L’avvocato Giuseppe Bommarito
di Giuseppe Bommarito*
Si sta sempre più diffondendo a Macerata l’uso del crack, uno stupefacente pericolosissimo che si ottiene mescolando, con determinate modalità, acqua, bicarbonato e cocaina. La miscela così ottenuta viene poi “cucinata”, cioè scaldata, producendo un particolare scricchiolio in fase di lavorazione (da qui il nome crack, il rumore degli scoppiettii quando i cristalli di cocaina vengono bruciati), e infine fumata. Gira molto in città, confermando peraltro una tendenza di livello nazionale, perché consente di spezzettare in più porzioni la cocaina che si intende acquistare, ottenendo parecchie dosi a forma di cristalli con un prezzo molto basso, alla portata di tutti. Per gli spacciatori è ovviamente una manna, perché consente di allargare ulteriormente il mercato dei consumatori. Per questi ultimi è una dannazione, perché si tratta della versione più micidiale possibile della cocaina.
Ne abbiamo parlato con un giovane maceratese di circa trent’anni, nome di fantasia Mario.
Quando è entrato nel mondo degli stupefacenti?
Ho iniziato a tredici anni con le canne e con l’alcol, dapprima vino di bassa qualità e poi superalcolici. Nel 2007 sono passato all’eroina. Nei primi tempi la fumavo o la inalavo, poi inevitabilmente sono passato al buco in vena. Ho provato anche l’ecstasy nei fine settimana, quando andavo in discoteca. Nel 2010 però ho smesso con l’eroina perché mi sono spaventato: ho visto morire per overdose troppi amici e tante amiche.
La cocaina per lei è arrivata in quel momento?
No, già ne facevo un uso leggero, e così è stato sino al 2012, poi ho molto intensificato arrivando a tre-quattro assunzioni a settimana. Nel 2017 ho avuto un fortissimo crollo psicologico, depressione, ansia, attacchi di panico, così ho cercato di smettere, ma ho dovuto compensare di più con l’alcol, per sedare le mie ansie. Ciò mi ha provocato ulteriori squilibri e crisi depressive. Piangevo spesso e avevo paura di morire. Ho cercato rifugio anche nelle canne, che hanno un qualche effetto di rilassamento, complicandomi sempre più la vita. Sono andato avanti così sino a metà 2022, poi un amico mi ha convinto a provare il crack. È sempre cocaina, ma ti dà una botta fortissima, in pochi secondi la droga arriva al cervello, è come farsi più righe di coca tutte insieme, come vivere più orgasmi nello stesso momento. E così ho cominciato con un paio di volte al mese, ma velocemente sono arrivato a quattro volte alla settimana. La cocaina fumata ti stravolge la vita, perché ti prende proprio nel cervello, ti porta ad un desiderio ossessivo di riassunzione.
Certo, come tutte le droghe, più potenza e velocità del principio attivo significa più assuefazione fisica e psicologica e più rapida e forte dipendenza, dalle quali è molto difficile venire fuori…
In effetti è stato così. Anche perché l’effetto del crack è sì forte, molto concentrato, ma di breve durata, diciamo dieci-quindici minuti (mentre l’effetto della cocaina sniffata dura circa mezz’ora), poi subito entri in ansia e hai bisogno di rifarti di nuovo, e poi di nuovo ancora. Aumentando il dosaggio ho iniziato a sentire dolori al petto, tachicardia, tosse, complicazioni a livello respiratorio, tutte brutte sensazioni, a volte anche istinti violenti, di aggressività. Comunque perdi il contatto con la realtà. Adesso sto cercando di smettere (così come ho smesso di bere, almeno ci sto provando con i dodici passi) perché ho paura di un arresto cardiaco, di un ictus o di un blocco della respirazione. Ora vado al Sert, prendo dei medicinali e fumo sigarette per tranquillizzarmi e far scendere l’ansia, ma a volte ho l’impressione, il timore di non farcela.
