I rilievi della polizia sul luogo dell’omicidio
Francesco Acquaroli
«Insieme al dolore e al profondo cordoglio per la famiglia di Alika è necessario ribadire anche la ferma condanna di un gesto di folle e inaudita violenza – aggiunge Acquaroli – che non ha alcuna giustificazione e che lede tutti i marchigiani. Le Marche sono una terra accogliente e solidale: un fatto come quello di ieri è inaccettabile per la nostra comunità ed è completamente estraneo alla nostra cultura. È necessaria tolleranza zero rispetto alla violenza, in ogni forma, con l’impegno sinergico di tutte le istituzioni».
Alle parole del governatore, si aggiunge una lunga lista di interventi politici. A partire da quello del commissario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti, che forse si è dimenticato che il suo partito è al governo e guida anche Regione, Comune e Provincia. «È vergognoso che nel pieno centro di una città turistica e molto frequentata come Civitanova assista a episodi del genere – dice – Mentre la sinistra e la stampa asservita al Pd si affannano a combattere un nemico inesistente come il fascismo, la Lega vuole lavorare con serietà e concretezza per garantire sicurezza in tutte le città italiane – prosegue Marchetti – non appena torneremo al governo, stavolta insieme al centrodestra unito, metteremo subito in campo misure in grado di tutelare i cittadini e la loro incolumità. La sicurezza è e sarà sempre una delle nostre priorità».
Mirella Paglialunga
Dalle opposizioni locali invece arriva la richiesta al sindaco di convocare il Comitato per la sicurezza. «Condanniamo con sdegno il grave fatto di sangue avvenuto ieri a Civitanova e chiediamo la convocazione da parte del sindaco del Comitato per la sicurezza – dicono Mirella Paglialunga (Per Civitanova Marche); Tommaso Corvatta e Enrico Lattanzi (Futuro in Comune); Roberto Mancini, Elisabetta Giorgini e Corrado Raineri (Dipende da Noi); PierPaolo Rossi e Paola Formica (Civitanova Cambia); Letizia Murri, Marco Cervellini e Vincenzo Treccioni (Ascoltiamo la città); Lidia Iezzi, Francesco Micucci e Rosati Yuri (Partito Democratico); Marsilio Marsili (Articolo 1); Piero Gismondi e Paola Petrelli (La Nuova Città) – L’ omicidio di Alika Ogorchukwu è solo l’atto ultimo e gravissimo di una situazione di degrado e di abbandono della città dal punto di vista della legalità e della convivenza civile che dura da tempo: risse nei luoghi della movida, quasi tutte le sere, spaccio indisturbato, aumento dei furti, schiamazzi a qualunque ora del giorno e della notte, degrado ed incuria degli spazi pubblici. E’ una situazione gravissima. Ieri il barbaro omicidio di un uomo in pieno giorno, a due passi dal municipio e fra l’indifferenza di tanti ci deve far temere anche rigurgiti fascisti e razzisti nei confronti dei quali con forza vogliamo dichiararci contrari. Contestiamo quindi le dichiarazioni del sindaco Ciarapica pubblicata sulla sua pagina Facebook in cui dichiara che “Trattasi di un episodio gravissimo ma che non può descrivere la realtà della nostra Città. Civitanova è una città pacifica, accogliente, sicura”. Noi vogliamo con forza che Civitanova torni ad essere una città sicura per tutte le persone, indistintamente: per gli stranieri ed i turisti, per i residenti, per i nostri anziani, per i giovani per i quali occorre promuovere iniziative di educazione alla legalità ed alla cittadinanza per rimuovere sul nascere pregiudizi gravi per il mantenimento della democrazia e della stessa nostra umanità. Le responsabilità di quanto avvenuto vanno ricercate infatti anche nel clima di odio e di razzismo fomentate negli anni da una politica lontana dal bene comune e dalla tutela dei diritti di tutte le persone».
