Fabrizio Ciarapica in piazza con la moglie della vittima
di Giovanni De Franceschi (foto di Fabio Falcioni)
«La città ha condannato con fermezza questo raptus efferato e con la stessa fermezza ha condannato l’indifferenza di chi ha visto e non è intervenuto». Il sindaco Fabrizio Ciarapica non è si è sottratto al confronto con la comunità nigeriana che stamattina ha organizzato un corteo di protesta in corso Umberto I, dopo l’omicidio di ieri pomeriggio del 39enne Alika Ogorchukwu.
Anzi, il primo cittadino ha cercato di rassicurare i manifestanti, ha consolato la moglie della vittima, l’ha portato in Comune garantendo a lei, a suo figlio e alla figlia di sua sorella che vive con lei il massimo supporto. Innanzitutto l’amministrazione proclamerà il lutto cittadino, non appena sarà fissata la data del funerale. Prima bisognerà attendere l’autopsia. Il Comune si farà carico anche delle spese del funerale stesso, e ha già contattato i Servizi sociali di San Severino dove la famiglia di Alika vive per capire come muoversi.
La mattina di Ciarapica è iniziata con la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura proprio in seguito all’omicidio. «Nel corso del Comitato – spiega il primo cittadino – è stata fatta una approfondita disamina di quanto accaduto, analizzando ogni aspetto delle modalità dell’aggressione e di un contesto come quello di Civitanova perfettamente attenzionato dalle forze dell’ordine. I controlli sulla costa sono stati intensificati da tempo, e l’impegno è quello di rafforzare il lavoro capillare già in atto a Civitanova, dove da settimane è stato approvato il Piano coordinato di controllo del territorio, strumento che consente appunto una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Si proseguirà su questa strada, con una attenta e mirata attività di pianificazione dei servizi di controllo, in un tessuto dove sono in funzione numerosi impianti di videosorveglianza, installati proprio per fungere da deterrente e coadiuvare le indagini delle forze dell’ordine».
Ciarapica è poi tornato a Civitanova, dove si è ritrovato con mezza città bloccata per il corteo della comunità nigeriana, che tra l’altro a tratti ha gridato anche a gran voce il suo nome. Il sindaco è arrivato in mezzo ai manifestanti scortato dagli agenti del commissariato. E come prima cosa si è intrattenuto qualche minuto con la moglie della vittima, Charity Oriaki. Le ha fatto le condoglianze, l’ha abbracciata e poi se l’è portata in Comune. Sono rimasti a colloquio diversi minuti, poi sono riscesi e sono tornati in mezzo ai manifestanti. E il sindaco si è intrattenuto con loro in piazza, per cercare di rassicurarli. A far da interprete Patrick Goubadia, vice segretario nazionale della comunità nigeriana, arrivato apposta dall’Abruzzo.
L’abbraccio di Ciarapica con Charity Oriaki
Alcuni manifestanti hanno chiesto al sindaco rassicurazioni sul fatto che Charity non resti sola, che venga aiutata dal Comune. Altri si sono chiesti cosa sarebbe successo se fosse stato un nigeriano ad uccidere un italiano, altri ancora hanno ricordato il raid di Luca Traini nel 2018 a Macerata, qualcuno l’aggressione che a Fermo nel 2017 costò la vita ad Emmanuel Chidi Nnamdi. C’è chi ha voluto garanzie sul fatto che il responsabile dell’omicidio di Alika paghi fino in fondo per quanto fatto. E chi ha palesato la paura che una volta terminato il clamore ci si scordi anche della famiglia di Alika. Il sindaco ha rassicurato loro dicendo che non lasceranno sola Charity e i bimbi, che hanno già preso contatti con i Servizi sociali di San Severino per capire come muoversi.
Il corso bloccato dai manifestanti
«Dovete stare tranquilli – ha detto Ciarapica – ogni istituzione farà la sua parte: il responsabile dell’omicidio starà in carcere. Non credo che il giudice sarà tollerante, ma non sono valutazioni che mi competono. Ho fiducia nella giustizia. Posso assicurare che Charity non verrà lasciata sola, ci siamo già attivati per questo, per avviare un percorso di aiuto e sostegno che sia continuativo. Faremo in modo che non si spengano i riflettori. Noi siamo vostri fratelli, non solo oggi, sempre.
Momenti di tensione
Civitanova è addolorata per quanto accaduto, per questo fatto di sangue disumano. Non ci può essere nessuna giustificazione e di nessun tipo. In questo momento, il solo giudizio che possiamo dare è quello di ferma condanna. Così come condanniamo con la stessa fermezza l’indifferenza di chi ha visto e non è intervenuto. La città è triste, perché è accogliente, pacifica e aperta. E quello che è successo è estraneo all’anima di Civitanova, che non è una città razzista».
