Il gruppo partito da Civitanova:
rendez vous allo chalet Bolina
Anche sesso orale per il green pass falso

MAXI INCHIESTA SUI VACCINI BLUFF - Secondo la procura di Ancona, l'8 gennaio si è tenuto un incontro al balneare di Francesca Lattanzi, accusata di essere un'intermediatrice e ora ai domiciliari, tra diverse persone, presunti clienti di Emanuele Luchetti. Tra queste anche un'insegnante e un imprenditore arrivato in Maserati. Dalle denunce del medico-detective che ha dato il là all'indagine emerge che una donna, ai tempi in cui l'hub era all'ex Palarossini, avrebbe anche pagato in prestazioni sessuali una somministrazione fasulla. Domani via agli interrogatori, tra i nuovi indagati nel Maceratese un avvocato e due poliziotti

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Una delle presunte finte vaccinazioni. Emanuele Luchetti viene ripreso mentre mette il cerotto ad un paziente senza aver somministrato il vaccino

 

di Gianluca Ginella

Nell’indagine sulle presunte false vaccinazioni al Paolinelli di Ancona c’è anche il monitoraggio di un gruppo partito da Civitanova l’8 gennaio. Un rendez vous che sarebbe stato organizzato dalla veterinaria Maria Francesca Lattanzi, che è anche imprenditrice balneare a Civitanova.

A documentarlo la polizia che stava ormai monitorando le mosse sia di Lattanzi, che dell’infermiere Emanuele Luchetti, che poi si occupava di simulare la vaccinazione, e delle altre persone ritenute gli organizzatori del bluff per ottenere il Green pass. Maria Francesca Lattanzi poche ore prima dell’incontro ne parla con il ristoratore civitanovese Daniele Mecozzi, pure lui ritenuto uno dei procacciatori di pazienti da vaccinare e come Lattanzi finito agli arresti domiciliari.

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L’arresto di Emanuele Luchetti

L’incontro si era svolto davanti al balneare Bolina, sul lungomare sud di Civitanova, di proprietà di Lattanzi. Quel pomeriggio, alle 15,25 si sono ritrovate diverse persone che poi risulterà vennero prese in carico da Luchetti. Tra queste l’insegnante Marika Scarpeccio, 4 persone di Bologna, tra cui Michele Azzolini, 51 anni (sulla vettura anche due minorenni). Poi a bordo di una Maserati era arrivato l’imprenditore Giuseppe Ciavaroli, 58enne di Tolentino, titolare della ditta di autotrasporti Ciavtrans. Dopo l’incontro erano partiti con un corteo di 4 auto verso Ancona. Su di una delle vetture c’erano, secondo gli inquirenti, Maria Francesca Lattanzi, la madre anziana e Giorgia Lattanzi, 40 anni. La polizia registra quel giorno anche una telefonata allarmata di Gerry Mecozzi che alle 16,54 chiama il fratello dicendo che uno del gruppo di Civitanova si era accorso che c’erano persone fuori dal centro vaccinale che stavano facendo foto e video, aggiungendo di fare attenzione. Daniele Mecozzi al telefono gli aveva detto che avrebbe cancellato tutto (per gli inquirenti si sarebbe riferito a messaggi su cellulari e altra documentazione). Agli indagati, in tutto 79 vengono contestati i reati di corruzione, falso e peculato (gli stessi che vengono contestati a tutti gli indagati). Ai 50 della prima tranche di indagine se ne sono aggiunti altri 29.

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Maria Francesca Lattanzi

Per lo più sono persone che avrebbero pagato per ricevere una finta somministrazione di vaccino e ottenere il Green pass. In particolare le nuove contestazioni riguardano fatti che sarebbero avvenuti il 23, 29 e 30 dicembre e l’8 gennaio. In quei giorni sarebbero proseguite le finte vaccinazioni a opera dell’infermiere Emanuele Luchetti, già finito in carcere e punta del meccanismo messo in piedi per simulare le somministrazioni di vaccino. Se in principio i presunti organizzatori erano lui, Daniele Mecozzi, titolare del ristorante Casablanca di Civitanova, l’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi, l’imprenditore dorico Stefano Galli e la romena Maria Daniela Zelieniuschi, a loro si sono aggiunti anche Maria Francesca Lattanzi, veterinaria e titolare di un balneare di Civitanova e il fabrianese Edmondo Scarafoni (si trovano ai domiciliari).