La vittima, Alika Ogorchukwu
Chiede una giornata di lutto cittadino e una grande manifestazione il movimento Dipende da noi. «Si chiamava Alika Ogorchukwu, aveva una moglie e un figlio e per campare, pur se invalido, faceva 50 km all’andata e 50 al ritorno, lavorando come l’ambulante per vendere fazzoletti e piccoli accessori per strada e davanti ai negozi. E’ l’ultimo .- dice il movimento guidato da Roberto Mancini – di una lunga serie di omicidi razziali che hanno insanguinato l’Italia in questi anni, e che, ancora una volta, hanno come teatro la provincia marchigiana, sfigurata e rabbiosa, sei anni dopo l’assassinio di Emmanuel Chidi Nnamdi a Fermo e quattro anni dopo la tentata strage di Traini a Macerata – dice Come Emmanuel, Alika è stato ucciso in pieno giorno, in Corso Umberto I, sotto gli occhi di numerosi passanti che hanno filmato e fotografato la brutale aggressione senza intervenire. Un dato agghiacciante, che definisce il baratro etico e sociale in cui siamo precipitati e che si salda con la minimizzazione, l’indifferenza e addirittura il giustificazionismo di una parte non piccola dell’opinione pubblica. Il razzismo e la xenofobia sono radicati nel nostro Paese da molto tempo e fanno parte di un contesto in cui giocano un ruolo centrale gli attori collettivi: le istituzioni, i potentati economici, i partiti, i mass media. Alika è stato ammazzato a bastonate da una violenza brutale, che si origina nella costruzione sociale di una ideologia razzista e fascista contro chi è povero e ha la pelle di un altro colore. Alla radice della violenza, anche di quella occasionale, c’è sempre una mentalità diffusa. Da molti anni in Italia governi di centrodestra e governi di centrosinistra hanno affrontato la questione delle persone migranti con un atteggiamento di chiusura irrazionale, anticostituzionale e immorale, arrivando a finanziare i campi di concentramento in Libia. Questo continua tuttora ad alimentare una percezione distorta della realtà e un sentimento di xenofobia diffusa».
Al centro, la moglie della vittima
«La richiesta di sicurezza a Civitanova, nelle Marche e in Italia non può risolversi con misure di controllo del territorio e soprattutto non può essere usata per speculazioni politiche che assurdamente criminalizzano le persone migranti e alimentano la mentalità razzista e xenofoba del “prima gli italiani” – continua Dipende da noi – Non esiste sicurezza senza umanità, senza giustizia, senza riconoscere la dignità di ogni donna e di ogni uomo, un valore rispetto a cui nessuno viene prima degli altri. Sono urgenti lo sviluppo di una cultura civile di rispetto della dignità umana di chiunque, la pratica della solidarietà, l’attuazione della giustizia sociale, il senso della responsabilità collettiva, il potenziamento dei servizi alla persona, la costruzione di un’economia equa. E’ dalla partecipazione diretta e dalla rete di tutti coloro che hanno a cuore sia i diritti umani sia la trasformazione della società in senso democratico e solidale che può germogliare un’alternativa reale alla barbarie in cui ci ha trascinato la politica attuale. Intanto a Civitanova è doveroso non solo che il Comune decida una giornata di lutto cittadino, ma anche organizzare una grande manifestazione e attivare la vicinanza concreta alla famiglia di Alika.“Dipende Da Noi” sarà nelle piazze in questi giorni a fianco delle sorelle e dei fratelli migranti che lottano quotidianamente con grande determinazione contro ogni sorta di ostacoli e di ostilità e così facendo ci indicano la via per la costruzione di un futuro più accogliente e giusto per tutti».
L’ha ucciso e rapinato del cellulare mentre gli gridavano: «Così l’ammazzi» Ma nessuno è intervenuto
Omicidio sul corso, la vittima è il 39enne Alika Ogorchukwu «Inspiegabile quello che è accaduto»
Quello che spaventa è la violenza e il menefreghismo delle persone, invece di chiedere aiuto come sempre filmano ma ci rendiamo conto?
Rosanna Lucarini lei è in grado di escludere che il filmato sia stato fatto dopo aver chiamato le forze dell'ordine?
Rosanna Lucarini Dalla poltrona di casa è facile giudicare....
Si ma dopo questa cosa ancora continua violenza un'altro fatto a Recanati accoltellato dopo una lite tra un italiano e un nordafricano ma come si fa
la regione Campania si deve costituire parte civile! O per loro è normale questo! ....Noi siamo i discreti e silenziosi marchigiani!
Mettete più controlli e H24!!!!! Sguinzagliate la polizia municipale in giro per il centro anziché tenerli al fresco in ufficio e farli uscire solo per fare le multe!
Ellena Gallerani brava!!!!!
