Vigili del fuoco alla Rimel oggi pomeriggio
di Gianluca Ginella
Droni per verificare la situazione dello stabilimento Rimel dove lunedì è scoppiato un incendio in cui è bruciato materiale plastico che era accatastato all’interno dell’azienda di Casette Verdini di Pollenza. Con le operazioni di spegnimento che si sono concluse e i vigili del fuoco che si stanno occupando dello smassamento del materiale, la procura è pronta a mettere sotto sequestro lo stabile per procedere a tutti gli accertamenti.
Il tetto danneggiato dal rogo
In parte dal cielo con i droni dei vigili del fuoco che si alzeranno per riprendere dall’alto la situazione. Intanto a Casette verdini si è svolta una assemblea, oggi, per costituire un comitato che condurrà una class action per danno ambientale. Sempre oggi sono arrivati i dati dell’Arpam e l’agenzia ha chiarito che i valori sono risultati essere rimasti quasi sempre nel limite. I dati sono relativi a monossido di carbonio, benzene e monossido di azoto e che sono stati rilevati dalla stazione mobile che l’Arpam ha collocato a Pollenza Scalo. «Ho parlato con la dirigente – dice il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli -. Mi ha spiegato che lunedì si avranno i dati delle colonnine fisse, che rilevano sia le sostanze gassose, sia i metalli, che gli idrocarburi policiclici aromatici. La stazione mobile invece rileva solo alcuni tipi di componenti. Inoltre lunedì non si potranno avere i rilievi su tutte le sostanze perché per alcune di queste ci vuole più tempo per l’elaborazione dei dati».
Dall’azienda continuano a uscire cattivi odori, con chi vive a Pollenza e in particolare a Casette Verdini, che da giorni è costretto a tenere le finestre chiuse. Cattivi odori che in queste ore si alzano per le operazioni di smassamento che sono in corso da parte dei vigili del fuoco. Il rogo comunque è spento e un po’ di fumo si alza muovendo i rifiuti. Parallelamente alle operazioni dei vigili del fuoco altre cose stanno avvenendo.
Una di queste è l’indagine della procura, che sta continuando. Il pm Enrico Riccioni è in attesa della relazione dai carabinieri del Noe, che dovrebbe arrivare domani. Inoltre la procura vuole capire quando è scattato l’allarme per l’incendio e di che tipo di allarme si tratti. L’altra cosa è la nascita de comitato che farà la class action. Hanno partecipato alla riunione persone che vivono a Pollenza, Macerata, Tolentino ed Urbisaglia ed esponenti delle amministrazioni comunali.
Il sindaco di Pollenza Mauro Romoli
Ci sono state numerose le lamentele per il resoconto dell’Arpam che rileva che tutti i parametri sono nella norma, «specialmente – dicono – alla luce del fatto che la stazione di misura dei metalli pesanti eventualmente dispersi in aria è stata collocata a Pollenza Scalo sotto una tettoia. Si temono danni alle coltivazioni, agli allevamenti ed in generale alla qualità del suolo, della risorsa idrica e dell’aria, per cui il comitato darà mandato a società indipendenti di condurre appropriate analisi i cui risultati saranno determinanti all’esito della class action.
La centralina
Vista la frequenza preoccupante di accadimenti analoghi nella vallata del Chienti, il comitato si propone inoltre di perseguire una maggiore pressione sulle autorità preposte al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di attività pericolose per l’ambiente nei pressi dei centri abitati e su quelle preposte al controllo dei parametri di sicurezza ambientale». Il comitato dice inoltre che chi sia interessato a unirsi alla class action, gratuitamente, può farlo con una mail indicano nome e cognome, residenza e tipo di danno subito, a [email protected].
Intanto oggi il comune di Macerata ha fatto una nuova ordinanza. Fino a mezzanotte dell’11 dicembre no al consumo di ortaggi a foglia larga e foraggi raccolti e obbligo di ricovero al chiuso per gli animali da cortile. L’ordinanza, a firma del sindaco Sandro Parcaroli, riguarda solo la frazione di Sforzacosta. Sempre nel testo si consiglia di ridurre le attività all’aperto. Tutto ciò in via precauzionale.
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Non è la prima volta che leggo che l'Arpam posiziona i suoi rilevatori al riparo.
Anna Fraticelli si vede che è più facile
Maria Gabriella Giorgi mettiamola così!!
Sa zona e martoriata da la consmari a questo ve conviene emigra altro che Class action
Nel giro di qualche anno questo è il terzo incendio di materiali tossici evvai tutta salute anche nelle Marche anno fatto la terra dei fuochi
Rita Montano c'è un avvocato molto conosciuto che ha sempre detto che nelle Marche si sonostanziate organizzazioni criminali di ogni sorta, ma gli addetti da quello che ho letto sembrano negare. Il che la dice lunga.
Chi apre questi tipi di aziende nei pressi dei centri abitati e quelli che danno l'autorizzazione all'apertura dovrebbero essere obbligati ad abitare vicino ad esse.
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