Vaccini bluff, l’inchiesta si allarga:
altri 29 indagati e due arresti
Ai domiciliari una civitanovese

OPERAZIONE della Squadra mobile che da questa mattina sta notificando nuove misure cautelari legate al filone bis dell'indagine Euro Green Pass. Individuati 28 nuovi presunti clienti. Nel Maceratese le misure sono in esecuzione a Civitanova, Sarnano, San Severino, Porto Recanati, Montecosaro, Morrovalle e Tolentino. Arrestata l'imprenditrice balneare Maria Francesca Lattanzi, accusata di essere un'intermediaria

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Vaccini bluff, i 28 indagati come clienti: tra loro anche due poliziotti Il ruolo della civitanovese Lattanzi

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Una falsa vaccinazione ripresa al Paolinelli dalle telecamere della polizia

 

di Federica Serfilippi

Vaccini bluff al centro Paolinelli di Ancona: si allunga la lista degli indagati. Fin dalle prime ore della mattina, gli agenti della Squadra Mobile di Ancona e di Macerata dorica stanno notificando 35 nuove misure cautelari. Di queste, cinque sono identiche a quelle che lo scorso 10 gennaio hanno portato in carcere l’infermiere vaccinatore Emanuele Luchetti e ai domiciliari quattro presunti intermediari (l’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi, l’imprenditore anconetano Stefano Galli, la banconista romena Daniela Maria Zeleniuschi, il civitanovese Daniele Mecozzi, titolare del ristorante Casablanca), per l’accusa ‘procacciatori’ in cerca di clienti capaci di pagare fino a 450 euro per ottenere – dice la procura – in maniera illecita il Green Pass. Due persone, di cui una già destinataria in prima battuta dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, sono finite oggi ai domiciliari. Si tratta di Maria Francesca Lattanzi, residente a Civitanova, imprenditrice balneare e medico veterinario, ed Edmondo Scarafoni, di Fabriano. Per la procura avrebbero avuto il ruolo di intermediari nel portare utenti al Paolinelli.

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Maria Francesca Lattanzi

A 28 nuovi indagati è stata notificata la misura cautelare dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria: sarebbero ulteriori clienti passati dall’hub del Paolinelli. Per quanto riguarda il Maceratese, la Mobile diretta dal commissario capo Matteo Luconi, sta eseguendo le misure a Porto Recanati, Civitanova, San Severino, Sarnano, Montecosaro, Morrovalle e Tolentino. Poi ci sono altri residente nell’Anconetano e altri ancora fuori dalle Marche. I reati contestati, a vario titolo, sono sempre quelli di corruzione, falso e peculato. In totale, tra la prima e la seconda tranche, gli indagati colpiti da misure cautelari sono 79.

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Il Commissario capo Matteo Luconi

La Procura di Ancona ha anche delegato 4 perquisizioni domiciliari e personali, con sequestri, tuttora in atto. Inoltre, tutti i Green Pass indebitamente ottenuti con lo stratagemma corruttivo, sono stati sequestrati digitalmente annullando la loro validità dalla piattaforma Asur. Sono scattati anche dei sequestri preventivi nei confronti di tre indagati: a Luchetti, la polizia ha sequestrato 4.800 euro, a Zeleniuschi 750 euro e a Mecozzi 450 euro.

A commentare l’operazione è stato anche il questore di Ancona, Cesare Capocasa. «Un brillante sviluppo investigativo – ha detto – grazie all’incisiva azione della Squadra Mobile, coordinata puntualmente dell’Autorità Giudiziaria, che ha consentito l’emissione di ulteriori 35 misure cautelari, per un totale di 86 provvedimenti a tutela della salute pubblica».

(ultimo aggiornamento alle 15)

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