Il sindaco, in un comunicato, ha anche chiarito un altro punto: non si è trattato di un omicidio a sfondo razziale. «Ogni altro tentativo di etichettare un gesto che va oltre la comprensione umana, rischia di essere fuori luogo e va a ledere il rispetto del dolore della famiglia del nigeriano ucciso – ha detto – Affermare che l’omicidio sia stato scatenato da odio razziale o altro, va solo a strumentalizzare un caso di cui non avremmo mai pensato di dare notizia nella nostra città. Al raptus efferato, irrazionale, incontrollabile rispondiamo con sdegno, dolore, solidarietà e con il rispetto della vittima e della sua famiglia, alla quale assicuriamo tutta la nostra vicinanza.
Fabrizio Ciarapica con l’avvocato di Alika, Francesco Mantella
Civitanova è una città viva, dinamica, accogliente, e lo voglio ribadire, l’atrocità accaduta ieri non rappresenta e non descrive il nostro territorio. Sul fronte della sicurezza l’Amministrazione lavora di concerto con le forze dell’ordine senza abbassare mai la guardia. Monitoriamo costantemente i luoghi sensibili, organizzando controlli a tappeto in fasce orarie e zone critiche a maggior rischio di microcriminalità. Siamo tutti addolorati e preoccupati per quello che è successo, ma non si può parlare astrattamente del fatto accaduto, il gesto va incardinato nella realtà. Che la società stia diventando sempre più violenta e che ci sia bisogno di interventi a 360 gradi per aggirare il fenomeno dell’aumento dei casi di violenza».
Pronto altro benefattore.
Da quando sono nato ad ogni persona che è venuta meno lontana o vicina che sia che sento questa litania"nn vi lasceremo soli.... '
L'omicidio penso proprio che non è dovuto per motivi razziali.
Frase ipocrita da politico (che già lo è di suo) : non sarai lasciata sola
Vergognosa l indifferenza della gente che ha assistito, bastava poco per evitarlo
A proposito di strumentalizzazione, silenzio per favore
Speriamo non sia come con il terremoto
E magari dichiareremo guerra alla Campania, terra d'origine dell'omicida. Ma siamo seri. Il cordoglio, la rabbia, gli aiuti vanno bene, ma poi si esagera...
Ecco altra beneficenza
A recanati ..fortuna che una persona è intervenuta pur in presenza di un coltello..sennò ci scappava il bis...allucinante
Se era al contrario non se lo filava nessuno
Per carità da condannare atti come questo, bisognerebbe a monte avere più controllo, più telecamere, più pattuglie! Però ecco quando sento parlare di razzismo il mio pensiero va a Pamela, io non posso dimenticare la crudeltà la barbarie con cui quella piccola ragazza è stata uccisa e dico che non si può più stare tranquilli a circolare in giro , troppa droga, troppi delinquenti, mi piacerebbe più controllo in generale, magari quelluomo sarebbe ancora vivo e pamela trovata in tempo
Trovare un posto di lavoro alla signora...se non lo ha
Jonata Torresi ne sei proprio certooho molti dubbi...su Citano
Iil problema è che lui è stato lasciato solo
Siamo vicini alla famiglia
Magari se ci fosse pure un maggior controllo del territorio e maggior fermezza mel punire ogni atto di violenza....
Questo non è un teatro, ma vergognosa realtà . Le istituzioni, anziché esibirsi, farebbero meglio a pensare e rifletti|e a lungo.
Bravo sindaco Fabrizio Ciarapica
Maria Arco Boiano bravo se alle parole seguiranno dei fatti concreti
Andrea Velluti trovo inopportuno qualsiasi commento negativo in un momento di grande dolore per tutti noi.
Lorenza Rinaldelli no perché non deve cadere in archivio
Manca la parola essenziale ....il rispetto che nn esiste più e siamo arrivati più avanti del capolinea di questo passo nn andremo da nessuna parte .....poveri noi
E poi? finiamo con il lutto cittadino? facciamo qualcosa di più, graxie
La città sta degradando punto., cè anche quello di problema , inutile girarci intorno
Accoramboni Franco la società Franco, la società tutta
Manuel Passini certo ma li sai benissimo che .
Grande Sindaco!!
Marco Ferrari bravo? Se fosse successo ad un italiano e nn ci fosse stato tutto questa cosa mediatica si sarebbe mosso? Da me (Ancona) c'è un rione (piano) che è multietnico. Tutte le sere c'è qualcosa...ma la sindaca (+brava del mondo) nonostante questo invece di farla controllare la abbellisce e lascia il resto nel degrado...
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