Dicono che la preparazione del crack sia laboriosa…
No, ci vuole solo un po’ di pazienza, un cucchiaio, un po’ di cocaina, acqua e bicarbonato, una bottiglietta da plastica da bucare oppure lattine. E qui mi fermo perché non voglio essere io a dare istruzioni precise. Comunque è una cosa da fare in casa.
E’ facile trovare il crack a Macerata?
Facilissimo, specialmente quello non di ottima qualità, ci sono spacciatori italiani, africani, albanesi. Alcuni te la vendono già pronta, e allora costa un po’ di più. Sono tutti dei furbastri, però. La cocaina destinata a farci il crack te la fanno pagare più di quella normale, perchè meno tagliata e perchè sanno che tu puoi frazionarla in unità più piccole e andarci avanti più a lungo.
E’ vero che il crack inibisce molto le prestazioni sessuali?
Vero, il crack, nella fase down, ti schiaccia nell’apatia, in una fortissima depressione, che ti toglie la voglia di fare sesso. Diciamo che ti rende quasi impotente e per fare sesso hai bisogno di aiutarti con quei farmaci studiati apposta. Comunque ti si scatenano fantasie sessuali molto strane e trasgressive, anche se poi non ce la fai a concretizzarle, salvo l’aiutino chimico.
C’è molta cocaina fumata in giro a Macerata tra gli studenti?
Mi risulta di sì, qui a Macerata si spaccia in molti locali pubblici, specialmente nell’ambiente universitario, ma non solo. C’è qualcuno che è talmente dipendente che va avanti a farsi e a rifarsi di crack per quattro o cinque giorni consecutivi, senza fermarsi mai, senza mangiare, senza nemmeno dormire, cucinando non so quanti grammi, sicuramente molti. Vanno avanti finchè hanno la materia prima perché provano una voglia di rifumare esageratamente forte, poi magari dormono uno o più giorni interi, per ricominciare il giro da svegli perché ad un certo punto ti viene una voglia irresistibile da dentro e non riesci a fermarla.
Altri effetti negativi?
A me non è successo, ma molti fumatori di crack parlano di paranoie assurde, vedono cose che non ci sono, hanno paura della polizia, dei vicini, di tutto. Questo, in verità. vale anche per quelli che la cocaina la sniffano solamente, e non la fumano con il crack. Nei pochi momenti di lucidità ti fai schifo, ti rendi conto che stai facendoti del male, che sei depresso al massimo, che per farti di crack ti chiudi in casa per ore e ore passate a “cucinare” la sostanza e ti giochi la vita vera, diventi un alienato a livello sociale, ma comunque seguiti ad inseguire come un deficiente quel piacere così forte ed effimero, portatore subito dopo di tanta sofferenza. Io voglio assolutamente uscirne, ma ho tanta paura di non farcela, anche se ho avuto la fortuna di avere un grande amico che mi sta aiutando passo dopo passo a salvarmi. Devo ringraziarlo, perché senza di lui oggi sarei al cimitero o in galera.
*Presidente associazione “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza”
(Clicca qui sopra per ascoltare la notizia)
I numeri indicano un problema: «Su 10 nuovi accessi al Sert di Civitanova, 9 sono per cocaina»
E la polizia che sta a fare ... ? A certo controllare le gomme e la revisione .
Io non capisco perché i giovani si iniziano a drogare quando si sa che fa male. Boh, io non capisco, non ho avuto mai curiosità di provare questa roba.
Miriam Sannucci le multe a chi indossa le cinture di sicurezza .
Che tristezza vedere in giro tanti giovani rovinati !!!!
Però la colpa è dell'immigrato che la vende,c'ha da fa chi l'ha votati quessi bravi
Ma no dai a Macerata governa la destra e ora non c'è questa roba. Loro sono quelli della legalità.
Nicola Gagliardini chi ci guadagnava con le Onlus ? dovreste sapere chi ospitano , e a chi fanno comodo.
A Magerada?!?! Ma che dite...