Vergognamoci tutti a guardare un uomo che uccideva questo menefreghismo tutto concentrato sui social una volta quando io ero giovane si stavano le persone non si stava a guardare un omicidio che società siamo solo frivolezze cosa insegnano ai nostri nipotini non ho parole
Il fatto che sia successa una cosa del genere, di giorno e in pieno centro, fa pensare. E mette in evidenza la totale tranquillita' nell' essere indisturbato da parte dell' aggressore e la totale indifferenza dei tanti, che pur vedendo, non hanno mosso un dito per aiutare un loro fratello. Punto.
Quello che più mi fa orrore è l'indifferenza della gente che ha assistito e non è intervenuta in nessun modo se non riprendere con i telefonini. Questo è lo specchio della società e il male assoluto
Parte civile??? Per fare che? Scusate la mia ignoranza ma fatemi il piacere
In alcune aree della piccola provincia italiana è imperante la paura del diverso per anni esasperata da tanti.....così è e così rimarrà per molti anni ancora. Nel piccolo, dove c'è stata sempre in passato una tranquilla vivibilità, la percezione di essere costantemente in pericolo è più forte e credo sia impossibile dare risposte su temi concreti se non c'è voglia di ascoltare possibili soluzioni di convivenza.
Di quale cultura parla Acquaroli?
Città sicure dopo l'uccisione di questo povero sventurato, la sicurezza va fatta in qualsiasi situazione ma non l'abbiamo , ora manifestazioni contro ogni violenza troppo tardi già domani si dimentica il tutto sicurezza 00000
"completamente estraneo". Si vede che di Mancini e Traini si sono dimenticati.
Lede i marchigiani ???? Ma che dice questo? Un uomo è morto e ci preoccupiamo che venga lesa l immagine del marchigiano? Invece preoccuparsi della moglie, del figlio, cercare un sostentamento? Io non ho più parole
Monia Frapiccini ma cosa vuoi pretendere, tanto la matrice è quella lì, lo sappiamo.
Ci sono le elezioni e tutti a cavalcare l'onda, tutti hanno la ricetta per una città sicura la verità è che non frega niente a nessuno sappiamo tutti benissimo che nessuna città o paese è oramai sicuro ne di notte e né di giorno, passate le elezioni ritornerà tutto come prima SILENZIO. In questo paese ci sono soldi per tutto guerra, stipendi faraonici ai nostri politici, soldi per amici e amici degli amici, noi comuni mortali serviamo a lor signori solo per permettergli di raggiungere i loro scopi di noi a loro non interessa una beata minchia. Buoni solo ad alimentare odio tra poveri e noi come cretini che continuiamo a credergli.
Senza entrare nel merito del dramma di Civitanova o a Fermo nel luglio del 2016 per la morte di Emmanuel Chidi Namd (ognuno si farà la propria idea e le proprie ragioni)...... Quante orecchie da mercante, di fronte alle difficoltà. Persino di fronte alle richieste d'aiuto. Puntiamo piuttosto a intervenire perché l'ennesima prossima volta non ci sia. ....dove sono le le istituzioni? Le stesse sono rappresentate anche da tutti noi...nulla è cambiato da sei anni. È inutile che si riunisce il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica o il Comune X o la Regione Y si presentano ai funerali per fare cosa se non hanno fatto nulla prima
X la sicurezza non c'è bisogno di andare al governo.altra promessa x la campagna elettorale
Io non capisco perché si voglia spostare questo fatto verso un gesto razzista, è ormai evidente che la rissa divenuto poi omicidio è stata scaturita da apprezzamenti verso una donna, quindi il fatto che la vittima sia un uomo robusto e di carnagione scura non è un elemento da prendere in considerazione, anzi pensate se fosse stato un normale Italiano Civitanovese doc da generazioni con una costituzione normale, lo avrebbe fatto a pezzettini
Claudio Iacchelli forse perché è già successo nelle Marche, a Macerata ed a Fermo.
