La bandiera dell’Ucraina affissa nel municipio di Macerata
Esporre sul balcone del municipio di Macerata la bandiera della pace e illuminare con tutte le luci lo Sferisterio in segno di solidarietà con il popolo ucraino e contro tutte le guerre. È il contenuto di una lettera inviata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, nata su iniziativa del gruppo consiliare Macerata Bene Comune e sottoscritta anche da Anpi Macerata, Articolo Uno, Italia Viva (gruppo consiliare), Macerata Rinnova (gruppo consiliare), Partito Democratico Macerata (gruppo consiliare), Partito Democratico federazione provinciale, Sinistra Italiana e Strada Comune (gruppo consiliare). «Condividiamo l’iniziativa presa dall’amministrazione comunale di esporre sul balcone del municipio la bandiera dell’Ucraina, in questo momento simbolo di solidarietà con la sofferenza di un popolo che si trova nella tragedia di una guerra d’aggressione e per il quale chiediamo tutti con forza la fine immediata dei bombardamenti e la risoluzione diplomatica delle questioni – si legge nella nota -. Proprio per questo, chiediamo all’amministrazione di esporre sul balcone anche la bandiera arcobaleno della pace, simbolo universale di quella speranza in un mondo di pace, di libertà e di rispetto dei diritti umani. Per lo stesso motivo chiediamo che il nostro amato Sferisterio, così come fa sempre per ogni tema importante per la nostra comunità, per tutta la prossima settimana, se possibile, si colori con il loop di tutti i colori delle sue luci, simbolo fortissimo di una cultura che parla di pace e di una città, Macerata, che nel suo cartello di ingresso accoglie le persone come “Città della pace”. I simboli hanno un grande valore e rappresentano i valori della comunità. Per questo confidiamo nell’accoglimento di queste proposte da parte dell’amministrazione comunale – conclude la nota -. La proposta è condivisa e sottoscritta dai consiglieri comunali, forze politiche e associazioni indicate di seguito, aperta ad ulteriori adesioni di chiunque la condivida inviando la propria firma a [email protected] e [email protected]».
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