A leggere questo articolo mi sono venuti i brividi. Mi sembra che la questione sia molto sottovalutata. Leggendo degli effetti penso a quante di queste persone si mettono alla guida in quello stato o ingaggiano liti per futili motivi con ignari frequentatori di locali, autobus, ecc. Oltre a tutto ciò, da madre mi preoccupa molto questa enorme e incontrollata diffusione e la facilità con cui ci si possa procurare la merce.
Mi fate schifo tutti!
La droga un fenomeno sottovalutato.
Non si riesce a fare andare piano le auto figuriamoci fermare il giro parlo per via fonte maggiore e San Michele ... Ma sembra un po' da tutte le parti..
Chissà come mai???
È una pubblicità?
a macerata la drogaa!??
Bisogna chiamare Brumotti!!!
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La concorrenza tra Macerata e Civitanova Marche avviene al livello del vizio (stupefacenti) anziché a quello della virtù (ad. es. civismo).
Se a tredici anni ti ubriachi sistematicamente cosa non può capitarti di peggio?
Questo povero ragazzo è probabilmente migliore di tanti altri perchè cerca la vita vera, cerca la verità. Impresa impossibile per l’individuo mortale. Purtroppo la chimica non ci aiuta per nulla nell’avvicinarci alla verità, si occupa solo di cose superficiali, di apparenze false e bugiarde. La fisica quantistica, il Tao, le Upanishad, lo yoga sarebbero strumenti più utili e corretti ma, diciamolo, a questi beni il tessuto educativo maceratese è molto ostile…
Per Franco Pavoni
La vita vera non è quella alterata frutto dell’assunzione di questa o quella sostanza stupefacente. La vita vera è quella che si scontra con le difficoltà di tutti i giorni e cerca di affrontarle a visto aperto, sapendo che si può anche fallire, ma poi bisogna rialzarsi.
Il primo ad essere convinto di ciò è proprio il ragazzo di cui si parla nell’articolo, che sta cercando a tutti i costi di recuperare la vita vera, dopo anni di fuga dalla realtà.
Non ci siamo capiti, Bommarito. La cosiddetta realtà è anch’essa apparenza e fuggirla è segno di animo pregevole, come espresso magnificamente nel motto di Epicuro ”Nascondi la tua vita”. Lei mi dice che questo ragazzo, giunto al limite della distruzione fisica, per prolungare la propria esistenza cerca di rientrare nella normalità, comunque preferibile all’inferno della droga. Scelta comprensibile ma che sa di rassegnazione e di occasione perduta. Dietro le difficoltà di tutti i giorni ci sono altre difficoltà e se ti rialzi è solo per cadere di nuovo. L’errore è negli occhi, avremmo bisogno di nuovi occhi, che non mi sembra lei abbia,
naturalmente nemmeno io e dunque non ha senso litigare.
Ma le forze dell’ordine che cosa fanno x contrastare la diffusione del crack a MACERATA? Ci rivuole l’ex questore PIGNATARO che dopo la morte di PAMELA MASTROPIETRO aveva iniziato la “caccia” ai tossicodipendenti e aveva azzerato completamente la diffusione della droga a MACERATA.
Come al solito la ricostruzione dell’avvocato Bommarito è ineccepibile. Forse dirò sempre le stesse cose, ma occorre partire dalla famiglia e dalla scuola quando i giovani sono ancora ragazzi, far capire loro che occorre in primo luogo il rispetto sia verso gli altri che verso se stessi e innanzitutto far comprendere che ogni cosa che hanno dai genitori occorre guadagnarsela col comportamento sia a scuola che a casa, caso contrario debbono prevalere i no anzichè concedere di tutto e di più. Non per niente le Comunità di S. Patrignano e Don Chino Pezzoli battono sempre su questo tasto. Sono dodici anni che noi della Rondinella diciamo che Macerata è una delle primissime province d’Italia per consumo di droga e per morti e all’inizio fummo presi per visionari. Oltre a questo mi stupisce che nessuno tocchi il tasto delle morti sospette: un tempo moriva per malore un quarantenne su duemila, oggi ne muoiono 20, possibile che nessuno si chieda a cosa è dovuto? E anche in alto non è che si faccia granchè su queste tematiche, la parola d’ordine è non allarmare cioè far finta di nulla. Diamo tutti insieme un cambio di marcia, occorre far sì che i giovani abbiano altri ideali che non la droga, la droga uccide anche l’anima, non si è più se stessi, si diventa degli zombi e questo non è accettabile per una nazione che si vuole chiamare civile
Perfino Putin ha avuto l’intelligenza di correggere i propri errori sul vaccino alla proteina spike.
