,reparto urologia, ai tempi del COVID,,per patologia diversa,ma considerato e seguito come fosse un parente
Beata lei è suo padre signora...Li è andata veramente tanto bene!!!Magari se eravamo tutti così fortunati.Comunque,auguri e buona guarigione a suo padre
Condivido ho avuto la certezza con mia madre tutti gentili e preparati grazie
Mia madre è arrivata al PS di Macerata in codice rosso per una emorargia celebrale. 2 giorni al pronto soccorso, con un' assistenza dei dottori,infermieri e oss ottima. Da lì medicina d' urgenza dove sono stati di un' umanità meravigliosa. Poi geriatria dove è stata assistita con molta attenzione. In tutto il periodo sono stata sempre informata costantemente sulla situazione. Non posso fare altro che ringraziarli per essere riusciti a farle superare quel brutto periodo sono stati tutti stupendi.
Sono davvero felice che qualcuno si sia trovato bene e accolto all'ospedale di Macerata. Peccato che io ho solo pessime esperienze. Ma sono veramente felice se le cose sono cambiate.
Riguardo noi abbracciamo sia il pronto soccorso che l'ortopedia che la ospitata fin quando non si è liberato un posto in geriatria non ABBIAMO NÉ PARENTI NÉ AMICI sono stati stupendi con mia madre grazie a tutti per tutto OSPEDALE CIVILE DI MACERATA È IL TOP
Ho avuto mia madre, novantenne, ricoverata a ortopedia alla fine di dicembre 2019, agli del covid, non era possibile entrare in reparto, bene il giorno di natale l'infermiera me l'ha passata al telefono e, nonostante 23 giorni di ricovero, è uscita senza nessun problema come decubito, ogni volta che siamo andati abbiamo sempre trovato attenzione.
Quanto sono stati pagati per scrivere questo articolo?!
Mi sa che non era il pronto soccorso di Macerata!!
Io è quasi un mese che ho fatto un intervento lungo e tosto devo dire che dalla sala operatoria a camera intensiva molto gentile e più 13 giorni a reparto di urologia molto cordiali tutti
Beata lei ....io il contrario
Sono stata ricoverata più volte ho incontrato persone brave e alcune un po' meno
Ma quanto vi hanno pagato?
Quanto ti hanno dato?
Beata te! X quanto mi riguarda non è stata la stessa cosa x mio padre
Sia per me e mia madre e stato sempre un disastro......
Pronto Soccorso 4 gg e mezzo mia madre. Pranzo portato da casa, medicine quotidiane portate da casa e somministrate da me. Non ho affatto un bel ricordo di quel PS.
Sei stata fortunata, non è stato così per un mio caro amico, purtroppo ora non c'è piu.
Dipende chi è il paziente...o di chi è figlio o nipote...e mi fermo qua.
Lasciamo perde!!!!
Geriatria poi... Mia madre abbandonata a se stessa, senza un briciolo di umanità, a parte una giovane dottoressa. Dei comportamenti, da parte di qualcuno, degni di denuncia
Mi trovo ricoverata in Nefrologia e devo dire che personale medico e paramedico sono gentili. Mi chiedo solamente chi è che prepara i pasti, se così si possono chiamare, capisco che mi trovo in Osp, ma qui è veramente disgustoso.
Boh sia io che mio padre siamo Stati operati in questo ospedale, lui malato terminale e io non ho mai visto tanta indifferenza come in questo ospedale. Sicuramente non saranno tutti i reparti uguali per carità... Ma ad oggi non ci metterei piede nemmeno per un unghia incarnita.
Mio padre con un ictus in corso lasciato al PS per 24 ore ..per dargli un bicchiere di acqua abbiamo dovuto supplicare....ci sono casi e casi come in tutte le situazioni..io non ho un buon ricordo purtroppo.
Boh, o sta parlando di un'altra città (per non dire un'altra nazione), oppure è stata MOLTO MOLTO fortunata. In ogni caso buona guarigione al signore.
Sei stata fortunata
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