Quando stavo a New York ogni 3 metri ci stava un palo con la scritta NYPD (New York Police Department) con una serie di telecamere per ogni direzione. Alla prima infrazione anche banale, dopo 2 minuti arrivano agenti super operativi. Detto ciò, lascio a voi proseguire il discorso
Io mi chiedo...ma se al posto di uno sconosciuto ci fosse stato un vostro amico...sareste intervenuti nonostante le famigerate denunce di cosa non si sa? È questo ciò che insegnate ai vostri figli? non lamentatevi poi,il problema dell' Italia è gente come voi( e i partiti che alimentano tutto ciò)
Questa non è una questione di sicurezza, è razzismo
Arturo Faber giustissimo confido anc'hio
Sindaco chieda scusa almeno alla Comunita 'e alla famiglia nigeriana un uomo che da anni vive in Italia marito e padre di 2 figli... Piccoli
...ma Giorgia e Matteo sono diventati afoni? No perché non li ho sentiti dire niente sull'accaduto. Qualcuno gli dia delle mentine.
Giorgio Perucci Giorgina ti ha fatto un giramento di frittata degno di un oro olimpico
Giovanna Fornaro immagino. Ho letto commenti sull'accaduto da gente che conosco da farmi vergognare di essere un essere umano
Giorgio Perucci coglila come un'occasione. Di cancellare o bloccare sta gente
Giovanna Fornaro no . Io cerco di farli ragionare in privato su Messanger, ma spesso loro mi bannano
Io leggo certi commenti mi faccio il segno della croce anche se serve a pocoio donna indifesa gli avrei tirato qualsiasi cosa addosso pur di non farlo ammazzare ma di cosa parlate?! Ma avete visto il video? Avete visto quanto tempo gli è stato sopra e non ha mollato finché non lo ha ucciso? Ma anche in 20 persone donne uomini ragazzi se tutti quanti gli saltavano addosso al massimo si prendevano tutti un pugno in faccia ma sicuramente si sarebbe evitata questa tragedia ! Ma dove viviamo ma lo scrivete pure che meglio non mettersi in mezzo ??! Vi auguro di non trovarvi mai in situazioni in cui vi salvate la pelle solo se un estraneo possa intervenire perché significa che lumanità è finita ! Altro che covid governi siccità e cazzate la gente si uccidera a vicenda mentre gli altri mangeranno il popcorn e guarderà dalla finestra tanto non tocca a loro lestinzione ci meritiamo
Sembra che se c'erano loro (ovvero chi fa commenti) salvavano la vittima da un folle omicida che magari era pure armato. Ma per favore!.....Certi interventi possono costare la vita poi magari i video potevano essere evitati. Il problema è che dovremmo essere più tutelati dalle forze dell'ordine invece qui i servizi sono ridotti al minimo. Sarebbe anche opportuno aiutare questa gente in modo che vivano in maniera più dignitosa e non a chiedere l'elemosina in ogni angolo e in particolar modo in tutti i supermercati. Se li fanno venire qui debbono essere aiutati e non farli elemosinare.
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Comunità dotate d’una cultura che le rende così brave ad assistere ordinatamente a lunghe esecuzioni realizzandone al contempo ottimi video non ce ne sono mica tante,ed è assolutamente doveroso difenderne l’immagine, ma volendo fare di più si potrebbe lanciare la campagna pubblicitaria “Vieni ad ammazzare da noi”.
Ho l’impressione che dopo i loro interventi teorici quelli della cosiddetta Sinistra Progressita e benpensante siano diventati soggetti da TSO. Si vede che vivono nelle loro comode poltrone a leggere ideologie ormai tramonate e farsi dell’onanimo mentale, sognando mondi ideologici ormai falliti.
Secondo costoro, noi bianchi siamo i cattivi xenofobi e i razzisti e i loro fratelli di colore sono tutti buoni e pacifici. Non vedono i criminali e gli spacciatori neri che vivono indisturbati, con il silenzio di coloro a cui la droga serve per distruggere la mente dei giovani e il futuro di Paese oggi sottomesso. Costoro che vivono nel Paese delle Meraviglie di Alice progressita, sono stati cacciati da Macerata, da Corridonia, da Civitanova e dalla Regione e magari a settembre dal governo nazionale (a Dio piacendo): non possono governare un popolo che guarda al futuro e alla sua salvezza… Sì, la parola d’ordine è “prima gli Italiani”, messi da costoro in secondo piano, e subito dopo un rinnovamento politico per uscire dalla morta gora in questi falsi idealisti da poltrona ci hanno cacciato.
Un amico mi chiede: ma se Corvatta & C. erano responsabili del doppio suicidio dei coniugi e della presenza degli zingari, allora Ciarapica & C. sono responsabili di questo omicidio e dell’aggressione del giorno dopo?
Che gli devo rispondere?