”Vladimir Putin Ordina La Distruzione Di Tutti I Vaccini Covid-19 In Russia.
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato la distruzione di tutte le scorte di vaccino Covid-19 presenti sul territorio russo, adducendo un’innegabile connessione tra quello che è stato soprannominato il “Moscow Vax” e un’improvvisa impennata di infezioni da HIV nelle persone vaccinate, ha dichiarato l’agente del Federal Service Bureau Andrei Zakharov a Real Raw News.
Sebbene Putin non abbia fatto un annuncio formale, ha incaricato il suo braccio destro, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, di eliminare da ospedali, cliniche e farmacie le varianti dei vaccini Sputnik e CoviVac. I militari garantiranno la conformità controllando i depositi di vaccini ed effettuando ispezioni a campione.”
Perfino Burioni comincia ad ammettere di aver detto falsità
in buonafede.
https://twitter.com/search?q=%23Burioni&src=trend_click&vertical=trends
Nel frattempo nella swiftiana Macerata le migliori menti degli opinionisti di CM correlano le morti improvvise in strano aumento alla droga, che naturalmente è diventata più letale in quest’ultimo anno.
In un’intervista a Panorama il questore Pignataro ha detto che, in pratica, a Macerata la politica non gli ha permesso di fare al meglio il suo lavoro.
Il signor Gaetano Angeletti è l’unico che, sinora (perlomeno di quel che leggo da tempo sul tema e su questa testata), ha parlato di San Patrignano (e mi riferisco ai commenti e agli articoli dei commentatori). Non vorrei che dietro a questa svista, per così dire, ci siano anche altri motivi, motivi, per intenderci, prettamente politici. Ma sicuramente sono io che sono “portato” “a pensar male”, si, come diceva un certo Giulio. gv
Per Franco Pavoni
Angeletti ha pienamente ragione. Purtroppo è vero che ci sono molte morti per overdose (soprattutto da cocaina) che vengono catalogate come morti naturali dovute ad infarto o ictus (causati appunto dalla sostanza). E’ successo almeno in tre o quattro casi in questi primi mesi del 2023, a Macerata città e provincia, e parliamo di persone che notoriamente si facevano ripetutamente di cocaina, e in qualche caso se ne vantavano pure.
Ma la stessa cosa è successa anche negli anni precedenti, con il risultato che le statistiche sui decessi per droga sono sempre calcolate al ribasso (così come non ci rientrano le morti dovute ad incidenti stradali per guida sotto effetto di stupefacenti, i suicidi apparentemente inspiegabili determinati dalle fasi down della cannabis e della cocaina, i decessi dovuti ad epatite o AIDS per uso di siringhe usate,…).
Poi giocano, nel tenere celata la reale causa della morte, la volontà dei familiari che vogliono evitare una sorta di discredito sociale (che non dovrebbe esistere, perchè la tossicodipendenza è una patologia, e non un vizio) e la volontà delle istituzioni, che fanno di tutto per non far salire l’allarme sociale sulla droga e sulle sue effettive conseguenze, a volte anche letali.
Nel caso “Rosa dei Venti”, analogamente a tanti altri casi, anche fuori regione, si nota il connubio tra spaccio e tifo calcistico estremo.