In provincia ieri sono state eseguite 15 misure cautelari. Due di queste hanno riguardato dei poliziotti in servizio a Civitanova, Alessandro Romagnoli, 59 anni, residente a Tolentino e Leonardo Della Mora, 49, residente a Porto Recanati e domiciliato a Loreto, un’altra ha colpito l’avvocato Paolo Padovano, di Porto Recanati. Per Padovano avrebbe fatto da intermediaria la romena Daniela Maria Zelieniuschi e sarebbe andato al Paolinelli di Ancona il 23 dicembre per ricevere la falsa somministrazione di vaccino, secondo la procura.

vaccini-bluff-indagine-euro-green-pass-5-650x536Tutto è iniziato dalle dichiarazioni del medico Carlo Miglietta che lavorava al Paolinelli e aveva denunciato l’operato di Luchetti dopo aver finto di essere d’accordo con lui. Proprio a Miglietta Luchetti avrebbe confidato che non chiedeva a tutti la stessa cifra e che anzi, ai tempi in cui l’hub era all’ex Palarossini «Aveva ricevuto sesso orale da una paziente da lui trattata, in cambio di una dose non somministrata», come è riportato in una delle denunce presentate dal medico vaccinatore.

Intanto domani ci sarà il nuovo interrogatorio di Luchetti, quello del poliziotto Romagnoli, di Daniele Mecozzi e Gerry Mecozzi e di Maria Francesca Lattanzi. Venerdì toccherà a Scarafoni e all’avvocato Galeazzi. Per Romagnoli, il suo legale, l’avvocato Massimiliano Cofanelli si limita a dire: «Devo ancora incontrare il mio cliente, domai ci sarà l’interrogatorio e nel frattempo leggeremo la corposa misura cautelare». «Le esigenze cautelari nella seconda ordinanza – ha affermato il difensore Riccardo Leonardi – sono le stesse citate nella prima. Ma come è possibile che nel frattempo non sia cambiato nulla? È come pensare che lo stato di arresto non avesse sortito alcun effetto. L’avvocato Galeazzi, incensurato, ha sempre tenuto in questo ultimo mese un comportamento corretto nei confronti dei provvedimenti della magistratura. Parlare di rischio di reiterazione mi sembra un approccio totalmente irrealistico».

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L’infermiere svuota la siringa in un secchio

Di seguito i nomi dei nuovi 28 indagati perché accusati di essere clienti di Luchetti, per cui il gip ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza e di presentazione alla polizia giudiziaria, con l’aggravante del divieto di uscire di casa dalle 21 alle 6. Per i minorenni, i reati e le relative misure cautelari sono stati contestati ai genitori.

Antonella Antonini, 52 anni, di San Severino; Enrico Biagetti, 22 anni, di San Severino; Alessandro Romagnoli, 59 anni, di Tolentino;  Damiano Pettinari, 26 anni, di Senigallia; Mauro Polucci, 65 anni, di Sarnano; Luca Tordelli, 34 anni, di Porto Recanati; Paolo Padovano, 59 anni, di Porto Recanati;  Antonio Volpe, 37 anni, di Sant’Elpidio a Mare; Daniel Shehi, 26 anni, di Civitanova; Barbara Falanga, 31 anni, di Torre del Greco; Gerry Mecozzi, 50 anni, di Civitanova (fratello di Daniele); Leonardo Della Mora, 49 anni, residente a Porto Recanati e domiciliato a Loreto;  Nadia Della Mora, 50 anni, di Loreto; Felice Pizzolorusso, 66 anni, di Andria; Salvatore Marino, 41 anni, residente a Montecosaro; Marika Scarpeccio, 40 anni, di Tolentino; Alessio Anouar Chouine, 31 anni, di Civitanova; Giuseppe Ciavaroli, 58 anni, di Tolentino; Michele Azzolini, 51 anni, di Bologna;  Silvia Malara, 50 anni, di Bologna; Karolina Magdalena Badera, 39 anni, di Porto Sant’Elpidio;  Moreno Serrani, 53 anni, di Ancona; Laura Trifan, 41 anni, di Porto Sant’Elpidio; Gabriela Trifan, 41 anni, Porto Sant’Elpidio; Eleonora Longino, 51 anni, di Falconara; Silvia Schiavo, 50 anni, di Ancona; Tonino Rossi Finarelli, 44 anni, San Giovanni Lipioni (Chieti); Omero Buscarini, 60 anni, di Civitanova.

 

Vaccini bluff, i 28 indagati come clienti: tra loro anche due poliziotti Il ruolo della civitanovese Lattanzi

 

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