Bommarito, lei ha pienamente torto, lei è stato testimone e complice per omissione del più grande imbroglio e forse della più grande catastrofe della storia dell’umanità e non se n’è accorto, non ha sospettato niente, non ci ha capito niente. Per fare l’apostolo salvatore dei drogati non bastano le buone intenzioni, ci vorrebbero le capacità e se Macerata è la capitale della droga probabilmente le sue capacità non sono altissime. Per salvare anime malate occorrerebbe una grande anima non pensierini da cantatrice calva o da fatina dai capelli turchini.
Caro Pavoni, non replico, anche perchè Lei è passato agli insulti gratuiti, il che è un segno evidente di debolezza e di mancanza di reali argomentazioni. Continui pure a dissertare con le sue criptiche citazioni.
Una domanda:come fa un ragazzo a permettersi tanta di quella droga per anni ed anni vivendo costantemente chiuso in casa a farsi o a dormire per recuperare un po’ ed uscire solo per acquistare lo stupefacente??
Quando tutte le cosiddette “Agenzie”, Famiglia, Scuola, Chiesa, Stato, Regioni, Province e Comuni faranno il loro completo dovere, soprattutto in sinergia, allora il “problema droga” (o la gran parte del problema) sarà risolto, con la certezza di salvare quante più vite possibile. Sarà un lavoro lungo, impegnativo, difficile, rischioso, pieno di insidie, che deve essere fatto da tutti, DIRETTAMENTE o INDIRETTAMENTE. Le Associazioni di Volontariato preposte devono perseverare nella loro opera, anzi devono essere sempre più incisive, come molte di queste stanno facendo, unendosi alle altre Istituzioni.
Il fenomeno “droga” si sta espandendo come non mai, specialmente tra i giovani e i giovanissimi, con danni anche irreversibili a livello cerebrale. Le nuove generazioni hanno il diritto di essere aiutate e difese per poter creare la società di domani migliore di quella di oggi.
Aggiungo che per creare la società di domani è necessario votare ed eleggere le persone giuste al posto giusto e non, per esempio, chi pubblicizza libri come quello dal titolo:”Mamma, mi faccio le canne”.
Non sono insulti, Bommmarito, sono constatazioni. La proteina spike rovina il sistema immunitario e un sistema immunitario debole espone gli inoculati a ogni specie di malattia. Non è difficile da capire, l’ha capito Rapanelli, l’ho capito io, lo ha capito tutta quella gente che si guarda bene dal continuare a vaccinarsi. Lei non appartiene a quella quasispecie di casi umani, intelligenze negative e ignoranze pirenaiche che perseguita ogni mio intervento. Lei non vuole prendere le distanze dal suo acquario di rispettabilità ma sia ragionevole, ormai siamo vecchi, non sarà certo l’ordine dei medici a salvarci…
essendo avvocato, perche’ non prova a informarsi sull’esito dell’autopsia di Luciano Bettucci da 20 mesi caduta nell’oblio?
Per il sig. Speranza. Molti drogati si mantengono perché sono anche spacciatori. Però avranno problemi quando saranno in età da pensione ma non avranno la pensione non avendo versato i contributi relativi.
…ma veramente c’è ancora gente che si illude di poter combattere la droga con i convegni o altre cose simili, quando a San Remo si “pubblicizza” la maria libera e si fanno, praticamente, inviti a provarla e ci sono parti politiche che vogliono liberalizzare la droga “leggera” (che messaggio devastante, la droga “leggera”…), si, per combattere la malavita che ci lucra (assurdità più totale!). Lasciate perdere signori, finchè si è in tempo, perché la droga sta avanzando, inesorabile, in tutte le nostra vite e per tutte intendo proprio tutte, anche quelle di chi non si droga e non lo farebbe mai. gv
Per il sig. Vallesi. E’ vero, ecco che cosa dice il dr. Nicola Gratteri, magistrato: https://www.youtube.com/watch?v=6p-ZguHnSqg .
Grazie, signor Iacobini. gv “Un eccessivo ed esaltato gioco di parte, supportato da una artificiale (ma funzionale) e presunta superiore ideologia, porta quasi sempre alla completa idiozia” m.g.